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Minsk rispose rapidamente. A quanto disse stava per lasciare la camera.
"Sfortunatamente ci sto impiegando il più del previsto, non riesco a trovare alcun abito che mi soddisfi." risposi rapida. |
Elv parlò naturalmente di Rotly ed il tenore della cena non era dei migliori.
Arrivò poi Belvin. "Quello è Belvin, un avvocato esperto di filosofia o qualcosa di simile... L'ha mandato Don Nicola per aiutare Rotly..." spiegai ai due. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Il messaggio di risposta di Minsk arrivò sul telefonino di Queennie:
"Andrà bene qualunque vestito, lei non sfigurerebbe con nulla, mi creda." |
"Come è galante. Un uomo di altri tempi."
Attesi che Minsk scendesse e andasse al ristorante, per poi raggiungerlo cinque minuti dopo. |
"Va bene..." disse Roylgim a Destresya "... questo che tu chiami manufatto è in realtà un sigillo... non chiedermi la sua storia perchè non saprei da dove cominciare... esso fu forgiato migliaia di ani fa per custodire qualcosa... vedo il foro al centro? Ebbene lì ci va una pietra particolare, antichissima e potente... è chiamata la Sfera della Terra..."
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"E in che modo" disse Reg a Gwen "un avvocato filosofo può aiutare un uomo depresso ed esaurito?" Perplesso.
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Il cellulare di Queennie vibrò ancora per un altro messaggio di Minsk che così diceva:
"Le è troppo buona. Aspettò il suo arrivo al ristorante." Detto ciò si diresse al ristorante, prenotando subito un tavolo. |
Lo ascoltai attentamente, molto attentamente.
La faccenda si faceva sempre più intrigante, decisamente. Più lo ascoltavo, più la cosa mi sembrava interessante. C'era qualcosa di incredibilmente affascinante in tutta quella storia. "Un sigillo forgiato migliaia di anni fa, inscritto in una lingua sconosciuta.." mormorai, rigirandomelo tra le mani. "Sì, avevamo compreso che servisse qualcosa al suo interno per renderlo completo, una pietra particolare tu dici... interessante..!" annuii continuando a guardare il manufatto. "E che cosa doveva sigillare un sigillo tanto potente? Qualcosa di malvagio, immagino? Una sorta di vaso di pandora, come concetto?" pensierosa. |
"Non ne ho idea... Probabilmente allo stesso modo in cui dovrebbe aiutarlo Minsk..." sarcasticamente.
"E per quanto gli impegni di Don Nicola potessero essere urgenti, mi sembra davvero strano che non si sia presentato comunque, pur conoscendo il fatto..." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Mi sistemai rapidamente, sbottonai uno dei bottoni più alti della camicia e diedi una forma più ordinata ai capelli.
Poi, con fare sicuro, mi diressi al ristorante domandando di essere accompagnata da Minsk. |
Gwen, Oko e reg videro entrare nella sala Minsk, senza il suo fedele tirapiedi Madal.
Chiamò uno dei camerieri e quello gli assegnò un tavolo accanto alla vetrata che dava sul giardino, come il professore aveva chiesto. Pochi minuti dopo arrivò anche Queennie, subito accompagnata dal cameriere al tavolo di Minsk. "Quello è il famoso professor Minsk!" Reg a Gwen e ad Oko. |
"Non è malvagia, ma dipende dall'uso che se ne fa." Disse lui a Destresya. "La Sfera della Terra è l'ultima delle 7 sfere primordiali e il Sacrificio delle Scimmie, il nome della setta, vuol metterci le mani. Sono stato inviato qui, nel vostro Tempo, per trovarla... ma forse è tardi..."
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Minsk entrò e si accomodò ad un tavolo vicino la vetrata.
Poco dopo, arrivò anche Queenie e sperai ancora una volta che non portasse altro turbamento nella vita di quella ragazza, poichè davvero non se lo meritava. "Sì, l'ho visto quando è arrivato mentre parlava con Queenie, la figlia di Rotly..." risposi a Reg. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Percorrendo la sala del ristorante notai Gwen, e le rivolsi il rapido gesto di saluto. I suoi capelli rossi, accesi come delle fiamme, si sarebbero riusciti a distinguere ovunque.
