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"Chissà, tutto può essere, a questo punto, andando alla cieca..." commentai.
Belvin poi andò via e Queenie tornò. "Sì, è appena tornato dentro..." le dissi, annuendo. "Beh, non potendo andare ai campi a quest'ora, credo sia meglio tornare a cena..." le dissi sorridendo. Poi, arrivò un uomo anziano intento a fumare. Lo guardai un po' perplessa con un sorriso incerto, a quel fiume di parole. "Noi facciamo parte del campo scavi" risposi educatamente, con un sorriso "Lei è un ospite dell'albergo?" Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Si..." disse il vecchio gettando via la cicca della sigaretta "... sono un ospite dell'albergo." Soffiando via un'ultima boccata di fumo. "Campo scavi? Allora siete delle studiose." Ridendo e fissando Gwen.
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Confermò che era un ospite e sorrisi alla sua precisazione.
"Io, nella fattispecie. Scaviamo al campo qui vicino, nei resti rinvenuti recentemente. Mi chiamo Gwen e lei è Queenie, suo padre è il responsabile del campo" presentai entrambe, senza scendere troppo in dettagli. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ah si..." disse rauco il vecchio, per poi schiarirsi la voce "... il professor... un momento... com'era il nome? Ah si... il professor Rotly, giusto?" Annuì fissando Gwen e Queennie. "Si, ho letto sul giornale proprio stamani... eh, brutta storia..." guardando con sincera compassione Queennie "... speriamo che si rimatta presto." Ispirando dispiaciuto. "Purtroppo scavare e profanare luoghi dimenticati dal Tempo è sempre rischioso..." scuotendo il capo "... io ho lavorato, da giovane, presso un antiquario... ero poco più di un ragazzo di bottega, ma entrai nelle grazie del mio datore di lavoro e lui mi portava spesso ai mercati per acquistare oggetti antichi... solo tempo dopo scoprì che contrabbandava oggetti di un certo valore, perlopiù frutto del lavoro dei contrabbandieri..."
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Gwen propose di tornare a cena e sinceramente mi trovai d'accordo, sorridendole di rimando.
Sarebbe stata semplice follia recarci al campo scavi a quell'ora e da sole ma la voce di un uomo, intento a fumare, ci trattenne. La rossa presentò entrambe e nel dire il mio nome, sorrisi a quel buffo e anziano signore. Non capivo bene cosa stesse succedendo e perché un uomo così vecchio girovagava da solo. Disse poi di aver letto di mio padre e affermò la rischiosità da scavare in luoghi dimenticati dal tempo. "Però è così facendo che le antiche verità tornano a galla." risposi incuriosita dalla conversazione, per poi aggiungere "Sa dirci cosa contrabbandava il suo datore di lavoro nello specifico? Ricorda qualche oggetto in particolare?" |
L'uomo riconobbe Rotly e parlò degli scavi, esattamente come il professore aveva fatto, benché io mi sforzassi di non prestare ascolto a tali teorie.
Rimasi poi colpita ed affascinata dal suo racconto. "Eh, sembra lei abbia vissuto dentro un romanzo..." dissi divertita "Per quanto io possa odiare il contrabbando..." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Perlopiù tombe." Disse il vecchio a Quennie. "Tombe antiche che i suoi uomini profanavano in cerca di reperti di un certo valore." Raccontò. "Una sera ricordo decise di partire per un cimitero scoperto per caso presso i Carpazi... apparteneva ad una chiesa ortossa sconsacrata... secondo un ex monaco greco, che lui conobbe ad un mercato, in quel cimitero doveva trovarsi un manufatto preziosissimo, legato all'antico culto di pietre sacre... sarei dovuto andar con lui ma mi ruppi una gamba e dovetti rinunciare. Il mio padrone però non tornò più. Lui ed i suoi uomini trovarono la morte in una località non lontana dal confine Rumeno... la polizia slava affermò che erano stati sbranati da un branco di cani randagi." Scosse il capo. "Ma doveva immaginarlo... chi viola gli antichi segreti prima o poi ne paga il prezzo..." guardò poi Gwen "... si, un romanzo gotico a giudicare dal finale, ragazza mia..."
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I Carpazi e la Romania mi riportavano inevitabilmente alla memoria un romanzo gotico, questo era di certo inevitabile.
