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E'hiss un sospettato! No, non potevo crederlo, non dopo aver visto la tenerezza con cui accarezzava quella lapide. Ecco poi che venivo a sapere che faceva parte dei Taddei... eppure non aveva affatto l'aria di quei damerini imbalsamati che erano i suoi parenti, probabilmente doveva trattarsi della pecora nera della famiglia.
"Vi ringrazio, Lion, il vostro aiuto è stato prezioso... a buon rendere..." dissi tendendo la mano al tenente. Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
“Signora, che sorpresa...” disse sorridendo Theris a Filoena.
“Ragazzo mio...” commossa lei “... ho saputo di tua zia... terribile...” “Si...” annuì lui. “E tu?” Preoccupata la donna. “Cosa ti è successo?” “Nulla, solo una questione d'onore...” minimizzando Theris. “Benedetto ragazzo...” scuotendo il capo la donna “... non sei mai stato uno scapestrato ed un litigioso... vuoi cominciare ora?” “Tranquilla.” Ridendo lui. “Ti presento Gwen, mia moglie.” “Oh, che bella ragazza!” Felice Filoena. |
“Eh, come sei fredda.” Disse divertito Trevor ad Altea. “E sia, stasera mi contenerò di una cena, poi chissà in futuro...” porgendole la mano “... andiamo, ti poterò in un locale molto raffinato, ma seducente vedova inconsolabile...”
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La signora si mostrò seriamente dispiaciuta per la zia.
Dopotutto, tutti quanti lo eravamo. Risi sarcasticamente nella mia testa quando parlò del duello. Per fortuna si era risolto tutto. Sorrisi alla donna e abbracciai Theris. "Piacere di conoscervi" sorridendo "Prego, accomodatevi" indicando la poltrona. Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
Non risposi alla sua provocazione..a forza di aspettare sarebbero diventato forse lui uno zitello attempato e risi a quella idea.
Salimmo sulla carrozza e dissi a Trevor di scegliere lui il locale adatto e mentre ci dirigemmo e sistemandomi la bianca veste, scollata davanti e sulla schiena ma con velo e ricami chiesi innocentemente.."Dove andrai domani? Hai parlato di un evento mondano..e com'è che io non ne so nulla". |
Il cameriere cominciò a portare le varie pietanze e la cena cominciò, mentre il piccolo panfilo scivolava silenzioso sulle piatte acque del lagno, attraversando la città e le sue mille e più luci.
“Questo piatto” disse Guisgard quando il cameriere servì un vassoio coperto “è tipico Afragolignonese... si tratta di una ricetta segreta, che solo pochi chef possono realizzare... è un trionfo di formaggi, impreziosito da odori e spezie particolari... la sua caratteristica è il saper suscitare ad ogni assaggio ed ogni palato un che di diverso... ti avverto che è piccante, ma merita...” prendendone un po' con la forchetta, per poi offrirlo a Vivian “... assaggia e mastica chiudendo gli occhi... sentirai il sapore di questa terra... e forse i suoi segreti e le sue meraviglie...” |
“Sicuramente, parlando con voi ora, mi sono ripromesso di visitare quanto prima la vostra terra.” Disse sorridendo Misk a Dacey, senza però apparire malizioso o inopportuno. “Si, l'arte dovrebbe essere a disposizione di tutti... ma non si può fare una guerra e colpire gli innocenti... i soli colpevoli sono coloro che mettono i loro privilegi davanti agli altri... spero che la giustizia vinca e che queste anime malvagie possano pagare per i loro delitti...” annuì “... ma di certo penserete di me che sono goffo e scortese... vi tengo qui a discutere di cose assai discutibili... magari siete impegnata e vostro marito vi attende...”
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La cena cominciò, con delle pietanze appetitose, finché Guisgard non concentrò la mia attenzione su un piatto in particolare.
Restai ad ascoltarlo, rapita, con un sorriso sognante. "Sembra promettente..." sorrisi "Io adoro il piccante, tranquillo..." divertita. Così, mi sposi un po' per avvicinarmi alla forchetta che mi porgeva. Quando fu vicinissima chiusi gli occhi, portandola alle labbra, per assaggiare e gustare appieno poi quella pietanza che tanto aveva da raccontare. |
“Di nulla...” disse Lion stringendo la mano a Gaynor “... sono io ad essere ancora in debito con voi.” Sorridendo.
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" Mi piacerebbe accompagnarvi " mi lasciai scappare.
" Non posso che essere d'accordo" annuendo " completamente. Peccato che non tutti la pensano come noi" con un leggero sospiro per poi sorridere, " oh no, decisamente no. Anzi é piacevole conversare con voi. A volte è bello poter parlare senza dover pensare alle buone maniere e essere tutti ingessati." Strinsi le dita tra loro con una smorfia. " Nessun marito. Non più. Per fortuna" |
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