Una volta al tavolo, mi accomodai. “Buonasera, professore. Spero di essere unicamente in elegante ritardo.” |
"Sì lo so che il Sacrificio delle Scimmie vuole metterci le mani, ha provato a ingaggiarmi perchè trovassi... a questo punto immagino si parlasse di questa sfera... ho fatto bene a seguire il mio istinto!" scuotendo la testa.
"Beh, non è detto, noi l'abbiamo disotterrata ieri e la pietra non c'era, io stessa ho visto com'era inserita nel terreno e la pietra non c'era già. Come avrebbero fatto a prendere la pietra e lasciare esattamente al suo posto il medaglione? Sembra abbastanza difficile, magari chi voleva custodire la pietra ha pensato di dividere sigillo e Sfera della terra, per sicurezza, in modo che trovando uno non si trovi necessariamente l'altro. L'ho visto moltissime volte quando si tratta di manufatti con un certo potere, è una pratica comune.Anzi, magari sul medaglione ci saranno degli indizi che possono condurci alla Sfera della terra, peccato che nessuno di noi sappia decifrare quella scrittura. Non ci sono super traduttori simultanei nel futuro?" gli chiesi, speranzosa. https://resizing.flixster.com/CqnylQ...IwMDs0MDA7MzAw |
Gwen vide arrivare Minsk in sala e poco dopo anche Quennie, che si sedette con lui.
“Ecco il professor Minsk!” Indicò Oko, già tutta infervorata. “Il Tempo, diceva Einstein, non esiste.” Minsk accogliendo la figlia di Rotly. “Quindi neanche il ritardo, ragazza mia.” Ridendo piano. I camerieri iniziarono a servire la cena ai vari tavoli. |
“Mi faccia vedere...” disse Roylgim a Destresya, voltando il medaglione e guardando la scritta “... io non sono uno studioso, ma immagino che questa scritta riveli ciò che si sa già, ossia che la Sfera della Terra è l'ultima delle 7 Sfere, ma anche quella che possiede il potere di conservare l'equilibrio fra il mondo immanente da quelle trascendente... infatti, più che del Sacrificio delle Scimmie, ora dobbiamo iniziare a temere i guai che quella sfera può significare per noi tutti...” con tono cupo ed uno spasmo che parve deformargli la bocca, tanto era teso.
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Risposi con un sorriso al saluto di Queenie, mentre Oko era già partita per la tangente.
"Puoi scegliere se continuare a disperarti per lui o parlargli prima che vada via, fin tanto che c'è..." le dissi sarcastica, iniziando a mangiare. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Oko fece la linguaccia a Gwen e cominciarono a mangiare.
Dal loro tavolo però potevano sentire ciò che dicevano i professori. “Cosa crede” disse Nigol a Belvin “che abbia il povero professor Rotly? Un esaurimento nervoso?” “Quasi sicuramente...” annuì l'avvocato “... il tutto sta ora nel capire a cosa sia dovuto.” Mangiando. “In che senso?” Chiese Lyann. “Non credo di aver detto chissà cosa di complicato, professoressa...” fissandola l'avvocato “... che sia un esaurimento nervoso mi sembra palese.” “Si, ma pensavo bastasse questo e così poi curarlo, no?” Lei. “No, affatto.” Scuotendo il capo Belvin. “Bisogna scoprire la causa. Un esaurimento nervoso è l'effetto, ma noi per curarlo dobbiamo risalire a ciò che o ha provocato. I malesseri, soprattutto quelli psichici, benchè abbiano effetti concreti vanno sempre ricondotti all'origine.” “In pratica scoprire i demoni interiori del professor Rotly.” Sarcastico Elv. “In un certo senso, professore.”Bevendo Belvin. |
“Sono contenta che la pensiate così.” risposi accomodandomi “Molti ragazzi si spazientiscono quando arrivo in ritardo. Che poi, cosa sono cinque minuti confronto ad una serata passata completamente insieme?” presi la bottiglia d’acqua, il cui vetro era gelido, e riempii il mio bicchiere “I suoi colleghi? Avevo capito saremmo stati di più.”
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Ridacchiai ad Oko, sentendo il mio umore farsi un po' più leggero.
