Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 10-06-2010 17.18.49

Cembelus ascoltò le parole di Hastatus, con lo sguardo basso e senza fissarlo mai negli occhi.
"Stolti..."cominciò a dire "... ho solo difeso la mia casa e la mia famiglia dalla sofferenza e dal dolore... perchè bisogna soffrire? Si dice che l'amore renda felici... a me invece ha dato solo pene..."
"Padre... intervenne Ermaus tenendo per mano la sua Talia "... io ho conosciuto il vero dolore solo quando mi era stata portata via la mia amata... il mio unico sollievo erano le lunghe notti in cui mi era concesso sognarla... ed ogni volta lei mi appariva più bella... ma quando giungeva l'alba, tutti i miei sogni svanivano, lasciandomi con un tormento ed una pena senza fine... ora Talia è qui con me, fra le mie braccia... e nessun sogno può paragonarsi a questo momento..."
"Parli così solo perchè hai ritrovato la tua amata!" Disse Heylde. "Io invece non ho più mio marito! E nessuno potrà mai restituirmelo! Ne' Amore, nè nessun altro! Non ho più nulla ormai!"
"Mamma..." la chiamò sua figlia, appena entrata nella sala.
Fissava sua madre con i suoi grandi occhioni azzurri, bagnati da lacrime di un luminoso blu.
"Non avete più nulla?" Chiese Llamrei a Heylde. "Ne siete certa? Quella bambina è il frutto dell'amore per vostro marito. Un amore che non è finito, ma solo interrotto... poichè i doni di Amore sono eterni, come eterno è il vero amore. E' questo che lo rende sacro!"
A quelle parole, il bellissimo volto di Heylde vide svanire finalmente la sua durezza e la sua fierezza, per abbandonarsi in un caldo pianto.
E corse ad abbracciare sua figlia, come se l'avesse vista per la prima volta.
"Cembelus..." aggiunse Llamrei "... avete fallito miseramente... avete negato la felicità ai vostri figli ed a vostra nipote... tutti loro sono le gioie che Amore vi ha donato..."
E Cembalus si lasciò cadere sul suo seggio, piangendo amaramente.
Ed i suoi figli e la sua nipotina si strinsero teneramente attorno a lui.
Llamrei allora guardò Raimbow e le sorrise con dolcezza.
"Il mio Shaw è appena andato via..." disse "... ma non mi ha abbandonato, no. So che un giorno ci rivedremo e saremo felici per sempre."
Poi si avvicinò all'orecchio di Raimbow ed aggiunse sottovoce:
"Mi ha anche rivelato un segreto... mi ha detto che un cavaliere è già in cerca di voi..."
E le sorrise, facendole l'occhiolino.



Intanto Elisabeth era seduta davanti alla chiesetta con quella vecchietta.
"Sono solo una vecchietta che attende l'ora in cui verrà recitata la santa messa... vengo qui ogni giorno..."
Osservò poi il cestino che aveva appena fatto ed aggiunse:
"Finalmente è finito. E' venuto davvero bene... in fondo ho pregato tanto perchè tutto finisse bene... manca solo una cosa, ma nè io, nè voi possiamo nulla. Forse ora i vostri amici attendo voi, amica mia."
E l'accarezzò, sorridendole teneramente.

lady rainbow 10-06-2010 17.26.14

Quelle scene mi riscaldavano il cuore..tutto l'amore era concentrato in una sola stanza:l'amore per i figli,l'amore per coloro che non sono più in questo mondo e quello che sta appena sbocciato...mentre mi abbandonavo a quel pensiero la mia dolce amica Llamrei mi rivelò un segreto...il mio futuro mi attendeva...sarei stata felice conoscendo l'amore sincero di un uomo, del mio uomo...la guardai incredula:"ma voi ne siete certa?...e dove si trova?potete accompagnarmi presso di lui?"...gli occhi erano pieni di calde lacrime di gioia..

Talia 10-06-2010 19.18.07

Tutto era avvenuto tanto in fretta che faticavo ancora a crederci: Amore, il Cavaliere Bianco, Ermaus salvo, le sagge parole del cavaliere di nome Hastatus e di dama Llamrei, la resa di Heylde, la lacrime di Cembelus…
Tutto quello che sapevo è che adesso ero avvolta dalle braccia del mio amato, chiusi gli occhi e respirai il suo profumo… fu come immergersi in uno splendido antico ricordo.
Quando, finalmente felici che tutto fosse finito, Ermaus e Heylde si strinsero al loro padre, io rimasi un poco indietro: dovevo fare un’altra cosa. Mi avvicinai allora alla dama di nome Rainbow e le sorrisi: “Vi devo molto, milady!” dissi “Voi mi avete mostrato amicizia in un momento in cui stavo affondando nel buio della disperazione, siete stata la luce che mi ha tenuta in superficie. Per questo vi ringrazio!”
Stavo per aggiungere qualcos’altro ma ciò che vidi distrasse la mia attenzione: Cembelus era ancora stretto nell’avvolgente abbraccio dei suoi figli e di sua nipote, ma i suoi occhi non mi parvero più pieni di lacrime come un istante prima. Al contrario, mi sembrarono di nuovo freddi e calcolatori. Che fosse soltanto una mia illusione? Che il rancore che in quelle ore avevo provato per Cembelus mi stesse giocando un brutto scherzo, unito alla tensione di quei ultimi momenti? Fu solo per un istante, ma mi sembrò che l’uomo lanciasse un’occhiata carica di rancore e disprezzo a sir Hastatus…
Convulsamente afferrai la mano di lady Rainbow e trattenni il respiro, sperando si trattasse null’altro che di una mia suggestione.

polgara 11-06-2010 14.41.43

"Messere!" esclamai vedendo cavalier25 e quella buffa figura. "Sono lieta di vedere che state bene! Mi stavate cercando? Perchè?"

cavaliere25 11-06-2010 14.48.24

Mylady Polgara dissi, Sir Guisgard ci ha affidato una missione,quella di scortarvi fino al castello vorreste venire con noi dissi sorridendole e aspettando una sua risposta.

