Camelot, la patria della cavalleria

Camelot, la patria della cavalleria (http://www.camelot-irc.org/forum/index.php)
-   Castello (http://www.camelot-irc.org/forum/forumdisplay.php?f=24)
-   -   I Pilastri di Afravalone (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=2181)

Altea 19-02-2014 20.31.31

Era meglio non ribattere pensai..dovevo solo aspettare...attendere e poi sarebbe arrivato il primo Venerdi del mese e forse me ne sarei andata..avrei dimenticato tutto...ma alla sera dovevo parlare con Geroa..forse questo era il sortilegio...lui aveva dimenticato chi fosse veramente e solo la sera il suo vero animo usciva, quando tornava a sembianze umane...eppure se definiva quel Castello del Dolore era a conoscenza di ciò che gli era successo..forse odiava se stesso per essere stato vittima di se stesso credendo in quella donna.
Poi il suono del campanellino e quella domanda..un fiore...non me la aspettavo davvero..."La rosa...milord...perchè assume vari significati in base ai sentimenti che si vuole rappresentare".

Clio 19-02-2014 22.11.41

Sorrisi, rivolgendo un leggero inchino alla donna che ci aveva fermati.
"Madama Layl, è sempre un piacere rivedervi.. per carità, sopporto a stento me stessa, figuriamoci un'altra donna..." risi "Devo parlarvi.." dissi poi, tornando seria.
"Non so se ne siate a conoscenza o no, ma state dando rifugio ad un fuggiasco, il suo nome è Guisgard.. alto, moro, occhi azzurri, portamento altezzoso, pare sia addirittura un cavaliere... sapete bene che non verrei mai a importunare i vostri clienti ma.. in questo caso è diverso.. vedete, egli è uno schiavo, anche se non vuole darlo a vedere, dunque ci potrebbe essere una ragazza che sta lavorando gratis, poiché naturalmente non ha denaro con sè.. e anche se ne avesse, non sarebbe mai abbastanza per una delle vostre ragazze.. io capisco che le ragazze possano essere caritatevoli, ma abbiamo bisogno di lui per una missione importante..." lasciai scivolare alcune monete nella mano curata della donna "Non ho alcuna intenzione di seminare il panico, né di infastidire i vostri clienti, e vorrei che non puniste la ragazza.. desidero soltanto trovare quell'uomo, posso contare sul vostro aiuto e sulla vostra discrezione, madama?" sorrisi.

Guisgard 20-02-2014 00.49.39

Così, Elisabeth, Daizer, la piccola e i due monaci tornarono alla locanda.
Salirono nella loro stanza ed attesero che tornasse la sera.
I due religiosi allora recitarono i Divini Misteri del Santo Rosario ed altre orazioni.
Daizer invece, sceso di nuovo al pianterreno, sistemò una ruota del suo carro, che durante il viaggio era finita in qualche fossato di troppo.
Il contrabbandiere risalì verso il tardo pomeriggio.
Portò in camera alcune mele che aveva colto nel giardino della locanda.
La bambina per tutto il tempo non disse nulla, restando accanto ad Elisabeth con lo sguardo perso nel buio.
Poi, quando il crepuscolo lasciò il cielo e si fece buio, la campana della chiesa cominciò a suonare.
“E' l'ora della messa...” disse Daizer voltandosi verso Elisabeth.

Guisgard 20-02-2014 00.56.17

Quella donna era lì, davanti ad Eilonwy ed alla bambina.
Le fissava senza dire nulla.
Non sembrava neanche reale, ma più una visione.
Una visione che divenne di colpo incerta, fino a confondersi con le increspature dell'acqua nelle fontane.
Tutte le statue del giardino, allora, mostrarono un lieve inchino col capo, per poi tornare di nuovo immobili.
Si erano rivolte alla bambina, che ora appariva diversa.
Benchè infatti il suo aspetto non fosse cambiato, i suoi occhi e l'espressione del viso erano diverse.
“La statua della ninfa” disse la piccola con una voce ora mutata “dice il vero... devi trovare Isolde e costringerla a toglierti la maledizione... io posso fare ben poco... la mia magia è potente in questo palazzo, ma fuori si dissolverebbe come neve al Sole... per questo sei qui... per avere il mio aiuto... ed io ti aiuterò a trovare Isolde...”

Guisgard 20-02-2014 01.06.43

“Bene...” annuì la figura incappucciata a quelle parole di Altea “... va nel giardino” rivolgendosi poi al servitore “e cogli la rosa più bella.”
“Si, milord.” Mostrando un inchino col capo il servitore.
Ed uscì.
Tornò poco dopo con una bellissima rosa, di una rosa scuro.
“Questa rosa” adagiandola la figura nei capelli di Altea “simboleggia la mia gratitudine verso di voi... per essere rimasta fino al primo Venerdì...” nel sistemare la rosa era vicino a lei ed Altea poteva sentire il pessimo alito di quell'individuo incappucciato “... ma badate che essa muterà colore qualora non verrà rispettato da parte vostra l'impegno di restare qui fino a quel primo Venerdì...”
Congedò allora il servitore e lui tornò a sedersi a tavola per poi riprendere a mangiare.
“Naturalmente” aggiunse “siete libera di girare per il castello a vostro piacimento... fino a quando il Sole non sarà tramontato...”

Guisgard 20-02-2014 02.16.56

Quadro VII: la Città della Gioia


“<<Questo l'ho già passato,>> si lamenta con il suo cuore.
<<E' vero, l'hai vissuto,>> risponde il cuore. <<Ma non l'hai mai superato.>>
Il guerriero allora comprende che il ripetersi delle esperienze ha un'unica finalità: insegnargli quello che non vuole apprendere.”

(Paulo Coelho, Manuale del guerriero della luce)



