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“La ringraziamo...” disse Pavel al conte, stringendo la mano di Nyoko per rassicurarla “... ma sarà meglio andare... è molto tardi...”
“Ma se è pieno giorno!” Esclamò il conte. “Suvvia, avete forse soggezione di me?” Ridendo. “Vivo solo in questo grande castello, non ho una moglie, né una compagna e neppure una bestiola.” Sorridendo. “Avanti, voglio siate miei ospiti a pranzo...” battè le mani ed un attimo dopo arrivò il gobbo con due ampi vassoi “... servi in tavola...” ordinò il conte. La tavola fu imbandita ed il conte invitò Nyoko e Pavel a sedersi. “Beh, gustiamo queste leccornie, amici miei...” mormorò Justine. |
Sorrisi alla maliziosa battuta di Guisgard, senza però muovermi.
"Ciò che vedi è tutto genuino..." gli risposi con voce roca "Vuoi toccare con mano?" Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
“Mi passi il Vangelo...” disse ad un tratto il misterioso detenuto ad Altea “... trovi il modo di farmelo avere... questo le chiedo...”
“Neanche un prete giungerà qui sotto...” mormorò Ermions. |
Ascoltai il conte parlare della sua situazione. La solitune non mi è mai stata gradita. Strinsi la mano di Pavel che parve rassicurarmi un po'. Tuttavia non avevo appetito e il solo pensiero di mangiare qualcosa mi dava la nausea... "No, vi ringrazio... Non ho molto appetito" dissi con educazione pacata...
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“Allora posa questo rastrello e vieni con me...” disse Elv a Gwen “... sono giorni che non faccio una passeggiata al Sole... di giorno non lo vedo mai questo giardino e neanche il cortile... su, vieni con me...” porgendole la mano.
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"Il Vangelo? E' dentro al tovagliolo del suo rancio..l'ho chiuso bene...se non riesce ad aprirlo me lo può portare e io glielo darò." sorrisi ad Ermions "Visto io non sono un demone e sono riuscita, forse, a farlo arrivare qua...si spera"
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“Più di quanto immagini...” disse Vale a Clio “... questo posto è messo davvero male... in un certo senso ci sono meno casini nella nebulosa di Aspess, nonostante una guerra cosmica che dura da tre milioni di anni luce, che qui sulla Terra...”
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Alzai lo sguardo su di lui, guardando la mano che mi porgeva.
Forse sarebbe stata una buona occasione per calmare le acque, dopo quello che era successo stamattina. Così posai il rastrello a terra e presi la sua mano. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Ascoltai Vale preoccupata e inquieta.
"Avanti, super robottino, raccontami tutto!" sospirai. Che cosa poteva mai essere successo? Ero curiosissima. |
Guisgard accennò un sorriso e Gaynor vide il suo sguardo azzurro vagare poi su tutto il suo corpo, quasi come se quella scena fosse stata rubata da un vecchio romanzo d'avventure, dove un romantico ed affascinante mercante controllava la bellezza della sua schiava appena comprata.
Allora prese una rosa dal vaso che stava sul vicino tavolino in legno di sandalo, si alzò e si avvicinò a lei. Girò intorno alla ragazza con lei che restava immobile e nuda a farsi guardare. Allora cominciò a portare i petali di quella rosa sulla pelle della giovane donna. Prima sulle spalle, poi lungo la schiena, disegnandole lenti brividi. Arrivò sul fondo schiena, accarezzandola con quei petali in ogni punto. Girò allora intorno ai fianchi e risalì fino ai seni, strofinando i petali della rosa come se fosse l'estroso pennello di un artista. Sfiorò i capezzoli, già duri e sporgenti e nel farlo la guardava fisso negli occhi. Adagiò nel giocare con la rosa sui seni, quasi testandone l'eccitazione. Poi, lentamente, scese all'ingiù, portando il fiore che aveva in mano su quello che lei aveva fra le gambe. |
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