Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 24-05-2017 00.40.19

Aegos guardò la regina e sorrise, quasi immaginando cosa lei stesse per fare.
Un attimo dopo Elyse lasciò che la sua delicata sottoveste scivolasse via, restando completamente nuda davanti a lui.
Allora il cavaliere restò a fissarla, ovunque su quel suo meraviglioso e peccaminoso corpo di regale bellezza.
Allora sorrise e cercò i suoi occhi.
Erano occhi complici, occhi penetranti che sembravano preannunciare alla sovrana il fuoco che li animava.
Cominciò così a sbottonarsi la camicia, fino a restare a petto nudo e solo con i suoi pantaloni stretti e gli alti stivali.
E si avvicinò.

Guisgard 24-05-2017 00.44.29

“Non ti lascerò andare mai...” disse Elv stringendo Cassandra “... mai... sei mia ora...” e la baciò ancora, assaporando le sue labbra e la sua lingua, mentre il vento continuava a sibilare dalla finestra aperta sulla brughiera buia.

Guisgard 24-05-2017 00.47.41

“Domattina...” disse Lavaros ad Astral “... all'alba... usciremo nella brughiera in cerca di quella bestia...” fissandola “... ora sarà meglio andare a riposare. Bisogna essere in forma domani. Torna a casa tua adesso, Astral.”

Lady Gwen 24-05-2017 00.49.32

Sorrisi incantata alle sue parole.
Parole che agognavo fin dal primo istante.
Sei mia ora
Strinsi le braccia attorno al suo collo e mi lasciai guidare dalle sue labbra e la sua bocca che assaporava a fondo la mia.
Intanto, il sibilo del vento si univa al sottofondo dei nostri sospiri, che ci accompagnavano in quel momento solo nostro.

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Clio 24-05-2017 00.58.12

Il vestito scivolò via, e l'aria fresca della sera accarezzò la mia pelle, dolcemente, mentre tutto quello a cui riuscivo a pensare erano le sue mani su di me.
Mentre lo guardavo rivedevo i momenti appassionati nella sala del trono, quell'eccitazione, quelle sensazioni così forti, quel piacere travolgente, quell'intesa unica.
Lo guardavo e non riuscivo a pensare ad altro.
Eppure quel pensiero era una tortura.
Una tortura pensando a quello che era stato, un bisogno intenso e forte di quello che ancora doveva essere.
Era una droga, un'intensa e potente droga che mi impediva di pensare ad altro che non fosse lui, che non fosse averlo lì su quel letto.
Quella notte intensa e calda sembrava conoscere ogni battito del mio cuore, ogni sensazione.
Restai a guardarlo mentre si spogliava.
Più lo guardavo, più mi sembrava bello.
"Ah, ah.." lo fermai, alzando una mano, per poi scuotere la testa.
Allora con un gesto eloquente della mano gli feci notare che non aveva affatto finito di spogliarsi.

Guisgard 24-05-2017 01.00.13

Si baciarono ancora e a lungo.
Come se Elv cercasse nella bocca di Cassandra di giungere fino al suo cuore ed alla sua anima.
Il vento continuava a sibilare nella stanza.
Allora lui andò a chiudere la finestra.
“Non sentirai freddo...” disse, per poi tornare da lei “... ora che ti spoglierò...” tornando a baciarla, mentre le sue mani iniziarono ad aprire l'abito di lei.

Nyoko 24-05-2017 01.01.00

Perfetto. Domani mattina all'alba. C'era solo un piccolo inconveniente: non volevo tornare a "casa"
"Non ho una... Casa... Ecco io..." come potevo dirglielo? Avrebbe perso la fiducia su di me se mi fossi presentata come 'Astral, l'ultimo unicorno' cosa avrebbe pensato di me? Mi avrebbe guardato allo stesso modo in cui mi hanno guardato tutti, dopo avermelo sentito dire? Dirgli che vivevo in uno zoo girovago, che disconoscevo le mie origini, avrebbe compromesso, in qualche modo, il nostro accordo? Rimasi con quei dubbi ad accendere in me una paura più grande di quella bestia, non avevo intenzione di tornare dal dottore (che mi credeva pazza, ne sono certa) che non mi avrebbe più lasciata andare, probabilmente. Sospirai abbassando lo sguardo... Cosa potevo inventarmi?
"La mia casa è... È andata in fiamme..." in fondo, non era del tutto errato; il tendone del circo era casa mia, dopo tutto. L'unica casa che avrei sempre considerato tale, probabilemte.