Layl sorrise a quelle parole di Clio.
“Le mie ragazze” disse “non sono certo delle sprovvedute, anzi... e sono sicura che sanno di certo badare ai loro interessi ed ai miei, naturalmente... quanto al fuggiasco che cercate, capitano... vedete, qui non usiamo chiedere i loro nomi ai nostri clienti... per il resto, la descrizione che fate di lui è molto vaga... e comunque la prima regola che insegno alle mie ragazze è quella di non guardare mai troppo a lungo un cliente in faccia... questo aiuta ad essere professionali... gli occhi di un uomo, il suo sorriso, beh, possono essere pericolosi... e chi fa il nostro mestiere non può correre rischi...” guardò la ragazza e poi tutti i suoi soldati “... l'unica cosa che posso fare per voi è condurvi dove ora sono alcune delle mie ragazze... ma voglio la vostra parola che nessuno sarà costretto a seguirvi con la forza e contro la sua volontà... e so che rispetterete questa mia richiesta... dopotutto siete una donna come lo siamo io e le mie ragazze... prego, seguitemi...” e condusse i militari attraverso un piccolo corridoio, dal quale si accedeva a delle scale.
Da qui scesero in una piccola tavernetta, dove un camino acceso scaldava l'ambiente.
E si udivano risate e voci sovrapposte.
Infatti attorno ad un tavolo c'erano diverse ragazze dall'aria molto allegra.
In piedi, ad osservare divertiti quella scena, vi erano anche alcuni dei clienti della casa, oltre a qualche servitore di madama Layl.
“Ed io chi sono, sir Guisgard?” Chiese una delle ragazze.
“Beh...” fece lui che era seduto in mezzo a tutte loro “... i tuoi occhi da cerbiatta, i capelli chiari e la tua pelle bianca mi fanno pensare ad una bellezza pulita, acqua e sapone... direi dunque che tu potresti essere Arianna di Cnosso!”
“Era una principessa, vero?”
“Altrochè!” Esclamò Guisgard. “E sposò un dio!”
“Sentito?” Fece lei. “Un dio! Ah, finalmente un vero amante!”
“Già...” annuì un'altra di quelle ragazze “... l'unico allora che non sfiniresti!” E tutte risero.
“Ed io, sir Guisgard?” Un'altra ragazza.
“Vediamo...” fissandola lui, come l'artista in cerca di ispirazione “... capelli biondi... raccolti in due lunghe trecce... gote rosse, occhi luminosi... si, tu saresti perfetta nei panni d'Isotta la bionda!”
“Era anche lei una principessa?”
“Era una regina!” Rispose lui.
“Ed aveva un principe azzurro?”
“Eh, bellezza...” sorridendo Guisgard “... nessun principe azzurro, credimi, poteva reggere il confronto col suo Tristano!”
“Fortunata allora!” Esclamò qualcuna delle ragazze.
“Diteci, sir...” avvicinandosi a lui un'altra “... si vede che voi vi intendete di donne... come sono quelle dei paesi stranieri?”
“Si, rivelatecelo!” Chiesero in coro le ragazze.
“Beh...” portandosi le mani dietro la nuca lui “... vi dirò... ho notato che il clima influisce sulla loro indole...”
“Davvero?” Domandò una ragazza.
“Certo, piccola...” facendo l'occhiolino lui “... per esempio... le donne delle isole del Sud, essendo baciate costantemente dal Sole ed avendo la salsedine spesso sulla pelle, tendono a vivere con passionalità ogni emozione... sono appassionate, capricciose, lunatiche, gelose e possessive, capaci di grandi slanci e travolgente trasporto, come le eroine di Plauto o di Petronio... vi sono poi quelle che vivono nei nobili ducati e nelle aristocratiche contee ... sempre a contatto con artisti e mercanti... sono donne particolari, spesso disilluse, convinte che l'amore sia solo racchiuso nello splendore dei quadri o nelle rime dei poeti e i loro mariti le circondano così di libri ed opere d'arte... eh, però sono le più affascinanti da corteggiare... diciamo che sono meravigliosi fiori che aspettano solo di essere colti... ricordano le protagoniste dei romanzi cortesi, come Ginevra, Enide, Isotta... vi sono poi quelle che abitano gli sterminati territori imperiali... donne fredde come il rigido clima teutonico che le circonda... sono un po' celtiche, un po' germaniche e benchè il loro lignaggio oggi le abbia rese accomodanti ed indulgenti, nel loro animo conservano un po' di quel sano ardore goto, longobardo... e se un uomo sa risvegliarlo, se sa accenderlo, beh, può davvero scoprire l'indomito fuoco che queste donne si portano dentro... e voi capite cosa intendo, vero?” Guardando alcuni uomini che ascoltavano divertiti.
“Altrochè, amico mio!” Esclamò uno di quelli.
“Parlate per noi tutti, cavaliere!” Fece un altro.
“Insomma ne avete conosciute di donne, sir...” sussurrò una delle ragazze.
“Eh, mia cara...” fissandola Guisgard, per poi prendere la sua mano e sfiorarla con un bacio “... ma nessuna, credimi, aveva occhi luminosi come i tuoi...”
“Non mi fiderei mai di uno come voi...” sorridendo lei “... parlate troppo bene...”
Lui le fece l'occhiolino.
“Credo sia quello il vostro uomo...” fece Layl, indicando Guisgard a Clio ed ai suoi soldati “... ricordatevi però l'impegno che vi ho chiesto, capitano...” aggiunse fissando il Capitano della Guardia Reale.
http://www.theerrolflynnblog.com/Tin...juan-19481.jpg

Altea 20-02-2014 14.53.33

Sentii la rosa e la sua mano scivolare tra i miei capelli....iniziavo a farmi una idea, forse sbagliata o forse giusta.
Mi sedetti dopo di lui al tavolo e rimanevo sempre ad ascoltarlo, presi del dolce mentre lui continuava a mangiare ancora insaziabilmente...la rosa tra i capelli avrebbe mutato colore...ovvio per un incantesimo...il primo Venerdi...non uscire di sera e la notte quindi non vederlo nelle sue reali sembianze..forse questa era la chiave per farlo uscire dal maleficio..e solo lui la conosceva. Guardavo il piatto e pensavo..forse altre prima di me avevano provato ma poi...non osavo pensarci, rabbrividii..e forse mi sarebbero state date prove più forti, e presumo la più forte quando avrei visto le sue fattezze non naturali...dovevo essere ferma, forte...in fondo non mi stava facendo del male, non mi stava attaccando..dovevo aiutare lui e la gente del maniero e del Borgo.
Iniziai a mangiare il dolce..poi interruppi il silenzio..."Bellissima questa rosa, avete pure dei giardinieri eccellenti milord, o forse è la Natura che ha generato una rosa cosi splendida...e io ringrazio voi per la vostra gratitudine nel volermi come vostra ospite...sappiate una cosa..io ho una indole molto testarda e anche avventuriera, raramente amo la staticità ma seguirò le regole del vostro castello...e starò qui fino a quel Venerdi...come vedete..mi fido di Voi e spero non mi deludiate, potreste essere chiunque e avere intenzioni negative verso di me...ma ho fiducia in voi e certo non scapperò..non ho motivo di farlo vero?" lo osservai con aria enigmatica, sotto quel cappuccio si vedeva solo il luccicchio delle sue pupille.

http://i61.tinypic.com/10poqyq.jpg

Clio 20-02-2014 15.51.22

Annuii a madama Layl "Sì è lui.. grazie.. non temete, verrà spontaneamente..".
Restai ad ascoltarlo reprimendo a stento un risolino. Era un vero esibizionista, altroché.
"E così siete un cavaliere.." dissi, in un momento di silenzio, con lo sguardo fisso su di lui "Devo dire che non mi avevate dato affatto quest'impressione..." sorrisi, quasi stessi scherzando, non volevo turbare l'atmosfera ludica nella sala.
"La cavalleria, a quanto mi risulta, ha una sua etica, un suo codice di comportamento... un cavaliere non rifiuta di misurarsi con un suo simile ridendogli in faccia, non invalida un duello arrendendosi.. se non foste più che uno schiavo, qualcuno potrebbe offendersi.. mah, ma infondo.. un cavaliere non combatte per denaro.. così come non fugge, non si nasconde.. " sorrisi "Beh, anche se devo dire che capisco che sia difficile lasciare una compagnia tanto piacevole.." sorridendo alle ragazze "Ma temo che questa vostra vacanza sia durata anche troppo.." scossi la testa "Ah, mi dispiace, ma non so fare giri di parole poetici come i vostri, e temo di non avere tempo da perdere... dunque andrò dritta al sodo.. il reame corre un grave pericolo, e domattina partirà una spedizione per salvare Afravalone.. ma un nostro comune amico ha espressamente richiesto la vostra presenza... se voi non ci sarete, non solo si rifiuteranno di partire, ma metteranno a soqquadro l'intera città per trovarvi.." sorrisi "Io non credo che un cavaliere che ha giurato di difendere gli inermi possa tollerare che qualcuno patisca a causa sua.. ma so anche che nessuno fa niente per niente.. quindi vi propongo un patto.." i miei occhi erano fermi nei suoi "Dimostrate che non state mentendo per deliziare queste affascinanti fanciulle, che siete davvero un cavaliere a dispetto del vostro comportamento irrispettoso.. venite con noi, e io farò in modo di riscattare la vostra libertà.. anche se mi disgusta arricchire ulteriormente Gufo Scarlatto... ma trovo vergognoso che un cavaliere venga fatto schiavo...".
Sostenni il suo sguardo, decisa e fiera.
Avevo imparato ad ascoltare sempre e solo la mia testa e il mio cuore, senza curarmi del pensiero altrui. Forse ero stata troppo generosa con quell'uomo, infondo, anche lui mi aveva considerato una povera fanciulla indifesa. Anche lui aveva riso di me, esattamente come quei mercenari, e non c'era cosa che odiassi di più.
Ma era un cavaliere, se non stava mentendo, e mi era stato insegnato che un cavaliere è come un fratello, che sia amico o nemico, va rispettato e aiutato se è in difficoltà.
Le parole servono poco, l'esempio insegna mille volte di più. Non basta affermare di essere un cavaliere se non ci si comporta come tale.
E poi, l'idea di far infuriare Gufo Scarlatto mi divertiva non poco. Senza contare che non avevo tempo da perdere veramente, Karel stava morendo, il re prigioniero, eppure la città si era fermata per cercare questo schiavo.
Nulla avviene per caso, magari riuscirà dove gli altri fallirebbero. Almeno, me lo augurai vivamente.
"Allora, sir.. cosa rispondete?" chiesi, impaziente.