Guisgard 11-06-2010 14.49.21

Il silenzio.
Forse era la prigione per i peccati peggiori, recitava un antico Lai.
Il non sentire il calore della voce di chi si ama, il non udire l'eco delle parole che accompagnano i sogni.
Il silenzio, profondo ed immutabile, ti abbandona ai tuoi pensieri, pensieri che non trovano risposte, consolazione, sollievo.
E la cupa oscurità dell'oblio ti avvolge, trascinandoti all'Inferno.
Guisgard, quasi a volersi scrollare di dosso quell'insopportabile silenzio, si alzò, destandosi dai racconti del vecchio.
"Ditemi... dove si trova la Cappella dell'Arcangelo?"
"E' alla fine di quel sentiero, cavaliere." Rispose il vecchio. "Restate qui. Ripartirete domani."
"No, devo andare ora." Rispose Guisgard. "Grazie di tutto."
E salutato il vecchio, Guisgard partì.
Il sentiero era avvolto da una fitta nebbia e talora da essa giungevano dei suoni.
Al cavaliere parve di riconoscere in quei suoni la voce di Polgara. Il suo sorriso, le sue parole.
"Cuore, sono io!" Sentiva Guisgard. "Amore mio, mi manchi!"
Ma quando si voltava non vedeva niente, se non l'infinita e silenziosa nebbia.
Ancora quel silenzio. Ed era sempre più insopportabile.
Riprese allora il suo cammino.
Giunse così davanti ad una piccola bottega, piena di lastroni di marmo.
Un vecchietto stava scolpendo.
"Salute..." disse Guisgard "... potete indicarmi la Cappella dell'Arcangelo?"
"E' poco più avanti, cavaliere." Rispose il vecchio. Poi, mostrando il suo lavoro, aggiunse:
"E' il mito di Dioniso ed Arianna. Lei fu abbandonata e soffrì molto... ma il dio, vedendola sola sull'isola di Nasso, se ne innamorò, conducendola con sè in una felicità senza fine."
"Come fece Dioniso a farsì che Arianna credesse in lui?" Chiese Guisgard.
"Le parlò col cuore, cavaliere."
Guisgard ringraziò il vecchio artista e riprese la strada verso la cappella.
Vi giunse poco dopo.
Entrato nella cappella, Guisgard accese due ceri davanti alla statua dell'Arcangelo e si inginocchiò a pregare.
In quel momento entrò un vecchio monaco.
"Potreste confessarmi?" Chiese Guisgard.
Il monaco annuì e fece segno al cavaliere di inginocchiarsi nel confessionale.
"Ho peccato..." Cominciò a dire Guisgard.
"Siamo tutti peccatori, figlio mio."
"Ho perso tutto... l'amore, la gioia e presto perderò anche la vita..."
"La vita non si perde mai. E neanche l'amore. Siamo noi che ci smarriamo."
"Padre, non ho più niente... solo l'onore... ed è per questo che sono qui... ho troppe colpe per pregare..."
"Nella colpa la preghiera vale di più."
"Quando si fanno errori... è giusto attendersi una punizione... lo dice la Fede..."
"La Fede è perdono, gioia e salvezza. Nessuno qui ti giudicherà, figlio mio."
"Fino a ieri ero l'uomo più ricco del mondo... oggi sono l'ultimo..."
"Cosa ti affligge?"
"Amavo la vita e non temerò la morte... ma ho paura... e la paura non è degna di un cavaliere..."
"Tutti hanno paura, figlio mio." Rispose il monaco. "Anche Cristo ebbe paura. Cosa ti fa tanta paura?"
"Non la morte... che è anzi, un sollievo... ma il morire senza poter rivedere più uno sguardo... uno sguardo in cui c'erano tutti i miei sogni..."
Il monaco prese fra le sue la mano di Guisgard, che si lasciò in un amaro pianto.
"Possa colui che perdonò le colpe di Davide, della Maddalena e di Pietro, donarti la stessa Luce con cui salvò Lazzaro dalla morte." Disse il monaco, segnandolo tre volte.
Guisgard si segnò e si alzò.
Ad un tratto si udirono dei passi provenire da fuori.
E dalla nebbia emerse sul suo fiero cavallo, il Cavaliere Bianco, che come un supremo giudice veniva ad eseguire la sua fatale condanna.
"E' un cavaliere..." disse il monaco "... e giunge solo..."
"Non è solo... vi è con lui una donna..." rispose Guisgard.
"Che donna?" Io non vedo nessuna donna."
"La vedo benissimo... è proprio accanto a lui... è madonna Morte... e viene per me..."
Rispose Guisgard con lo sguardo di ghiaccio, di chi affronta le sue colpe ed i suoi demoni...
http://www.supershadow.com/starwars/...kywalker_2.jpg

polgara 11-06-2010 15.14.09

"No Messere, non andremo al castello, ma andremo a cercare Guisgard. Seguitemi. Rufus portaci da lui."
Ed avanzai nel sentiero seguendo quell'adorabile cane bianco.

cavaliere25 11-06-2010 15.26.45

Mylady voi sapete dove è Sir Guisgard? io e il qui presente menestrello abbiamo un compito preciso portarvi al castello, non è affidabile continuare mylady la selva non è un posto sicuro dissi, però se voi vorrete continuare non posso che seguirvi e mi incamminai lungo il sentiero guardandomi intorno e sperando che non ci sarebbe accaduto nulla di male.

Guisgard 11-06-2010 20.22.45

Al Castello tutto sembrava essersi risolto.
Llamrei guardò Raimbow e sorrise.
"Sarà lui a trovarvi, dolce amica." Disse a Raimbow. "Egli vi sta già cercando... forse saranno già i sogni di stanotte ad annunciarvelo."
Talia però aveva visto qualcosa nello sguardo di Cembelus.
Qualcosa di indefinito, arcano, che contrastava con la tenera felicità dei suoi familiari.
L'uomo all'improvviso si alzò di scatto e si lanciò verso la finestra.
Fu quasi lì lì per saltare giù, quando Llamrei gridò a Hastatus:
"Fermatelo! Vuole uccidersi!"