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Guisgard 24-05-2017 01.07.24

Aegos sorrise con malizia ad Elyse.
“Infatti” disse “sua altezza mi ha chiesto solo le mani su di lei, giusto?” Divertito. “O forse anche altro?” Guardandola tutta.
Era nuda e bellissima, bionda e sensuale, provocante ed eccitante.

Lady Gwen 24-05-2017 01.08.17

Ognuno cercava l'essenza dell'altro in quei baci, era una ricerca estenuante, ininterrotta e che si faceva via via più appassionata.
Mi indignai quasi quando si allontanò per chiudere la finestra.
Poi sorrisi quando tornò da me e il mio sorriso assunse una sfumatura maliziosa che mai avrei pensato potesse appartenermi.
Le sue mani iniziarono ad aprire il mio abito e lo stesso fecero le mie coi suoi vestiti, impazienti di sentire il contatto del mio corpo col suo.
Sentivo una leggera ansia dentro, ma il desiderio che avevo di lui era più grande, così iniziai ad abbandonarmi totalmente a quel meraviglioso ragazzo che era giunto all'improvviso, cambiandomi la vita.
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Guisgard 24-05-2017 01.12.23

“Oh, mi dispiace...” disse Lavaros fissando Astral “... non immaginavo... beh, se vuoi puoi venire a stare con noi... abbiamo affittato alcune stanze in una locanda... non sono molti grandi, né lussuose, ma sono comunque un tetto sulla testa.” Sorridendo.

Clio 24-05-2017 01.15.52

Lo sguardo intenso, eccitato e divertito.
Eppure restava ancora lontano da me, e la cosa mi cominciava a spazientire.
Lo guardai come guardavo un ancella che non aveva eseguito un ordine.
Quello sfidarmi era eccitante, dovevo ammetterlo.
Ma già gli sarei saltata addosso, se poi continuava in quel modo, rischiavo di perdere la pazienza definitivamente.
Poi quelle parole così impertinenti, così irriverenti.
"Allora!" spazientita, con lo sguardo che lo indicava tutto, reclamando la vista di quel meraviglioso corpo, e il contatto con le sue mani abili.

Nyoko 24-05-2017 01.17.09

Il mio volto si accese, come il sole quando è i alto nel cielo. Sorrido e lo ringrazio. "Sei gentile" dissi distruggendo ogni forma di cordialità che mi era stata insegnata da Babaluci quando ero più piccola. Mi importava poco, in fondo, mica dovevo parlare mentre recitavo. Tuttavia mi riscossi, era pur sempre un estraneo e gli dovevo rispetto, anche se non ero sicura di saperlo fare. Mi limitai ad ascoltarlo e poi a seguirlo alla locanda.

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Guisgard 24-05-2017 01.23.53

Piano Elv cominciò ad aprire l'abito di Cassandra, fino a liberare i suoi seni.
Si chinò e li baciò con amore e passione.
Lo fece più volte, accendendo il fuoco dentro di lei.
Poi continuò a spogliarla, fino a lasciarla completamente nuda.
“Sei bellissima, Cassandra...” disse guardandola tutta “... bellissima...” prendendo poi una rosa che aveva colto al mattino e lasciata in un vaso, iniziando a passare i suoi petali ovunque sul corpo di lei.

Lady Gwen 24-05-2017 01.32.18

Aprì il mio abito per scoprire i miei seni, poi si chinò ad assaporarli a lungo, facendomi gemere e accendendo come un fuoco dentro di me, lo stesso fuoco che avevo scorto nei suoi occhi mentre venivamo qui a casa e che adesso mi faceva impazzire.
Quella tortura finì, come finì lui di spogliarmi.
Sorrisi intenerita da quella frase che, benché l'avesse ripetuta ormai innumerevoli volte non riusciva mai a stancarmi.
Poi il suo gesto mi sorprese; chiusi gli occhi sentendo quel fresco e profumato velluto sulla mia pelle nuda, limitandomi a sospirare silenziosamente, come per non incrinare la perfezione di quel momento meraviglioso.
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Guisgard 24-05-2017 01.35.13

