Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 04-11-2016 01.59.57

Iasevol sorrise a Clio ed annuì.
La ragazza uscì e raggiunse il cortile, dove l'irriverente pilota si trovava, diretto verso l'uscita del centro.
Oltrepassò il cancello e si guardò intorno.
“Bene, sono nel bel mezzo di un luogo isolato...” disse sbuffando “... mi chiedo come potrò tornarmene in città...” scuotendo il capo “... che giornata del cavolo...”

Guisgard 04-11-2016 02.01.39

“Certo...” disse Elv sorridendo a Gwen, per poi baciarla.
Si rivestì ed uscì.
Dopo circa cinque minuti qualcuno bussò al campanello.

Clio 04-11-2016 02.06.11

Avvisai i tecnici di preparare l'auto, in modo che potessi portarla in città.
Uscii nel cortile e trovai lì il pilota che sbuffava.
Sorrisi nell'osservarlo alle sue spalle, senza che lui potesse vedermi.
Poi quelle parole, che mi strapparono un lungo sorriso.
"Bene bene..." dissi, avvicinandomi "Il nostro pilota appiedato, eh?" guardandolo con un sorrisetto divertito.
Poi il mio sorriso cambiò, divenne più rilassato e disteso.
"Dai, io per oggi ho finito.." mentii "Sto per tornare in città... vuoi un passaggio?" con un sorriso rassicurante che ora non era né ironico né irriverente, come se mi fossi lasciata il lavoro e tutto quello che lo riguardava alle spalle.

Lady Gwen 04-11-2016 02.07.23

Elv mi baciò e uscì.
"Ehi aspetta, ti accompagno giù..." dissi ad alta voce, ma era già andato via.
Un attimo dopo sentii qualcuno alla porta.
Speravo che Elv non fosse stato beccato dalla portiera o da qualcun altro appena uscito dall'ascensore.
Così, in ansia, andai ad aprire.

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Guisgard 04-11-2016 02.12.39

Nora seguì l'anziano uomo in giardino.
E posizionò alcune carte da gioco fra i rami di un albero e ad una distanza di circa cento passi cominciò a sparare, centrandole tutte.
“Ottimo centro, signore.” Disse ad un tratto una voce.
Era un giovane uomo dai capelli scuri, i modi cortesi e gli abiti alla moda.
“Chi non muore si rivede...” il vecchio a lui.
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Guisgard 04-11-2016 02.16.16

Il pilota si voltò.
“Io non sono un pilota...” disse a Clio “... non più... un passaggio? Perchè no...” sorridendo “... che sia una scusa per girarmi intorno o comunque una buona azione quotidiana, beh, mi farebbe proprio comodo un passaggio... andiamo...” fissandola.
Dopo qualche istante uno degli hangar si aprì ed alcuni meccanici fecero uscire l'auto bianca.

Clio 04-11-2016 02.20.07

"Beh non conosco il tuo nome.." risposi, semplicemente "Capisci che chiamarti diventa problematico.." facendogli l'occhiolino.
"Girarti intorno?" risi "Non ne abbiamo già parlato?" con un sorrisetto enigmatico.
"Ad ogni modo non montarti la testa, sono di strada.." annuendo, e facendogli segno di seguirmi.
In breve tempo raggiungemmo gli hangar e la macchina bianca uscì in tutto il suo splendore.
"Eccoci.." sorridendo, per poi salire dalla parte del guidatore.

Guisgard 04-11-2016 02.20.28

Gwen andò ad aprire e sulla soglia trovò la portiera.
“Buonasera.” Disse fissandola. “Ero uscita per dar da mangiare ad alcuni gatti che gironzolano nel cortile, io preferisco gli animali alle persone il più delle volte, quando ho intravisto un bellimbusto uscire da qui... cos'è, frequentiamo quel tipo di persona? Si vedeva lontano un miglio che era un poco di buono. Non ho avvertito la polizia perchè sono una persona discreta, ma simili tipi in questo palazzo non devono entrarci, chiaro?”

Nora 04-11-2016 02.21.36

Nora osservò l'uomo posizionare delle carte da gioco fra i rami di un albero e le ricordò i lunghi pomeriggi in palestra ad allenarsi con Dukos, il suo mentore.
A pensarci bene, erano quasi due settimane che non si faceva viva e l'allenamento le mancava.