Rufus avanzava sicuro nella selva, mentre Polgara, Cavaliere25 ed il menestrello lo seguivano a passo svelto.
Ad un tratto, alla fine del sentiero, si ritrovarono davanti al luogo conosciuto come la Cappella dell'Arcangelo.

lady rainbow 11-06-2010 20.32.55

guardai la mia amica..allora qualcuno attendeva anche me?avrei sognato di questo nobile cavaliere...un urlo mi scosse..."Cembelus"gridai"cosa vi accade?"era in preda ad un misto di rabbia e angoscia...si lanciò verso la finestra,compresi..."nooooooo"..mi lanciai cercando di trattenerlo per la veste.."cosa avete intenzione di fare?e perchè?non vedete che avete intorno a voi tante persone che vi amano?"

cavaliere25 11-06-2010 20.37.26

arrivati alla fine del sentiero vidi una cappella e dissi:guardate amici miei una chiesa entriamo e vediamo se c'è qualcuno,apri il portone ed entrai la cappella aveva le vetrate colorate e in fondo alla cappella c'era un altare mi feci il segno della croce e mi sedetti su una panca in quel luogo c'era un silenzio mai sentito prima, poi mi guardai attorno e vidi un porta candele allora mi alzai e mi avvicinai ad esso e presi una candela che stava li c'è ne erano tante io scelsi quella che piu mi sembrava piu lucida e l'accesi esprimendo un desiderio il mio desiderio piu grande era quello di rivedere Guisgard tutto intero e poi tutto il resto del gruppo che lasciai solo e senza il mio aiuto.

polgara 11-06-2010 23.45.09

Arrivammo ad una splendida chiesetta; Rufus si fermò e mi osservò abbaiando un'unica volta come per dire:"eccoci!".
Accarezandogli il capo lo ringraziai, ora dovevo solo sintonizzarmi...percepii l'energia di Guisgard, bene era ancora vivo ed era vicino.
"Guisgaaaaaaaaaaaard!" urlai, "dove sei? sono qui, sono io Polgara! riesci a sentirmi?"
Iniziai a girare su me stessa cercando di scorgere la sua figura.
"dove sei?" pensai.

elisabeth 12-06-2010 09.44.17

La sapienza degli anziani era la cosa che avevo sempre piu' apprezzato......il cestino che avevo tra le mani era simile a quello terminato dall' anziana donna....lo guardai e mi accorsi che mancava solo qualche intreccio di paglia per portarlo al termine......odiavo lasciare le cose a meta'....ogni cosa ha un inizio e una fine, di questo ne ero sicura....cosi' cominciai a portare a termine la mia umile opera e una volta finita......<< State quindi aspettando la S. Messa.....deve essere molto importante poter ogni giorno parteciparvi, io e' tanto che non ritorno al culto....e' stato un periodo molto travagliato e ho dimenticato cio' che era davvero importante.......e' buffo.....il cuore ti porta a fare delle scelte, e quando lui parla detta legge...e cosi' tutto intorno a noi sembra perdere importanza......ecco questo e' il mio cesto, vorrei che voi lo usaste per la questua......spero che possa sempre tornare pieno....Adesso e' giunta l'ora di fare il mio viaggio a ritroso....dovrebbe esserci un buon uomo che accompagno' me e il mio gatto in questo posto.......chissa' forse sara' cosi' gentile da riaccompagnarmi nella mia casa nell' albero......credo che il mio posto sia li' io, il mio gatto e tutti coloro che hanno bisogno delle mie cure....e' tempo che io torni da Madre.....>> cosi' ..baciai la fronte di quella saggia donna e fidandomi del fiuto di Pico....tornai al punto di partenza

Talia 14-06-2010 01.05.13

Gran subbuglio aveva creato il rapido movimento di Cembelus.
Pensavo che il suo cuore fosse ormai troppo arido perché l'affetto dei suoi familiari o la spada del Cavaliere Bianco potessero riportarvi la vita, ma non dissi niente, non avrei mai detto qualcosa che potesse ulteriormente ferire Ermaus. Mi spostai invece, rapidamente, di nuovo vicino al mio amato e mi strinsi al suo braccio: qualsiasi cosa stesse per succedere, l'avrei affrontata con lui.

Guisgard 14-06-2010 02.38.42

Rainbow aveva afferrato la veste di Cembelus, intralciando così il suo folle intento.
Anche Llamrei lo prese per un braccio, tenendolo fermo, mentre Ermaus lo bloccò quasi per il collo.
"Siete pazzo, padre!" Gridò. "Volete gettare così la vostra vita?"
"Lasciatemi!" Urlava Cembelus. "Lasciatemi, vi dico!"
"Calmatevi, padre!" Diceva suo figlio. "Calmatevi, in nome del Cielo!"
"Non ho più nulla, non capite? La mia amata! La mia amata! Non posso e non voglio vivere senza di lei!"
Ma improvvisamente, Heylde si avvicinò a suo padre.
Lo guardò negli occhi e cominciò a dire:
"Anche a me la mamma manca da morire. Certe notti mi sembra di impazzire se penso che al mio risveglio non la rivedrò. Mille momenti tutti i giorni mi ricordano di lei. A volte basta una cosa insignificante, come un profumo o un colore. Altre volte, osservando il cielo e la campagna mi rammento delle nostre passeggiate insieme. Quando mi parlava di tante piccole cose. Ma so che lei è sempre qui con noi. Ci assiste e prega per tutti noi."
Calò il capo ed aggiunse:
"Anche il mio amato mi manca... mi manca ogni giorno di più. Ogni volta che vedo mia figlia, rivedo lo sguardo di lui, il suo sorriso, il suo volto. Certe volte, quando il vento soffia tra le torri o il cortile, mi sembra di ascoltare la sua voce che mi chiama... invece è solo l'eco della mia solitudine. Ma questa storia mi ha fatto capire che non sono sola, che ho tutti voi. Ed anche lui è con me. E anche voi dovete crederci. Siamo una famiglia che ha tanto amore. E l'amore non è mai doloroso, padre mio."
E padre e figlia si strinsero forte, abbandonandosi in un tenero pianto.
A vedere quella scena, Ermaus strinse a se la sua Talia, comprendendo il grande dono che Amore gli aveva fatto.
"Ti amo, amore mio." Disse guardandola negli occhi.