Aegos rise appena a quel tono di lei, così eccitante ed autoritario.
Elyse era bellissima, da far impazzire per l'eccitazione.
“Noto che sua altezza” disse lui “è spazientita... lungi da me dunque farla alterare...” e piano cominciò a sfilarsi prima gli stivali, poi finalmente gli stretti pantaloni, restando così nudo davanti a lei.
E se ne stava immobile, orgoglioso della sua virilità che mostrava senza titubanza alla sua sovrana.
“Sua altezza ora è soddisfatta?” Guardandola tutta.
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Clio 24-05-2017 01.44.44

Già di per sé odiavo che mi si facesse aspettare, poi a maggior ragione in quel momento in cui l'eccitazione annebbiava la ragione.
Quanto era bello, quanto era eccitante e meraviglioso, quanto mi piaceva guardarlo.
Eppure più lo guardavo, più i ricordi dei momenti passati insieme mi inebriavano e la voglia di viverne ancora mi sopraffaceva.
Guardandolo negli occhi sapevo che stava provando le stesse sensazioni, le stesse emozioni che mi sconvolgevano in quel momento.
Trattenni il fiato nel vederlo spogliarsi davanti a me, e restai a guardare quel corpo statuario, perfetto e meravigliosamente eccitato davanti a me.
Poi scossi la testa a quelle parole appassionate e intense.
"Sua altezza ne ha prima di essere soddisfatta.." con un sorrisetto divertito, intenso e malizioso "Sempre che il suo cavaliere ne sia all'altezza.." provocandolo.

Guisgard 24-05-2017 01.49.08

Astral e quei mercenari si diressero alla locanda.
Lavaros mostrò alla ragazza la sua camera.
“Dormirai qui...” disse “... la mia camera è questa accanto... ti auguro una serena notte...” sorridendole.

Nyoko 24-05-2017 02.02.19

Arrivammo alla locanda e Lavaros mi mostrò quella che doveva essere la mia stanza. La guardai e ne studiai ogni minimo dettaglio, sentendo il cuore colmo di gioia. "È troppo bella" dissi guardando Lavaros con gli occhi colmi di dolcezza. "Allora, buonanotte e a domani" dissi salutandolo ed entrando in camera, chiudendo la porta dietro di me. Era davvero bella, per me, che ero stata dietro le sbarre per anni, era una stanza di lusso, ma forse lui non lo avrebbe mai saputo. Andai a provare il materasso. "Comodoooo" dissi buttandomici sopra e sorridendo dannatamente felice. Mi rialzai e mi tolsi gli indumenti che mi permettevano di muovermi comoda, rimuovendo gli stivali e i pantaloni larghi per rilasciare la gonna bianca del mio abito. Mi guardai allo specchio. Mi resi conto di quanto fossi, ehm, bianca? I capelli, la carnagione, gli indumenti... Sul serio? Le uniche due cose che risalaltava erano gli occhi e il ciondolo pendente sul petto. Beh, non avevo altri abiti, in effetti. Guardai quella gonna davvero troppo lunga, le estremità erano leggermente provate dalle passeggiate e mi sembrava anche leggermente impolverata. Uno sbadiglio riscosse i miei pensieri, dovevo addormentarmi, o non mi sarei mai svegliata. Così mi butto di nuovo su quelle lenzuola fresche e il materasso comodo, pensando agli ultimi avvenimenti che hanno cambiato la mia vita, fino ad arrivare a lui; a Lavaros.
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Guisgard 24-05-2017 02.03.28

Quelle carezze, quei petali rossi sulla pelle nuda di Cassandra continuarono a lungo.
Ovunque Elv portò quella rosa, accarezzando tutto di lei.
I seni, i fianchi, fra le gambe.
Più e più volte.
Fino a quando tornò a baciarla e a toccarle i bei seni.
“Ti voglio, Cassandra...” disse piano.