Eilonwy 20-02-2014 17.43.50

Mi inchinai umilmente davanti alla bambina e le dissi: "Dama del Lagno, ma devo proprio andare da lei?....Davvero non c'è altra soluzione?....Quindi....è proprio vero che le Forze del Male sono diventate tanto potenti da superare l' immenso potere della piu' grande Strega Bianca e della piu' potente Fata di questo mondo?......Ma se vado da lei.....Isolde, attraverso il mio tatuaggio, potrebbe trovare il Sacro e Perduto Fiore della Tylesia, il quale è un' arma che fu nascosta dagli Arcangeli e da Lady Galatea per non farlo cadere in mani sbagliate! Quando io venni alla luce, la mia madrina mi designò Chiave del Fiore della Tylesia. E', anche, per questo motivo che non mi posso recare da lei!".
Ma avevo, per caso, altra scelta?
Dopotutto, desideravo da un bel po' di tempo di sbarazzarmi di questo maleficio.
Sospirai e ripresi a parlare: "E sia.....andrò dalla Strega Nera Isolde! Accetto con piacere il vostro aiuto, Milady!".

http://i57.tinypic.com/14348dz.jpg

elisabeth 20-02-2014 18.41.20

Eravamo tutti in una stanza.....il brusio continuo delle orazioni.......il sorriso fisso sulle labbra della bimba con la paura nei suoi occhi.....e io che cercavo di pensare.........cosa si può pensare nel paese che non c'e'........Daizer arrivò con un paio di mele....." chi ve le ha date ?......L'Oste che non c'e' ?......"....risi...cercai di farlo nel modo più simpatico....Al rintocco della campana.....ci guardammo involto e calò il silenzio nella stanza,....." Credo che possiamo andare in Chiesa...."...scendemmo le scale ...silenzio...andammo in strada......non c'era nessuno.....camminammo in silenzio....e arrivammo alla Chiesa....entrammo non c'era nessuno.......dopo un pò arrivò il prete ed alzando le braccia..accolse gli abitanti di quel paese....ci voltammo verso le porte della Chiesa e li vedemmo entrare.....sorridenti vivi....ognuno prese il suo posto.....e poi il cestino dei soldi e il cestino delle sorprese......già...guardai Daizer......prese qualcosa......me lo diede..."Daizer un'alro frammento d'ossa..."....strinsi la mano della ragazza nella mia........e fini' la Messa....feci la stessa domanda alla Signora e lei..la stessa risposta mi diede......uscimmo e arrivammo davanti alla casa del Borgomastro........e lui fu di nuovo tra noi......la sua barba bianca e la sua saggezza....tutto come il giorno prima....nulla di diverso........entrammo nella sua casa.....ma prima di farlo....sussurrai a Daizer....." Tutto quello che a questo punto non vivrai lo hai vissuto ieri....e lo vivremo per altre mille volte...ad ogni rintocco di campana....può essere vita questa....'....no...e' solo morte...."...entrammo nella sua casa......preparò la tisana all'alloro per tutti e tutti la bevemmo tranne la ragazza....che non si scompose nel suo silenzio......." Borgomastro....... a questo punto mi rendo conto......che tutto questo che sto vivendo e' sospeso tra la vita e la morte...questo e'un' altro frammento d'ossa...e adesso ditemi cosa dobbiamo fare...in maniera che io possa scrivere ogni cosa....possa disegnare una mappa.....possa ricordare domani, qual'e' il nostro compito......".....

Guisgard 20-02-2014 19.55.29

La voce di Clio fece scattare Guisgard.
Il cavaliere allora, quasi d'istinto, portò la mano sull'elsa della sua spada, ma poi, guardandosi rapidamente intorno, si accorse che i soldati avevano praticamente bloccato ogni via d'uscita da quella tavernetta.
Guisgard abbandonò così ogni velleità di resistenza e fuga.
“In verità” disse mostrando un sorriso irriverente a Clio “sin dal mio arrivo in questa città non mi è mai stata data la possibilità di misurarmi con qualcuno che mi stesse alla pari...” sorseggiando del vino “... e visto che ribadite così spesso le virtù che un vero cavaliere deve possedere, beh, forse ve ne sfugge una...” rise appena “... ossia che un cavaliere non si batte mai contro una donna...” si alzò dalla tavola, sorridendo alle ragazze che gli erano intorno “... e voi questo siete, una donna...” avvicinandosi a Clio “... benchè facciate di tutto per convincere voi stessa e gli altri del contrario... ma non vi basterà portare un'uniforme e impugnare una spada per negare la verità... avrei potuto battervi facilmente e disonorarvi davanti ai vostri soldati...” sorrise ancora “... ma dopotutto, nonostante non sembri, sono un cavaliere, no? L'avete detto voi... quanto al vostro ignorare poesia e versi, non fatevene un vanto, milady, poiché, vi rivelerò, pare che agli uomini piacciano le donne romantiche, passionali... quelle invece che vogliono apparire troppo decise e col piglio del comando temo finiscano con lo spaventare i maschietti...” rise di gusto.
“Prestate fede a ciò che dice...” disse uno dei presenti a Clio “... è un vero esperto in fatto di donne!”
“Non lo sono, amico mio.” Fissandolo Guisgard. “Ma comunque non occorre esserlo, per capire che il nostro capitano, qui, vuole apparire più mascolina di quanto in realtà non sia.” Indicando Clio. “Datemi retta...” guardandola negli occhi “... riponete armi e corazza e lasciatevi andare... siete troppo bella per giocare a fare la Clorinda...”
“Anche Clorinda era una principessa, sir?” Chiese una delle ragazze. “Ed aveva un innamorato?”
“Era figlia di un re.” Rispose Guisgard. “Si, era molto amata. Ma sfortunatamente anche lei perse troppo tempo a giocare ai cavalieri per accorgersene prima.” Tornò a fissare Clio. “Comunque, ciò che siete non è affar mio... ma mi chiedo... perchè mai mi offrite la libertà? Perchè volete riscattarmi da Gufo Scarlatto? Non pensate che alla minima occasione fuggirei? Non ho nulla da spartire con gli affari del vostro regno... ho un viaggio da riprendere ed una terra ancora tutta da conquistare... le faide del vostro reame non mi riguardano...”

