Camelot, la patria della cavalleria

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Clio 10-04-2015 18.00.44

Cinsi la spada alla cintura, e subito parve vibrare, come aveva fatto prima che arrivasse Simonin.
"Tesoro mio se fai così ogni volta che c'è un pericolo sei un portento..." sorrisi, come se la spada potesse sentirmi.
Poi quella voce.
Gli eretici...
Gli eretici?
A chi si poteva riferire quella voce, ma soprattuto: chi diavolo era?
"Dici quelli là fuori?" lanciando un'occhiata agli uomini di Gvineth nel cortile "Sì, tranquilla... l'idea è quella..".
Non era una novità che parlassi con le mie armi, la cosa assurda era che loro parlassero a me.
Dici che i bambini avevano ragione a chiamarti "la pazza"?
Alzai le spalle, ricordando i pessimi giorni della mia infanzia.
"A volte essere pazzi può essere la cosa migliore che ti capita, dai retta a me.." risposi a me stessa.
Eppure il tempo cominciava a passare, e non c'erano notizie dei combattenti.
Cominciavo ad essere sempre più in ansia.
Ripresi la strada verso il cortile.

Altea 10-04-2015 18.00.52

Ero a Suession...ma vi erano questi dannati fedeli di Gvineth..ma io avevo il ciondolo del patto tra i Taddei e Suession..sperai mi portasse fortuna, per qualcosa era arrivato tra le mie mani..e pure per aver trovato la lettera proprio nella pagina dove si parlava del ciondolo che simboleggiava la battaglia contro la malvagità e i gli invasori, e esseri demoniaci e lo indossai.
"Presto" dissi a degli uomini "vengo a nome di Gvineth..ed Ezio..devo parlare col Vescovo perchè convalidi la sua nomina a Duca..quel sosia impostore la pagherà..fatemi passare, ho un ottimo potere sul Vescovo" col sorriso di angelo innocente.

Tessa 10-04-2015 18.10.59

Seguii Bernard fuori dalla bottega e, infischiandomene del caos, lo afferrai per un braccio.

"Dovete starmi a sentire. Ora!" i mie occhi erano scintillanti di rabbia. Ero furente. "Dovete smetterla con il vostro sarcasmo! Non vi rendete conto di ferirmi ogni volta? Voi non sapete niente di me. Siete vissuto in una prigione e venite da me a pontificare sull'Amore Vero? E chi vi dice che io non ci creda? Credo in Dio, eppure non mi faccio suora! E' così anche per l'amore. Credo che esistano amori altissimi e talmente perfetti, da avvicinare le persone al Cielo. Ma questo non fa per me. Non so perché, ma è così. E' solo che sentirmelo ribadire ogni volta, come se non fossi una persona normale, mi ferisce"

Detto questo, rientrai nella bottega dell'antiquario per riprendere il monile, non curandomi più della confusione all'esterno.

L'antiquario aveva torto: il monile era vero. Lo sentivo.

Guisgard 10-04-2015 18.12.13

Elisabeth cadde in quel fosso, senza però farsi niente, in quanto finita su alcune foglie ammassate.
Un attimo dopo il Priore Tommaso e Marus si affacciarono.
“Madama...” disse il religioso “... tutto bene?”
Ma stando su quelle foglie, Elisabeth si accorse di qualcosa.
C'era infatti un oggetto sotto di lei.
Una spada.
E non una spada qualunque.
Aveva le fattezze stilizzate di un fiore.

Guisgard 10-04-2015 18.19.49

Bernard fissò Tessa negli occhi e ne ascoltò ogni parola.
“Vi chiedo scusa...” disse piano, senza togliere i suoi occhi azzurri da quelli verdi di lei “... non sarò più sarcastico, né ironico, avete la mia parola, sebbene non è quella di un gentiluomo...”
Rientrarono nella bottega ed ascoltarono l'antiquario.
E Bernard si accorse quanto fosse importante per Tessa quel monile e la sua presunta storia.
“Quanto volete per questo libro?” Chiese poi all'antiquario.
“Volete davvero comprarlo?” Stupito l'uomo.
“Si...” annuì Bernard, per poi estrarre un Taddeo d'oro dallo stivale “... è tutto ciò che posseggo... vinsi questa moneta una sera ai dadi, contro un...” rise appena “... un carceriere... non ho altro... vi basta?”
“Oh, certo.” Annuì l'antiquario.
Bernard prese il libro e lo diede a Tessa.
E fece poi l'occhiolino al bambino col veliero nella bottiglia.
Lui e Tessa allora lasciarono la bottega e si ritrovarono in strada, nella confusione generale, tra uomini che inneggiavano a Gvineth.
“Venite ad arruolarvi!” Uno di quelli a Bernard. “Su, venite con noi! Siete giovane e forte, ci sarete d'aiuto!”

Guisgard 10-04-2015 18.21.51

Per strano che fosse quello spaventapasseri sembrava in grado di comprendere i versi di Gwen sotto forma di colomba.
“Anche tu dunque sei come me vittima di un oscuro incanto...” disse alla colomba “... spiegami gli effetti di questo incantamento... cos'eri? Una ragazza? Una donna? Chi ti impose questa maledizione?”

Tessa 10-04-2015 18.23.44

Per strada il caos regnava sovrano.
Le vie erano gremite di gente che urlava, correva e inneggiava a Gvineth.
Tanto che non mi stupii quando un uomo, fermando Bernard, gli propose di arruolarsi.

"Non vorrete mica dargli retta, vero?" chiesi all'ex galeotto.

Guisgard 10-04-2015 18.23.51

Clio tornò nel cortile e lì finalmente Damasgrada smise di vibrare.
Eppure molti degli uomini di Gvineth erano ancora là, in attesa del ritorno del loro signore.
“Guardate...” disse uno di quelli, indicando Clio “... avete visto? Una donna che gioca a fare il soldato!”
Risero tutti.
“Perchè non vieni qui a giocare con dei veri uomini, bellezza?” Un altro di quelli alla spadaccina.

Guisgard 10-04-2015 18.27.29

Gli uomini che formavano quel blocco osservarono stupiti Altea, lasciandosi andare anche a commenti sconci e per niente cortesi circa la sua avvenenza.
Ma poi tra essi giunse uno più alto in grado.
“Fate silenzio, canaglie.” Disse zittendoli. “Dunque vi mandano lord Gvineth e suo fratello sir Ezio?” Ad Altea. “Allora il duello è terminato? Il sosia è stato ucciso?”

Lady Gwen 10-04-2015 18.27.31

"Sono una ragazza nuova in citta` e una strega mi ha condannata ad essere colomba meta` della giornata" dissi con amarezza.


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