Lady Gwen 24-05-2017 02.12.59

Sentivo i petali lambire ogni piccolo angolo del mio corpo, stringendo forte le lenzuola quando la rosa giungeva ad incontrarsi con un altro fiore, il mio, puro ed immacolato, creando quasi un bouquet di contrasti fra il candore di quest'ultimo e la passione scarlatta intrecciata nella trama di quei quei petali vellutati che scorrevano su di me.
Quel gesto tenero e dolce durò a lungo, più e più volte, fino ad interrompersi.
Le mie labbra accolsero di nuovo le sue ed io cercai i suoi occhi.
"Anch'io voglio te..." sussurrai, con sguardo spalancato e appassionato e un tono dolcemente pregno di innocente desiderio.
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Guisgard 24-05-2017 02.18.56

Aegos rise piano nello spogliarsi e poi con orgoglio si mostrò alla regina.
Ed Elyse lo guardò immaginando e ricordando scene di folle passione già vissute.
Poi quelle parole provocatorie di lei che in qualche modo accesero ancor più il valente cavaliere.
La guardò tutta, ovunque, per poi tornare ai suoi occhi chiari.
Allora si avvicinò, girando attorno al lettino, arrivando alle spalle di lei.
Si inginocchiò sulle coperte, dietro la regina e portò le mani su di lei.
Cominciò così a toccarla.
Le mani fra i boccoli biondi e poi sul suo collo, lungo le spalle, fino a scendere sul petto di lei, arrivando ai suoi seni, i cui capezzoli erano turgidi.
Iniziò a toccare piano quei seni, con movimenti lenti, a racchiuderli in carezze circolari.
Poi le dita raggiunsero i capezzoli, strizzandoli appena, facendoli gonfiare e sporgere ancor più.
E continuò, continuò.
La sovrana era contro il petto di lui che continuava a toccarle i bei seni, giocando con quei capezzoli duri.
“Sarò” disse sarcastico lui “all'altezza? Chissà...”

Guisgard 24-05-2017 02.38.42

La brughiera immersa in un infinito crepuscolo.
Ovunque le ombre si ricorrono e versi di rapaci notturni echeggiano nel nulla di un silenzio senza Tempo.
I mercenari avanzavano tra alberi dai tronchi contorti ed i rami spettrali.
Poi un latrato.
“Eccola...” disse Lavaros agli altri.
Di nuovo quel latrato.
Astral era distante da loro.
Li poteva guardare, ma sembrava incapace di muoversi.
Sentì la bestia arrivare, raggiungere Lavaros e gli altri, ma non poteva fare nulla.
Vide così l'animale giungere in tutta la sua mostruosità, aggredire ed uccidere tutti i mercenari.

Si svegliò di colpo.
Era ancora buio.
Eppure di quel sogno era vivo il ricordo.
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Clio 24-05-2017 02.39.41

Lo guardai raggiungere le mie spalle, e mi chiesi che cosa avesse in mente.
Sentii la sua presenza dietro di me, e una leggera scarica di eccitazione mi pervase, all'idea di non sapere che cosa mi avrebbe fatto.
Ma mi fidavo di lui, ciecamente.
Così mi gustai la sua presenza alle mie spalle, le sue mani su di me.
Quelle carezze così inebrianti, così eccitanti.
Adoravo sentire le sue mani su di me.
Quando poi raggiunsero il mio seno, chiusi gli occhi per godermi quell'eccitazione crescente.
"Come sei dolce..." sussurrai, sorridendogli, mentre cercavo i suoi occhi con i miei.

Nyoko 24-05-2017 02.45.42

Sudore.
La prima cosa che percepì, dopo i battiti del mio cuore, fu il sudore che mi bagnava il viso. "Che bei sogni che faccio, eh? Complimenti, Astral" mi dico mettendomi a sedere. Mi guardo intorno... È ancora buio. Cerco di riprendere sonno, ma in qualche modo quel sogno mi aveva turbata. E se fosse stato un sogno premonitore? Perché io non facevo nulla? Mi alzai dal letto e uscì dalla mia stanza. Non sapevo esattamente dove andare, ma sapevo di avere voglia di sfogare la tensione. Così presi a camminare alla cieca, muovendomi nel buio della notte.

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Guisgard 24-05-2017 03.04.00

Quella rosa era bagnata di brina.
Ma non la brina del mattino, ma quella di un altro fiore.
Quello che Cassandra custodiva puro e candido.
Allora anche Elv si spogliò.
Un attimo dopo si stese sulla ragazza e restarono così, l'uno sull'altra, a baciarsi e ad accarezzarsi.
Fino a quando lui la prese e la fece sua.
Prima piano, poi con ardore e slancio.
Ed iniziò una forte danza d'Amore fra quelle lenzuola.

Guisgard 24-05-2017 03.08.14

Astral era inquieta per quel sogno.
Uscì dalla stanza e cominciò a camminare senza meta.
Raggiunse lo spiazzo della locanda, mentre tutto il paese dormiva.
Ovunque c'era silenzio.
Un silenzio cupo.
La brughiera non era lontana e la notte era ancora alta.
Ad un tratto dalla strada giunse un rumore.