Ad una prima impressione, l'eta dell'uomo sembrava essere tale solo all'anagrafe; era riuscito a colpire tutte le carte a quella distanza e non era andato affatto male.

Fu qualcun altro però ad esprimere i suoi pensieri.
Un giovane, dai capelli scuri e vestito bene.
Nora tuttavia lo ignorò.

"Già, complimenti. Ora però devo tornare al negozio, ho da lavorare. Buona giornata" all'uomo anziano, guardando per uattimo i due e andando verso il cancello.

Guisgard 04-11-2016 02.24.38

“Wow...” disse il pilota guardando l'auto bianca “... vuoi dirmi che questo bolide è tuo?” Salendo a bordo e fissando Clio. “Sicura di saperla guidare? Sai, in tanti anni di gare non sono mai morto e non vorrei che accada ora.” Sarcastico.

Guisgard 04-11-2016 02.28.49

“Un attimo...” disse l'uomo anziano a Nora che si allontanava “... qui c'è qualcosa che non va...” osservando una delle armi “... qui la verniciatura della canna è strana...” mostrandola poi al giovane dai capelli scuri.
“Si, in effetti...” quello guardando l'arma “... è stata aggiunta... non è parte dell'originale... il suo valore si dimezza...” fissando poi Nora.
“Se lo dice lui, possiamo fidarci.” Il vecchio. “E' un esperto in fatto d'armi.” Annuendo.

Clio 04-11-2016 02.29.01

Nascosi un sorrisetto compiaciuto nel vedere che l'auto lo aveva colpito.
"Era di mio padre.." sorrisi "Adesso è mia.." lasciando volutamente intravedere un velo di malinconia a quelle parole.
"Cos'è non ti fidi di me?" alzando un sopracciglio "Non vorrai mica che ti ceda il posto di guida?" con un sorrisetto divertito, mentre giocherellavo con le chiavi.
"Non la faccio mai guidare a nessuno.." scuotendo la testa, per poi incatenare il suo sguardo al mio "Dovresti essere molto convincente.." con un tono completamente diverso, senza che il mio sguardo lasciasse mai il suo.

Lady Gwen 04-11-2016 02.31.29

Ovviamente, era la portiera.
Sapevo già quello che voleva dirmi, ma chiaramente mi diede fastidio lo stesso.
Tuttavia, ero preparata.
"Lei osa dare del poco di buono al mio ragazzo? Come si permette?" esclamai, contrariata "Non ha assolutamente nulla che non vada e sappia che sono io la persona discreta qui, che per il quieto vivere non la denuncio per calunnie, mi ha capita bene? Il mio ragazzo ha sempre vissuto ad Afragolignone, fino a ieri ed oggi è venuto a Capomazda per lavoro, non ci vedo nulla di male, e sa che le dico?" dissi, tutto d'un fiato, per poi avvicinarmi a lei e fissarla "Se fosse un poco di buono, un delinquente, preferirei avere a che fare con uno del genere, piuttosto che con una portiera impicciona che ha una vita talmente noiosa che la trascorre a spiare quella degli altri!" conclusi, seriamente arrabbiata.
Molte cose non erano vere, ma di sicuro il mio odio verso di lei era reale e finalmente mi aveva dato modo di esprimerlo.

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Guisgard 04-11-2016 02.33.16

“Non la lasci mai guidare a nessuno...” disse il pilota fissando Clio “... cos'è? Parli dell'auto... o di te?” Sarcastico, per poi farle l'occhiolino. “Facciamo così... guido io e ti porto in un bel posto... ci stai?”