Guisgard 20-02-2014 19.59.42

Tutto si era ripetuto.
La messa, poi di nuovo la casa del Borgomastro.
L'uomo fissò Elisabeth e sorrise, come a volerla rassicurare.
“Recatevi nel cimitero del villaggio...” disse “... la terza tomba sulla destra, una volta passata la statua dell'Angelo Vegliante... è una sepoltura senza nome apparentemente... ma pulendo ciò che resta della lapide, riuscirete a leggere il nome inciso sulla pietra...”

Elisabeth aprì gli occhi di colpo.
Accanto a lei vi era la bambina, serena ed ancora addormentata.
Erano nel letto della loro stanza.
Daizer invece sembrava non esserci.
E neppure i due monaci.
Ma poco dopo il contrabbandiere tornò nella stanza.
“Ho raccolto altre mele...” mormorò “... crescono sull'albero che c'è nel giardino della locanda... almeno non c'è bisogno di aspettare nessuno per coglierle... visto che anche stamattina il villaggio sembra disabitato... ancora una volta...”
Infatti da poco aveva iniziato ad albeggiare.

Guisgard 20-02-2014 20.02.33

“Non temere...” disse la bambina ad Eilonwy “... non è tanto semplice trovare il Fiore Azzurro... purtroppo non si tratta di Isolde contro di me o contro lady Galatea... qui siamo davanti ad una maledizione, dunque alla più oscura magia nera, evocata da una strega... sono state tirate in ballo potenze devastanti... devi trovare la strega Isolde e fare in modo che annulli l'oscuro incanto di cui sei vittima...” sorrise e svanì.
Un attimo dopo cominciò a formarsi un vapore bianco, come generato dalla pioggia che cadeva sui canali e sulle fontane del giardino.
E da quel vapore prese forma una figura.
Una bellissima donna.
Eilonwy ne riconobbe subito l'aspetto, avendola vista in quel ritratto: era la Dama del Lagno.
E nella sua reale forma, la fata chiamò, con un battito di mani, il merlo, Aladiah e Coco.
“Avete riposato bene, amici miei?” Chiese loro la fata.
“Si, forse anche troppo...” fece il Cherubino.
“Ora partirete con Eilonwy.” Sorridendo la Dama del Lagno.
“Per andare dove?” Domandò Coco.
“Dalla strega Isolde.” Rispose la fata.
“Non sarà pericoloso, signora?” Chiese il merlo.
“E' l'unico modo affinchè tu ed Eilonwy vi liberiate dalle maledizioni che vi hanno imposto.”
“Come la troveremo?” Domandò il merlo.
“Andrete nella foresta...” spiegò la fata “... là, sarà la stessa Isolde che vi troverà...”

Guisgard 20-02-2014 20.06.41

“Se avessi voluto prendervi con la forza” disse la figura ad Altea “l'avrei fatto già, milady... ma possedere in questo modo una donna è quanto di meno eccitante ci sia... è la passione, l'ardore ed il desiderio a rendere sensuale una donna... prenderla con la violenza invece nega tutto ciò... e poi un uomo che ha bisogno di violentare una donna è solo vigliacco...” si allontanò dalla tavola, per sedersi su un grosso seggio e fissare il cielo piovoso dalla finestra “... molti odiano le giornate grigie... stolti... solo perchè amano se stessi e le cose che somigliano loro... io invece mi riconosco in una giornata simile... nubi scure ed inquiete che si rincorrono e si avvolgono fra loro... il sibilo del vento simile ad un lungo e malinconico lamento... poi la pioggia che rende velata ed incerta la boscaglia... in uno scenario simile, celato e confuso, tutto trova protezione... anche le nostre angosce più profonde...” restò per un po' in silenzio “... voi amate la poesia, milady?” Chiese poi alla bella avventuriera. “Conosce qualche verso? Vi va di recitarne qualcuno per me? Oggi sono stanco e non ho voglia di leggere, ma solo di ascoltare...”

Altea 20-02-2014 20.22.09

Lo avevo sottovalutato...era un gentiluomo...il suo era un grande animo, ma la gente era spaventata dalla superstizione.
Mi avvicinai a quel seggio e guardai con lui quel paesaggio gotico..."Avete l'animo inquieto milord...e forse lo sono pure io..per svariati motivi che sono troppo lunghi da spiegare."
Poi quella richiesta improvvisa...."Poesia???Si la amo ma non profondamente, purtroppo mio padre ha avuto sei figli e cinque maschi e una femmina ovvero io...ma voleva tutti figli maschi per essere i migliori cavalieri del regno..e quindi mi ha imposto una educazione particolare...ma vi accontenterò...".
Pensai un momento guardando la pioggia battente e la foschia....e iniziai i versi..

"Per la verità, io non ti amo coi miei occhi,
perché essi vedono in te un mucchio di difetti;
ma è il mio cuore che ama quel che loro disprezzano
e, apparenze a parte, ne gode alla follia.
Né i miei orecchi delizia il timbro della tua voce,
né la mia sensibilità è incline a vili toccamenti,
né il mio gusto e l'olfatto bramano l'invito
al banchetto dei sensi con te soltanto.
Ma né i miei cinque spiriti, né i miei cinque sensi
possono dissuadere questo mio sciocco cuore dal tuo servizio,
avendo ormai perso ogni sembianza umana,
ridotto a schiavo e misero vassallo del tuo superbo cuore.
Solo in questo io considero la mia peste un bene:
che chi mi fa peccare, m'infligge pure la penitenza."

Clio 20-02-2014 20.31.28

Restai impassibile alle sue parole. Le avevo sentito fin troppe volte.
"Fate poco il gradasso, io sono molto diversa dalle donne a cui siete abituato e se indossassi un corsetto di seta non farebbe differenza, credetemi.. potrete impressionare qualcun'altra forse, ma sono fin troppo abituata a trattare con sbruffoni come voi... Avete ragione, però, indubbiamente.. io sono una donna, per fortuna, ed è per questo che non mi curo di come mi vedono gli uomini.." sorrisi "Perché uomini è plurale... e il plurale non fa per me.." mormorai, cambiando tono "Amore è singolare.. ma un uomo che giudica una persona basandosi sul suo aspetto, certo non può immaginare che ci sia chi riesca a vedere oltre le apparenze... ma se non sbaglio, non sono affari vostri.. e non tirate l'acqua al vostro mulino, non ho detto di non conoscere la poesia, ho detto che non amo i giri di parole.. specie quando il mio paese è in pericolo.. e comunque, per quanto riguarda il duello, credo siate un po' troppo altezzoso.." risi appena "trovare qualcuno più abile di me con la spada non sarebbe stato affatto disonorevole, certo sarebbe una novità assoluta ma proprio per questo vi avrei fatto i miei complimenti e sarei morta col cuore in pace.. si chiama onestà e rispetto.. ma voi avete invalidato un duello su cui si basava la stabilità del regno... piuttosto che vincere in questo modo, è molto meglio perdere lealmente..." sorrisi "Nessun compromesso..".
"Comunque, vi avevo offerto la libertà perché, che vi piaccia o no sono un cavaliere quanto voi, e mi è stato insegnato che un cavaliere va rispettato, che sia amico o nemico.. anche se, considerando che voi non fate altrettanto potrei fregarmene.. ma ho fatto un giuramento solenne quando sono stata armata, o avete dimenticato quel momento?" sostenni lo sguardo, impassibile "E so che non fuggirete perché mi darete la vostra parola, e la parola di un cavaliere è sacra... o siete un fellone, sir Guisgard?".
Alzai le spalle "Ma se vi sentite talmente superiore da rifiutare la mia offerta non c'è problema, sono stata fin troppo generosa con voi, non mi avete dato alcun motivo per esserlo, infondo, probabilmente mi conviene ripensarci.. vi consegnerò semplicemente a Gufo Scarlatto, se preferite, in modo che possa fare di voi ciò che vuole, è un suo diritto, infondo, siete uno schiavo..." scossi la testa "Se pensate che permetterò a quei bifolchi di torcere un capello alla popolazione per colpa vostra vi sbagliate di grosso..." lo squadrai con lo sguardo "Dobbiamo andare adesso, e sono certa che verrete con noi.. volete davvero che i Gufi entrino qui dentro e si sentano in dovere di rivoltare questo posto per trovarvi? Sareste davvero capace di usare queste ragazze come scudo umano, di nascondervi dietro le loro gonne? Non è molto galante da parte vostra... o siete solo un pallone gonfiato, che sa solo parlare? Che si vanta aver conosciuto un'infinità di donne, snocciola citazioni sull'Amore, perché in realtà non l'ha mai incontrato?" scossi la testa "La verità è che un po' di umiltà non vi farebbe affatto male.. Comunque... non ho intenzione di perdere altro tempo a causa vostra... a voi la scelta...".