Nella selva, intanto, Pico cominciò a camminare, come a voler guidare Elisabeth.
Scesero lungo un pendio e si ritrovarono su una stradina che attraversava una piccola radura.
Seguendo il suo gatto, Elisabeth si ritrovò davanti il castello del Doloroso Amore.
Pico miagolò.
Tutto era cominciato in quel luogo e lì sarebbe terminato, permettendo ad Elisabeth di tornare nel suo rifugio.



Nel frattempo, nella Cappella dell'Arcangelo, Cavaliere25 continuava la sua preghiera.
Una mite e tenera luce si diffondeva nella navatella, fino a giungere nell'abside centrale, dove dimorava la statua di San Michele Arcangelo.
Il chiarore diffuso delle candele proiettava l'ombra della statua fin sotto il soffitto a cassettoni, quasi generando mistiche immagini in un austero movimento.
Le candele sembravano quasi rendere viva quella statua, mentre il demonio ai piedi dell'Arcangelo, trafitto dalla sua lancia, sembrava contorcersi e ringhiare dal dolore.
Il giovane scudiero, davanti all'altare invocava la protezione Divina.
E mentre pregava, si accorse, dall'altra parte della navatella, del suo amico Guisgard.
Fissava la porta, come se attendesse qualcuno.
Ad un tratto il monaco, fissando le candele, disse:
"Dobbiamo pregare tutti... non per invocare protezione... ma misericordia!"
Tutto questo sotto lo sguardo della statua dell'Arcangelo, che sembrava quasi destata dalle miserie e dalle sofferenze umane.
http://www.santuariosanmichelemaddal...20MICHELE3.JPG

cavaliere25 14-06-2010 09.21.55

Vidi Guisgard fermo e immobile e dissi: amico mio siete propio voi? non riuscivo a crederci ma nei suoi occhi vidi uno sguardo strano lo avevo gia visto in passato allora mi alzai e mi avvicinai e lo abbracciai forte era bello riaverlo incontrato e vedere che stava bene,poi guardandolo gli chiesi dove sei stato amico mio? ero in pensiero per te ma adesso che ti ho trovato non ti lascio piu andare via da solo sarò la tua ombra aggiunsi.

elisabeth 14-06-2010 12.25.40

Il viaggio di ritorno, fu tranquillo....e poi avevo il mio "gattone da viaggio"...con lui non mi sarei mai persa.........Ero arrivata al portone del Castello........chi vi avrei trovato ?.......Nell' animo sentivo che ancora qualcuno non aveva fatto ritorno.....di Polgara ne ero certa......non riuscivo a sentirla.......da quando mi aveva restituito il cuore......avevo perso il suo pensiero......ma ero fiduciosa e sapevo che il mio legame con lei non si sarebbe mai interrotto......Guardai quelle mura che mi sembravano cosi' diverse, ora........forse nulla era cambiato, forse ero io che guardavo le cose con animo diverso.......Pico si struscio' sulla mia gamba emettendo delle fusa di tutto rispetto.......Basta pensare.....e cosi' sbattei il batacchio sul portone del Castello....e guardando il gattone..pensai " E adesso amico mio vediamo chi viene ad aprirci..."

Talia 14-06-2010 13.20.13

Sorrisi ad Ermaus, accarezzandogli piano il volto e i capelli scuri: era un sogno esser di nuovo tra le sue braccia e sentire di nuovo la melodia della sua voce.
"Adesso..." dissi dopo un momento "Credo che dovrà essere nostra cura, mio amore, accogliere coloro che torneranno in questo Castello ed offrire loro la giusta ricompensa e il ristoro che meritano dopo aver affrontato i perigli cui la follia di questo luogo li aveva esposti!"
Improvvisamente un pensiero mi tornò alla mente: "Vi è un cavaliere, Ermaus, che ha giostrato con valore nel torneo di Amore e, vincendo, non ha chiesto ciò che il suo cuore dettava ma la mia liberazione, permettendomi così di tornare da te. Credo che quel cavaliere meriti la nostra riconoscenza, Ermaus. Credo che dovremo accoglierlo come merita, lui e i suoi valorosi compagni."
Così dicendo, mi voltai impercettibilmente e lanciai un'occhiata a Cembelus, sperando che si fosse finalmente arreso al potere trascendente di Amore.

Hastatus77 14-06-2010 14.04.51

Avevo visto lo sguardo di Cembelus, le nostre idee erano sempre state in contrasto... forse ciò mi aveva guadagnato un nemico.
Quando lo vidi lanciarsi verso la finestra, capii subito le sue intenzioni, e mi frapposi fra lui e la finestra... però l'uomo forse non voleva veramente uccidersi perché fu facilmente fermato e poi rincuorato dalle donne.

La situazione, lì sembrava volgere per il meglio... me ne uscii dalla sala... ero preoccupato ancora troppa gente mancava all'appello e nessuno sapeva cosa era loro successo... Guisgard... lady Perry... il giovane cavaliere25 scomparso nella notte... e gli altri che non avevo avuto il tempo di conoscere nel breve tempo passato al castello prima dello scontro coi cavalieri dell'amore.

lady rainbow 14-06-2010 15.52.59

Cembelus ritornò rapidamente in sè..anche lui intorno aveva persone che l'amavano..e anche se l'amore di un consorte riempie l'intera nostra vita e lui aveva perso la sua compagna,aveva l'amore dei figli e della nipotina..in loro riviveva la sua donna...ella non l'aveva abbandonato sarebbe stata sempre con lui...il nostro compito al castello volgeva al termine ma dovevamo cercare gli altri compagni...più di tutti ero preoccupata per il mio dolce amico,cavaliere25,era da un pò che non lo vedevo.....

