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Mangiammo più che divinamente al piccolo ristorante tipico e poi Elv propose di visitare il Belvedere.
"Sì in effetti sono curiosa!" accettai, entusiasta. Era un posto bellissimo e visitarlo sarebbe stato di certo interessante. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
La bambina mi guardò, il velo le copriva il volto ma la sua risata la sentii limpida e cristallina.
Poco dopo avvertii conati di vomito sempre più prepotenti e corsi in bagno. Non seppi quanto tempo rimasi chiusa in quella piccola stanza ma, d'altra parte, non volevo assolutamente uscire. Mi rannicchiai contro il muro del bagno, strinsi le ginocchia al petto in un vano tentativo di autoprotezione. Avrei dato qualsiasi cosa per non essere da sola o per aver mio padre accanto. |
Gwen ed Elv visitarono il Belvedere, passeggiando sullo spiazzo che dava sul borgo settecentesco e sui boschi vicini.
Allora attraversarono il grande cortile interno, giungendo poi alla Cappella di San Fredinando, dove nel passato, ma ancora oggi, i duchi si sposavano. |
Queennie restò a lungo rannicchiata, impaurita e sola.
Per altri minuti sentì la bambina ridere e correre nel corridoio. Poi, ad un tratto, tutto cessò. Trascorse altri minuti e della bambina non si sentiva più nulla. |
Per interminabili minuti sentii le risate della bambina ma successivamente, esattamente come erano cominciate, queste si interruppero.
Fu allora che decisi cautamente di alzarmi, uscire dal bagno e dirigermi al piano di sotto. Avevo paura di non poter contare sull'appoggio di mio padre, ma nulla mi vietava di comporre il numero di Matt e chiedergli di vederci con una scusa banale. Non volevo stare sola, avevo bisogno che qualcuno mi aiutasse a capire se stavo impazzendo. |
Il posto era splendido, ricco di storia e bellezza, specie negli scorci che davano sul borgo.
Arrivammo poi alla zona della cappella oltre il cortile interno. Mi guardavo intorno stretta ad Elv, la mia mano intrecciata alla sua ed era una situazione che definire paradisiaca era riduttivo. "Sai, prof, potrei quasi abituarmi a questa situazione qui..." mormorai, guardandolo divertita, però anche rapita dalla sua bellezza nel Sole pomeridiano, riferendomi a noi due che camminavamo pacifici, mano nella mano, dove a nessuno importava di noi e nessuno ci conosceva ed era bellissimo proprio per questo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk https://uploads.tapatalk-cdn.com/202...3ea9887936.jpg |
In preda al panico Queennie digitò il numero di Matt.
Dopo alcuni squilli il ragazzo rispose: "Si, pronto?" |
Gwen ed Elv paseggiavano per quei luoghi fuori dal Tempo, tra lo splendore di quella dimora aristocratica, le statue che adornavano viali e cortile, i folti boschi circostanti.
Vi era qualcosa di fiabesco in quel luogo, come se quell'incanto spingesse viia ogni preoccupazione e paura. |
Riuscii a comporre il numero di Matt che, fortunatamente, dopo pochi squilli mi rispose.
"Ciao." salutai con lieve agitazione "Mi stavo domando se fossi impegnato... non ho molta voglia di stare a casa da sola." ad affrontare le mie psicosi e orrori che probabilmente vede solo la mia testa, pensai serrando le labbra. |
Il posto era incantevole, splendido, lì ogni preoccupazione spariva.
Era vero che dovevamo comunque tornare da Rotly nel pomeriggio, ma ora potevamo tranquillamente far finta che nulla di tutto ciò esistesse, almeno per un po'. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Wow..." disse Matt un pò sorpreso da quella telefonata di Queennie "... ti pare che possa rinunciare ad incontrare una bella compagna d'università?" Ridendo. "Dimmi dove vuoi che ci incontriamo."