Eilonwy 20-02-2014 21.23.28

Annuì seria alle ultime parole della Dama del Lagno e poi sentenziai davanti a tutti: "Molto bene, partiremo all' istante amici miei!....Vado a cambiami d' abito e a prendere le mie cose. Ci vediamo fuori dal castello con Dante!.....Milady....vi sarò sempre grata per la vostra ospitalità e il vostro aiuto".
Detto questo feci un leggero inchino e mi avviai verso la stanza dove mi ero coricata la sera prima.
Mi tolsi lo splendente vestito, le iridescenti scarpe e la coroncina di farfalle blu.
Decisi di mettermi uno dei miei abiti maschili.
Era un abito formato da una camicia bianca come le calzamaglie e da una giacca aderente di velluto nero con delle rifiniture d'oro come le scarpe.
Indossai una mascherina nera traforata e un mantello di velluto nero col cappuccio. Calai il cappuccio sul mio marmoreo viso, in modo tale che nessuno mi avrebbe riconosciuto se si fosse addentrato nella foresta.
Presi la faretra, l' arco, la Borsa Rimpicciolente e la Spada di Fuoco Fatuo.
Fatto ciò, mi diressi davanti al portone della casa della Fata del Lagno, in attesa che lei facesse emergere il palazzo dalle acque di quello stagno-fiume.

http://i58.tinypic.com/14y7e2o.png

Guisgard 21-02-2014 01.09.12

Una leggera nebbiolina avvolse il Lagno, rendendo incerto tutto ciò che circondava Eilonwy.
Un attimo dopo quella bruma cominciò a dissolversi a poco a poco, fino a quando la ragazza vide emergere alcune figure.
Erano tre: Aladiah, Coco ed il merlo.
Così, tutti insieme lasciarono quel luogo.
Seguirono l'irregolare e stretto sentiero che tagliava in due la foresta, fino a quando giunsero presso un piccolo ruscello.
Qui vi era un cavaliere, completamente bardato, che faceva abbeverare il suo destriero.
Si accorse allora di Eilonwy e dei suoi compagni di viaggio.
“Salute a voi, damigella...” togliendosi l'elmo ed avvicinandosi a loro “... come mai viaggiate per queste remote lande?”
E nel guardarlo da vicino, la ragazza si accorse che quello era il misterioso cavaliere che lei aveva sognato insieme ad Isolde.

Guisgard 21-02-2014 01.22.32

La figura incappucciata ascoltò con attenzione la poesia recitata da Altea.
Ascoltò ogni parola quasi in religioso silenzio, fissando talvolta gli occhi di lei, altre volte le sue mani che gesticolavano nel declamare i versi.
“E' una poesia molto bella...” disse alla fine “... ma inverosimile, irreale...” sentenziò “... un fiume di parole belle, ma vuote... nessuno può amare ciò che è brutto ed indegno... ciò che affligge la vista ed intristisce il cuore...” scosse il capo “... nessuno potrebbe credere a simili parole... neanche l'autore... solo Dio ama indistintamente i belli ed i brutti... per questo è Perfetto... detesto le parole inutili... le menzogne...” si alzò, per poi avvicinarsi alla finestra “... questo mi spinge a rifiutare la compagnia dei miei simili... odio il loro parlare, il loro mormorare... parole di circostanza... dette per paura o piaggeria... avete mai fantasticato su quale animale essere? Fra tutti gli animali quale sia il vostro preferito? Io adoro il cigno... resta in silenzio per tutta una vita... e solo prima di morire si abbandona ad un canto alla vita... si, adoro il silenzio... perchè è l'amato della Solitudine... la sua voce sono mille pensieri, infinite sensazioni... e quelle non hanno suono, se non quello dei battiti del cuore...” restò poi in silenzio per qualche istante “... ma non voglio tediarvi con questi discorsi, né imporvi la mia compagnia... come avete visto sono di indole inquieta e scorbutica... se volete, potete andare a visitare il castello... vi farò accompagnare da madama Geroa...”

Guisgard 21-02-2014 01.38.03

Guisgard, a quelle parole di Clio, mostrò un lieve sorriso da Guascone.
“Ma certo...” disse “... l'amore non è plurale, ma singolare... eh...” sospirò “... chissà, forse avete ragione voi ed io non conosco davvero l'amore, ma un po' mi intendo di donne... anche se, devo ahimè ammettere, non ho certo conosciuto quell'infinità di donne che voi mi attribuite, un po' so leggere nelle parole del gentil sesso... beh, siete fortunata e vi invidio...” le fece l'occhiolino “... si, vi invidio, visto che a quanto pare tra la pluralità di uomini come me a questo mondo, voi siete invece riuscita a trovare quel singolare soggetto che... com'era? Ah, si... che sa vedervi per quella che siete.” Rise, per poi voltarsi, finire il suo bicchiere di vino e prendere il mantello.
“Sir, non date retta a questi militari...” avvicinandosi a lui una delle ragazze “... qui possiamo nascondervi fino a domani... poi troveremo qualcuno che vi aiuti a lasciare la città...”
“Eh, bellezza...” sorridendo lui e accarezzandole la bocca con un dito “... solitamente i militari non mi fanno impazzire... anzi, in verità mi danno il nervoso... ma temo che stavolta abbia ragione il loro affascinante capitano... ormai il mio invidiabile nascondiglio qui da voi è stato scoperto e non mi va che quei mercenari possano piombare qui da un momento all'altro... sono davvero rozzi e brutti, sai?” Rise appena. “Su, ora è meglio che vada... ti va di salutarmi con un sorriso, dolcezza? Mi spiace non essere arrivato al punto da paragonare anche te ad un'eroina del mito o dei romanzi...”
“Non siate sciocco, sir...” fece la ragazza “... stanotte non vi troveranno e domani a quest'ora sarete già lontano da questa città... in cammino per quella meravigliosa terra che sognate da sempre e di cui ci narravate prima...”
“Per aver tentato di aiutarmi” sussurrò lui piano alla ragazza “ti paragonerò alla bella Nausicaa, che aiutò Ulisse dopo il suo naufragio...”
Poi con un vistoso inchino salutò tutte le altre ragazze.
“Un'uscita di scena davvero teatrale...” fissandolo madama Layl.
“Eh, mi spiace solo di non aver abbastanza denaro” ricambiando il suo sguardo Guisgard “per pagare una notte d'amore con voi, madama...”
“Quando ancora credevo nell'amore” fece lei “lessi una poesia in cui messer Amore donava una moneta ad ogni suo devoto...”
“Cercherò quella poesia allora...” annuendo il cavaliere “... ma fatelo anche voi, madama...” per poi avviarsi verso la porta “... allora?” Rivolgendosi a Clio. “Vogliamo andare? Direi di sbrigarci, o finirò col ripensarci... e non vorrei mai deludere l'alta considerazione che voi avete della cavalleria e dei suoi cavalieri, milady...”
http://www.julienslive.com/images/lot/1099/109912_0.jpg

