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"Pronto, signora Destresya..." disse una delle segretarie al telefono "... la mostra è cominciata ed il signor Phoemnisk gradirebbe la sua presenza." Cordiale.
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"In realtà non c'è differenza..." disse Elv a Gwen "... viviamo in un mondo ignorante ed ognuno ne approfitta." Facendole l'occhiolino.
Arrivarono i camerieri con i vassoi pieni di bicchieri riempiti, poi di stuzzichini. "Gran classe..." fece Elv "... brindiamo, tesoro? A noi?" Mostrandole il bicchiere di champagne. |
Sospirai.
"Arriveremo mai ad un punto di incontro su questo argomento?" dissi, per poi ridacchiare. Arrivarono i camerieri con stuzzichini e champagne. Gli sorrisi e avvicinai il mio bicchiere al suo. "A noi" ripetei, dolcemente. Era carino quel microcosmo che ci eravamo creati, lì in mezzo a quella folla urlante e confusionaria. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"Non c'è" chiese Elv a Gwen a bassa voce "un posticino qui appartato? Discreto? Insomma dove due amici possano scambiarsi qualche parola?" Malizioso mentre beveva.
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Sospirai silenziosamente, cercando di ignorare il brivido al suo mormorio basso nel mio orecchio.
Mi voltai a guardarlo. E spontaneamente ridacchiai. "Non possiamo aspettare a stasera a cena? A casa tua?" gli chiesi, con un vago sorriso. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Sembrava inarrivabile, Phoemnisk, sempre protetto e attorniato dalle guardie.
Così inarrivabile che quasi persi la speranza di poterlo vedere in volto e già ero pronta invece ad andare in esplorazione delle opere in mostra. Lui però ci aveva notati perché non tardò a raggiungerci. “ Buonasera signore.” Notando il tono quasi referenziale di Set e tentando di imitarlo. |
Qualcuno mi avrebbe giudicato cattiva, cinica, la parte sbagliata di questa situazione ma io due biglietti ricordai bene li avevo per un motivo...ovvero ero con Monsieur Gerard quando venni a prenderli e dovevo venire con lui alla mostra, ma dopo aver trascorso ore a parlare con Iasefol e ricordando bene le sue parole..
Citazione:
E non avrei dovuto avere rabbia visto ero stata raggirata per bene? Almeno io avevo agito in modo coerente...chiamai mio padre e dissi di non far partire il ragazzo perché ci doveva delle spiegazioni, e che Iasefol era vivo ma gli avrei spiegato...un peccato aver gettato l' occasione di poter vedere la mostra con un luminare dell' arte come Gerard per delle bugie. Ad un tratto qualcuno si calò dal paracadute e tutti accorsero verso lui osannandolo come un idolo e fu tanta la sorpresa di scoprire era Phoemnisk, lo guardai, ma la folla era tanta che non potevo vederlo bene. Pensai, comunque, fu una trovata fuori luogo in una mostra di grandi opere d' arte, ma ovvio si doveva distogliere la massa dall' arte e bellezza...tanto valeva approffittare per entrare subito e presentai il mio biglietto e chiesi "Scusate, si possono fare foto? Scrivere appunti, dovrei mandarle alla redazione del giornale con cui contribuisco ovvero "La Fenice d' Oro". Altrimenti mi limiterò solo a guardare" chiesi con scrupolo e professionalità. |
Già, la mostra.La mostra era cominciata e io non potevo starmene rintanata in quell'angolo di paradiso, con i miei tre splendori sempre pronti ad alimentare la mia voluttà, la mia passione, la mia lussuria."Grazie, arriviamo subito!" sorrisi, forzatamente, per poi mettere giù il telefono e abbandonarmi ancora per un momento alle carezze di quei tre."Dobbiamo andare.." mugugnai piano "C'è la mostra, non possiamo starcene qui, per quanto lo vorrei.." sospirai "Su, preparatevi...".
Sapevo bene che i miei capricci non potevano intaccare la mia reputazione, i miei doveri mondani, né tantomeno la mia missione. Avevo un discreto numero di fan che sarebbero stati presenti alla mostra, e non potevo certo deluderli, ma avrei anche colto l'occasione per dare un'occhiata in giro, approfittando della confusione generale. Così, a malincuore mi alzai, mi feci una doccia rapida e mi preparai per scendere a vedere la mostra. "Pronti, splendori miei?" chiesi poi ai miei assistenti prima di scendere al piano sottostante dove tutta Uaarania attendeva l'evento dell'anno. https://i.pinimg.com/564x/75/f9/31/7...6f33371b3a.jpg |
“Eh, vorrà dire che aspetterò...” disse sottovoce Elv a Gwen “... sebbene ogni minuto che passa questa attesa diventa insopportabile...” giocando con un dito fra i capelli rossi di lei.