"Spero solo che, nel caso del professore, si tratti solo di un semplice esaurimento..." con un sorriso di circostanza. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Le parole di Gwen, in qualche modo, alleggerirono la tensione che ormai da più di ventiquattro ore sembrava non abbandonarmi.
L'uomo, invece ci parlò di cosa avvenne al suo datore di lavoro e alla sorte che gli toccò. Incredibile pensare che forse, essersi rotto la gamba fu la sua fortuna più grande. "Sto facendo delle ricerche su temi che trattano la demonologia." dissi successivamente "Essendo lei molto esperto e, se posso, anche parecchio colto, sa dirmi per caso qualcosa al riguardo?" domandai per poi aggiungere "Ha mai sentito parlare del libro 'Ortensia Celestiae'?" Poi mi voltai verso Gwen, fingendo tranquillità "Sicuramente è solo stress causato dal troppo lavoro. Non è la prima volta che a mio padre capita." mentii sperando che la rossa stesse al gioco. |
"Ortensia Celestiae..." disse il vecchio cercando di ricordare "... si... rammento che un libro con questo titolo una volta arrivò nella bottega del mio capo... era un'edizione antica, vecchia, persino rovinata... solitamente se in cattive condizioni i libri non interessavano al mio datore di lavoro, poichè i collezionisti esigono edizioni ben conservate... tuttavia ricordo che lui invece comprò quel vecchio libro e lo tenne per sè... quando gliene chiesi il motivo mi rispose che gli avrebbe portato fortuna... accadde una settimana prima che partisse per i Carpazi... in particolar modo era interessato ad uno dei capitoli... quello in cui si parlava di un segugio... un segugio infernale..." scosse il capo "... che scherzo del Destino... inftti una settimana dopo morì sbranato proprio da un grosso cane sui Carpazi..." fissando Queennie e Gwen.
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Le parole dell'uomo non servirono proprio a rincuorare.
Soprattutto perchè solo poco prima avevamo avvertito il latrato inquietante di un cane nei paraggi del campo. Iniziavo ad avere davvero i brividi, era tutto strano, ambiguo ed incomprensibile. "Certamente una curiosa coincidenza..." commentai, senza tono. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Sgranai gli occhi con preoccupazione, mi voltai verso Gwen e, ricercando i suoi occhi, tentai di trovare una risposta credibile da dare al vecchio.
"C-certo." risposi dubbiosa "E' davvero una particolare coincidenza. Il destino opera per vie davvero bizzarre, non trovate?" Il libro, che ricordassi, era rimasto a casa mia e, in quel momento, capii che ne avremmo avuto bisogno. Se demoni o cose simili ci avrebbero attaccato, nel libro, forse, ci sarebbe stato scritto come poterli combattere. |
"Ma non badate alle chiacchiere di un vecchio stolto come me, ragazze." Disse il vecchio, accorgendosi di aver inquietato Queennie e Gwen. "Sono racconti di molto tempo fa. Senza significato. Sarà meglio che ora vada. Vi auguro una buona serata." E si voltò per andare via.
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"Non si preoccupi..." sorridendo "Buona serata" gli augurai poi, quando andò via.
"A questo punto, direi davvero di tornare dentro, se non voglio che escano a cercarmi..." annuendo ed avviandomi verso la sala. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Stavo diventando pazza.
Quelle non erano chiacchiere, non erano assurde favolette utilizzate per spaventare i bambini. Quella, paradossalmente, era la realtà. Ma ancora non potevo dimostrarlo. "Buona serata!" lo salutai senza trattenerlo ulteriormente. "Allora, io temo che il libro sia rimasto a casa mia... e crogiolarci ora sarebbe inutile." esposi a Gwen con fare calmo "Ci conviene fingere naturalezza e pensarci da domani mattina, con la mente un po' più lucida." dissi mentre ci stavamo avviando all'interno della sala "Evitiamo di dire in giro di aver sentito suoni e versi strani e dovremmo cavarcela... almeno spero." |
Gwen e Quennie salutarono il vecchio, poi la figlia di Rotly espresse alla studentessa rossa i suoi dubbi e le sue inquietudini.
Infine tornarono dentro, anche per attirare l'attenzione degli altri. Nella sala stavano servendo il dessert e mancava poco alla fine della cena. |
Tornai rapidamente da Minsk e, una volta accomodata, gli parlai.