Guisgard 15-06-2010 01.34.15

Tutto sembrava finalmente rasserenarsi, al castello del Doloroso Amore.
"Un cavaliere che ha giostrato per te?" Chiese incuriosito Ermaus a Talia. "Non immaginavo esistesse al mondo tanta generosità. Purtroppo gli anni trascorsi in questo castello, tra le sue utopie ed illusioni, ha quasi reso sterile il mio animo. Ora però che ti ho ritrovata, amore mio adorato, ho di nuovo riconosciuto i colori ed i profumi del mondo. Tu da oggi sarai con me la signora di questo castello e a chiunque vorrai rendere omaggio noi lo festeggeremo a dovere. Anche, ovviamente, al tuo misterioso campione, al quale dobbiamo la tua liberazione."
Poi, rivolgendosi a Cembelus, aggiunse:
"Padre mio, ora che abbiamo riconosciuto la nostra follia ed i nostri sbagli, questo castello merita tutt'altro nome. Esso non sarà più conosciuto come il Doloroso Amore... ma come il Gioioso Amore."
"Ben detto, fratello mio!" Intervenne annuendo Heylde.
E guardando Hastatus ed i suoi compagni aggiunse:
"Vi siamo grati. Siamo vostri debitori per averci liberato dal flagello della nostra follia. Spero con tutto il cuore che i vostri compagni possano ritornare qui sani e salvi al più presto."



Intanto, una guardia aprì l'ingresso ad Elisabeth, che venne poi accompagnata nella Sala Grande.
Qui, nel rivederla, Llamrei le corse incontro e l'abbracciò forte.
"Dolce amica..." disse "... sono lieta di ritrovarti! Hai notizie degli altri?"

Guisgard 15-06-2010 01.59.21

Alla Cappella dell'Arcangelo, Cavaliere25 aveva riconosciuto Guisgard.
"Come sei giunto qui?" Chiese stupito il cavaliere. "Questo posto non è per te. Ritorna al castello e riunisciti a tutti gli altri. Io devo recarmi in un luogo dove nessuno può seguirmi."
Ad un tratto una lunga ombra si proiettò lungo la navatella, fino a giungere ai piedi dell'altare.
Era il Cavaliere Bianco.
Si segnò nell'Acqua Benedetta e si inginocchiò presso l'altare.
Poi, finito di pregare, si segnò di nuovo e si alzò.
"Bene, cavaliere..." cominciò a dire, fissando Guisgard "... vi ho concesso quanto mi avete chiesto. Ora, in nome della vostra parola, rendetemi ciò che è mio."
"Sono pronto, milord..." rispose Guisgard, quasi senza mostrare emozioni "... sono alla vostra mercè."
All'improvviso però udì come una voce che lo chiamava.
"Questa voce..." disse con un filo di voce "... sembra... sembra la sua voce... la voce di lei... di Polgara... come se mi stesse chiamando..."
"Non vi è nessuno qui, cavaliere." Intervenne il Cavaliere Bianco. "Siamo solo io e voi. Con la mia spada e la vostra parola. Pagate il vostro debito."
"Si... è vero..." disse Guisgard guardandosi intorno "... sarà di nuovo l'eco delle mie illusioni..."
"Guardate la statua dell'Arcangelo Michele!" Lo esortò il Cavaliere Bianco. "Impugna, insieme alla lancia, anche la bilancia."
Guisgard fissò la statua senza dire nulla.
"E quella bilancia" continuò il Cavaliere Bianco "è la Giustizia Divina. Ed in nome di quella giustizia, vi chiedo di offrirmi ciò che mi spetta di diritto... la vostra vita."
A quella parole la campana della campella emise tre lenti ed austeri rintocchi.
Tutto era pronto per l'esecuzione.

elisabeth 15-06-2010 10.14.59

Ritornare tra le mura di quel Castello, mi fece tornare in mente il motivo per cui ognuno di noi aveva preso la sua strada...e raccolto quella strana sfida.....La prima persona che vidi fu llamrei....e il nostro abbraccio fu sincero, caloroso...il ritrovarsi e' sempre motivo di forte emozione......Abbracciai cosi' Lady Rainbow.....Con loro riconobbi un cavaliere, lo avevo visto a Camelot, ma non avevo scambiato con lui null'altro che un sorriso di saluto........L'aria in quel luogo sembrava piena di giubilo e ritrovata serenita'....c'erano tutti quelli che avevo incontrato prima di partire, tranne il volto di una donna....no lei non l'avevo mai vista, ma i suoi occhi erano colmi di Amore.........Mancavano altri di noi, Polgara, non riuscivo piu' a percepirla eppure sapevo che era andato tutto bene, che ora era libera....perche' si era allontanata da me.....eppure avvertivo un senso di angoscia.....percepivo la paura e la rassegnazione......Guisgard stava compiendo il suo cammino e Cavaliere25.....gli ero al fianco.....<< llamrei amica mia.....non ho traccia degli altri da qualche tempo....non mi chiedere cosa sia successo, il tempo e lo spazio sono cosi' impercettibili in quella selva che non saprei dirti....cosa sia veramente accaduto......in questo momento.....so che qualcuno sta concludendo il proprio cammino.....ma anche se Maga, anche se potessi spiegare le ali e volare da loro.....so che non mi e' concesso......ci sono cose, che vanno compiute senza che nessuno possa intromettersi, anche se l'affetto per cui si agirebbe fosse il piu' nobile dei sentimenti........non ci resta che aspettare fiduciosi...>>

cavaliere25 15-06-2010 10.29.39

Sono arrivato insieme al menestrello dissi Guardando Guisgard io non vado da nessuna parte aggiunsi io resto insieme a te gli altri se la caveranno anche senza di me io torno al castello con te dove devi andare chiesi? poi mi girai e vidi il cavaliere bianco eh capi cosa stava succedendo allora rivolgendomi al cavaliere gli dissi milord scusatemi se mi intrometto ma questo uomo non a colpa di nulla perchè volete ucciderlo? vi chiedo di risparmiare la sua vita ve ne supplico dissi io ho bisogno di lui vi chiedo solamente di lasciarlo vivere prendete la mia vita al posto della sua mentre dicevo quelle parole guardai fisso il cavaliere bianco e aspettai una sua risposta.

Guisgard 16-06-2010 03.00.49

LLamrei ascoltò Elisabeth con attenzione.
"Si, è vero..." disse ad Elisabeth "... ognuno ha il suo cammino. Ma sono comunque in pena. Speriamo che il Cielo vegli su tutti loro."



