Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 09-04-2015 00.59.26

Velven guardò incuriosito Gwen, come se volesse indagare in quel suo sguardo.
Poi scoppiò a ridere.
“Ho capito...” disse divertito “... vuoi prenderti gioco di me, vero? Magari hai fatto cadere tu quel vaso ed io ho creduto chissà cosa... oppure...” facendole l'occhiolino “... oppure sei una sorta di illusionista, di prestigiatrice, di quelle che fanno trucchi simili senza svelare mai il loro segreto, giusto?” Continuando a ridere. “Ma, mia cara illusionista, stanotte sei nel mio maniero ed io non mi farò incantare dai tuoi trucchi!” E la fece sdraiare sul letto, per poi baciarla con slancio. “Anche io conosco vari trucchi... trucchi magici... d'Amore...” stringendola a sé.
Ma l'alba era ormai prossima.
Pochi istanti ed il cielo d'Oriente si sarebbe schiarito.

Guisgard 09-04-2015 01.06.53

La figura incappucciata fissava Altea che decisa si avviava verso l'uscita.
“Si, forse avete ragione voi, milady.” Disse. “Forse davvero fate bene a non partecipare alla liberazione di Capomazda, poiché non potete essere certo voi colei a cui lui ha chiesto aiuto. Lo conoscete infatti troppo poco se pensate questo del duca. Io sono stato so rivale e nessuno più di me ne conosce i difetti. Ma tra le sue pecche di certo non vi sono né l'inganno, nè il tradimento. In amicizia come in Amore. E se voi credete sia un Don Giovanni che ama compiacersi fra tante donne, allora davvero non lo avete mai conosciuto. Altro non abbiamo da dirci. Gli riferirò della nostra discussione e del suo esito. Vi chiedo solo di non tradirci. Messer Ezio vi accompagnerà all'uscita. Grazie e addio, milady.”
Ed Ezio annuì.

Lady Gwen 09-04-2015 01.19.04

Non c'era modo di fargli cambiare idea. A questo punto, la mia "delusione" si era tramutata in puro senso di sfida: avrei trovato il modo, a tutti i costi.
Improvvisamente, si sdraio` su di me e mi bacio` con foga.
Era sempre una sensazione unica ogni volta che mi stringeva a se`, che mi baciava o che semplicemente mi uguardava. Mi sentivo completa, come se ogni tassello fosse al proprio posto.
Quando si fermo` per guardarmi negli occhi, colsi l'occasione.
"Non c'e` proprio modo di farti cambiare idea, eh?" dissi, con aria di sfida e un leggero sorriso "Sappi pero` che non mi arrendo mai cosi` facilmente"

Clio 09-04-2015 01.34.13

Gli sorrisi e mi accoccolai volentieri contro il suo petto, restando stretta tra le sue braccia.
Lo ascoltai in silenzio, dapprima incuriosita, poi vagamente preoccupata.
Tu e il tuo Fiore Azzurro....
Ma alla fine gli sorrisi, alzando la testa per baciarlo dolcemente sul collo.
"Ehi, Guarda che gli incubi sono affar mio, di solito..." Sorrisi, con gli occhi nei suoi "Quindi dici che sei tu il primo nemico di te stesso?" Dolcemente "O tutta questa storia della corte ti ha stufato e vuoi partire alla ricerca del Fiore Azzurro per inseguire Madonna Avventura?" Sorridendo "Perché, tu ci creda o no ti seguirei in capo al mondo, mio bel pastore..." Gli sussurrai, per poi baciarlo piano.
Avrei voluto stringerlo e cancellare ogni pensiero inquieto dal suo viso e dalla sua anima, ma sapevo bene di non poterlo fare, nessuno poteva, probabilmente nemmeno lui stesso.
Però potevo stargli accanto e renderlo felice, come lui rendeva felice me.
Un giorno forse avrei scoperto cosa si celava dietro tutta quella storia, ma per ora sapevo che, in ogni caso, il mio compito era stargli accanto.
"Lo sai che dovremmo alzarci?" Sussurrai "Non che ne abbia voglia..." Rifugiandomi nuovamente tra le sue braccia "Ma oggi dovremo almeno allenarci sul serio, altrimenti Rodolfo chi lo sente..." Risi piano "Non voglio mica averti sulla coscienza se arriva qualche cavaliere a sfidarti e non ti ho insegnato abbastanza..." Alzando lo sguardo e strizzando l'occhio al pastore, per poi sorridere dolcemente, quando i miei occhi incrociarono i suoi.

Guisgard 09-04-2015 01.40.31

“Per questo ti adoro...” disse Velven a Gwen guardandola negli occhi “... amo tutto di te, anche la tua testardaggine...” e la baciò ancora.
Ad un tratto il pendolo batté le ore.
Ed un vago chiarore invase il cielo.
Stava albeggiando.