"Mi perdoni, sono stata chiamata dal mio relatore dell'università. C'erano problemi con la tesi." |
"Ah, mi spiace." Disse Minsk a Queennie. "Pensavo mi avesse dato buca." Sarcastico. "Beh, se ha bisogo di un aiuto per la tesi non si faccia problemi e conti pure su di me."
Intanto i camerieri servivano il dessert. "Tornando a noi..." Minsk alla ragazza "... ho saputo che suo padre è molto amico con un sacerdote... un certo Don Nicola... beh, io credo che si questo il punto della questione... è quest'amicizia che ha dato a suo padre i problemi che noi tutti ormai conosciamo." |
“Non mi permetterei mai di bidonarla.” risposi per poi prendere una sorsata d’acqua.
Non appena arrivarono i dessert, ringraziai i camerieri con fare educato e ascoltai le parole di Minsk. “Come sa della sua amicizia con Don Nicola?” domandai sospettosa “Avere delle amicizie tra i sacerdoti, in teoria, non dovrebbe portare alcun problema. Non sono forse le persone più vicine a Dio?” |
Tornammo dentro mentre servivano il dolce, lei tornò da Minsk ed io tornai dai miei colleghi.
L'incontro con quell'uomo mi aveva gettato addosso altri pensieri, ma provai a non pensarci, mentre ormai eravamo alla fine della serata Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Nel mio lavoro, ragazza mia, l'informazione è un'arma potente." Disse Minsk mangiando il dolce. "Ho studiato a fondo il caso di suo padre, poichè solo conoscendo i fatti posso escludere tutto ciò che è tappezzeria. Per questo risolverò l'intera faccenda." Con tono di chi è sicuro di sè. "Dio?" Ridendo piano. "Non esistono persone vicino a Dio, per il semplice fatto che Lui non esiste." Finendo il suo dolce. "Davvero ottima la glassa. La crema invece la trovo un pò troppo corposa." Sorridendo.
Intanto Gwen era tornata al tavolo con Oko e Reg. "Ehilà, ti stavamo dando per dispersa." Disse Oko nel vederla tornare. "Tutto bene?" |
“L’informazione può essere un’arma anche a doppio taglio.” risposi per poi mangiare una fetta di torta “Se diventa ossessiva, allora si finisce per essere vittime di sé stessi.” aggiunsi.
Le sue successive parole mi fecero riflettere, dandomi spunti interessanti su cui - in tempi più sereni - avrei lavorato. “Non so dirle se Dio esiste o meno. Penso però che i credenti hanno tutto il diritto di confidare nella sua presenza. Alla fine, chi siamo noi per avere la certezza di essere in possesso della verità assoluta?” domandai con curiosità per poi ultimare il dolce “Guardi, io amo qualsiasi cosa sia dolce. Penso che solo le meringhe mi disgustino, poi il resto lo divoro senza troppi problemi!” |
Minsk rise e versò dello spumante nei loro bicchieri.
“Brindiamo allora alla ragione, alla scienza ed al buonsenso.” Disse alzando il bicchiere e guardando Queennie negli occhi chiari. “Le uniche armi che possono difenderci dai demoni e dagli spettri chiamati ignoranza, superstizione e follia. Le armi che ci permetteranno di aiutare suo padre.” E assaporò lo spumante. |
"Sì, dovevo solo fare una telefonata ed ho perso un po' di tempo. Ho pure incontrato un tipo anziano che alloggia qui in albergo. Da giovane, lavorava presso un antiquario contrabbandiere, ci credereste?" Divertita.
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Facemmo tintinnare i nostri bicchieri, brindando a quelle parole che mi sembravano essere quasi sconclusionate.
Cominciai a sospettare che Minsk non avesse davvero le risposte che andavo cercando. “Inizierò a pensare che sia più interessato a mio padre piuttosto che a me.” scherzai per poi bere una generosa sorsata di vino. |
"Dai..." disse ridendo Reg a Gwen "... ti ha detto una mega balla e tu ci sei cascata." Divertito. "Sembra la trama di un romanzetto d'altri tempi."