Clio 04-11-2016 02.40.52

Dapprima lo fissai stranita.
"L'auto, naturalmente... una persona mica si guida!" mi lasciai sfuggire.
O sì?
Mi maledissi immediatamente per averlo detto, magari era uno di quei "modi di dire" che nascondono significati reconditi, e che io non avevo nel mio database.
Ma ciò che disse subito dopo mi strappò un sorrisetto divertito.
Lo fissai pensierosa per un lungo istante, come se stessi soppesando la sua proposta.
"E sia..." sospirai infine, come se mi costasse uno sforzo "Ma solo se è davvero un bel posto!" facendogli l'occhiolino, per poi aprire la portiera per cambiare posto.
In realtà ero molto emozionata, e terrorizzata allo stesso tempo.
Un posto dove?
Mi avrebbe portato a cena?
In un ristorante?
Non ero mai stata ad un ristorante, se non con mio padre, una volta in una trattoria vicino a casa.
Ne sarei stata all'altezza?
Dovevo assolutamente sembrare normale o avrebbe scoperto il mio segreto.
Ma sotto sotto ero anche emozionata di fare qualcosa di così completamente nuovo.
Forse, se mi fossi lasciata andare per un istante avrei potuto sentirmi... umana.
Ma in realtà dovevo restare concentrata e pensare a non farmi scoprire.
L'importante era che lui avrebbe guidato l'auto.

Guisgard 04-11-2016 02.41.20

La preghiera restò a fissare Gwen incredula.
“Ah, è così...” disse “... bene... bene! Allora vedremo se davvero è un bravo ragazzo quel tipo! Sarà la polizia a capirlo! Quanto a me, non mi interesserò più di chi frequenta questo appartamento!” Ed andò via.

Guisgard 04-11-2016 02.49.00

Il pilota sorrise e passò al posto del guidatore.
Attese che anche Clio salisse in auto e poi partirono.
“Accidenti...” disse guidando “... tenerla a freno è un'impresa... mai guidato un'auto del genere...” mentre il vento soffiava tra i loro capelli “... ma cosa ne fate? Gare clandestine? O avete intenzione di iscriverla a qualche corsa regolare?” Correndo sull'Asse Mediano. “No, questa non è una semplice auto da corsa...” inserendo le sesta e poi la settima marcia “... e poi questo volante... sembra quello di una Formula 1...” sfrecciando verso il tramonto.

Lady Gwen 04-11-2016 02.50.44

La guardai arrabbiata un ultimo istante prima che andasse via, poi sbattei la porta e mi appoggiai al muro, passando le mani fra i capelli.
Avevo paura.
Avevo paura per ciò che sarebbe potuto succedergli, con la polizia e il resto, e mi sentivo impotente.
Sospirai e cercai di allontanare quei pensieri.
Mi sedetti sul divano e presi il cellulare, scrivendo un sms per Elv:

Ti conviene uscire vivo e tutto intero da quell'incontro, stasera potrebbero aspettarti una cena ed una serata niente male...

Sorrisi ed inviai il messaggio.
Non sapevo se lo avrebbe letto, ma il pensiero di averlo a cena lì mi faceva diventare più ottimista nei confronti di quell'appuntamento con quella banda.
Poi mi preparai ed uscii, andando da Richard in ospedale.

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Guisgard 04-11-2016 02.54.37

Gwen lasciò il suo appartamento e raggiunse l'ospedale per l'ultima ora di visita consentita.
“Ehilà, sorellina...” disse Richard vedendola arrivare “... dai, domani è il gran giorno! Sarò dimesso!” Ridendo. “Tu che mi racconti di bello? Ti vede bene, sai?”

Clio 04-11-2016 02.56.28

Andai volentieri a quello che sarebbe stato il mio vero posto, lasciandogli quello di guida.
Partimmo, e io finsi dapprima indifferenza, osservando il panorama intorno a noi, mentre con la coda dell'occhio controllavo i parametri a cui andava la macchina, memorizzandoli di volta in volta.
Lo guardavo di sottecchi, mentre i suoi occhi restavano saldi sulla strada.
Il suo sguardo, la sua espressione, poteva negarlo quanto voleva, ma quei piccoli gesti mi dicevano che guidare faceva scattare qualcosa in lui, qualcosa di recondito e unico.
Quel qualcosa che Iasevol cercava e che io non avrei mai potuto dargli, nemmeno con tutti gli aggiornamenti del mondo.
Qualcosa di incredibilmente umano, innato quasi... passionale.
Poi quelle parole, quella domanda su che cosa avevamo intenzione di farci.
"Delle gare?" risi piano "Tu pensi troppo in piccolo, signor non-sono-più-un-pilota..." sorridendo.
Poi si corresse, e io annuii.
"Esatto, non è una semplice auto da corsa, è molto di più..." sfiorando dolcemente il bracciolo accanto a me con un sorriso vagamente malinconico "Mio padre aveva grandi progetti su di lei..".