La mostra continuava, con un numero di visitatori sempre più nutrito. Phoemnisk, seguito dagli sguardi di tutti e dai telefonini che lo filmavano ininterrottamente. Qualcuno cercava di infilare la mano fra le guardie del corpo per arrivare a toccarlo, con la speranza, o forse illusione, che così facendo il successo l'avrebbe baciato. L'affascinante padrone dell'Elyseum notò set e con lui la bella Dacey, avvicinandosi. “Signore...” Set. “Buongiorno...” Phoemnisk a Dacey ignorando Set “... mi fa piacere rivederla... le piace la nostra mostra? Mi interessa tantissimo il suo giudizio...” Intanto anche Altea, dopo aver salutato Ardeas, era arrivata alla mostra. La storia di Iasefol, come chiunque stia seguendo questa faccenda avrà certamente capito, era intrisa di segreti, misteri ed interessi particolari. Con ogni probabilità era una vera e propria storia di spionaggio, con meccanismi complessi nei quali il brillante scienziato aveva depistato ogni possibilità di smascherare i suoi propositi. Ma probabilmente questa faccenda era troppo complicata per Altea e quindi aveva fatto bene alla fin fine a tirarsi fuori da questa storia. Purtroppo simili questioni richiedono indagini molto approfondite per essere svelate, essendo la soluzione inizialmente sempre difficile da immaginare, ma altri avrebbero cercato di far luce sei segreti e sugli enigmi lasciati dal dottor Iasefol. Così lei, giunta alla mostra, cominciò a visitarla. “Certo, signora.” Disse una delle segretarie ad Altea. “Può scattare tutte le foto che desidera. Agli sportelli lungo le arcate se vuole può richiedere opuscoli e guide per godersi al meglio la mostra.” Con un sorriso cordiale. http://www.hiub.mn/resource//hiub/im...2k7prq93g7.jpg |
A malincuore Destresya ed i suoi tre assistenti dovettero interrompere quel sensuale massaggio che prometteva meraviglie e prepararsi per la mostra.
Quando però la bella prestigiatrice fu pronta, prima che potesse uscire dalla suite il suo cell squillò. Era un numero sconosciuto. |
Eravamo di certo privilegiati a ricevere l’attenzione di Phoemnisk, lo capivo da come la folla tentasse di raggiungerlo, quasi venerarlo.
“ Il mio parere? Beh, per ciò che ho visto finora, confesso che è ben poco, non posso ancora dare un giudizio. E temo che sia lo stesso per il resto della sala visto che l’attenzione di tutti è su di voi piuttosto che le opere esposte.” |
Sorrisi maliziosamente ad Elv che giocherellava coi miei capelli e liberatami del bicchiere vuoto, strinsi il suo braccio attorno ai fianchi, godendomi il robusto sostengo del suo petto e del suo corpo alle mie spalle, mentre sospiravo tranquilla e rilassata.
Anche per me era insopportabile ogni secondo di più, ma la ricompensa per l'attesa sarebbe stata decisamente appagante. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"Grazie mille" risposi cordialmente "Mi misi in fila e finalmente mi avviai nella galleria d' arte" ad un tratto mi bloccai.
Non era servito a nulla la terapia di Iasefol..anzi mi aveva pure eliminato il quadro...davanti a me si paravano tanti specchi e la magnificenza dell' arte. Non sapevo dove guardare...la mia figura sullo specchio si rifletteva magnificamente...il mio volto, la mia figura tanto da non poter avanzare e guardare il resto. Le mani sudavano freddo, cercai qualche cameriere per avere una bevanda rinfrescante non alcolica. Non mi era successo nulla del genere, tutto stava peggiorando. |
Mentre mi vestivo potevo ancora sentire le mani di Yanox su di me, vedevo i suoi occhi pieni di desiderio, il mio corpo ormai fremeva perchè lo liberassi di quella lussuria che mi consumava.
