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Sorrisi a Zoren, annuendo.
Poi, arrivò il Borgomastro. "Salute, milord" sorridendo e porgendogli cordialmente la mano "Siamo qui per chiedervi il permesso di allestire qui in città il nostro spettacolo itinerante." Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Il soldato fissò Clio con sguardo di ghiaccio e senza dire nulla sparò un colpo.
Un colpo che arrivò a ferire la ragazza ad una mano, proprio quella che impugnava la spada, che inevitabilmente cadde a terra. “No, Clio...” disse Icarius con un urlo, mentre alcuni soldati lo tenevano fermo. “Uccidila, che aspetti?” Uno dei militari a quello che aveva sparato. “No, spara a quell'idiota!” Un altro indicando Icarius. “Fermi, imbecilli.” Ad un tratto una voce che subito zittì tutte le altre. |
Un rischio calcolato.
L'adrenalina che avevo in corpo era talmente tanta da non farmi sentire il dolore. Vidi solo la spada cadere a terra. Damasgrada! Senti il ticchettio del metallo sul pavimento, e la voce di Icarius. Mi voltai verso di lui, perché vedesse il mio sguardo, perché capisse che stavo bene. Gli sorrisi, annuendo piano. Non aspettai neanche un istante e mi chinai, prendendo la spada con la sinistra. Non gli avrei consegnato la mia spada neanche morta. Poi una voce zittì tutti. Forse un ufficiale con un po' di cervello? Ne dubitavo parecchio, in realtà. |
<< Siete troppo gentile... Sicuro di non voler venire anche voi? Io non ho fretta, possiamo anche partire domani>> provai ma era chiaro che volesse casa libera per qualche motivo.
<< Sheylon forza andiamo >> incitai l'animale e salutai ancora il cavaliere quindi montai a cavallo alla volta delle città |
“Per carità, madama.” Disse sorridendo il Borgomastro a Gwen. “Non sono ahimè nobile, dunque messere andrà più che bene come titolo per me.” Annuendo. “Uno spettacolo? Davvero? E di che genere, ditemi? Sono molto curioso...”
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Sorrisi all'uomo, che mi sembrava una persona molto affabile, e alla sua domanda guardai Zoren, lasciando che fosse lui ad introdurre lo spettacolo.
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Il silenzio scese nella locanda, mentre il rumore di passi sembrava scandire l'ansia che si percepiva.
“Imbecilli, riponete le armi.” Disse un uomo alto, dai capelli corti e brizzolati, la barba rasa e regolare. “Siete soldati o banditi?” Ai militari. “Meritereste di finire tutti impiccati per negligenza. E voi sareste i membri di un nuovo esercito? Di un nuovo stato? Tutti in caserma. Le licenze vengono annullate. All'istante.” E tutti i militari uscirono. |
Le Florealiche
Evitai di sorridere, ma l'idea era quella.
Mi sembrava un comportamento strano il loro, ed ero lieta di scoprire che non ero l'unica a pensarla così. Io rimasi immobile, voltandomi piuttosto verso Icarius per vedere come stesse. Sentivo la tensione scemare e non era un buon segno. Infatti sentii la mano tremare e una fitta dolorosa. Strinsi i denti, concentrandomi sul nuovo venuto. Speravo solo di non essere finita dalla padella alla brace. Quando i soldati uscirono, mi avvicinai a Icarius. "Ehi.." Mormorai "Come stai?" Dolcemente, cercando di vedere se era ferito. |
“Sono cose che sarà meglio facciate da sola.” Disse Ehiss a Dacey. “Proverete molti abiti fino a trovare quello giusto e vi occorrerà il parere di una persona esperta. Senza di me, che sono alquanto impedito in simili faccende, farete molto meglio.”
Così, in sella al destriero del cavaliere e con Sheylon accanto, la zingara lasciò Marchesa delle Rose e partì verso la città. |
Zoren sorrise e spiegò al Borgomastro in cosa consisteva il loro spettacolo e come ruotasse attorno alla magia.
E l'umore dell'uomo mutò all'istante. “Mmm... magia...” disse perplesso. “Si, vi è qualche problema riguardo a ciò?” Chiese Zoren. “Diciamo che in questo posto la magia non è molto amata...” mormorò il Borgomastro. |
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