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Ad un tratto il telefonino di Elv squillò e lui subito rispose.
Annuì più volte, formulò qualche parola di assenso e poi riattaccò. "Era Don Nicola..." disse a Gwen "... ha detto che prima di sera ci raggiungerà davanti alla casa di Rotly." |
Il complimento di Matt mi fece sorridere, distraendomi - anche se per poco - da quello che mi stava capitando "Vogliamo incontrarci in facoltà?" domandai afferrando la mia giacca di pelle nera.
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Il telefono di Elv poi squillò.
Non capii chi fosse, ma scoprii dopo che si trattava di Don Nicola. "Beh, ottimo, almeno capiremo se può davvero aiutarci... Onestamente lo spero, Rotly e la sua famiglia meritano di essere sereni..." sospirando. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Perfetto." Disse Matt. "A tra poco." Salutando poi Queennie.
La ragazza prese la sua giacca di pelle, pronta ad uscire e a raggiungere il ragazzo all'università. |
"Sinceramente più di un prete credo occorrauno psicologo..." disse perplesso Elv a Gwen "... speriamo di essere smentito... chissà che l'auto suggestione non aiuti il professor Rotly."
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"Lo so... So bene che la situazione è grave, ma almeno qualcuno che gli è vicino può aiutarlo, non so..." commentai, passeggiando mentre lo tenevo per mano in un gesto che era stranamente automatico, naturale, spontaneo.
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Riattaccai il telefono, infilai la giacca e cercai di catturare l'attenzione di mio padre.
"Papà, io vado in facoltà con un amico. Ci vediamo dopo!" lo salutai per poi abbandonare l'abitazione e correre verso la facoltà, le mani fisse dentro le tasche e lo sguardo tenuto sempre dritto davanti a me. |
"Lo sto pulendo meglio..." disse Nigol a Destresya "... ci sono incrostazioni di calcare e fango pietrificato..." pulendo il manufatto.
Dopo qualche minuto sgranò gli occhi. "Ehi, sembra ci sia un'incisione qui..." lui sorpreso. "In che lingua?" Lyann. "Non so, credo sia sconosciuta..." mormorò Nigol. Nel frattempo Gwen ed Elv lasciavano il complesso del Belvedere. "Beh, mancano diverse ore prima che arrivi Don Nicola..." lui "... come proponi di ammazzare il tempo, cara studentessa?" Facendole l'occhiolino. |
Queennie lasciò casa sua e camminò fino alla facoltà, trovando Matt seduto sullo schienale di una delle panche del cortile, tutto intento a leggere i suoi appunti della lezione.
Matt era un ragazzo alto e magro, bruno, dall'aspetto ribelle e dai modi esuberanti. Ai tempi del liceo fu accusato dai suoi professori di far parte di una banda del quartiere, ma nessuno l'ha mai dimostrato. Ora però raggiunta la maggior età sembrava essersi calmato. https://cdn.bestmovie.it/wp-content/...on-696x391.jpg |
Raggiunsi rapidamente la facoltà, superai qualche studente e, nel cortile, trovai Matt seduto su una panca. Lascia il mio peso cadere su di essa, poi misi su uno dei miei migliori sorrisi - fingendo che tutto fosse nella regola - e parlai.
"Ciao, Matt! Scusami se ti ho fatto tornare qui ma a casa mi sembrava di impazzire..." spiegai "Cosa stai leggendo?" |
Mi illuminai a quelle parole di Nigol.
"Accidenti, questa sì che è una scoperta eccezionale, una lingua sconosciuta!" tutta esaltata mi misi a controllare da vicino quell'iscrizione. "Vediamo se ci sono segni che possono ricordare altri alfabeti o ideogrammi, insomma, darci una traccia per decifrare il codice..." ero esaltatissima dalla scoperta. |
Annuii lentamente, fra me e me.