Ma ahimè, per quanto sarebbe stato meraviglioso, non potevamo nasconderci dal resto del mondo per sempre. Avevo delle responsabilità che il mio ruolo mi imponeva. Ero appena uscita dalla stanza, aspettando gli altri, quando il mio telefono squillò, e notai subito che era un numero sconosciuto. La cosa non mi sorprese, dato che capitava spesso di ricevere chiamate da giornali, enti, mecenati e cose del genere. Dato che i ragazzi non erano ancora arrivati, ne approfittai per rispondere. "Pronto?" con voce lievemente distratta, sperando di risolvermela in fretta. |
Phoeminsk guardò Dacey negli occhi e sorrise.
Fece un cenno ed uno dei camerieri giunse con un vassoio, distribuendo poi lo champagne alla ragazza, a Set ed infine anche al padrone del castello. “Chi preferisce me a queste meraviglie artistiche” disse bevendo Phoemnisk “si auto punisce da sé. Nulla è peggio dell'ignorare l'arte e la bellezza.” Guardandola tutta, senza timore di apparire indiscreto o peggio. “Sono molto orgoglioso di averla nel nostro spettacolo, Dacey...” mormorò “... brindo al suo fascino... per il quale, ne sono certo, Faust baratterebbe con piacere l'anima...” alzando il calice. Intanto Gwen ed Elv continuavano a scambiarsi segnali di intima complicità, nonostante la folla che li circondava. Ad un tratto le si avvicinò Chef. “Gwen...” mormorò “... hai notato quello?” Indicando un tipo solitario che si aggirava con fare misterioso. “Non so, ma mi insospettisce...” preoccupato. Anche Altea continuava ad aggirarsi per la galleria, rapita dalla magnificenza di quelle opere. Ad un tratto però cominciò a sentirsi male. Sudorazione, ansia e capogiri. Gli specchi, ancora loro. Ancora la sindrome che le aveva in un certo senso spiegato Iasefol. Lei cercò qualcuno a cui aggrapparsi, un cameriere o uno della vigilanza. All'improvviso una mano salda la bloccò, tenendola per un braccio. |
“Pronto...” disse una voce sconosciuta al telefono “... mi ascolti... se lei si esibirà all'Elyseum sarà uccisa.” A Destresya.
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Non aveva tutti i torti, io stessa ero inclina a pensarla a quel modo.
Ma capivo la curiosità della gente verso quell’uomo che sapeva essere tanto misterioso. Con lo champagne in mano, finsi di non accorgermi di quel guardare insistente che Phoemnisk mi rivolgeva, trovandolo però piuttosto sconveniente specie in quella situazione davanti a tutti e in un contesto in cui non mi stavo esibendo. “ Inizio davvero a crederlo, non siete la prima persona che lo dice... “ Guardando verso Set, sentendo che era fin troppo ignorato dalla conversazione. “ Salute.” Brindando così prima con lui e poi con Phoemnisk. |
Non mi importava della folla.
Inizialmente, volevo prendere un po' di tempo per realizzare con calma ciò che stava accadendo fra me ed Elv, ma ora era diventato tutto troppo travolgente e non mi interessava tenerlo nascosto. Perché farlo, dopotutto? Il nostro idillio fu interrotto da Chef. Guardai nella direzione che mi indicava. "Venite" a lui ed Elv, volendo avvicinarmi. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Ero in preda al panico totale..la Sindrome di Stendhal..aveva ragione lo scienziato? Si, ma non capivo il motivo...tutto era partito dal quadro fatto da ragazzina.
Presi un fazzoletto dalla borsa asciugandomi prima la fronte e poi la scollatura, cercando un cameriere per rinfrescarmi, qualcuno mi indicasse un bar, mi sentivo barcollare poi una mano salda sul braccio e mi voltai istintivamente. |
I tre brindarono, con Phoemnisk che continuava a fissare Dacey, messa però a disagio da quelle occhiate così spudorate.
“Sono certo che Dacey sarà una degna Margherita.” Disse Set. “Assolutamente.” Phoemnisk finendo il suo bicchiere. “Le donne hanno un grandissimo potere su noi uomini... tutte le grandi storie ruotano attorno ad una donna... la Guerra di Troia, la Tavola Rotonda, La Divina Commedia... Lord Byron soleva dire che il cuore di un uomo può conquistare il mondo intero, ma solo il cuoe di una donna può conquistare quello di un uomo.” Dall'altra parte della galleria, Gwen, Elv e Chef raggiunsero il tipo sospetto. Era un uomo magro, di altezza media circa, dall'espressione confusa, lo sguardo quasi preoccupato. Si avvicinarono, guardandolo faccia a faccia. Altea, nel frattempo, era alle prese con la sua sindrome. Quando fu sul punto di perdere i sensi qualcuno la sostenne. Era una mano forte, salda che la resse senza esitare. Lei allora si voltò e vide un uomo bruno, dagli occhi chiari che la fissava. “Sta bene?” Chiese tenendola a sé. “Le occorre un medico?” https://movieplayer.net-cdn.it/image...ion-296264.jpg |
Strabuzzai gli occhi, sconvolta.
