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Sorrisi ad Icarius, con lo sguardo nel suo.
Uno sguardo di intesa, in cui potevo leggervi gli stessi pensieri che animavano il mio. Poi Emas disse che avevano una vasca, e io ne fui felice. Avevo bisogno di togliermi di dosso l'odore del combattimento, che anche se era stato con lui, non era esattamente piacevole. Lo guardai andare via, e poi mi voltai verso Icarius. "Ah, sei sempre in forma, eh?" con tono scherzoso, per poi punzecchiare con la mia mano il suo fianco con l'intenzione di farlo ridere in maniera incontrollata come aveva fatto lui con me. Poi il mio sguardo, come il mio tono mutò, diventando più intenso, più intimo, la voce più bassa e calda. "Verrai di nuovo a lavarmi la schiena?" sussurrai pianissimo "Credo di non essere più capace di farlo da sola.." con un sorrisetto irriverente. |
“Ah, vuoi farmi il solletico...” disse Icarius a Clio, cercando di difendersi “... ferma, non vale... siamo ospiti...” poi quelle parole di lei, il suo sguardo ed il tono mutato “... certo che verrò a lavarti la schiena... non posso certo farmi battere dalle tue ancelle...” fissandola con occhi che non celavano nulla, che anzi tradivano il desidero acceso dalla richiesta della ragazza.
Sguardi complici fra loro. Intimi. Sguardi che rimandavano a quei momenti nella torre di travolgente passione, di quei piaceri scoperti per la prima volta ed a tutto ciò che essi comportavano ora fra loro. |
Solletico, ecco come si chiamava.
Memorizzai quella parola così divertente e terribile allora stesso tempo. Poi quelle parole, quello sguardo. Lo osservai con un sorrisetto irriverente e malizioso. Era come se il mondo intero si fosse fermato. Come se esistesse un mondo in più, solo per noi. Un mondo fatto di sguardi e sorrisi, di ricordi e carezze, di emozioni e amore. Un mondo bellissimo e unico che non doveva aspettare quella stella solo per noi per essere reale. Perché lo era già. E mi sembrava la cosa più bella del mondo. "Mi sembra giusto.." sussurrai con voce calda e lo sguardo acceso di quel desiderio e di quel fuoco che dalla stanza del cuore non si era mai spento. |
“Clio, il bagno è pronto.” Disse Emas tornando da loro.
Ed a quelle parole, Icarius fissò negli occhi Clio. Uno sguardo malizioso, ma anche penetrante, avvolgente, fatto di complicità, intimità, passionalità. Uno sguardo tutto loro e che preannunciava una possibilità per sedare quel fuoco che ora li divorava dopo ciò che era accaduto loro nella torre. Uno sguardo, quello di Icarius, che dagli occhi di lei percorse tutta la sua figura, tutto il suo corpo, per poi tornare a naufragare ancora in quell'azzurro trasparente della ragazza. |
Il bagno.
Quanti ricordi e sensazioni evocava quella parola. Sensazioni forti e penetranti che mi sembrava scuotessero tutto il mio animo. Sorrisi ad Icarius, un sorriso intenso e complice. Allora mi alzai. "Grazie..." sorrisi. Poi tornai a guardare Icarius "Andiamo?" Candidamente. |
“Sono tre ragazzi che abbiamo trovato in una zona pericolosa.” Disse Prince a Ghirò. “Anzi, ne sono quattro, uno è in infermeria. Vuoi conoscerli?”
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Hiss sorrise e buono e buono acconsentì a tutto ciò che disse Gaynor, anche perchè era il solo modo per cercare di lasciare quel luogo.
Lei allora cominciò ad imboccarlo, piano piano. Ma nel farlo, più di una volta, le dita col cibo di lei arrivarono a lambire la bocca di lui, lasciando che l'evaso assaporasse anche la pelle della diva e non solo il cibo che lei gli porgeva. |
Quel contatto.
Così vicino, così fisico, ma anche profondo, inebriante. Lui con la sua prorompente virilità, con ogni parte del suo corpo che pareva gridare la sua passione alla regina. “Con voi, altezza, farei tutto ciò che vi aggrada, lo sapete...” disse, senza abbandonare quel suo sorriso beffardo, indefinito, mutevole. Perchè queste visioni di Altea erano così reali? |
Icarius sorrise ed anuì a Clio, porgendole la mano.
Così i due andarono nella stanza da bagno, già intrisa di vapore, profumi di ed animata dal gorgoglio dell'acqua nella vasca smaltata. |
" Certo che ne sono sicura. So riconoscere mio padre no?" ma proprio mentre dicevo quelle parole mi vennero dei dubbi.
" Anche se...il suo comportamento mi é parso alquanto strano, se devo essere sincera. Non so spiegarmelo" scrollando le spalle. " É tutto così strano." |
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