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"Nessuno a questo mondo fa niente per niente." Disse Elv a Gwen. "Dunque risparmiatemi i vostri discorsi da crocerossina." Seccato. "Piuttosto... mi meraviglio come mai ancora debbano venire ad arrestarmi... immagino stiano rastrellando l'intera città..."
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"Voi non vi stancate proprio mai. Che siate borghese, nobile, Papa, asceta o qualsiasi altra cosa, avete un pessimo carattere e siete consumato unicamente dall'invidia e dall'insoddisfazione. E sappiate che sono venuti anche qui, a controllare, ma ho taciuto la vostra presenza qui, dal momento che anche io avrei rischiato, non solo voi. Ma se proprio insistete sul punto, sì, io mi ritengo superiore a voi e non in virtù del mio titolo, bensì del fatto che vi aiuto nonostante le lotte intestine me lo impedirebbero. E siccome sareste più contento di morire, vi lascio lì, in quel letto senza disturbarmi di buttarvi fuori a calci, foss'anche solo per farvi dispetto" ribattei, con tono incalzante e irremovibile, fissandolo.
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Presto giungemmo alla casa del signor Maladai e vidi una piccola fabbrica.. "Ditemi chi è questo uomo e penso dovrete fare voi le presentazioni" al domestico.
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Elv ascoltò Gwen, per poi scuotere la testa.
“Siete più pazza che testarda dunque...” disse infine “... così infantile da rischiare con i soldati...” scoppiò allora a ridere “... beh, devo dire che stavolta mi avete sorpreso eccome!” Divertito. “Chissà, forse un giorno saremo entrambi senza privilegi e titoli!” Sarcastico. “Maladai è un rispettabile borghese, molto amico di vostro padre.” Disse il domestico ad Altea. “E' proprietario di questa piccola fabbrica di tessuti. E proprio per l'amicizia che aveva verso vostro padre credo sia opportuno che siate voi a parlargli e non io.” Così lui bussò e fece annunciare il loro arrivo da una cameriera. Furono portati in un salotto e qui attesero. Arrivò allora un uomo alto e robusto, quasi grasso, dai capelli scuri ed il volto paffuto. Era abbigliato con vestiti costosi, sebbene di dubbio gusto. “Buongiorno.” Entrando Maladai. “Non ho molto tempo oggi... in cosa posso aiutarvi?” |
Lo guardai sconvolta.
Ma era davvero questo il modo che aveva di relazionarsi con la gente? "Mi preme ricordarvi, però, che voi non avete nè privilegi, nè titoli e nemmeno educazione o rispetto, visto che dimostrate di essere un irrispettoso incolto e ignorante" buttai fuori, prima di uscire dalla stanza sbattendo la porta, senza nemmeno sparare verso dove mi stavo dirigendo. Era veramente insopportabile, come si poteva pensare di avere a che fare con un soggetto simile? Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen a dir poco adirata lasciò la camera in cui si trovava Elv e senza rendersene conto si ritrovò davanti alla cucina.
Qui inavvertitamente ascoltò il discorso tra Mary ed il domestico. “Io non capisco...” disse Mary. “Nemmeno io...” il domestico “... non comprendo mai simili discorsi... ma sono sicuro di ciò che ho sentito...” “E se fossero stati i soldati a mettere su queste voci?” Fece Mary. “Per screditare i borghesi?” “I borghesi non c'entrano nulla...” mormorò il domestico “... no, qui si tratta di qualcosa di molto più grande... e misterioso...” |
Arrivai senza accorgermene davanti alla cucina e stavo per passare oltre quando udii certi discorsi.
Allora, rimasi ad ascoltare. Allora avevo intuito bene. Questa setta di cui lui parlava era davvero qualcosa di esterno ai fatti della borghesia, qualcosa di molto più importante. Ma allora cosa? Rimasi ad ascoltare per capire di più. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
“Ma tu” disse Mary al domestico “dove le hai sentite queste cose?”
“Ne parlavano il contabile del signor Kemplt ed alcuni operai della fabbrica di Maladai...” rispose il domestico “... tutto è legato a quel Robertter... credo sia lui il capo, o almeno uno dei più importanti...” “Ma cos'è?” Fissandolo Mary. “Un'altra corporazione?” “No... loro parlavano di qualcosa di più... come una congrega... o qualcosa di simile...” Tutto ciò ascoltò Gwen. |
Ah.
Ecco. Allora questa setta non era poi così segreta, visto quanta gente ne parlava... pensai sarcasticamente. Comunque, erano tutte informazioni molto molto interessanti e certamente avrei fatto in modo da saperne di più. Andrea perché potevo scoprire di più così, che chiedendo a quell'arrogante senza rispetto. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
“Io preferisco non sapere cosa simili...” disse Mary “... già... molto meglio... c'entra sempre il demonio in queste cose.” Facendosi il Segno della Croce.
Il domestico annuì ed andò via, uscendo dalla porta di servizio, mentre Gwen origliava dal corridoio. |
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