Ascoltammo i discorsi dal tavolo dei professori e Belvin rivelò l'ovvio. Scossi appena la testa. Istintivamente, presi il telefono e scrissi un messaggio ad Elv. 'Non pensavo ci volesse un avvocato filosofo per capire che dovevamo scoprire i demoni interiori di Rotly...' Il tono sarcastico del mio messaggio sottintendeva anche una certa incredulità nel pensare che l'avesse detto davvero. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"No, io lavoro da solo." Disse Minsk togliendo la bottiglia d'acqua dalla mano di Queennie, per poi riempire i loro bicchieri con che di cavalleresco. "Al massimo i miei assistenti e collaboratori. Preferisco così." Sorridendole.
Intanto Gwen, seduta poco più avanti, aveva inviato un messaggio ad Elv, il quale rispose così sul cellulare della ragazza: "Sembra che il nostro avvocato sia una sorta di imitazione di Van Helsing... :rolleyes:" |
Sollevai impercettibilmente un sopracciglio, leggendo la sua risposta.
'Spero non saltino fuori pure i vampiri...' Dopo le mie allucinazioni e quella strana figura scura, non sapevo cosa fosse peggio, in realtà. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Meglio. Mio padre dice sempre che se si desidera una cosa fatta bene, bisogna agire da soli." risposti attendendo che riempisse il mio bicchiere per poi portarmelo alle labbra "E mi dica, è la prima volta che viene da queste parti?"
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Elv lesse il messaggio di Gwen, rise e poi rispose:
"In realtà le uniche cose fastidiose sono stati i tuoi sogni che ci hanno interrotto sul più bello :silenced:" Nel frattempo, qualche tavolo più avanti, Queennie era con Minsk. "Si, è la prima volta." Disse lui mangiando. "La faccenda di suo padre mi ha attirato qui. In verità mi sono deciso a prendere in esame questo caso dopo che sono saltati fuori le solite idiozie, tipo demoni, fantasmi e maledizioni." Sorridendole. |
Lessi la sua risposta e fissai il vuoto per alcuni secondi.
L'aveva detto davvero? 'Sbaglio o stai andando fuori tema?' Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Mangiai boccone dopo boccone, mi mantenni composta sulla sedia ed elegante.
Se me lo avessero chiesto giorni prima, anche io avrei pensato che demoni e fantasmi fossero delle assurdità. Eppure ero lì, a cercare di capire cos'avesse turbato mio padre e cosa mi stesse perseguitando. "Quindi lei pensa che l'unica cosa reale risiede in ciò che i nostri occhi vedono?" domandai curiosa "Vede, i colori sono semplici percezioni visive. Alcuni sostengono che non esistano veramente, ma noi comunque li vediamo. Quindi, mi chiedo, perché mai non dovrebbe esserci qualcosa di invisibile, però esistente?" Abbozzai un sorriso incuriosito. |
"I colori" disse ridendo piano Minsk "sono un fenomeno fisico e tutto di loro è ben spiegabile." Mangiando. "Io credo in ciò che è dimostrabile. Le superstizioni e l'ignoranza rendono gli uomini schiavi. Per questo mi batto per la libertà e la verità, mia cara." Riempiendo i loro bicchieri di vino. "Assaggi questo rosso... si sentono in un solo sorso i mille sapori di queste campagne." Facendole l'occhiolino.
Elv intanto rispose così al messaggio di Gwen: "Dici? Eh, forse sto turbando la mia studentella ;)" |
Scossi la testa e sospirai.
Era davvero inguaribile. 'Lo so che vuoi solo che io alimenti il tuo ego, solo non so se voglio dartela vinta oppure no...' Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Ascoltai attentamente quello che diceva. Evitai di dirgli che di leggende come quella di cui mi parlava ce n'erano moltissime, sparse per tutto il globo e la storia.
C'erano sicuramente tante cose che non sapevo di questo futuro, e ormai dovevo accettarlo, dopotutto non era poi la cosa più strana che avessi visto nel mio lavoro, paradossalmente. E poi lui sembrava davvero angosciato da quella situazione. "La troveremo prima noi, vedrai, sono la migliore in questo campo... ma se è pericolosa devi dirmi tutto quello che sai su questa pietra, su come contenerla, vuoi che nessuno si sia mai posto il problema?" sorrisi "Vedrai che troveremo il modo!" ponendogli una mano sul braccio con fare rassicurante. "Sei in buone mani, fidati!" gli feci l'occhiolino. |
"Anche i preconcetti e le vedute ristrette, rendono schiavi gli uomini." commentai guardandolo negli occhi, per poi prendere un altro boccone.