Lady Gwen 04-11-2016 02.59.25

"Ciao, scricciolo" lo salutai, sedendomi sul letto.
"Oh davvero? Beh allora dovremo festeggiare, domani" dissi felice.
Poi, alle sue ultime parole, sorrisi.
Sapesse quello che era successo in poche ore...
La mia vita era semplicemente cambiata.
Grazie ad un ragazzo dagli occhi scuri.
"Nulla di che, solita vita..." alzando le spalle.

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Guisgard 04-11-2016 03.03.03

“Come sei misteriosa...” disse il pilota fissando Clio accanto a lui “... insomma, che scopo ha quest'auto? Battere qualche record particolare di velocità? O forse sfondare il muro del suono?” Ridendo ed inserendo l'ottava marcia. “E' incredibile... si, quest'auto è incredibile...” mentre il crepuscolo tingeva di vago e sognante il panorama intorno a loro.
L'auto uscì dall'Asse Mediano ed imboccò una stradina secondaria che poco dopo li portò ad attraversare una rigogliosa campagna.
I monti ora erano più vicini, screziati appena con un indefinito azzurrognolo che confondendosi nella foschia rendeva il tutto incerto, vagante.
Allora la stradina cominciò ad essere racchiusa da alti alberi con le foglie ingiallite che pendevano come incantate.

Guisgard 04-11-2016 03.06.22

“Dai, allora te la ravvivo io la vita, sorellina.” Disse ridendo Richard a Gwen. “Da domani staremo sempre insieme!” Annuì. “Però quando domattina uscirò da qui dovrò passare prima al commissariato... vogliono interrogarmi circa l'incidente... che seccatura...”

Clio 04-11-2016 03.10.17

Risi piano a quelle parole del pilota.
"Niente di tutto ciò..." sorrisi "O meglio, non solo... la velocità è importante certo, e nessuna macchina può stare al pari con questa ma... il suo scopo è rendere il mondo un posto migliore.." ammisi, con un sorriso "Con quest'auto nelle mani del Centro Meterologico, servirà a combattere il crimine come non è mai stato fatto prima... è uno strumento incredibile che non nasconde solo velocità ma anche diversi segreti..." indicando i sette pulsanti misteriosi "Se vorrai ti mostrerò di cosa è capace... non qui però...." guardandomi attorno "Potremmo dare troppo nell'occhio" sorridendo.
Intanto il paesaggio intorno a noi mutava, e andavamo verso luoghi così nuovi e magici per me, che mi affascinavano terribilmente, anche se cercavo di non darlo a vedere.
Però era difficile non rimanere estasiati davanti a tutta quella bellezza.
Ero rapita e incantata nel guardare fuori.
"Dove.." sussurrai, titubante "Dove mi stai portando?" con un sorriso diverso, timido e incerto ma speranzoso ed emozionato allo stesso tempo.

Lady Gwen 04-11-2016 03.11.20

Risi alla sua risposta.
Dopotutto ero felicissima che venisse a vivere con me, erano due anni che lo sognavo.
"Sì, ovviamente. Ah vedi che sono passata a scuola per iscriverti al liceo di Capomazda" dissi annuendo "Comunque l'altra sera è venuto il tenente Tardes, ha fatto anche a me qualche domanda."

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Guisgard 04-11-2016 03.17.32

L'auto continuava a sfrecciare in quel crepuscolo morente e sognante, mentre la campagna, tra alberi e monti tinti dall'imbrunire selvaggio di quei luoghi, pareva chiudersi a riccio intorno a loro.
Arrivarono in uno spiazzo dove c'erano diverse auto parcheggiate.
“Non ti scandalizzare...” disse il pilota a Clio “... siamoo solo di passaggio, qui non è posto per le brave ragazze come te...” parcheggiando l'auto davanti ad un piccolo chioschetto, non molto distante dalle altre auto, dove diverse coppiette stavano chiuse all'interno.
Il pilota saltò fuori dall'auto e comprò qualcosa al chioschetto.
Poi tornò, montò su di nuovo e ripartirono.