Intanto, alla Cappella dell'Arcangelo, Cavaliere25 aveva ritrovato Guisgard.
"Sta zitto!" Lo rimproverò Guisgard. "Non ti rendi conto di quel che dici! Ricordati, promettesti di obbedirmi sempre! Perciò, da buon scudiero, ascolta la mie parole... torna al castello da tutti gli altri! Ti affidai la protezione di tutti i nostri compagni, perciò è al castello il tuo posto!"
"Sembra che il vostro scudiero vi sia devoto ed affezionato!" Intervenne il Cavaliere Bianco.
"Questa è una questione tra me e voi, cavaliere!" Rispose Guisgard. "Vi prego, prendete con voi il mio scudiero e conducetelo fuori... " disse poi al monaco della cappella.
"Andiamo, ragazzo..." disse il monaco a Cavaliere25 "... lasciamo che questi cavalieri risolvano da soli ciò che hanno in sospeso..."

Talia 16-06-2010 03.18.19

Nella Sala Grande tutto sembrava andare per il meglio, eppure avvertivo un vago senso di inquietudine affiorarmi dentro: sentivo che la mia razionalità combatteva per reprimerlo e nasconderlo, ma esso aumentava e batteva sulla mia coscienza.
Mi avvicinai così un poco ad una delle grandi finestre e guardai fuori: la selva che circondava il castello era ancora là, cupa e inospitale.
Ma come poteva essere ciò? Ricordavo le parole di Amore e tutto ciò che avevo appreso dal mio arrivo… se la follia nel Castello si era spenta, come poteva quella selva restare tale?
Guardai le persone nella sala… che vi fosse qualcosa di sbagliato ancora in noi?
Oppure era fuori?
Osservai attentamente le cime degli alberi, la caligine che emanavano, ma non vidi nessun elemento nuovo, niente che mi fosse di aiuto.
Alcuni dei compagni dei miei nuovi amici non erano ancora tornati, sperai che stessero bene.
E Amore… dov’era Amore in quel momento? Perché ci aveva lasciati senza una parola? Chiusi gli occhi e pensai a lui, mi concentrai sull’immagine dello splendido giovane biondo dagli occhi cerulei, sperando che potesse avvertire le vibrazioni del mio cuore, e lo pregai di aiutarci, di indicarci la via da percorrere, di mostrarci ciò che ancora occorreva fare e di proteggere gli amici che ancora non erano con noi.

elisabeth 16-06-2010 07.34.26

Rimasi ad osservare il volto di llamrei, hai ragione amica mia, i nostri amici sono ancora nella selva e la nostra pena per loro e' grande......la felicita' non puo' essere completa se loro non torneranno da noi..........Certo rimanere inerme non rientrava nel mio carattere..........interferire non potevo, ma essere presente non me lo impediva nessuno........guardai Pico....sembrava sorridesse, mi leggeva nel pensiero quel gattaccio.... abbraccia llamrei.....e cosi' andai vero il giardino del Castello......una volta li'....la trasformazione da donna a falco fu semplice, qualsiasi cosa fosse successa potevo tornare a riferirlo..........e con un pizzico di intuito e un po' di magia.......arrivai ad una Cappella....vidi Cavalier25 uscire dal luogo sacro accompagnato da un monaco.....planai e mi poggiai sul braccio dello scudiero.....guardandolo negli occhi sembrava contrariato, triste.....ma non sentivo in lui il dolore della perdita.....cosi' vidi il portone della cappella, era aperto.......e potevo entrarci, mi staccai dal bracio dello scudiero e volai dentro.
Il battito d'ali coprii la conversazione dei due Cavalieri.....sfiorai il loro capo e mi poggiai sull' ala della statua di S.Michele........li avevo davanti.....Il cavaliere bianco....il suo nome era stato trovato.....cosa poteva volere da Guisgard.......in genere sino ad allora quando ero confusa o nei guai....Riccioli d'Oro....mi era stato sempre vicino.....chissa' dov'era ora...........

cavaliere25 16-06-2010 09.28.03

Guardai Guisgard con occhi tristi una lacrima mi scese sul volto dissi va bene mio caro e fedele amico ritornerò al castello dagli altri presi e usci con il monaco dalla cappella e dissi mio caro monaco mi raccomando pregate per il mio amico che non muoia e detto questo ripresi il sentiero che mi riportava al castello ero triste non riuscivo a trattenere le lacrime continuai a camminare e mi inoltrai di nuovo nella selva, un falco mi si appoggio sul mio braccio lo guardai e poi spicco il volo e andò via e continuai a proseguire il mio cammino.Ad un certo punto mi fermai e ripensai a quel falco che mi si appoggio sul braccio. Allora decisi di tornare indietro e per non farmi vedere da nessuno mi nascosi dietro il portone della cappella per vedere e sentire cosa stava succedendo dentro tra il cavaliere bianco e Guisgard.

lady rainbow 16-06-2010 16.01.30

Tutto volgeva al meglio ma gli altri compagni non erano ancora di ritorno..."no un momento..Elisabeth!?!"la mia amica era di ritorno a stava bene,che sollievo...abbracciò Llamrei poi si avvicinò a me...che bello vederla e poterla abbracciare..ma il destino non si era ancora compiuto e gli altri non si erano ancora riuniti a noi...lasciai andare Elisabeth mentre la seguivo con lo sguardo...prima di perderla di vista però le dissi a gran voce"fate attenzione amica mia..non vorrei che vi accadesse qualcosa..."speravo solo di rivedere tutti sani e salvi,anche coloro che non avevo mai conosciuto...guardai Llamrei e le dissi "e noi cosa facciamo amica mia ora che qui è compiuta la nostra missione?"