Poi scoppiai a ridere. "Cos'è, uno scherzo?" risi, scuotendo la testa "Chi diavolo è lei?" tuonai, ora seria e rabbiosa "Mi ascolti bene, non ho intenzione di tollerare simili scherzi!". Ci mancavano solo le minacce adesso! Mitomani, poco ma sicuro. Non dubitavo di avere dei nemici, la notorietà porta anche a questo, ma addirittura una minaccia di morte, mi sembrava esagerato. |
Vidi un uomo, uno sconosciuto vicino a me..era veramente vicino ma era chiaro che, forse, in quel frangente non voleva approfittare di me. Non era nemmeno un dottore visto la sua richiesta.."No, nessun dottore. E' leggermente passato, potreste accompagnarmi a bere qualcosa di fresco, forse la calca in giro" mentendo visto non poteva capire o non potevo dire di ciò che avevo provato in quell' attimo che era vivo ancora nel cuore che pulsava forte.
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Ci avvicinammo all'uomo, che aveva uno sguardo spaesato.
"Buonasera" dissi, con un sorriso "Le sta piacendo la mostra?" con tono gentile. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
“ Ed io mi trovo concorde con Lord Byron!”
Con un sorriso, bevendo un secondo sorso di champagne. Un gusto a cui non ero abituata, come non ero abituata a quel mondo dorato di cui però volevo far parte. “ Ho compreso Margherita, ho capito come sentirmi lei, diciamo che ho capito come pensa... Per questo la seconda ripresa è stata decisamente migliore e credo, spero di non peccare di presunzione, di poter fare ancora meglio nelle prossime occasioni.” Sperando che Set avrebbe compreso, visto che era stato anche grazie a lui che ero entrata nel personaggio. |
“Non è nella posizione di minacciare.” Disse quella voce. “Le ripeto, se oserà esibirsi moriranno uno ad uno i suoi assistenti ed infine lei.” a Destresya, per poi staccare.
Intanto, in galleria, la mostra proseguiva. Gwen, Elv e Chef avevano raggiunto il tipo sospetto. “Si...” incerto questi “... ma non sono qui per la mostra...” quasi balbuziente. Altea, poco distante, era stata soccorso da un uomo sconosciuto, ma affascinante. “Prego, sarà un piacere.” Lui offrendole il braccio. “Si tenga pure a me, non tema.” Portandola al vicino bar. “Qualcosa di forte ma gradevole. Per due.” Mostrando una banconota al barista. In meno di un minuto furono serviti loro due drink. “Beva...” lui ad Altea “... la farà stare subito meglio.” Nel frattempo Dacey, Set e phoemnisk bevevano il loro champagne. “Non ne dubito.” Phoemnisk a lei. “Se l'ho scelta fra tante è perchè ho riconosciuto in lei il talento. Ma badi che da solo non basta.” Fissandola. “Ora perdonatemi, ma temo di essere richiesto. Un degno padrone di casa ha il dovere di mostrarsi ad ogni suo ospite.” Sfiorò la mano di Dacey con un bacio, simile ad una delicata carezza ed andò via, svanendo fra la folla. |
Rimasi un po' perplessa alla risposta.
Guardai i due, poi lui. "Oh, ehm... Ha trovato qualcosa di suo interesse?" chiesi ancora. Era un tipo strano, cosa era venuto a fare se non per la mostra? Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
L' uomo mi portò gentilmente nel bar molto raffinato, pagò subito da bere e vidi il bicchiere di fronte a me e guardai finalmente i tratti di quel gentiluomo, era affascinante e sembrava pure ricco ma dovevo stare attenta. Presi il bicchiere e poggiai le labbra sulla bevanda che presto mi rintemprò "Mi ci voleva qualcosa di forte, ora mi sento meglio. Mi scusi, certo non era una scusa per farmi offrire da bere da uno sconosciuto" sorridendo verso l' uomo "Tutta quella bellezza mi ha scossa, e pensi lavoro per l' arte" ma era ben altro stato a turbarmi ovvero gli specchi "Mi farete da accompagnatore alla mostra? Voi siete pure un appassionato di arte?" a dire il vero mi sentivo leggermente imbarazzata, ma cercavo di non darlo a vedere.