Poi, lo guardai e mi feci pensierosa. "Beh, non saprei... Tu che sei teorico del caos, non dovresti lasciarti trasportare dall'ispirazione del momento?" gli chiesi retoricamente, con sorriso furbo ed un sopracciglio inarcato. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Rileggo gli appunti della lezione di oggi..." disse Matt a Queennie "... la professoressa li ha dati insieme ad altre dispense..." mettendo via i fogli "... tu invece? Mi sembravi un pò tesa al telefono prima. Tutto ok?"
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"Beh, la cosa migliore..." disse Elv mettendo una mano in tasca "... è affidarsi al caso, all'imprevedibile, all'irrazionale..." tirando fuori una moneta "... testa decidi tu... Croce io... ok?" Divertito.
Nigol, nel frattempo, mostrò le incisioni a Destresya e a Lyann. "In effetti non è una lingua conosciuta..." questa "... e forse dubito che sia anche una lingua... magari sono disegni..." "In effetti non ho mai visto nulla di così strano..." perplesso Nigol. |
"Ah ecco... Pure i professori e studiosi si affidano alle monetine..." scuotendo la testa con un vago sorriso.
"Ve bene, testa sia..." divertita e in attesa. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ad essere onesta, non ne sono certa..." risposi fissando un gruppetto di studenti intento a chiacchierare "Non ci siamo visti per mesi e ora sembra che io ti perseguiti, mi spiace." dissi scherzando, tornando a guardare Matt. Fino a quel momento non l'avevo notato, ma aveva un viso davvero molto particolare "Occorre una mano con i tuoi appunti?"
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Osservai quell'iscrizione meglio che potei e scattai altre foto con la fotocamera del mio telefono.
"Trascriviamo tutto, cataloghiamolo e vediamo se troviamo altro materiale, per ora, così non abbiamo modo di poterlo decifrare!" spiegai. "Ma sono sicura che lo scavo ci riserverà molte altre sorprese". |
Elv lanciò la moneta e poi la prese al volo.
"Ecco..." disse aprendo la mano "... testa!" Hai vinto tu, fortunella!" Rivolto divertito a Gwen. Intanto al campo scavi Destresya aveva dato istruzioni riguardo le misteriose incisioni su quel monile. Poco dopo i 3 professori tornarono a guidare gli scavi. Si scavò per tutto il giorno, ma senza trovare niente che somigliasse, anche solo lontanamente, al misterioso medaglione. |
"In effetti una mano l'accetterei volentieri." Disse ridendo Matt a Queennie. "Non sono molto forte in questa materia mi sa." Sbuffando divertito. "Perseguitare? Ma davvero?" Scuote la testa. "Magari tutte le ragazze carine della facoltà mi perseguitassero!" Facendole l'occhiolino.
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Elv lanciò e riprese la moneta e ridacchiai, scoprendo che avevo vinto io.
"Ah, bene..." commentai, con sguardo interessato. "Io suggerisco di trovare un posto interessante e riservato da queste parti, dove poter stare tranquilli e indisturbati... Poi chissà, visto l'orario e visto che oggi voglio sforzarmi di essere romantica, potremmo anche goderci il tramonto. Dopotutto, siamo sempre vicino il Belvedere!" proposi, con un sorriso divertito. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Le parole di Matt riuscirono a strapparmi la prima vera risata della giornata.
Mi avvicinai a lui chinando lo sguardo sulle sue dispense e non mi ci volle molto per capire che di quella materia, sapevo pochissimo. "Ok, ti insegno il mio metodo." dissi sedendomi a gambe incrociate sulla panchina, il corpo rivolto in direzione di Matt "Per studiare, di solito, io leggo tutta la pagina, una volta fatto provo a ripeterla. Se ci sono riuscita senza intoppi, proseguo. Non appena sbaglio, però, torno indietro e ricomincio tutto da capo." spiegai con sapienza. Quel metodo mi accompagnava da più di dieci anni "Può risultare macchinoso ma funziona." attesi qualche istante, poi i miei occhi fissarono quelli di Matt "Comunque... anche tu non sei male." |
Mi dedicai interamente allo scavo, concentrando su di esso tutte le mie energie, come non mi succedeva da tempo.