Guisgard 04-11-2016 03.20.20

“Ma mi chiedo...” disse Richard a Gwen “... cosa vorranno mai da me? Insomma, io sono la vittima, no? Che andassero a beccare il pazzo che ha cercato di uccidermi. Probabilmente era fatto di droghe... mah...” sorrise “... il liceo? Beh, speriamo sia pieno i belle ragazze.” Divertito.

Guisgard 04-11-2016 03.23.45

Menya guardò Altea pensierosa.
“Le loro attività interne...” disse “... cosa intende dire? Ha notato, o sentito qualcosa? Forse qualcuno le ha riferito cose particolari sul loro conto? Per avere dei sospetti immagino qualcosa li abbia provocati, giusto?”

Guisgard 04-11-2016 03.26.03

Nyoko digitò il numero di casa che prese a squillare.
“Pronto...” disse suo nonno dall'altra parte del telefono.

Lady Gwen 04-11-2016 03.29.10

"Il fatto è che ci sono stati incidenti strano qui ultimamente e quindi vogliono solo vedere se il tuo ha a che fare con gli altri" annuendo "Rassegnati fratellino, sono io l'unica donna della tua vita" dissi, con fare teatrale, per poi ridere.

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Guisgard 04-11-2016 03.33.01

“Ah, brava...” disse Richard fissando Gwen che rideva “... allora io sono l'unico uomo della tua vita, sorellina!” Annuendo divertito. “Affare fatto?” Ridendo.

Lady Gwen 04-11-2016 03.36.05

Sorrisi alla sua frase.
Non faceva una piega, dopotutto.
"Di questo ne riparleremo più avanti..." dissi, ridendo e ripensando alla bellissima mattinata trascorsa con Elv.
Speravo stesse andando tutto bene, non mi fidavo di quella gente.

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Guisgard 04-11-2016 03.40.48

Dopo arrivò un'infermiera ad avvertire Gwen.
Infatti l'ora delle visite era terminata.
“A domattina, sorellina...” disse Richard “... non vedo l'ora di uscire da qui... ci vediamo verso le undici, ok?”
Poco dopo la ragazza uscì dalla camera.

Lady Gwen 04-11-2016 03.43.10

Poco dopo fui avvisata che dovevo andare via.
"Alle undici, perfetto" annuii, salutai mio fratello ed uscii dalla camera, scendendo poi giù nel cortile dell'ospedale e raggiungendo la moto.

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Dacey Starklan 04-11-2016 08.17.54

Gli accarezzai le spalle e il petto quindi sorrisi.

" Forse potresti darmi una mano..." e lasciai scivolai lentamente una spallina del vestito e poi l'altra, sempre lentamente, sicura di aver catturato la sua attenzione e la sua fantasia.

Mi voltai spostando i capelli su una spalla, affinché lui potesse abbassare la cerniera liberandomi finalmente dal mio abito che ormai, grazie al vapore, mi era completamente aderente, rivelando gran parte del mio corpo.

Nyoko 04-11-2016 10.09.08

Mio nonno rispose.
"Ciao nonno... Senti, tu tempo fa avevi nominato il capo della Ateon... Non è che ci puoi dare qualche informazione di più su di lui? Come lo conosci?" chiesi guardando Ren negli occhi.

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Lady Gaynor 04-11-2016 15.02.01

Quei delinquenti mi fecero salire su una grossa auto e mi pareva stessimo tornando in città. Purtroppo non riuscii a capire altro perché mi narcotizzarono.
Quando riaprii gli occhi, intontita e con la testa dolorante, mi ritrovai in una stanza tipicamente orientale, con indosso soltanto un leggerissimo velo di seta bianca. Nell'aria, un odore dolciastro di sandalo mi inondava le narici, dandomi il voltastomaco. Cercai di alzarmi, ma le gambe non volevano saperne di reggermi e così mi misi seduta, circondata da cuscini ornamentali. Che mi avessero rapita per andare ad ingrossare le fila di qualche harem? In due giorni la mia vita era stata stravolta... col cuore colmo d'angoscia ripensai alle mie bimbe, che in quel momento di sicuro mi stavano reclamando, chiedendosi perché la loro mamma non fosse a casa. Sparita nel nulla, sarei forse diventata uno dei tanti misteri di cronaca nera di cui ogni giorno ci parlavano i notiziari. Un forte senso di disperazione mista a impotenza mi invase come un fiume in piena, togliendomi la lucidità di pensiero.
"Maledetto chiunque tu sia!" Urlai a piena voce, ripensando a quegli occhi azzurri dietro la maschera.

