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Abbassò la tendina e poi si stese accanto a me.
Strinsi ancor di più il suo braccio intorno ai miei fianchi e chiusi gli occhi facendo intrecciare le nostre mani. Poi scossi la testa. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Ehiss rise piano.
“Siete meravigliosamente ingenua...” disse a Dacey, mentre piano attraversavano la brughiera screziata dai colori di quel tardo meriggio “... però vi ringrazio, sebbene le persone non sono così perbeniste come pensate... purtroppo non ero come voleva il vecchio duca e scelse altri al mio posto... e forse non aveva tutti i torti... io sono sempre stato uno spirito libero... le donne, ad esempio, le ho sempre conquistate solo per farci l'amore... e mi stupisco di come invece noi due siamo qui ora a chiacchierare amichevolmente... forse perchè non vorrei mai rovinare il nostro rapporto e magari vedervi poi volare via a causa mia... ecco, per questo mi sta bene avervi come cameriera...” sorridendo. |
Altea inscenò il tutto e subito Guren si alzò agitato.
“Presto...” disse verso la cucina “... presto, qualcosa di forte!” Prendendo la testa di Altea fra le mani, fingendo di scuoterla. Arrivò la donna della locanda con un liquore che subito il contrabbandiere versò in alcune gocce nella bocca della dama. “Sveglia!” Ad Altea. “Sveglia, cara!” |
Fu un lungo bacio, appassionato, mentre il pirata ancora teneva Gaynor in braccio, con il mormorio delle onde che spumose morivano sulla sabbia ed il canto di uccelli tropicali fra la vegetazione.
“Vieni, cerchiamo un posto in cui fare l'Amore...” disse lui in un orecchio di lei, per poi avviarsi verso la folta vegetazione. |
<< Io ho deciso di vedere il bene del mondo o almeno di provarci... Dopo la morte dei miei genitori ero distrutta e avevo perso il sorriso, non capivo perché era successo, perché proprio a loro. Poi con il tempo il dolore ha lasciato il passo alla rassegnazione ma anche così non era vita. Finalmente ho capito che l'unico modo per rendere minimamente accettabile la morte era la vita, era vivere, era sorridere e era cercare di essere sempre positiva nonostante tutto. E spesso per questo mi si crede ingenua. Ma non lo sono>>
Accarezzai un orecchio del cavallo con una leggera malinconia. << A sentirvi allora ha ragione mio zio, siete un uomo da cui dover stare alla larga...se non fossi la vostra cameriera, ovviamente >> Solo la sua cameriera e nulla più. Una frase molto chiara che non lasciava spazio a interpretazioni. Dovevo mettermi il cuore in pace definitivamente e sarebbe stato difficile ora che vivevo e lavoravo ogni giorno avendolo davanti agli occhi. |
“Va bene...” disse piano Zoren a Gwen “... allora partiremo subito... andremo via da qui... andremo lontano e dimenticheremo questo posto...”
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Il bacio scambiato col Capitano fu un lungo preludio a ciò che sarebbe accaduto di lì a poco. Lo scenario era perfetto, un luogo idilliaco che ci avrebbe visti uniti ancora una volta.
"Perché dobbiamo spostarci per fare l'amore? Non ti piace questa soffice sabbia?" mormorai sulle sue labbra... Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Udivo tutto, dovevo trattenermi...mi stava scappando da ridere..era assurdo ma dovevo inscenare bene la situazione...anche se dovetti trattenermi a quel "cara".
Dopo le gocce di liquore feci finta di riprendermi lentamente..."Cosa..cosa è successo? Il tutto è iniziato dopo aver mangiato quella zuppa..cosa vi era dentro..effettivamente sentivo uno strano senso di nausea e dolore allo stomaco mentre la mangiavo, non mi era mai successo...milady" rivolgendomi alla donna "Forse era avariata..non preoccupatevi, non è nostra intenzione crearvi problemi, risolveremo cosi...noi non pagheremo il pranzo ed in cambio avrete il mio silenzio...a proposito..come si chiama questo luogo? Avrei fretta di andare alla chiesa" guardando la donna con un sorriso falso ma rigido. |
Mi voltai verso di lui.
"Sei sicuro? Voglio dire... Davvero vuoi rinunciare ad andare in fondo a questa storia?" chiesi, sorpresa. Poi sorrisi appena e annuii. "Va bene..." dissi piano, prendendo il suo viso fra le mani e avvicinandolo al mio, mentre i nostri nasi si toccavano ed io accarezzavo i suoi capelli. http://uploads.tapatalk-cdn.com/2016...0e693e425b.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Si...” disse Icarius annuendo a Clio, per poi prenderla per mano.
I due allora si avvicinarono al palazzo e restarono a guardarlo. Esteriormente non era cambiato più di tanto, ma dalle finestre e sotto l'ingresso si vedevano gente che la ragazza non conosceva. “Voi...” avvicinandosi ai due un servitore “... che cercate qui? Chi siete?” “Siamo mercanti” rispose Icarius “e da queste parti un tempo vi erano dei nostri clienti... magari pensavamo vivessero in questo palazzo...” “No, questa è la dimora di lady Runka e di lady Isolde.” Rivelò il servo. “Dunque andatevene.” |
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