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"Strano..vero ..mai visto un pilota del genere..nemmeno nelle gare di Formula Uno, non pensi Guisgard? Io direi di seguirlo ma attenzione a non farci scoprire..ed è pure un folle che uccide solo per il gusto di farlo..dai campione...riesci a starci dietro...".
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“Ehi...” disse Joshua prendendo le mani di Elisabeth che lo strattonava forte “... ehi... calma...” dolcemente, per poi asciugarle una lacrime con un gesto leggero “... nessuno si è preso cura di me... ero solo, Elisabeth... solo come solo un fantasma può essere... non mi crederai... si, non potrai credermi... ma io... io non ricordo nulla... solo quell'incidente, l'impatto imminente e poi infinite immagine che attraversavano i miei occhi ed il mio cuore... la mia intera vita che mi passava davanti... ed in ogni immagine c'eri tu...” stringendo le sue mani.
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" Oh mio dio... É venuto qui apposta per farti reagire e sfruttare la cosa..." realizzai con sgomento.
" Amore mi dispiace davvero tanto... Da bere? Si, sì certo" sperando che davvero gli servisse a qualcosa. Presi dal mobiletto la bottiglia di whisky invecchiato che mio padre aveva regalato a Tardes per il suo passato compleanno e ne versai una dose generosa nel bicchiere. Prima di porgerlo a lui ne presi un sorso per me. Ne avevo bisogno. " Ecco tieni..." sfiorandogli la mano. " Senti forse non è il momento ma... potremmo vedere la cosa da un lato positivo, insomma potremo andare via qualche giorno, potremmo avere il nostro matrimonio..." Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
“Non vale, ora sei qui e la temperatura mi salirà.” Disse ridendo Ren. “Mi sei mancata, sai?” Fissando Nyoko e cercando la sua mano.
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Elv baciò Gwen.
E la bacio con impeto, con passione ma soprattutto con amore. Ma in quello stesso momento il cellulare di Gwen squillò. Era Richard. |
Risi alle sue parole "è la febbre o il Ren che conosco a dire queste cose?" dissi scherzando facendogli pure la linguaccia. "Anche tu" dissi poi a quella sua frase stringendo la sua mano. Era caldo, quel tepore mi fece venire ancora più voglia di piangere. Ero lì, adesso. Non potevo assolutamente farlo preoccupare. Così lo abbracciai, assorbendo il suo calore. "Non immagini quanto"
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Nessuno si era preso cura di lui.......non ricordava nulla ....solo me...." Joshua....tu ricordi me ma ti ricorderai di tua sorella Altea....dovevi farmela conoscere.......mi dicesti che era l'ultima corsa clandestina che avresti fatto......"......il trauma gli aveva causato un amnesia......cosa non ricordava.....Mi avvicinai a lui e lo abbracciai forte a me........strano aveva il suo solito profumo.....doveva essere stato a casa........" sono l'unica a sapere che sei vivo " ?
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Continuammo a baciarci, ancora, come se tutto ciò che c'era fuori non esistesse, ma esistessimo solo noi due.
Lo squillo del cellulare, però, mi ricordò che non era così. Guardai il display. Era Richard. "È mio fratello, di nuovo, spero non sia successo nulla" dissi, un po' agitata. "Pronto, Richard? È successo qualcosa?" risposi, preoccupata. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Hai ragione...” disse Guisgard ad Altea “... mai visto uno così... guida come se fosse un tutt'uno con quella sua dannata macchina... è persino più pazzo di te al volante...” ironico e cercando di stare dietro a quel bolide nero.
Poi quelle ultime parole di Clio e quel gesto, con Guisgard che le sorrise. Ad un tratto però l'auto nera sembrò come rallentare. |
Sorrisi a mia volta a Guisgard.
L'auto nera rallentò, e la guardai preoccupata. "Sta tramando qualcosa..." pensierosa "Sarà meglio tenere gli armamenti pronti.." tornando a guardare il computer di bordo. |
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