Lady Gwen 24-05-2017 03.17.24

Lo osservai spogliarsi, mentre guardavo ogni singola parte di quel corpo meraviglioso, poi tornò da me, che lo reclamavo ogni istante, mi era impossibile separarmene anche per un solo attimo e restammo in quel modo, con le bocche che si assaporavano e le mani che scoprivano i nostri corpi.
Poi, quella danza d'amore e di piacere iniziò.
Prima piano, teneramente, poi con trasporto e ardore sempre più crescenti.
Erano emozioni sconosciute e fantastiche, ero totalmente abbandonata a lui, era capace di farmi giungere in luoghi dominati esclusivamente dal piacere che erano stati per me, fino a quel momento, sconosciuti e che ora facevano riempire la nostra camera di gemiti.
Sentivo che ogni istante che passava diventavamo sempre di più una cosa sola, un unico corpo e un'unica anima.
Era il momento più bello della mia vita, sebbene fino a quel momento avessi pensato che fosse stato quando avevamo spezzato l'incanto e io avevo quasi "indossato" il mio corpo, come una mano che dona vita ad un floscio e inerme guanto, ma adesso che era suo, sapevo di aver davvero ritrovato il mio corpo.

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Guisgard 24-05-2017 03.56.38

Una danza folle che portò Cassandra verso vette sconosciute, mari mai battuti e foreste inesplorate.
Il corpo di lei vibrava come le orde di un'arpa e non riusciva a stare ferma, a non impazzire davanti a tutto ciò.
Elv le dimostrava un ardore senza limiti, uno slancio senza freni, una passione senza confronti.
Quel ragazzo l'aveva fatta scoprire non solo libera, ma soprattutto donna.
Ed era questa la vera magia.

Lady Gwen 24-05-2017 04.02.26

Tutto questo era terribilmente eccitante e il mio corpo era come un sublime strumento, suonato da lui, che mi aveva fatta riscoprire nuova, ma soprattutto donna.
La forza del suo sentimento era qualcosa di stupendo e mai visto, era intenso, travolgente, ed era mio.

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Guisgard 24-05-2017 04.02.36

Quelle parole di Eeila e poi la porta della stanza si aprì piano.
Entrò una figura e raggiunse il letto.
“Spero tu stessi parlando di me...” disse divertito Hiss “... non mi piace finire infilzato.” Ridendo.

Nyoko 24-05-2017 07.10.28

Vagavo lungo la locanda, deserta e silenziosa. La notte ha sempre avuto il suo fascino, ed io amavo ammirarla. Ad un certo punto, udì un rumore proveniente dalla strada. Guardai l'ingresso stranita e mi ci avvicinai, aprendo piano la porta per sbirciare fuori.

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Altea 24-05-2017 22.43.00

Ad un tratto la porta si aprì e vidi una figura e presi la piccola lampada ad olio che rischiarava la stanza assieme al braciere.
Poi sentii la sua voce e sorrisi..."E se mi riferivo a te? Dovresti stare attento.." ridendo "No, mi riferivo al mio nemico e magari pure il tuo" rischiarando il suo bel viso e la fiamma rendeva vividi i suoi occhi magnetici azzurri.."Hai visto?" sottovoce "Mi hai seguita..a dire il vero pensavo non ti interessasse nulla di me..però sei qui ora e non voglio pensare ad altro..ora dedichiamoci a noi".
Poggiai la lampada e gli mostrai la bella camera orientale che mi avevano dotato e misi dei cuscini a terra e della frutta, aprii l' armadio e tolsi i miei abiti e indossai una camicia da notte, la scelsi oro come i miei veri capelli..che speravo presto tornassero tali presto poichè significava avrei sconfitto il male.
Feci segno lui di sedersi assieme a me sui cuscini ricordando quella immagine ancora vivida di noi due e provando una strana emozione, ma in quel momento mi sentivo naturale, senza paura di ciò che a Serenica potessero dire..d' altronde io non ero come le altre, io ero una mezza dea.
"Mettiti comodo e rilassati, stenditi" e lo aiutai a sistemarsi accarezzando le sue ciocche brune.."A Serenica le mie ancelle usano farmi un massaggio particolare per rilassarsi, ora sarò io la tua ancella" sorridendo e poggiando sul braciere una ciotola con delle essenze orientali..sandalo, mirra e gelsomino che riempirono la stanza del loro profumo.
Ne presi un poco e formai una miscela particolare e iniziai a togliere l' armatura di Hiss dal petto.."Chiudi gli occhi, rilassati" mentre con quel unguento profumato di aromi speciali accarezzavo la sua pelle, le sue spalle per risalire al suo collo..quel contatto era speciale..ora in quel posto eravamo solo noi due, il mondo e la brutalità di quei fatti era svaniti.