Eilonwy 21-02-2014 13.23.22

Fui circondata da una leggera nebbiolina che mi fece apparire fuori dalla reggia incantata.
Vidi emergere delle figure dalla nebbia. Erano i miei amici!
Tutti insieme partimmo alla ricerca di Isolde.
Alla fine, giungemmo presso un fiumiciattolo dove un cavaliere mi chiese per quale motivo cavalcavo in quei luoghi. Il cavaliere era lo stesso visto in sogno. Era un giovane dai capelli biondo platino e gli occhi turchini ed indossava un' armatura dorata.
"Salute a voi, Cavaliere!....Sto cavalcando da qualche ora in questi boschi, poichè devo trovare la Strega Isolde. Voi per caso la conoscete? Sapete dove abita?" chiesi con tono incolore e facendo la finta tonta.
Guardai il figlio di Isolde con aria gelida e fiera da sotto la maschera.

http://img38.imageshack.us/img38/1743/ozena00004.jpg

Altea 21-02-2014 14.52.31

Egli ascoltava i versi del sommo Poeta in silenzio e sentivo i suoi occhi nei miei e sulle mie mani ma non provavo disagio poichè mi guardava con pensieri gentili e ne ero certa..poi egli ribattè con la sua solita sicurezza..a volte sembrava disarmante nelle sue parole.
Scossi il capo..."Condivido con voi ma devo anche dissetire...la Bellezza non è un concetto definito ma è un punto di vista personale...la Bellezza è visibile solo agli occhi di chi guarda. E permettetemi, milord, la descrizione che avete fatto del cigno dimostra in voi vi è pura poesia...e anche questa è una forma di bellezza".
Mi risedetti al tavolo mentre lui guardava fuori la finestra...ora sembrava stanco o forse solo turbato "Non preoccupatevi, non mi state tediando affatto anzi ho trascorso delle belle ore con voi come un ottimo padrone di casa sappia fare..e quando vorrete sarò felice di conversare piacevolmente con voi e non vi nascondo la mia curiosità nel vedere il vostro castello, sarò lietà di farmi guidare da milady Geroa".
Ero tranquilla ma in cuor mio speravo di non avere strane sorprese....mai abbassare la guardia Altea.

http://i57.tinypic.com/j9adlu.png

Guisgard 21-02-2014 19.23.59

“Non sono un poeta.” Disse la figura incappucciata ad Altea. “E comunque sbagliate... la bellezza non è un punto di vista. Forse fra due cose belle può esserci una preferenza, dettata dal gusto personale, ma tra una bella ed una oggettivamente brutta non vi è punto di vista che tenga.” Guardò fuori dalla finestra.
“Ormai è sera...” mormorò “... mi attendono alcune faccende che mi impediranno di cenare con voi... vi farà compagnia madama Geroa... e rammentate di chiudervi nella vostra stanza dopo aver cenato... vi auguro una buonanotte.” Ed uscì.
Poco dopo nella sala entrò Geroa con alcuni servitori.
E la donna ordinò loro di servire la cena.

Guisgard 21-02-2014 19.29.00

Quel giovane cavaliere sorrise irriverente alle parole di Eilonwy.
“Vi sbagliate...” disse con fare sicuro “... le streghe non esistono... sono un'invenzione della Chiesa di Roma per poter terrorizzare la gente ignorante, facendo leva sulla loro superstizione... esistono invece donne dotate di una sensibilità particolare, che le rende unite all'energia che fa pulsare tutte le cose... gli antichi, che non avevano il problema di dover convivere col flagello chiamato Cattolicesimo, le chiavano fate... ed Isolde è una di esse... una fata... una donna buona e generosa che mette il suo dono a disposizione dei più deboli.”

Altea 21-02-2014 19.34.09

Già..era ora di cena e immaginavo benissimo quale fossero le sue incombenze, si sarebbe trasformato nelle sue fattezze reali...come Geroa mi avete raccontato.
Scomparve e riapparve invece proprio la sua governante...le feci un cenno del capo sorridendole...anche se era il Castello del Dolore si doveva mandare positività..."Ci ritroviamo milady...per la cena" mi sedetti al tavolo mentre i servitori riempivano la tavola di pietanze "ho trascorso una piacevole giornata..col vostro padrone suppongo..e mi ha dato alcune raccomandazioni...prego sedetevi con me, odio mangiare sola."
Feci cenno alla donna di avvicinarsi..."Di notte devo barricarmi in camera mia, quindi non potrò farvi compagnia stanotte e sono pure stanca..vorrei affrettarmi a cenare e poi andare a riposare".

Guisgard 21-02-2014 19.38.16

“Non è il mio padrone...” disse Geroa ad Altea “... l'individuo con cui avete trascorso la giornata è colui che ha preso con la forza il castello, incarcerando il legittimo proprietario. Ora siamo sotto i suoi dettami, ma vi consiglio di guardarvi da lui...” cominciò a mangiare “... si, fate bene a mangiare per poi ritirarvi... questo castello meno si frequenta, meglio è...”

Altea 21-02-2014 19.45.17

A quelle parole trasalii...non era possibile...ma come era possibile tutto questo?
"Mi è passato l'appetito scusate...io vado nella mia stanza, ma forse io non ho capito bene...voi parlaste di una donna che usò la stregoneria sul vostro padrone...ditemi in cosa consiste questo sortilegio..ho diritto di saperlo, devo rimanere qui fino al primo Venerdi del mese come ha detto quel uomo...ma chi è quell'uomo con cui ho parlato".
Mi guardai attorno, vi erano troppe orecchie...presi Geroa per mano e la portai nella mia stanza e la sbarrai per bene con il chiavistello.."Ora potete dirmi tutto..per favore fatemi chiarezza."
Poi alla mia mente tutto tornò..."Oh si ora ricordo....questo uomo era venuto con la donna...e ora ha preso possesso del castello...ma ditemi del sortilegio...vi prego...io sono troppe notti non dormo, mi sono confusa."

Eilonwy 21-02-2014 19.47.14

Citazione:

"... ed Isolde è una di esse... una fata... una donna buona e generosa che mette il suo dono a disposizione dei più deboli."
Certo come no? E io sono così sciocca da crederti!
"Se lo dite voi!....Allora, sapete dove posso trovarla? La questione è di massima urgenza. Di grazia, se la conoscete portateci da lei!" dissi parlandogli in modo cortese.
Mi tolsi la maschera e mi levai il cappuccio. Quando il mio niveo viso rimase scoperto, dolcemente lo pregai: "Vi supplico....portatemi da Lady Isolde!".

http://i61.tinypic.com/25qanp2.png

Guisgard 21-02-2014 19.50.10

“Il sortilegio” disse Geroa ad Altea “che quella donna impose sul mio padrone l'ha reso debole e dunque vulnerabile, pronto per essere sconfitto. Di questo ha poi approfittato l'essere malvagio giunto con lei, sconfiggendo il mio padrone e segregandolo nelle segrete di questo castello. Comunque vi consiglio di impicciarvi poco dei tristi affari di questo luogo. Il primo Venerdì del mese andrete via, dimenticando così questo castello ed il suo dolore.”
Ma proprio mentre le due donna stavano parlando, nel castello cominciò a diffondersi una malinconica e bellissima melodia.
La stessa che Altea aveva ascoltato la notte precedente.
Una musica lenta, leggera come velo, ma intrisa di nostalgia e tristezza.
Come se qualcuno chiedesse alla notte di portarlo via da quel luogo.