Guisgard 09-04-2015 01.43.25

“Beh, magari la misteriosa regina di Gioia Antiqua” disse Bernard a Tessa “avrà donato questo monile ad un suo affascinante spasimante, forse un amante, come pegno di una storia d'Amore impossibile, in puro stile Amor Cortese.” Ridendo appena. “Dopotutto non tutte le donne sono fredde e distaccate come voi.” Facendole l'occhiolino. “Prego, milady.” Aprendo poi la porta ed invitandola ad entrare nella bottega con un vistoso e sarcastico inchino.
Entrati i due nella bottega, furono subito accolti da diversi oggetti, tra lo sfarzoso, il curioso, l'originale e l'artistico.
Manufatti di ogni genere, età e provenienza facevano bella mostra su tavolini, mobili vari e vetrine, tutti elencati e classificati con cura maniacale.
E da una tendina laterale arrivò un ometto baffuto.
“Salute a voi.” Salutando Bernard e Tessa. “Come posso esservi utile?” Ma subito notò il monile al collo della giovane donna, con quella pietra rossoscura incastonata in esso. “Che straordinario esemplare di carbonchio.” Con tono stupito ed interessato insieme. “Perdonate, ma non ho potuto evitare di notarlo.”

Guisgard 09-04-2015 01.44.21

Icarius rise piano a quelle parole di Clio.
“Si, dovremmo alzarci e cominciare ad allenarci, mio bel maestro d'armi...” la guardò negli occhi “... e dopo l'allenamento voglio andare in un posto, per mantenere una promessa... naturalmente verrai con me, spero...”
In quel momento qualcuno bussò alla porta.
“Milord?” Chiese Simonin. “Sono giunta per prepararvi il bagno. Volete che vi aiuti anche a vestirvi? Messere Rodolfo ha chiesto di voi, ma c'è ancora tempo, se volete... posso entrare?”

Clio 09-04-2015 01.49.05

Gli sorrisi.
"Ah si? Dove devi andare?" Sorrisi "Se vorrai verrò con te, certo...".
Ma poi quella voce, non sapevo se essere divertita o furiosa.
Scossi la testa, ridendo in silenzio, mimando con le labbra un insulto, senza però emettere alcun suono.
Guardai Icarius divertita, perché spettava a lui rispondere.

Lady Gwen 09-04-2015 01.53.39

Mi separai piano da lui e guardai fuori dalla finestra. L'alba stava giungendo e un nuovo giorno stava per iniziare.
"E` l'alba. Devo andare" dissi senza entusiasmo all'ufficiale "Credimi, non so che darei per restare qui con te, ma non posso."
Era la cosache sopportavo meno, il fatto di doverlo lasciare ogni mattina, ma non avevo scelta.
Una delle notti piu` belle e intense dlla mia vita era volta al termine e dovevo farmene una ragione.

Altea 09-04-2015 14.44.15

Mi voltai di scatto alle parole della figura incappucciata e lo guardai adirata.."E voi? Mi conoscete da potermi giudicare? I miei sentimenti..ci state giocando sopra per il bene di Capomazda..e noto che come rivale siete stato in buoni rapporti se lui vi ha svelato tutto e giusto..ora siete amici e vi ha mandato a chiamarmi ma non vi ha detto nulla di come sono...del mio carattere insopportabile..glielo direte?" mi feci una bella risata "E Guisgard non si sorprenderà visto sa come sono ma di una cosa non dovete mai dubitare..dei miei sentimenti, a questo punto è Guisgard a non conoscermi visto non si è neppure opposto al vostro volere di farsi mostrare a me" e la rabbia aumentava "La mia vita..io sono giovane..ho vissuto in funzione di lui, da piccola fino ai venti anni aspettandolo e poi quando è apparso, mi ha rifiutata come moglie davanti a tutti...e io, nonostante quel rifiuto, subito dopo lo ho difeso davanti a Dominus e tutta la Corte e l' ho seguito alla ricerca del Fiore Azzurro..perchè ero certa lui era il vero Duca e speravo nel suo Amore, ma lui..non mi ha mai degnata di una attenzione. Dopo eletto Duca ha iniziato a conoscermi diventando amici..e altro..ma non mettiamo in dubbio egli volesse mettere la testa a posto..glielo ho sempre detto, e che non credevo alle sue parole, per paura di essere rifiutata." Rimasi in silenzio e poi dissi a bassa voce "Ditegli questo..queste parole appena dette..io non posso farlo e se io terrò il riserbo su quanto so non è per paura...ma per lui, solo per lui..e gentilmente fategli recapitare da parte mia la rosa più bella del giardino, i miei omaggi milord..vi auguro buona fortuna". Non aggiunsi altro, anche quella persona si era soffermata solo alla mia apparenza, mi aveva giudicata senza conoscermi e forse..chissà..pure imbrogliata.
Uscii e mi misi di lato ad Ezio, senza parlare, le mie gote erano infiammate dalla collera e mi posi davanti al cancello.


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