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Gwen toccò l'acqua della cisterna e si accorse che era calda, gradevole e limpida.
Intanto il padrone si tolse giubba e camicia, restando a petto nudo. Poi si levò gli alti stivali, i calzoni e si immerse nella cisterna, rilassandosi in quelle acque rigeneranti. |
"Davvero...ha un carattere particolare...è un uomo particolare..orbene, io non prenderò quel velo...anzi, se volete glielo consegno io e se volete saperlo..io non aspiro nemmeno a diventare la Sovrana del Torneo...è bene per la mia incolumità non lo diventi..prendetelo..o fatemici parlare, altrimenti lo legherò qui fuori" dissi risoluta "Su, devo andare al palco delle madrine" e legai il velo a un palo vicino alla entrata del padiglione "Augurategli buona fortuna, voglio vedere queste Croci..ditegli e non tratti male il mio velo..non sia così burbero".
Feci un inchino sorridendo ma passai con fare seducente di fronte al Maresciallo e voltandomi feci un cenno, guardandolo e sorridendogli..e mi posi più avanti sistemandomi il vestito prima di andare sul Palco..ormai il torneo stava iniziando. |
L'acqua era calda e piacevole, in effetti l'ideale per un bagno.
Il padrone infatti tolse giubba e camicia, restando a petto nudo, tolse poi calzoni e stivali e si immerse in acqua. Feci la stessa cosa anch'io ed entrai nella grande vasca della cisterna, lasciandomi avvolgere dall'acqua calda e piacevole, mentre i raggi di Sole che filtravano dalle crepe creavano particolari luminescenze sulla superficie increspata dell'acqua. |
Una volta arrivati al padiglione del Cavaliere Burbero, vi trovammo uno scudiero rotondetto e dall'aria gioviale.
"Vai" dissi ad Adespos "lo scudiero non sembra avere l'aria scontrosa... vai a chiedergli qualcosa sul suo cavaliere..." Mentre però dicevo queste parole, una donna si avvicinò allo scudiero e gli rivolse la stessa domanda. La sua risposta però non ci fu di nessun aiuto. Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Jean ascoltò con attenzione Dacey, per poi restare pensieroso.
“Ho idea che lo rivedremo presto...” disse. Ma altri squilli di trombe interruppero il cortigiano, mentre Ferico era giunto, prende posto accanto a lui ed alla bella principessa. “Per la barba dei maestri e l'ottusità dei loro allievi!” Ridendo il barone. “Questa è la vera virtù! Non le cialtronerie dei libri, né i detti dei falsi sapienti! Polvere e ferro, armi e sangue! Questo rende gli uomini migliori delle bestie e non certo l'ignobile obbedienza ai dettami imposti dai pretacci!” Divertito. “Magnificenza, valorosi cavalieri!” Gridarono gli araldi. Il recinto dell'estremità della lizza era interamente occupato da cavalieri impazienti di dare prova del proprio valore contro gli sfidanti. E quello spettacolo visto dalla tribuna appariva come un mare di pennacchi ondeggianti mischiati ad elmi lucenti e lunghe lance scintillanti, sulle cui punte avevano attaccati i vessilli che sventolavano al vento. Poi i recinti furono aperti ed i campioni attraversarono la lizza a passo sostenuto, mostrando la loro grazia ed abilità nel cavalcare. Ed il boato del pubblico li sommerse. |
Osservai Jean senza capire e fui distratta dall'arrivo di Ferico e dall'inizio del torneo.
Non avevo mai visto nulla di simile, tanta gente accalcata sulle tribune che urlava per sostenere i suoi campioni che si facevano avanti, bardati di tutto punto sulle loro splendide cavalcature. Quella scena mi catturò completamente e iniziai a pensare quale dei valorosi cavalieri sarebbe risultato i vincente. |
“Adoro la vostra lingua...” disse con voluttà Fagan a Clio “... saprei io come deliziarla, invece che sentirvi usarla come se foste uno stratega. Siete una donna, bella e seducente e come tale vi tratterrò. Ed acconsento ad accettare il vostro piano, che però, converrete voi stessa, può attuarsi solo se il vincitore vi sceglierà come Sovrana della Cortesia. Ma siete fortunata. Alla fine del torneo sarete sul palco ad incoronarmi vincitore e stanotte del mio letto a soddisfarmi come vostro signore.” La guardò negli occhi e tornò nel suo padiglione.
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Altea legò il suo velo davanti al padiglione e poi raggiunse il palco dove sedevano altre dame.
Ma prima che potesse salire vide ai piedi della palizzata un monaco incappucciato che recitava alcune orazioni. “Salute a voi, madama...” disse, per poi alzare il cappuccio. Era Solo. Intanto, davanti al padiglione del misterioso cavaliere la cui insegna era la Croce, Gaynor ed Adespos avevano ascoltato come lo scudiero aveva risposto ad Altea. “Si, anche io credo che non avremo risposte soddisfacenti da quello scudiero...” Adespos “... hai notato? Quello scudiero ha un accento molto simile al tuo...” a Gaynor. |
"Si, ho notato... che sia del Sud non ci piove... che il suo cavaliere provenga da Capomazda? Questo spiegherebbe come mai sia così agguerrito, se ha il dente avvelenato..."
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Andai verso il palco ma fui colpita da un monaco che pregava vicino la palizzata...lo guardai attentamente..forse era frate Roberto ma poi lo riconobbi quando si mostrò...era Solo.
Sospirai.."Oh buon monaco buongiorno a voi...è lodevole quanto voi preghiate per il nostro Campione, infatti...ho avuto un pensiero peccaminoso padre Adam e dovrei confessarmi...quando potete darmi questa possibilità..pure dopo, od ora..decidete voi...è molto peccaminoso" sottovoce al suo orecchio "Quanto la mia scollatura" e parlando normalmente "Ho bisogno dei vostri consigli per redimermi". Guardando i cavalieri che facevano bella mostra di sè...vidi pure Alvaro con la sua zebra nello scudo. |
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