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“Io neanche credo di aver ben compreso...” disse Selia a Gwen “... parlavano di cose tecniche... ma temo siano importanti...”
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Sospirai appena e annuii.
"Ho capito, arrivo subito, comincia ad andare" a Selia. Poi lei uscì ed io mi voltai verso Gillen. "Non vedo l'ora che tu esca di qui..." mormorai piano, baciandolo "A dopo..." Alzandomi dal letto per uscire. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Il capitano del pallone mi urlò la risposta. Ero emozionata e non importava più quanto ci volesse ad arrivare.
Poi Oltram... Era davvero un guasta feste. Mi tornarono in mente tutti gli accadimenti di quei giorni: l'arrivo della cometa; le catastrofi che stava causando; la morte di tutti quegli animali; quello strano mostro che sembra comparire dal nulla; la morte dei miei carissimi amici, Helenye ed Ereck. Mi mancavano tantissimo, non aver potuto seppellirli è stato per me molto doloroso. Cosa avrei dato per poter tornare indietro e salvarli. Avrei dato Oltram, per riaverli... Sospirai a quel pensiero. Per quanto mi stesse rovinando ogni istante di pace, non potevo e non volevo che gli facessero del male. Così, senza rispondere alla sua preoccupazione, mi sistemai per godermi il viaggio, al fianco di Erien. "Sai... Ci penso solo adesso, ma in questo modo, mi sento più vicina a mio padre... E adesso... Anche ad Ereck ed Helenye..." dissi ad Erien fissando il panorama sotto di noi. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
“Si, una guerra...” disse Emas a Clio.
“Che guerra?” Fissandolo Icarius. “Un nemico sconosciuto, apparso dal nulla, ho cominciato a gettare l'intero continente nel terrore.” “Di che nemico parli?” Chiese Icarius. “Terribili ed innaturali creature...” svelò Emas “... quasi uscite dal più terribile degli incubi...” “Come sei enigmatico...” Icarius “... che genere di creature sono? Bestie feroci? Leoni? Tigri? Lupi?” “No, mostri...” rispose Emas “... mostri giganteschi...” “Mostri?” Incredulo il pilota. “Si...” mormorò Emas “... mostri in grado di cancellare ogni forma di vita qui a Retania...” |
Hiss annuì a Gaynor e raggiunse a fatica la finestra.
Scavalcò la mensola e uscì. “Aprite, presto.” Disse seccata la donna da fuori. |
“Ma...” disse stupita Eisa a quelle parole di Dacey “... potrebbe essere pericoloso...”
“Davvero ve la sentite, Dacey?” A lei Taddeus, rivolgendosi di nuovo col voi per non destare sospetti. “Coraggiosa la nostra apprendista scienziata...” fumando Kims. “E sia.” Annuì il principe. “Vi porterò con me, Dacey. Dopotutto siete l'unica a poter sostituire vostro padre.” “Sono preoccupata...” mormorò Eisa “... stanotte ho sognato qualcosa che potrebbe presagire guai... un gatto...” “Andate a prepararvi, Dacey.” Taddeus. |
"Si, eccomi..." dissi aprendo la porta, sbadigliando e allacciandomi la cintura della vestaglia, come se davvero mi stessi ricomponendo in quel momento.
"Che succede, madama?" Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
" Lo so ma... Molta gente sta soffrendo per via degli attacchi e sento di dover fare qualcosa" rivolta verso Eisa.
" Naturalmente Altezza, fa parte del mio incarico" tenendo nuovamente un tono distaccato e da protocollo. " Non temete Eisa, non accadrà nulla di male" guardando la donna con un sorriso per nascondere i miei di timori. " Vado subito" annuendo con un inchino e lasciai la stanza. Forse stavo facendo una grande pazzia ma ormai avevo deciso. Cercai di prendere tutto ciò che poteva servirmi per raccogliere campioni e indizi quindi preparai un bagaglio leggero, scelsi degli abiti comodi e tornai dagli altri. |
Altea continuò a sognare...
Il bel capitano con i suoi occhi azzurri continuò a guardare la regina ed a sorriderle con fare irriverente. Poi le si avvicinò ancor più, tanto che i loro respiri si intrecciavano nella fresca brezza della sera. “Non sono forse io” disse “un sacerdote? Sono qui al cospetto della mia unica dea... il mio compito non è proteggerla? Ma anche venerarla? Sognarla ed invocare il suo sguardo, le sue attenzioni?” I suoi occhi scesero sull'intera figura di lei, con desiderio. “Sono vostro servo e sacerdote, altezza...” inginocchiandosi ai suoi piedi. |
I nostri respiri si unirono nella brezza leggera
diventarono una unica entità..la candela formava leggere immagini sulle acque del laghetto...il verde si univa all' azzurro. "Davvero siete il mio sacerdote? Allora dovreste farmi un rito purificatorio..magari tra le acque del laghetto...oppure andare nel mio gazebo personale" poggiando un dito sul suo labbro accarezzandolo. Giocherellavo coi suoi lunghi capelli neri ..ridendo "E dovreste promettermi amore eterno...qualsiasi cosa accada saremmo uniti per l' eternità" e le mie labbra si avvicinarono alle sue, avrebbe lui dovuto baciarmi per prima ma notai la fiamma iniziava ad ardere di più. https://67.media.tumblr.com/55cb0a47...eo1_r1_500.gif |
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