Guisgard 21-02-2014 19.54.33

Quel giovane cavaliere restò incantato nel vedere il bel volto di Eilonwy.
“Non dovreste portare una maschera...” disse “... è un peccato contro la bellezza...” sorrise “... ma ditemi... perchè volete incontrare la fata Isolde?”
“Curioso il nostro cavaliere, eh...” bisbigliò Coco in un orecchio di Aladiah.
“Curioso e carico d'odio...” mormorò a bassa voce il Cherubino “... un po' troppo per la sua giovane età...”

Altea 21-02-2014 20.04.18

Si...tutto era chiaro ora, tutto era tornato alla mia mente...ero prigioniera e non sapevo il motivo di un essere che operava per una strega malvagia...quindi doveva essere sconfitto...aveva finto allora?
Poi iniziò quella melodia....era come una richiesta di aiuto ma non potevo uscire...certo no...lo avrei visto..e cosa sarebbe successo???
"Geroa, potete uscire..." aprii la porta e feci uscire la donna...era troppo...dovevo essere vittima di quell'essere, questa musica mi tartassava...mi avvicinai al quadro del vero padrone del castello.
"Bene...rischiamo.." estrassi la spada, la croce templare di rubino luccicava..."Dio è dalla mia parte...ora scoprirò chi suona questo organo..a costo della mia vita, non sarò serva di un tale uomo".
Uscii dalla stanza e mi incamminai verso il posto dove proveniva questa musica...e poi vidi una porta da dove proveniva una flebile luce e la musica dell'organo più forte e lentamente la aprii con la spada in mano.

http://i59.tinypic.com/vxdxqf.jpg

Eilonwy 21-02-2014 20.12.37

Arrossì alle parole del cavaliere, ma subito ritornai fredda e fiera. Non dovevo, in alcun modo, diventare vulnerabile ed abbassare la guardia!
"Devo farmi togliere la maledizione di Lord Slathnir!....Vi prego.....Lady Isolde è la mia ultima speranza! Desiderei che mi togliesse la coda da sirena che spunta fuori quando tramonta il sole, ma che mi lasciasse i poteri di questa mitologica creatura!" e dopo aver detto questo feci cadere dei fiocchi di neve e creai delle aurore boreali in cielo.
Aveva detto che era un peccato nascondere la mia bellezza. Bene....l' avrebbe vista nel suo piu' totale splendore!
Forse in questo modo lo avrei convinto a portarmi da sua madre.
Mi avvolsi in un turbine di cristalli polari, i quali aderirono per tutto il mio corpo.
Sapevo che le mie capacità erano controllate dalle mie emozioni e che piu' emozioni rilasciavo....più l' energia raggelante dei miei poteri si scatenava. Restai calma e rilassata, in modo tale da avere il pieno controllo di ciò che facevo.
I miei soprannaturali poteri tramutarono il colore del mantello, il quale da nero pece divenne color del ghiaccio.
L' abito maschile scomparve sotto un luccicante e semitrasparente vestito celeste-argento. Le semplici calzature vennero sostituite da un paio di diamantine scarpe col tacco dai setosi riflessi azzurri.
Placai quella bufera e le aurore. Con fare femminile mi avvicinai al figlio della strega, sperando di averlo persuaso.

http://i59.tinypic.com/2i88wno.png

elisabeth 21-02-2014 20.15.56

Il cimitero del villaggio....ovvio come avevamo fatto a non pensarci...
Il sonno era svanito e come la mattina precedente mi svegliai.....mentre il sole incominciava a sorgere..........la ragazza dormiva, e nella stanza non c'era rumore...dov'erano finiti tutti ?.......Mi alzai dal letto e rimasi una attimo seduta......dovevo pensare.....ma il mio cervello sembrava ruotare intorno alle parole del Borgomastro.......la tomba senza nome, ma se faccio attenzione......il nome sulla pietra verrà fuori......Daizer entrò...nella stanza...mi alzai dal letto....e fu dolcissima la sua immagine con le mele deliziose tra le mani....."Buongiorno bel Cavaliere....che avete portato di buono delle succulente mele....il villaggio e' vuoto....immagina una vita in questo posto Daizer....che noia...ogni giornata la stessa storia che si ripete avremmo la possibilità...di avere ogni cosa a costo zero.....Non ricordate nulla immagino......il Borgomastro......lo ricordate ?......ci ha indirizzati al cimitero del villaggio...e'lì che troveremo la tomba....e' senza nome....anche se pulendo la lapide...riusciremo a trovare il protagonista di questa storia........non vorrei portare la ragazza con noi..almeno non adesso.....sta dormendo...potremmo andare a vedere dove si trova il cimitero......"......gli tolsi una mela dalle mani...e l'addentai con fame......il succo riempì la mia bocca....." Se fosse avvelenata....mi addormenterei e voi dovreste svegliarmi......"...lo guardai sorridendo.....serviva sorridere un pò...si parlava solo di morte e di cimiteri...mi sentivo lugubre....

Guisgard 22-02-2014 00.36.55

Altea, così, uscì dalla sua stanza e cominciò a seguire il suono di quell'organo.
La melodia vibrava e aleggiava tra i lunghi corridoi semibui, le arcate, le murature consumate e le bifore che davano sul cortile centrale del castello.
Quelle note parevano rincorrersi, per poi disperdersi e ritrovarsi, finendo per accavallarsi l'una sull'altra e correre via, lontano.
Quasi danzavano tra il silenzio che dominava nel maniero.
L'avventuriera si lasciò ammaliare e rapire dalla loro malinconia ed armonia.
Infine giunse davanti alla porta chiusa di una stanza.
Si fece coraggio ed aprì.
Vide così una stanza avvolta da un'enigmatica penombra, dove a stento riusciva a farsi valere il chiarore di una candela.
Quel moccolo era adagiato proprio su un organo ed a suonarlo vi era qualcuno.
Qualcuno che, appena Altea aprì la porta, si fermò, smettendo di un suonare.
“Voi...” disse vedendola “... chi siete?”
E nel pronunciare queste parole scosse lievemente il capo, facendo si che la fioca luce della candela illuminasse il suo volto.
Era il giovane che Altea aveva visto ritratto nella sua stanza.

Guisgard 22-02-2014 00.43.49

“I verità” disse Daizer ad Elisabeth “ieri sera siamo stati in chiesa e dopo la messa siamo ritornati qui nella locanda... vi siete stesa e come la sera precedente siete crollata subito...” prese anche lui una mela “... le mele di questa regione” masticandone un po' “sono davvero fantastiche e assaggiandone una anche io vi passerà ogni sospetto che voglia farvi addormentare...” le fece l'occhiolino “... allora, ditemi...” tornando serio “... avete sognato ancora, vero? Eh, immagino dovremo seguire gli indizi che avete visto dormendo...” guardò verso la bambina addormentata “... si, meglio lasciarla riposare qui... su, andiamo a vedere questo cimitero...”
Lasciarono così la locanda e si diressero verso la fine del villaggio, dove sorgeva il suo piccolo cimitero.
Vi erano varie lapidi.
La maggior parte si presentava in buono stato.
Alcune però apparivano danneggiate ed altre addirittura senza nome.
“Ebbene...” fece il contrabbandiere “... vi ho seguito... ho dato retta alla vostra sensibilità nel sognare... ed ora? Come facciamo a trovare la tomba in questione?”
http://news.softpedia.com/images/new...e-Review-6.jpg

Clio 22-02-2014 00.48.33

"Ottimo, aspettavamo solo voi.." dissi, precedendo Guisgard, mentre facevo cenno ai miei uomini di scortarci "E così avevate intenzione di svignarvela domattina.. che bravo.." scossi la testa "E quando pensavate di trovare il tempo per insegnare al piccolo Fraven a tirare di spada?" lo guardai negli occhi per un istante "Avete mentito ad un bambino per servirvi di lui..." mormorai "dovete avere un gran pelo sullo stomaco per fare una cosa simile...".
Se quello era un cavaliere, io ero una sarta.
"Ma non mi avete ancora detto che cosa avete deciso.. per quanto non mi piacciate affatto e facciate di tutto per farvi detestare, ormai ho parlato, e non mi rimangio la parola.. ebbene, accettate la mia offerta di riscattarvi a patto che partiate per la spedizione, oppure preferite non dovere niente a nessuno, restare uno schiavo e cercare di fuggire alla prima occasione?" chiesi, mentre camminavo "Per me non fa alcuna differenza..".