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Altea 04-11-2016 15.09.00

"Dottoressa Menya...io non so nulla delle loro attività interne...ripeto i fatti" sospirando "Stavo cercando lavoro visto attualmente l' agenzia di modelle per cui lavoro non aveva dei casting da farmi fare, ho sentito di questa auto..la Mariwana..e mi sono presentata di persona alla Ateon. Lì incontrai una ragazza e pure lei era diretta alla Ateon per cercare lavoro, ad un tratto fummo bloccati e la ragazza sapeva quei cinesi protestavano contro la Ateon per motivi religiosi, anzi in quella zona disse i riti religiosi erano stati vietati. Lì iniziai a sospettare e spaventarmi ma andai avanti e la polizia della Ateon mandò via in malo modo i protestanti...per quale motivo delle persone dovevano protestare contro la Ateon? Era un clan della zona..." rimasi pensierosa.."si, me lo disse quella ragazza e che tengo ospite a casa mia..Carlotta..e lei come faceva a sapere tutto questo? Vedete...sono una ragazza sola e posso incorrere in guai..mio padre può essere uno dei più grandi industriali di Capomazda City e avere una delle più potenti scuderie di Formula Uno ma mi ha lasciata sola al mondo..ha pure detto prima pensava fossi diventata una prostituta e non scherzava..ora capite le mie preoccupazioni" Feci una pausa.."La sera poi andammo a una festa e due ragazze parlavano della Ateon, pure loro avevano fatto dei provini e stranamente andati male e l' indomani mattina io e questa Carlotta ci presentammo a Baias Beach...pure a lei dissero di posare..sembrava per loro fossi perfetta e poi mi liquidarono dicendo ci saremmo sentiti. Io non so nulla di quella Società, sono stata accolta da un tipo di nome Aolo, non so il nome del proprietario..non è come qui..tutto è limpido..capite? Non so..ma mi sembra sia un siparietto..potrei sbagliare. Ah, dimenticavo..le ragazze che avevano fatto il provino dissero si poteva vedere la nuova auto direttamente sul web, strano per posare non abbiamo messo l'auto...ovvio vi debba essere un unione tra oggetto e modella, non pensate?" fissai la dottoressa.."Di più non so, ma non vorrei finire in mani sbagliate, non mi sono fidata da non lasciare nemmeno il mio indirizzo. Comunque io sono qui pure per una cosa ben più importante...la morte di mio fratello Joshua...vorrei riaprire il caso che tutti hanno chiuso misteriosamente..ecco perchè vorrei parlare col dottore Iasevol..come ho saputo di voi? Niente..parlando con un poliziotto" sorrisi "E ho pensato potevate essere le persone giuste per aiutarmi". Guardai fuori la pista...le auto sfrecciavano nei test drive e ricordo come mi adiravo perchè trovavo la Formula Uno uno sport maschilista...a nessuna donna era dato giocare e correre..io amavo la velocità e mi dovevo accontentare di piste clandestine..non ero certo una ragazza quieta.

Nora 04-11-2016 16.27.40

Oh perfetto... pensò la ragazza.
Non poteva semplicemente filare tutto liscio come l'olio?

Restò a guardare i due uomini e l'arma a lungo, decidendo sul da farsi.
"Sentite, l'unica cosa che posso dirvi è che dovete parlare col mio capo, il proprietario, Arystos Hardy, lì al negozio. Lui saprà sicuramente cosa dirvi, al contrario di me" rispose lei, li guardò per qualche istante e poi riprese a camminare.

Ma cosa potevano pretendere di sapere da lei? Era il suo capo l'esperto in pistole.
Certo, sarebbe cambiato tutto se le avessero chiesto qualcosa riguardo gli archi, ma qui gli archi non c'entravano e lei non aveva nulla da dirgli.

Guisgard 04-11-2016 17.40.15

Gwen prese la moto e lasciò l'ospedale.
Era ormai sera e l'Asse Mediano era solcato da ben poche auto ormai.
Prima però che potesse arrivare in città vide lungo la strada un posto di blocco.
E fu fermata da un agente di polizia che le chiese i documenti per un controllo.


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 01.28.37.

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