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Filoena si sedette con loro.
“Faccio portare un thè.” Disse Theris. “Grazie.” Annuì la donna, per poi guardarsi intorno. “E' vostra questa casa?” “No...” scuotendo la testa lui. “Sono felice...” mormorò Filoena “... non mi piace...” Theris fissò Gwen. |
Congedatami da Lion, uscii dalla gendarmeria per andare al locale. Fermai un lustrascarpe che conoscevo e gli chiesi di avvisare la nonna che stavo bene, ma che non potevo tornare. Betty doveva avere un diavolo per capello, erano due giorni che mancavo dalla bottega. L'indomani dovevo tornare per forza, se non altro a darle una spiegazione.
Arrivai al Giglio Verde poco dopo, un po' trafelata e anche scarmigliata. Mi fermai davanti all'ingresso, mi riavviai i capelli con le mani e mi lisciai il vestito. Presi un profondo respiro ed entrai nel locale. Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
La carrozza partì.
“Andrò ad una mostra organizzata alla Taddeus...” disse Trevor ad Altea “... saranno esposte diverse opere d'arte... peccato tu non possa venirci...” sorridendo. |
“Perdonatemi se sono stato indiscreto.” Disse Misk a Dacey. “Nella mia terra una donna bella come voi avrebbe decine di spasimanti. Ma dubito possano essercene affascinanti come voi.” Sorridendo. “Sarà un onore essere accompagnato da voi nella vostra terra. E se posso, senza malizia alcuna, vorrei esservi cavaliere già stasera e condurvi in città... come voi anche io la conosco poco e magari ne scopriremo insieme le meraviglie.” Con garbo.
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Alle sue parole trasalii...sorrideva..quel sorriso non mi diceva nulla di buono..forse mi aveva seguito..tanto valeva svelare almeno una cosa se mi avesse visto lì...Guisgard diceva di non avere sospetti, sarebbe stato ottimo lanciare l' idea del libro, però...non volevo mettere nei guai gli ospiti, anche se una esposizione d' arte era di per sè già un motivo per invogliare quei malvimenti...e parteciparvi con una donna un ottimo alibi..Altea smettila con le congetture di scrittrice e giornalista.
"Ah si ...Lord Taddei...ho avuto modo di conoscerlo oggi, abbiamo bevuto un thè assieme, me ne aveva parlato..ma ci devo pensare..sai.."innocentemente.."Mi hanno detto da Madama Tessot è un donnaiolo, ci teneva alla mia partecipazione...ma devo valutare." sorrisi mentre arrivammo al locale e scendemmo dalla carrozza..ecco rovinata pure la mostra con la presenza di Trevor, avrebbe fatto di tutto per tallonarmi. |
Feci un silenzio profondo a quella domanda... Di cosa avevo paura? Ero sommersa di paure, e l'essere umano era uno di quelle.
"Oh, io ho tante paure, Seth..." dissi sorridendo. "Sono sempre timorata dall'uomo e dalle sue invenzioni, invenzioni di male, si intende. Per quanto riguarda il demone, beh... avevo intuito che non si trattasse di un tradizionale demone, a parer mio molto fantasioso. Quello che infatti mi chiedo è: come farò a riconoscere un demone?" |
Gaynor tornò al Giglio Verde.
Il locale era aperto e già diversi clienti sedevano ai tavoli, con Nero al pianoforte già impegnato a suonare. “Eccovi.” Disse E'hiss arrivando. “Dove eravate? Già in ritardo al primo giorno? Su, di là c'è un camerino... datevi una rinfrescata ed indossate l'abito che ho fatto ordinare per voi... su, i clienti attendono.” Sorridendo. |
“Dal suo comportamento...” disse Seth a Nyoko “... un demone fa cose malvagie... è un qualcosa di cattivo, crudele...” facendo segno al locandiere di portare il conto “... secondo te quali sono i mali del mondo? Ecco, da forma a questi mali.” Sorridendole.
Pagò ed uscirono, camminando nella sera, tra grilli e falene. “Sai, osservandoti non faccio che ripetermi una cosa...” mormorò Seth “... ce l'hai il ragazzo? O almeno qualcuno che ti piace? E l'hai mai baciato?” |
" Non c'è problema. Non potevate sapere. Forse dovrei trasferirmi nella vostra terra allora" scherzando appena " qui non ci sono decine di spasimanti"
Non che ne cercassi. " Naturalmente. Per me è un vero piacere, non amo la solitudine e sono sicura che riusciremo a scovare qualcosa di interessante. Vogliamo andare?" |
Sorrisi turbata a Seth e, dopo aver pagato, uscimmo dalla locanda. Poi, una domanda di Seth mi lasciò completamente spiazzata.
"ecco io..." balbettai stringendomi le mani nervosamente... "non... non ho mai avuto modo di avere una relazione... ne, tanto meno, di potermi innamorare... ho vissuto in Giappone per soli quattordici anni, dopo di che, sono venuta a vivere qui, alle dipendenze del mio ex capo, che mi aveva proibito di vedermi con qualsiasi altro essere umano..." Feci un attimo di silenzio, quando poi mi tornò in mente quel giorno in qui avevo visto per la prima volta delle mongolfiere, e sorridendo leggermente, continuai il mio discorso: "Però mi piacerebbe tanto potermi innamorare di qualcuno... potermici unire in matrimonio e farmi finalmente una famiglia... senza più temere di rimanere sola per l'eternità..." |
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