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In poco tempo Rusputus sgomberòla strada dai giornalisti.
Ma la voce di Set mi arrivò forte e chiara. Uno di loro aveva scavalcato. Ma era mai possibile che fossero così disperati? Sbuffai e anche io mi misi a cercare il tizio in giardino. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Gwen cominciò a cercare il giornalista infiltrato.
Guardò nel giardino, cercandola, ma senza riuscire a trovarlo. Set da parte sua girò nel cortile, ma neanche lui ebbe fortuna. "Forse sarà riuscito ad entrare nel castello..." disse lui a lei "... cerchiamolo dentro..." |
"Già!" dissi, alzandomi da tavola mentre bevevo un altro sorso di spremuta d'arancia.
Così, uscimmo dalla mia suite, raggiungendo il corridoio del castello dove c'era un gran via vai, il solito via vai dei grandi spettacoli. "Questo Phoenminsk fa le cose in grande, altrochè!" guardandomi intorno ammirata. Fermai uno dello staff, il primo che mi capitò a tiro. "Ehi, ragazzo!" lo chiamai con un cenno della mano "Sai dici dove possiamo trovare Phoenminsk?". |
Nel cortile non trovammo nessuno.
Sospirai quando fummo costretti a cercarlo dentro il palazzo. Possibile che i casini che avevamo già non bastassero? Ci voleva anche il giornalista spericolato che scavalcava e si nascondeva nel castello. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
“ Dacey...”
Limitando così la mia presentazione al minimo, decisamente irritata dall’atteggiamento poco solidale delle ballerine e sentendomi anche un po’ sciocca ora, per essere partita così in quarta verso l’uomo. “ Suppongo che ci troveremo a lavorare insieme allora...” Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Sussultai vedendo l'uomo ed era di nuovo celato in modo inverosimile.. "Cosa voglio? Questa è casa mia e sono libera di andare dove voglio. Sono in salotto e non è una sua zona personale. Piuttosto mi dica perché se ne va in giro tutto cammuffato per non farsi riconoscere" sedendomi sul divano "Qui ad Uaarania siete tutti strani, l'ho visto pure prima all'Elyseum".
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“Tu cercalo verso la galleria, io invece risalirò al primo piano, magari è andato di sopra.” Disse Chef a Gwen. “Appena lo trovi da subito l'allarme, così lo acciuffiamo ed una bella denuncia non gliela toglie nessuno.” Seccato. “Ci manca soltanto che si diffonda la voce su come sia facile entrare nel castello.”
“Già, pare di si.” Disse lui a Dacey. “Beh, mi sembra piacevole la cosa. Almeno da parte mia.” Sorridendo. “Visto che ci siamo, mi fa compagnia mentre finisco il mio cappuccino? Lei cosa prende?” Intanto le ballerine dietro di loro continuavano a sghignazzare come oche, facendo considerazioni tanto sciocche, quanto comiche verso Dacey. “Suo padre mi ha concesso questa stanza” disse Iasefol ad Altea “come salottino privato per il mio lavoro. Ho bisogno di discrezione e tranquillità, per questo sono venuto dal mio vecchio amico. Ma forse sua figlia non dispone del medesimo tatto di suo padre.” Fissandola da dietro i suoi grossi occhiali scuri. “La prego dunque di lasciarmi tranquillo, per favore.” “Nessuno lo sa.” Disse divertito l'inserviente a Destresya. “Ma lui sa dove siamo tutti noi.” E proseguì. “Che idiota quel ragazzo...” commento Swan, il più introverso e schivo dei tre assistenti della prestigiatrice. “Vuol dire che quel Phoemnisk ci sorveglia tutti con le telecamere?” Best, il meno sveglio dei tre. “Magari vuol solo darsi delle arie...” sarcastico Yanox, il più razionale dei tre giovani. |
Annuii.
"Perfetto, vado" e corsi subito. In realtà, tutti sapevano cosa si rischiava entrando qui di nascosto, molti ci avevano rimesso le penne, ma di certo non volevamo incrementare la follia della gente e bisognava agire. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Gwen raggiunse la galleria principale, dalla quale si accedeva poi a tutte le altre.
Ovviamente la galleria era chiusa al pubblico e nessun custode in quel momento la stava controllando. Non si vedeva in giro neanche uno degli inservienti. Gwen così si ritrovò tutta sola in quel luogo. I volti dei dipinti sembravano fissarla, seguirla in ogni suo movimento e passo. Erano volti di Profeti dell'Antico Testamento che sembravano voler ammonire l'umanità per i suoi peccati, guerrieri antichi dalle espressioni minacciose, figure tragiche e comiche dei miti classici che con le loro smorfie parevano deridere gli uomini per le loro miserie e debolezze. E poi gli occhi dei grandi amanti ritratti o scolpiti, con le loro fughe d'amore, le loro vendette ed i loro sospiri. Echeggiavano solo i passi di Gwen in quel silenzio profondo ed austero. Gli Angeli del Giudizio Universale con le loro spade di fuoco, i dannati deformati per il dolore della dannazione eterna, i volti dei diavoli grotteschi e terribili, il pianto della Vergine Maria per i delitti dell'umanità perduta. Ad un tratto Gwen sentì qualcosa. Come un tonfo, un rumore sordo proveniente dal fondo della galleria. http://films.louvre.fr/uploads/tx_lfdlvideos/8_1.jpg |
Arrivai il galleria, dove i miei tacchi riecheggiavano leggiadramente sul marmo dei pavimenti in marmo chiaro.
Ai lati, sentivo addosso gli sguardi dei dipinti. Li avevo studiati, osservati mille volte, ma ancora riuscivano a suggestionarmi ed emozionarmi. Erano austeri, languidi, minacciosi, ma tutti sapevano emozionare. Me soprattutto. Improvvisamente, un tonfo. Mi fermai ad ascoltare, poi ripresi a camminare, circospetta. Non mi sarebbe scappato. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
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