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Guisgard 25-05-2017 01.05.36

Aegos sorrise.
“La regina merita dolcezza...” disse ad Elyse, continuando ad accarezzarle i seni “... no?” Per poi aumentare il movimento delle sue mani, che da delicato si fece più intenso.
Le sue dita stringevano con leggero vigore quei seni sodi e regali, toccandoli e tastandoli con sensuale dedizione.
E nel farlo strizzava i rosati capezzoli della regina con decisa insistenza, portandoli all'estremo, irrigidendoli sempre più.
I seni di lei erano ben stretti nelle virili mani di lei.
“Sono abbastanza dolce, milady?” Con malizia.

Guisgard 25-05-2017 01.10.28

A lungo si amarono Cassandra ed Elv.
Fra le sue braccia, la ragazza si scoprì donna, travolta dall'ardore del suo amante.
Per tutta la notte lui la fece sua, con impeto e passione senza fine, spingendola oltre confini mai neanche concepiti, mai conosciuti.
E tutto ciò travolse Cassandra.
E quando insieme raggiunsero l'unione più forte ed alta, tutto quel momento toccò l'apice.
Infine stravolti si abbandonarono in un dolce abbraccio fra le lenzuola.

Guisgard 25-05-2017 01.13.01

Quel rumore attirò l'attenzione di Astral.
La ragazza sbirciò dalla porta che racchiudeva lo spiazzo della locanda, vedendo un carretto che procedeva lungo la strada.
Lo conduceva un uomo con un largo cappello in testa e trasportava due grosse bare.
Sembrava essere un carico molto pesante.

Clio 25-05-2017 01.13.47

Quelle carezze, sempre più ardite e intense.
Lo lasciai fare, prendendomele, gustandomele, mentre le sue mani instancabili e abili giocavano coi miei seni, ancora e ancora.
Poi quelle parole, così maliziose e ardite.
"Troppo..." sospirai, quasi, insofferente.

Nyoko 25-05-2017 01.18.26

Notai una strana persona (sì, va bene, per me erano tutti strani) che trascinava un carretto con sopra due bare. Dava l'aria di essere pesante. Una parte di me voleva andare lì ad aiutarlo, ma l'altra mi consigliò di essere discreta. Aspettai che fosse abbastanza lontano per non sentirmi e per non vedermi, mi gettai fuori dalla locanda a punta di piedi e lo seguì.

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Lady Gwen 25-05-2017 01.25.31

Non credevo potesse esistere qualcosa di così travolgente, assoluto e totale.
Non ero più io, non era più lui, eravamo noi.
Un'unione nel senso più alto e sublime del termine.
Quel culmine, l'apice della nostra danza, tutto assunse finalmente senso, come il compimento di qualcosa di unico e indescrivibile.
Dopo quel momento, seguì un silenzio lungo e satollo, appagato, sereno, durante il quale io mi accoccolai sul suo petto, stringendomi a lui.
Rimasi per un po' ad occhi chiusi, cercando di regolarizzare il battito e la respirazione, sentendomi avvolta dal sottile e umido velo del calore di quell'amplesso sotto forma di piccole goccioline di sudore, poi alzai gli occhi su di lui, rimanendo ad osservarlo.
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Guisgard 25-05-2017 01.46.40

Aegos sorrise a quelle parole sofferte di Elyse.
“Troppo...” disse stringendo ancora quei bellissimi seni, tormentando i capezzoli ormai turgidi da far male “... davvero, altezza?”
Il tono era falsamente servile, ma i modi invece tradivano l'opposto.

Guisgard 25-05-2017 01.48.09

Il carretto passò ed Astral decise di seguirlo, attenta a non farsi scoprire.
Uscirono dal paese e dopo un paio di miglia il carretto giunse ad un'abitazione nel bel mezzo della selvaggia brughiera.


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