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“E' tutto molto bello” disse il tipo a Gwen “ma io non sono venuto qui per ammirare queste opere.”
“Allora cosa vuole qui?” Chef insofferente. “Ecco...” il tipo “... qu... queste opere dovreb... bero stare i... in u... una ch... chiesa.” Balbettando. “Ascoltami, pezzo d'asino...” a muso duro Chef “... ora te ne vai via da qui, altrimenti ti farò cacciare io a pedate, chiaro?" “In verità” disse lui ad Altea finendo il suo drink “sono uno scrittore. Sono venuto qui per trovare qualche idea e spunto per il mio prossimo romanzo.” Fissandola. “L'arte è da sempre un viatico di ispirazioni.” Accennando un sorriso. “Comunque non tema, molte persone sono prese dal panico dopo aver ammirato opere simili. E' un qualcosa di molto comune. Ho sentito dire che simili cose accadono di frequente al Louvre, agli Uffizi ed alla Galleria Taddeiana. “Spegnendo il suo cellulare. “Ora nessuno mi seccherà. Prego, sarà un onore farle da accompagnatore.” Porgendole la mano. |
Da solo il talento non basta.
Mi sforzai di sorridere ma quella frase mi aveva lasciata piena di domande e anche preoccupazioni. “ Naturalmente, anzi, l’abbiamo trattenuta anche troppo. È stato un piacere incontrarla signore.” Non sapendo dire se mi dispiacesse o meno il suo allontanarsi. “ Continuiamo il nostro giro? “ Dando il braccio a Set. |
"Si, lo so..conosco molto bene questa sindrome, ma è la prima volte mi accade, pensi che devo reperire del materiale per mandarlo alla redazione di arte per cui lavoro..ma non pensiamoci più" alzandomi "Uno scrittore, interessante, oh penso lei abbia molti spunti su cui lavorare qui, ma avete nominato la Galleria Taddeiana. Siete di Afragolignone come me?" mentre tornevamo verso la Galleria di Arte.
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Sospirai appena.
Io mi ero sempre tenuta fuori da ogni questione pro o contro religione ad Uaarania, mi interessavano solo le mie opere, quelle di cui mi prendevo cura ogni giorno. E non sapevo bene che posizione assumere in merito. Poi Chef reagì male. "Hey, non c'è bisogno di fare così" lo bloccai "Il signore ha un suo punto di vista ed è giusto rispettarlo. Non siamo più nei tempi antichi in cui la gente veniva condannata per la propria fede qui in città. Sono certa che il nostro ospite riuscirà comunque ad apprezzare il nostro lavoro." Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Ma tu guarda che roba!
Mi aveva anche attaccato il telefono, ma che modo di fare era quello? Probabilmente era un mitomane, uno che cercava notorietà o voleva solo spaventarmi. Sì, doveva essere uno che si divertiva a far spaventare le persone, chissà che cosa ci guadagnava. Ad ogni modo, un piccola parte di me non era tranquilla, continuava a rimuginare su quelle parole. E se fosse stato vero? Se fossimo davvero in pericolo? Potevo rischiare la mia vita, ma quella dei miei assistenti? Se fosse capitato loro qualcosa per una mia disattenzione? Dovevo parlarne con loro, immediatamente. Così, mi voltai impaziente verso le loro stanze, sperando arrivassero presto. |
Chef scosse il capo a quelle parole di Gwen.
"Io credo che debbano tornare al loro posto queste opere." Disse il tipo sospetto. "Il Cielo altrimenti vi punirà tutti." E mise una mano in tasca. "Cosa nascondi lì?" Allarmato Chef. Altea ed il romanziere intanto avevano lasciato il bar, avviandosi verso le opere esposte. "Si, sono Afragolignonese anche io." Annuì lui. "Sono qui appunto per questo, per trovare idee sul mio prossimo romanzo. Magari anche la sua piacevole compagnia sarà fonte di ispirazione per me." Sorridendole. Set annuì a Dacey e la prese sottobraccio. "Vieni..." disse conducendola nel cuore della galleria, dove c'erano molti dipinti, per lo più provenienti da chiese legate ad Afragolignone. "Questo è uno dei dipinti più celebri..." spiegò lui alla ragazza "... è intitolato La morte del Taddeo ed è ispirato alla celebre leggenda della Gioia dei Taddei..." http://jaimelafrance.tourisme.fr/wp-...n3-750x563.jpg |
Sospirai non sapendo che fare.