Guisgard 22-02-2014 01.05.51

Quel giovane cavaliere sorrise alle parole di Eilonwy, per poi fissare divertito lo spettacolo che la ragazza aveva saputo evocare.
“Voi...” disse “... una sirena? Dite sul serio? E' mai possibile?”
Ma il crepuscolo stava ormai svanendo tra il cielo e la terra, lasciando così libero accesso alla sera ed alle tenebre.
Ed allora Eilonwy, ancora una volta, si trasformò in una splendida sirena.
Riuscì però a scivolare nel piccolo ruscello, trovando così sollievo nel caldo abbraccio delle acque.
Ma davanti a quella scena, il giovane cavaliere apparve compiaciuto e per nulla meravigliato.
Scese allora con i piedi in acqua e prese la ragazza in braccio.
Avvolse attorno a lei il suo mantello e salirono entrambi in sella al suo destriero.
Un attimo dopo galopparono via.
“Ehi!” Chiamò Coco. “Ma dove la portate?”
“Presto, inseguiamoli!” Esclamò Aladiah.
Ma il veloce cavallo del cavaliere in breve fece perdere le sue tracce.

Eilonwy 22-02-2014 01.28.01

A quanto pare non ero riuscita a persuaderlo, dato che sembrava divertito e per nulla stupito dei miei poteri.
Ebbene che cosa ti aspettavi, Eilonwy?.....Dopotutto era abituato a questo genere di cose.
All' improvviso il giorno morì e io ripresi le sembianze che mi imponeva il maleficio. Dovetti all' istante gettami nel ruscello accanto.
Però, dopo neanche qualche secondo in acqua, mi sentì prendere per la sottile vita. Il giovane mi strinse a se, mi avvolse col suo mantello e spronò il cavallo in una corsa sfrenata.
Forse non era andata poi così male! Probabilmente l' avevo convinto, ma vedendo i miei amici spaesati e terrorizzati dalla scena, presi parola: "Scusatemi.....ma i miei amici?....In questo modo ci perderanno di vista!".
Ed infatti non li vidi piu' dietro di noi, benchè volassero velocemente.

http://i61.tinypic.com/1r9o4h.jpg

Guisgard 22-02-2014 01.37.01

“I vostri amici” disse il giovane cavaliere ad Eilonwy “aspetteranno là il vostro ritorno.” Lanciando al galoppo il suo destriero. “E poi non mi va di dividervi con loro...” rise “... anzi, avevo una gran voglia di restare solo con voi... non vi piace l'idea di cavalcare sotto le stelle?” Attraversavano veloce il cuore della foresta. “Il mio mantello vi terrà calda... e non temete, non vi accadrà nulla...” sorrise “... i miti raccontano che le sirene sapevano incantare con la loro voce... provate a cantare, chissà che io non cada folgorato ai vostri piedi...”
Intanto galoppavano sempre più velocemente tra sterpi e rovi, avvolti nel buio, fino a raggiungere una bassa montagna.
“Questa è la terra degli incanti, damigella...” arrestando la corsa del suo cavallo e fissandola negli occhi “... e in notti come questa tutto è magia...” e la baciò con passione.
Fu un bacio improvviso, lungo e ardente.

Guisgard 22-02-2014 01.43.10

Guisgard rise di gusto a quelle parole di Clio.
“Eh...” disse scuotendo la testa “... sapete, io ho una certa reputazione e se davvero dovessi qualcosa ad una donna... ops, perdonate... volevo dire... ad una donna con un'uniforme, beh, non so... ma forse la mia autostima potrebbe risentirne... e poi, se davvero mi detestate a tal punto, forse vi conviene che torni ad essere un sottoposto di Gufo Scarlatto... così, tentando nuovamente la fuga, magari lui troverà il modo di farmi la pelle... e sentendo voi, forse, non sarà cosa assai complicata...” rise di nuovo “... però, pensandoci, l'idea di essere riscattato da voi, potrebbe essere molto interessante... in pratica finirei per cambiare un padrone rozzo ed antipatico con una padrona invece bella e raffinata, sebbene fredda come una notte d'Inverno...” la guardò con fare scanzonato “... su, non fate quella faccia... non sono il vostro tipo, lo so... a differenza di qualcun altro...” le fece l'occhiolino, per poi cominciare a canticchiare.
Intanto il gruppo procedeva verso il Palazzo Reale.
Ma proprio in quel momento qualcuno si avvicinò a loro.
“Sir Guisgard...” fece Fraven “... vi hanno trovato... sono vostri amici, vero? Vi aiuteranno a sfuggire ai cattivi che vi stanno cercando, è così?”
Guisgard sorrise nel vederlo.
“Certo, piccolo...” accarezzandogli la testa “... ora mi porteranno in un posto sicuro.”
“Quando mi insegnerete a tirare di spada?” Chiese il bambino.
“Hai portato la tua spada come ti avevo detto?”
“Eccola!” Esclamò il piccolo, mostrando la sua spada di legno.
Il cavaliere, allora, con gesto rapido ed improvviso la prese dalla mano del bambino.
“Prima lezione...” facendola poi oscillare sotto gli occhi di Fraven “... mai abbassare la guardia... impugnare la propria spada per un cavaliere deve essere la cosa più naturale del mondo... la spada è come un uccellino...”
“Un uccellino?” Ripetè il bambino.
“Si...” annuì Guisgard “... se la tieni troppo stretta, soffoca... troppo poco, invece, vola via...” e ridò la spada di legno al ragazzino “... chiaro?”
“Si, sir!” Con gli occhi luminosi il piccolo.
“Ora torna a casa.” Mormorò il cavaliere.
“Domani mi insegnerete ancora, sir?” Chiese il bambino.
“Non avere troppa fretta...” ridendo il cavaliere “... una lezione per volta... su, torna a casa ora... altrimenti tua madre si preoccuperà... vai, su.”
Il piccolo ringraziò il cavaliere, salutò lui e Clio, per poi correre verso casa.
Il gruppo riprese a camminare e poco dopo giunse davanti al palazzo del re.
Ma qui trovò qualcuno ad attenderlo.
“Bene bene...” ridendo Gufo Scarlatto, accompagnato da alcuni dei suoi e da due concubine “... forse vi ho davvero sottovalutata...” rivolgendosi a Clio “... si, davvero, visto che avete ritrovato il mio schiavo in pochissimo tempo...” estrasse la spada e la fece dondolare davanti alla ragazza “... i miei complimenti, milady... ora sarò lieto di rispettare il nostro accordo... dopo che avrò dato la giusta punizione a questo fuggitivo, naturalmente...”
http://i58.servimg.com/u/f58/11/97/59/03/wayne239.jpg


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 09.25.14.

Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli
Creative Commons License