Ma non trovammo nient'altro di così interessante. "Beh, non potevamo avere due colpi di fortuna in un giorno!" dissi ai miei colleghi verso sera. Ormai avevamo smesso di scavare, riposto gli attrezzi e ci dirigevamo in albergo. Non vedevo l'ora di farmi una doccia. Chissà dov'era il mio amico venuto dal futuro? |
"Non è che ci starai provando col tuo prof..." disse divertito Elv a Gwen "... no?" E rise di gusto. "Ma ho perso e devo accettare." Facendole l'occhiolino e prendendola per mano.
Risalirono un piccolo vialetto che dava dallo spazio al boschetto circostante. Si sedettero allora ai piedi di un sicomoro, con gli sguardi rivolti verso il Sole che calava stancamente oltre i monti vicini, liberando nell'aria un candore rosato. Ad un tratto lei sentì la mano di lui accarezzarle la nuca, poi risalire fino ai suoi capelli rossi, cominciando a ciocare con le dita fra le sue ciocche. https://www.sibilliniweb.it/wp-conte...-Sibillini.jpg |
Matt ascoltò con attenzione Queennie che china sugli appunti cercava di spiegargli il suo metodo di studio.
Lui però si distrasse quasi subito, cominciando a guardarle i capelli scuri mentre lei fissava gli appunti. "Beh... se fai così..." disse Matt "... mi sento in obbligo di offrirti una pizza stasera... vuoi? Conosco la miglior pizzeria di Casyr." Facendole l'occhiolino. |
Alle 18.00 i lavori al campo archeologico terminarono e tutti tornarono all'albergo.
Destresya si concesse una doccia per rilasarsi, visto che oltre il misterioso medaglione non avevano trovato altro. Ad un tratto il telefeno in camera squillò. |
Ma mi aveva ascoltata? La domanda comparve rapidamente nella mia testa ma, con la stessa velocità, si dissipò. Era passato così tanto tempo da quando qualcuno mi aveva chiesto di uscire che, con tutta onestà, mi sentii tornare adolescente.
Forse le mie vecchie amiche avevano ragione, dopotutto. Forse davvero non mi ero goduta la mia fanciullezza. Inoltre, non meno importante, quel giorno non avevo alcuna intenzione di passare del tempo da sola... né tanto meno avevo il coraggio di immaginarmi in una stanza buia in preda ai miei deliri. "Dovrei prima controllare le richieste di tutti i ragazzi che mi propongono di uscire." dissi seriamente per poi abbandonarmi ad un sorriso divertito "Molto volentieri, grazie!" |
"Beh, guarda che sono pronto a fare a botte con tutti loro." Disse Matt, per poi ridere insieme a Queennie. "Allora... vengo a prenderti io stasera? Facciamo alle 20.00?"
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Scossi la testa.
"Ecco, appunto, quindi devi accettare senza lamentarti" dissi, soddisfatta. Risalimmo dunque un vialetto fino ad addentrarci in un piccolo bosco e ci sedemmo ai piedi di un albero, io stretta a lui, come se fosse il posto più bello in cui riposare in tutto il mondo. Mentre venivamo baciati entrambi dall'oro del tramonto, sentii le sue dita insinuarsi fra i miei capelli, facendomi sorridere. "Prof, anche tu stai diventando romantico? Non me l'aspettavo..." mormorai divertita, guardandolo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Certo, ti lascio il mio indirizzo." dissi scrivendogli un messaggio dove gli indicavo come raggiungere la mia abitazione "Sappi che ho intenzione di rincasare molto tardi!" solo successivamente mi resi conto di quanto potesse risultare ambigua la frase, ma in realtà non volevo affrontare il buio della notte da sola.
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