Era davvero una brutta situazione, non sapevo da che parte stare. Poi ci allarmammo quando mise una mano in tasca e guardai i due immobile, tesa e spaventata. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
“ Sai, pensavo che mi avresti mostrato qualcosa di meno macabro...”
Osservando con attenzione, tanto che mi avvicinai al dipinto, l’uomo che veniva divorato da quel grosso cane, forse addirittura un lupo. “ Forse tu le ragazze di solito le conquisti così?” Decisi ancora di punzecchiarlo un po’ ma poi mi dimostrai più gentile. “ Raccontami della storia dietro al quadro per favore.” |
"Io...una sua musa ispiratrice? Oh, non mi conosce nemmeno, magari sono una donna acida e permalosa, comunque sapere lei è dei miei posti mi metti più a mio agio" a bassa voce "Lo sa queste opere sono state confiscate alle chiese, monasteri anzi io direi derubate...e più di qualcuno le rivendica dove dovrebbero stare. Comunque io mi chiamo Altea, Altea de Bastian" guardando le opere ora più tranquillamente, forse perché distratta da altri argomenti o pensieri "Mi incuriosisce pure sapere del fenomeno Phoenmisk, so vi sarà uno spettacolo ma non sono riuscita a prendere i biglietti, mio padre sostiene sia un fenomeno mediatico ma penso ogni forma di arte debba essere analizzata".
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Destresya attese l'arrivo dei tre assistenti.
Swan la guardò e notò il suo turbamento. "Ehi..." disse "... cosa succede?" Intanto, nella mostra, Gwen e gli altri due avevano raggiunto il tipo sospetto. Quello però estresse una pistola, ma subito Elv lo disarmò e con l'aiuto di Chef lo bloccarono contro il muro. "E' un mitomane!" Chef a Gwen. "Chiama la sicurezza, presto!" Nel frattempo Set aveva portato Dacey ad ammirare le varie opere. "Magari poi stanotte ti potrai stringere a me per la paura." Disse divertito indicando il quadro. "E' una vecchia e sciocca leggenda. Narra come i Taddei, gli antichi signori di Capomazada, siano stati maledetti da un terribile incanto che impedisce loro di innamorarsi davvero. Tale maleficio li perseguita sotto le sembianze di un feroce cane credo, che vagando da secoli nella brughiera fa strafe dei Taddei innamorati." Sarcastico. "Beh, a questi Taddei conviene solo dedicarsi ad avventure morgi e fuggi." Divertito. "Molto piacere..." lui ad Altea, che intanto avevano cominciato a godersi la mostra "... io invece mi chiamo Hiss." dandole la mano. "Le interessa lo spettacolo? Perfetto, ho giusto due biglietti, acquistati un mese fa sul sito ufficiale." Sorridendo. |
Ci allarmammo ancora di più quando quello uscì una pistola.
Elv e Chef furono lesti a bloccarlo e disarmarlo, mentre io ancora più lesta chiamavo la sicurezza affinché intervenisse. Purtroppo dovevamo fare i conti con questi soggetti, l'importante era intervenire prima che fosse tardi. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Sentii le guance arrossarsi...ovvio, gli spettacoli si possono prenotare pure su internet ma io vivevo a vecchia maniera.. "Piacere Hiss, allora è una fortuna..due biglietti...ne avete acquistato uno in più..magari il destino voleva cosi.." non volendo essere invadente "Cosa pensate di trovare qui ad Uaarania da ispirarvi" mentre facevo una foto ad un quadro che rappresentava delle anime dannate "Stupefacente...guardate...ah ma qui vi è stato un ladro tempo fa, so hanno trovato morto un custode" voltandomi e guardandolo per un attimo nei suoi occhi azzurri.
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Rotai gli occhi soffocando una risata.
“ Sei davvero convinto che sta notte sarai nel mio stesso letto? E poi non sono una fifona ..” Tornai vicino al quadro mentre Set me ne spiegava il significato. “ E da dove arriva questa maledizione? Una donna respinta che si vendica? Comunque il mordi e fuggi serve fino a un certo punto. Può capitare che qualcuno si innamori anche in quel caso, o se ha un colpo di fulmine. Lì non si ha scampo dicono.” |
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