Guisgard 17-06-2010 02.15.57

Ermaus si avvicinò a Talia e le baciò dolcemente i lunghi capelli.
"Cosa ti impensierisce tanto, amore mio?" Chiese. "C'è qualcosa che tormenta il tuo cuore?"
Ma proprio in quel momento, Llamrei prese la parola.
"Qui tutto è ormai risolto, eppure un senso di velata angoscia si è diffuso nell'aria."
Poi, guardando Rainbow, aggiunse:
"Si, qui al castello ora regnano la serenità e la gioia ritrovata... ma alcuni dei nostri non sono ancora tornati... e la nebbia che sta avvolgendo la selva sembra annunciare sinistri ed oscuri presagi... ah, potessi rivedere un'ultima volta il mio Shawn... per chiedergli cosa bobbiamo fare"



Nel frattempo, alla Cappella dell'Arcangelo, Elisabeth, sottoforma di falco, assisteva a quella misteriosa scena.
Il Cavaliere Bianco e Guisgard, faccia a faccia, discutavano fra loro.
E nella navatella un malinconico presagio di morte aveva ormai preso forma.

lady rainbow 17-06-2010 11.34.15

Guardai Llamrei e le risposi"si,amica mia è vero..è tutto finito eppure sento che non è ancora il tempo di rilassarci..sento un'inquietudine dentro di me..lontana da noi ma l'avverto..spero non siano in pericolo i nostri amici e prego ogni minuto di farli tornare presto..per quel che riguarda Shawn sento che lo rivedrete, e presto..sento che è vicino e vi sta cercando..."

elisabeth 17-06-2010 12.48.41

Osservavo, i due cavalieri....faccia a faccia, erano presi dalla frenesia delle loro parole...troppo presi dal correre dei loro pensieri, troppo occupati per poter ascoltare cio' avveniva in quel luogo Sacro......i miei occhi resi ancor piu' sensibili dal mio stato di falco, videro una leggera nebbiolina sembrava una figura umana, sembrava.........Madre Morte, potevo avvertire il suo odore.....il gelido alitare.....se avessi ripreso le mie sembianze umane, nessuno se ne sarebbe accorto.....volai sino all'Acquasantiera, e tornai ad essere quella di sempre..... Madre, la vostra presenza qui..non e' di buon auspicio, perdonatemi non dovrei parlare cosi', so che assieme alla vita vi e' la morte, ma in questo luogo sembra che qualcuno non stia rispettando i tempi, come puo' un uomo chiedere la vita ad un altro suo simile.....secondo quale giustizia, chi e' lui per poter chiedere la Vita, se la Vita non e' neanche nostra........, voi siete Madre Morte e dovete impedire tutto questo........e' questo che mi avete insegnato da quando ero bambina..........La nebbiolina etro' in me attraverso le mie narici....solo un soffio di vento e mi ritrovai vestita di nero con un lungo velo nero che mi copriva anche il volto.......Madre Morte aveva bisogno di rendersi visibile attraverso il mio corpo.......ogni movimento non mi apparteneva.....ero solo un involucro.........con passo lento e leggero raggiunsi i due Cavalieri, guardai prima il Cavaliere Bianco e poi Guisgard........a cui rivolsi la parola.....<< Avete fatto una promessa....e un Cavaliere mantiene sempre le sue promesse, pensate ancora che non ci sia altro modo, per chiudere la questione se non restituendo la vita a colui che ve l'ha richiesta ? >>

cavaliere25 17-06-2010 13.43.21

Ascoltavo la discussione tra Guisgard e il cavaliere bianco ero ben nascosto e potevo sentire e vedere tutto ero pronto ad intervenire se succedeva qualcosa, non avrei mai permesso che vincesse il cavaliere bianco.Vidi uscire quel falco dalla cappella e poi vidi entrare quella donna vestita tutta di nero chi potava essere?pensai dove potevo averla vista, un brivido mi scorse sulla schiena guardai il cielo ed era diventato sempre piu buio chissà cosa sarebbe accaduto.

Talia 17-06-2010 14.04.47

Sorrisi al tocco di Ermaus. Un momento. Poi mi voltai a guardarlo.
"Guarda la selva!" gli dissi, accennando alla finestra "Niente è cambiato là fuori. Eppure dovrebbe, dal momento non c'è più dolore e rancore tra noi... non trovi che ciò sia strano?"
In quel momento le parole di dama Llamrei sembrarono confermare le mie sensazioni; lanciai un'occhiata ad Ermaus, poi feci due passi verso il centro della stanza.
"Questo è ciò che anche io penso!" dissi a voce alta rivolta a tutti "La nebbia che aleggia sulla selva non accenna a dissiparsi, il sole non splende e non ci illumina... dubito che ciò possa esser considerato di buon auspicio! Inoltre alcuni dei vostri compagni non sono ancora rientrati... dove credete che possano essere? Io stessa sono debitrice verso uno di loro e accetterò..." mi interruppi e guardai verso Ermaus, in cerca di appoggio "E noi accetteremo..." mi corressi, sorridendo al mio amato "qualsiasi suggerimanto per aiutare i vostri amici!"

Hastatus77 17-06-2010 21.02.30

Dopo essere uscito dalla sala, mi stavo incamminando verso le scuderie... ma ero ancora senza le mie armi e la mia armatura, quindi ritornai sui miei passi, e dopo essere rientrato nella sala mi rivolsi a Cembelus:
"Cembelus, rivorrei indietro l'armatura e le armi... ho intenzione di ritornare nella selva per cercare di scoprire cosa è successo ai compagni dispersi."

polgara 17-06-2010 21.40.37

Nessuno aveva risposto al mio richiamo, ma io lo sapevo, lo sentivo che Guisgard era vicino a me.
Ad un tratto mi dissi: "Sciocca che non sei altro, nella chiesa! E' lì che si rintana spesso a meditare e a pregare." E, nello stesso momento, percepii una stretta al cuore. "Madre mia cos'è questo dolore? Un presagio? No! NOn può essere! Guisgard aspettami sto arrivando!"
Provai ad aprire il portone d'ingresso, ma non riuscivo forse per il troppo peso o perchè si era bloccato.
"Non sarà del legno e neppure del ferro o del piombo a fermarmi..Apriti!". Ordinai alla porta e con un tonfo secco le ante si spalancarano e lì lo vidi.
"Guisgard Amore mio!" urlai "Sono qui, mi hai salvata! Sono di nuovo io, Polgara, l'incantesimo è rotto!" e corsi verso di lui, solo allora mi accorsi che accanto vi era verosimilmente il Cavaliere Bianco ed una Elisabeth, che però non sembrava lei.
"Cosa succede? Cosa volete voi dal mio Guisgard? Non riuscirete a separaci di nuovo!" e mi misi tra lui e gli altri due.
Avrei sfidato ogni difficoltà, ogni ostacolo, ma nessuno ci avrebbe più diviso, no, non più!

