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Clio scese di sotto e trovò Palos, Sammone e Cq nel cortile, sotto un porticato, in piedi davanti ad un tavolino.
Poco dopo arrivò anche Icarius con il locandiere che lasciò sul tavolo frutta e focacce con del latte. “Il nostro amico” disse Icarius indicando il locandiere “mi ha indicato come raggiungere il monastero Francescano. Lì la dottoressa” parlando di Clio al locandiere ora “deve guidarci in alcune ricerche filologiche.” “Non so di cosa stiate parlando” ridendo il locandiere “ma sento che è culturalmente importante.” Tutti risero. Fecero colazione e lasciarono poi la locanda, diretti al monastero con un carretto preso a noleggio proprio alla locanda. |
Raggiunsi gli altri, e scoprii che il locandiere aveva dato informazioni ad Icarius sul nostro viaggio.
Sorrisi a quelle parole, per poi avvicinarmi a Icarius per sussurrargli all'orecchio, cosicché il locandiere non sentisse. "Per carità, filologa no..." Sussurrai, divertita. Poi Risi con gli altri e consumai la colazione. Dopodiché ci mettemmo in marcia. |
“Mi piacerebbe” disse il vecchio a Gwen e ad Elv “scendere a terra con voi. Posso? Ho voglia di farmi un giretto prima di ripartire. Chissà quando rivedrò la terraferma.”
“Certo.” Annuì Elv, per poi fare l'occhiolino a Gwen. “Va a preparati, Tina. Scenderemo subito.” Alla ragazza. |
L'uomo chiese di scendere a terra con noi e io ed Elv ci scambiammo uno sguardo complice.
"Certo, vado" andando verso la cabina. Mi cambiai e raggiunsi Elv, che mi aspettava sul ponte. Quando uscii, mi accorsi che l'aria era particolarmente fresca, cosa che non avevo notato prima, presa com'ero dalla tensione della gara. "Andiamo?" chiesi dunque ad Elv, stringendomi nel mantello. |
“Allora sceglieremo insieme la tua specialità...” disse pianissimo Icarius all'orecchio di Clio.
Lasciarono poi la locanda e si avventurarono per le stradine che salivano il Monte di Santa Lucia. E poco dopo avvistarono il monastero Francescano. Lo raggiunsero e Palos bussò. Poco dopo un frate aprì il portone. |
Raggiungemmo così il convento francescano di cui Icarius mi aveva parlato.
Da lì sarebbe cominciata la nostra ricerca. Bussammo, e un frate dopo poco venne ad aprire. Io non sapevo esattamente cosa stessimo cercando, così guardai Icarius, sapendo che avrebbe gestito bene la situazione, giustificando la nostra ricerca. |
Gwen, Elv ed il vecchio scesero a terra e si addentrarono nella città.
Poco dopo si sedettero a mangiare in una locanda. E qui Elv ne approfittò per parlargli del biglietto che poi gli mostrò. E lui lo lesse con attenzione. |
Scendemmo a terra e, dopo aver girato un po' , ci fermammo a mangiare in una locanda.
Li` Elv porse il biglietto all'uomo, che lo lesse con attenzione, mentre noi attendevamo una risposta. |
“Salve, padre...” disse Icarius al frate “... siamo studiosi e ci occorre consultare la vostra biblioteca. E' possibile?”
“Certo.” Annuì il religioso. Li condusse così all'interno del monastero, fino alla biblioteca. “Vi lascio tranquilli.” Fece il religioso ed andò via. “Cq...” chiamò Icarius “... comincia le ricerche.” Il piccolo droide cominciò allora a scansionare i titoli ed i codici di tutti i testi presenti. E dopo alcuni minuti individuò un antico testo. Icarius lo prese e lo mostrò ai suoi compagni. E recava questo titolo: “Miti e leggende Nolhiane” |
“Sembra l'indizio per una qualche ricerca...” disse il vecchio ad Elv e a Gwen “... dove l'avete trovato?”
“Per caso...” mentì Elv “... potete darci qualche indicazione?” “Mi viene da dire che nella piazza qui indicata” fece il vecchio “c'è un grande Crocifisso... potreste partire da lì...” |
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