Anche Oko rise. Nel frattempo, al tavolo con Minsk, Queennie faceva considerazioni su quell'uomo. Alle parole di lei l'affascinante studioso rise. "Quindi gradirebbe" divertito "che io, magari, usassi questo caso per far colpo su di lei?" Sorrise di gusto. "Beh, in effetti, nelle vecchie ballate magiare, spesso ho udito nei miei viaggi di lavoro in quelle terre selvagge racconti di audaci cosacchi che combattevano al fianco dei duchi polacchi contro i turchi, senza chiedere compensi, ma solo per sedurre le belle mogli o le focose figlie di quei signori." Finì il suo spumante. "Romantico, no?" Facendole l'occhiolino. |
Alzai le spalle con nonchalance mentre mangiavo il dessert.
"I contrabbandieri esistono, gli antiquari pure..." dissi tranquillamente, senza scompormi. "Era un tipo simpatico, comunque." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
“Penso che per capire cosa gradirei, dovrebbe indagare un po’. Tanto mi pare un esperto.” dissi sorridendogli. Se voleva giocare, allora l’avremmo fatto in due.
“Le ballate sono interessanti, ma diciamo che questi uomini, che non chiesero ricchezze, comunque ottennero la possibilità di sfogare i loro istinti più primordiali. Romantico non direi. Al massimo può considerarsi un concetto molto, molto, umano.” sussurrai quasi, per poi prendere un’ultima sorsata di vino. |
"Allora ce lo presentarai questo vecchietto da romanzo..." disse Reg a Gwen "... dico bene, no?" Ridendo.
"Ora sei nei guai!" Oko divertita all'amica. Nello stesso momento, all'altro tavolo, Queennie era con Minsk. "C'è da lavorare allora." Ridendo lui. "2 casi in una volta sola. Scoprire i demoni che affliggono il professore e svelare cosa piace alla sua bella figlia." Mentre i camerieri servivono amari, liquori e caffè. |
Scossi la testa.
"Parlate pure. Intanto conosceva il libro da cui Rotly sembra ossessionato, è stato una delle poche persone fin ora, sembra che quel libro sia totalmente sconosciuto a tutti..." commentai, riflettendo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Insomma, questo vecchietto è una sorta di avventuriero dotto." Disse ridendo Reg che non mollava la prese e continuava a fare battute.
"E cosa dice di quel libro?" Chiese Oko. |
Guardai Reg senza commentare.
"Si intitola Ortensia Celestiae" dissi ad Oko "È un libro piuttosto vecchio, che tratta di demonologia nelle varie religioni. Non capisco perchè Rotly ne sia ossessionato..." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
“Basta capire cosa sia successo a mio padre, in realtà.” tornai seria “Il resto conta ben poco.” parlai quasi soprappensiero per poi fissare il caffè. Mi rifiutavo di berlo, avevo bisogno di un bel sonno.
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"Che titolo medievaleggiante." Disse Reg a Gwen.
"Si, credo fosse un testo latino, boh..." Oko. Al tavolo di Minsk, Queennie non vedeva l'ora di riposare dopo la lunga giornata. Poco dopo la cena terminò e tutti poterono lasciare il ristorante. |
Terminata la cena, mi alzai dalla sedia. Le gambe stanche e il richiamo del letto sempre più prepotente.
Non sapevo bene come dovevo comportarmi, lanciai unicamente un’occhiata a Gwen con cui, tacitamente la salutai. Poi attesi di vedere le azioni di Minsk. |
La serata al ristorante si concluse e Minsk salutò con garbo e gentilezza Queennie.
"La inviterei a fare una passeggiata, magari per bere qualcosa e chiudere la serata" disse "ma vedo che è stanca, quindi preferisco non trattenerla oltre e lasciarla andare." Sorridendo. |
“Ha il mio numero, se mai volesse contattarmi di nuovo.” risposi a Minsk con voce gentile.
Poi abbandonai la sala dove avevamo cenato e mi diressi in camera mia per concedermi una lunga dormita. |
Queennie raggiunse la sua camera e finalmente potè riposare.
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"Mi piacerebbe davvero sapere perchè lo ha studiato così tanto, ma non so se sarà in grado di dircelo..." commentai.
Avevo ancora davanti agli occhi il terribile incubo che avevo fatto qualche ora fa. Poi, la cena finì e fummo liberi di lasciare la sala del ristorante. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Giunta in camera, cominciai rapidamente a spogliarmi di quei vestiti che non vedevo l'ora di buttare.
Lasciai che la camicia e i jeans cadessero a terra, prima di coricarmi sul letto solo con la biancheria. |
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