elisabeth 17-06-2010 22.30.34

Voltai il capo di scatto.....la vidi entrare.....Polgara, come poteva non riconoscermi....il mio aspetto era sempre quello, forse non riusciva a percepirmi.......infondo c'era Madre Morte dentro di me.....e lei la conosceva.......Tirai su il velo che mi copriva il volto, lo feci cosi' lentamente che divenne quasi snervante.........mi avvicinai a lei..in modo che i miei occhi potessero guardare i suoi......un sorriso increspo' le mie labbra......<<Davvero non sai chi sono Polgara ?......eppure ti ho insegnato mille cose, guarda nel profondo dei miei occhi, sapevo che prima o poi saresti arrivata........non temere...non sono qui per portare via nessuno........>> e cosi' mi voltai a guardare il Cavaliere Bianco......Non riuscivo a comunicare con Polgara e sino a quando Madre Morte era dentro di me....potevo molto poco..anzi, proprio nulla

Guisgard 18-06-2010 02.16.20

"E sia." Disse Cembelus guardando Hastatus. "Presto, le armi e la corazza di questo cavaliere!" Ordinò poi ai servi.
"Quindi siete deciso a ritornare in quella selva?" Chiese Llamrei a Hastatus. "Si, sono daccordo. Dobbiamo ritornare a Camelot tutti insieme o sarebbe comunque un fallimento questa impresa."
Poi, sorridendo a Rainbow, aggiunse:
"Grazie, amica mia... io sento che il mio Shawn è sempre con me... e, come dite anche voi, un giorno lo rivedrò..."
"Io potrei essere dei vostri." Intervenne Eramus. "Tra i vostri amici vi è un cavaliere che corse rapido in aiuto di colei che rappresenta tutto il mio mondo. E voglio sdebitarmi."
"Forse è già troppo tardi..." disse Cembelus "... tutto questo richiederà comunque un prezzo... un prezzo alto... e forse qualcuno lo sta già pagando..."



Nella Cappella dell'Arcangelo intanto, l'ultimo atto di tutto stava per compiersi.
Guisgard guardò quella nera figura, sotto il cui velo si celava Elisabeth.
"Ho fatto una promessa..." disse "... ho dato la mia parola... sono pronto a pagare il mio debito... anche se... anche se avrei voluto rivedere un volto prima che tutto si compisse..."
"Quale volto?" Chiese il Cavaliere Bianco.
"Un volto, un miraggio, forse un'illusione..." rispose Guisgard "... come la giovinezza che sfiorisce e va via... come l'ultimo sogno che svanisce nella notte al sopraggiungere dell'alba..."
Ma proprio in quel momento una dolce voce si diffuse nella navatella: era Polgara.
Lei corse verso di lui e le loro mani si strinsero le une nelle altre.
In quel momento Guisgard rivide tanti ricordi attraversargli il cuore e la mente.
Lei era lì, di nuovo. L'incanto del lupo era stato spezzato.
Era lì, davanti a lui Polgara. E lo fissava con uno sguardo luminoso più del Sole.
"E sia!" Cominciò a dire il Cavaliere Bianco. "Vi è stato dato tutto ciò che avete chiesto. Ora rendetemi ciò che è mio. Ecco, andiamo lì, sull'altare... lì pagherete il vostro debito."
Guisgard allora diede un ultimo bacio a Polgara.
Le sorrise e le sfiorò con una mano il volto.
Raggiunse poi il Cavaliere Bianco sull'altare.
Si voltò allora di nuovo indietro, incrociando per l'ultima volta lo sguardo di Polgara.
Non era mai stata così bella.
Bella come la vita e le sue infinite meraviglie.
Bella come un sogno invocato da sempre e mai vissuto fino in fondo.
http://www.padawansguide.com/padme/w...vd_wedding.jpg

elisabeth 18-06-2010 08.50.36

L' Amore lo sconvolgimento perenne dei sensi, gli umani, cosi' coinvolti da rendere supplizio al loro animo, la straordinaria capacita' di unire sogno alla realta'........il coraggio, la forza di lasciare la persona amata, tenere fede ad una promessa fatta........ma io ero ancora Madre Morte....e non avevo intenzione di potare con me nessuno......ero arrivata da sola e da sola sarei ripartita....seguii Guisgard verso l' altare......tolsi la falce color della luna che avevo al fianco, e la poggia sull'altare tra i due Cavalieri.....<< Siete Bianco come la purezza Cavaliere, eppure sembra che vogliate macchiare la vostra anima della piu' crudele escuzione......avete avuto cio' che volevate, ha tenuto fede alla sua parola, come ha tenuto fede all' Amore per la sua amata..........credo che la pena che egli ha portato nel cuore sia gia' un prezzo molto alto, credo che lui abbia gia' pagato con la vita.....alle volte si puo' essere morti....vivendo ogni giorno il tormento di non poter rivedere il volto amato......la mia falce oggi non dividera' questi due giovani.....mi conoscete Cavaliere, mi conoscete dai tempi in cui tutto fu deciso, confido in Voi e nella grande Misericordia.........>>...Cosi' lasciando il mio falcetto, tornai sui miei passi....e mi posi al fianco di Polgara.....una Madre non lascia mai una delle sue figlie

Talia 18-06-2010 10.35.31

Afferrai il braccio di Ermaus mentre si allontanava.
"Portami con te!" dissi "Portami con te, se vai! Non lasciarmi qui! Mi conosci, sai che sono cresciuta passeggiando tra i boschi e non mi spaventa camminare. E non mi spaventa neanche tornare in quella selva... dopo tutto là ho conosciuto Amore! Voglio venire con voi!"


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 03.44.54.

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