"Mi fido del suo parere." dissi sorseggiando, subito dopo, il vino. Il sapore non era male, ma ero più ragazza da tutti i giorni, con birra e coca cola, piuttosto che vini pregiati e cibo costoso. |
Roylgim guardò Destresya, ma nel suo sguardo c'era ben poca convinzione.
Era infatti molto preoccupato. "Forse dovrei dirti chi sono davvero e perchè hanno scelto me per essere inviato in questa epoca..." disse. Ad n tratto squillò il telefonino di Destresya: era Nigol. |
Elv rise e guardò in direzione del tavolo di Gwen, mentre Nigol stava chiamando Destresya per presentarle Belvin.
Al tavolo di Minsk Queennie invece aveva risposto al noto studioso e presentatore. "Mi creda, chi pensa siano reali Religioni e paranormale ha ristrettissime vedute." Disse divertito. "Ma non perdiamoc in cose futili... mi parli un pò di suo padre... tutto ciò che l'ha colpita in questi ultimi giorni. Non tralasci nulla, spesso i particolari fanno la differenza." Ad un tratto Queennie sentì un latrato giungere dal giardino del ristorante. |
Scossi la testa sorridendo sotto i baffi, nel notare il suo sguardo, mentre mettevo via il telefono e continuavo tranquillamente a mangiare.
Avevo già detto che amavo il piccolo spazio che riuscivamo a ritagliarci, solo per noi, pur davanti a tutta la sala e davanti ai professori ed i colleghi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Minsk non mi stava rendendo le cose semplici. Tutt'altro.
Cambiò il discorso repentinamente e cominciò a domandarmi di mio padre. A suo dire, non avrei dovuto tralasciare alcun dettaglio. Gli avrei risposto - omettendo la questione della demonologia - ma un verso, un latrato, catturò la mia attenzione. Mi voltai di scarrocciò verso il giardino, dove sembrava che il suono provenisse. "L'ha sentito anche lei?" |
Elv continuava a mangiare, mentre di tanto in tanto lanciava sguardi verso Gwen.
Sguardi rubati, fugaci, ma talvolta più insistenti su di lei e sui suoi capelli rossi. Ma all'improvviso Gwen udì qualcosa. Come il verso di un cane che giungeva dal giardino. Al tavolo di Minsk anche Queennie l'aveva udito. "No, non ho sentito nulla..." disse lo studioso "... ma cosa avrei dovuto sentire? Qualche rumore particolare forse?" |
Lo guardai decisamente perplessa, poi spalancai gli occhi.
"Beh visto che abbiamo fatto un patto che include di non avere segreti tra noi direi che è il minimo che tu mi dica chi tu sia davvero, non credi?" abbastanza contrariata. "Fammi indovinare, sei un mio pronipote?" ridacchiai per stemperare la tensione, ma squillò il telefono. Che tempismo, Nigol. "Salve professore!" risposi. |
"Professoressa, siamo al ristorante." Disse Nigol a Destresya. "Vuol raggiungerci? Volevo presentarle una persona. Venga, si unisca a noi."
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Pur non avendo sentito nulla, Minsk cominciò a fare delle domande ben precise. Mi voltai fissandolo con aria interrogativa, poi abbassai lo sguardo sul bicchiere di vino.
"Mi perdoni, sono terribilmente stanca. Con tutto quello che sta accadendo in casa, penso di star cominciando ad impazzire." risposi ironica "Se vuole scusarmi, vado un secondo in bagno." Mi alzai dal tavolo e feci finta di dirigermi verso la toilette. Quando fui lontana dallo sguardo di Minsk, e dopo essermi assicurata che non ci fosse il suo collaboratore, corsi in giardino. |
Sentii i suoi sguardi su di me tutta la sera, benché lo ignorassi per non dargli questa soddisfazione.
Ad un tratto, sentii il latrato di un cane, infatti voltai la testa verso le vetrate e cercai di vedere bene chi o cosa fosse. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
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