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Sorrisi a quel contatto, lieta che avesse compreso.
Tornai poi ad avvicinarmi alla casa, e lasciai che Icarius parlasse. Poi quelle parole, restai impassibile ma mi sentii morire dentro. Isolde... Quella Isolde? Ce ne andammo, e scossi piano la testa, cercando di fermare le lacrime. Ancora una volta la mia casa mi veniva portata via. "Credi che Isolde sia..." Cercando poi gli occhi di Icarius "Quella Isolde? Quella di Gozzone?" Pensierosa. |
“Se andare in fondo a questa storia” disse Zoren col viso vicinissimo a quello di Gwen “significa vederti inquieta, tesa, persino triste allora voglio partire adesso stesso e lasciarci tutto alle spalle... la tua felicità per me è la cosa più importante...”
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A quelle parole di Dacey, il cavaliere arrestò di colpo il cavallo.
Saltò allora giù di sella e restò a guardare negli occhi la zingara. “Guardatemi negli occhi...” disse “... guardatemi per un istante negli occhi e ditemi cosa pensate... non cosa possano pensare o dire gli altri, ma voi... ditemi, cosa credete? Che io sia un uomo da cui fuggire? Un uomo che possa approfittare di voi? Che possa non rispettarvi come donna? Ditemelo e siate sincera, vi prego... ditemi se vi fidate ancora a lavorare presso di me...” |
Naturalmente non posso esserne certo” disse Icarius a Clio, mentre i due si allontanavano dal palazzo “ma di una cosa sono sicuro... quella donna porta solo guai... ovunque arrivi succedono poi cose ingiuste...” fissando la ragazza “... ma ovviamente voglio scoprirlo... magari, se davvero fosse lei, potrebbe essere coinvolto anche Gozzone in questa storia... ascoltami... aspetteremo giunga la notte... e poi tenteremo di entrare nel palazzo per indagare...”
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Sorrisi e continuai a bearmi della stupenda sensazione dei nostri visi vicini.
Poi non resistetti e lo baciai, un bacio profondo, lento. "Zoren..." sussurrai, chiamandolo. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Altea pian piano finse di riprendere conoscenza, continuando la recita pattuita con Guren.
E alle sue parole la donna restò sorpresa. “In verità” disse “altri clienti hanno mangiato questa zuppa e nessuno si è lamentato...” “Vedete” fece Guren “mia moglie... o meglio, la mia futura ex moglie, soffre di una rara allergia... da qui questo suo colorito pallido e nobiliare... tale allergia la rende estremamente sensibile ai frutti di mare non troppo freschi... voi potete assicurarci che sono di giornata?” “Ecco, io...” mormorò la donna “... beh, di preciso non saprei dire... ma vi assicuro...” “Allora” la interruppe Guren “chiamerò il nostro medico... lo stesso di un ammiraglio di servizio qui nelle Flegee... egli aprirà un'indagine e qualora tutto risulterà in regola voi non avrete nulla da temere.” “Al diavolo...” sbuffò la donna “... facciamo così... andatevene, dimentichiamo questa storia ed il pranzo lo avrò offerto io.” “Mi sembra ragionevole, madama.” Annuì Guren. |
Il pirata non disse nulla, limitandosi a sorridere a Gaynor e fissandola con lo sguardo carico di desiderio.
Allora adagiò la regina sulla sabbia umida, dove le onde giungevano a bagnare il suo abito, rendendolo trasparente e cominciò a spogliarsi, fino a restare completamente nudo sotto il sole e davanti a lei. |
<< Ser...se pensassi male di voi non sarei qui ma alla bottega. Io mi fido, ho letto i vostri occhi e ci ho visto il bene>>
Mi allungai appena a sfiorare la sia mano che teneva le redini. << Ve l'ho detto, siete mio amico>> |
Sorrisi ad Icarius.
"Si, buona idea.." Annuii "C'è un passaggio segreto che sbuca poco lontano, in caso di emergenza.." Cercando di concentrarmi. "Dobbiamo assolutamente scoprire cosa sia successo... Questa storia è assurda..." Sospirai "Ce ne vuole ancora prima di sera..." Alzando lo sguardo scrutando il cielo "Che facciamo intanto? Continuiamo a curiosare in giro?". |
Zoren rispose subito con ardore a quel bacio, incatenando le sue calde labbra a quelle morbide di Gwen.
“Gwen, sei la cosa più importante per me...” disse lui baciandola. |
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