Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 25-07-2016 16.09.02

Una canzone dopo l'altra, le note che scivolavano via come le dita di Nero sul pianoforte, le luci soffuse del locale, la voce di Gaynor dolce ed inebriante, gli applausi dei presenti.
E poi le carte per i giochi d'azzardo, le risate, il tintinnio dei bicchieri per i brindisi e l'odore di tabacco nell'aria.
Tutto ciò sotto lo sguardo indefinito di E'hiss, azzurro ed a tratti caldo, alte volte enigmatico su di lei.
Trascorse così la notte e poco prima dell'albeggiare gli ultimi clienti andarono via.
“Dimmi...” disse E'hiss ad uno dei suoi “... com'è andata stasera?”
“Un paio di migliaia in meno del previsto, signore.” Rispose l'altro mentre richiudeva i tavoli da gioco.
“Ci rifaremo.” E'hiss, per poi voltarsi verso Gaynor “... molto brava. Sembra non abbiate fatto altro nella vita che cantare. I miei complimenti.” Sorridendole.

Lady Gwen 25-07-2016 16.15.35

Rimanemmo a lungo a letto, godendoci quei momenti ritrovati di intimità e tenerezza.
Facemmo poi colazione e arrivò il medico per medicare la ferita di Theris.
Non dissi nulla quando si complimentò per la bravura di chi aveva eseguito l'operazione.
Notai poi che Zolà non era a casa, ma probabilmente era coinvolto in una delle tante scorribande giornaliere al termine delle quali tornava sempre a casa.
Io intanto ero sempre più tesa per il fatto che avrei dovuto parlare con Ordifren e speravo che andasse tutto bene.

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Lady Gaynor 25-07-2016 16.18.15

Sorrisi al complimento di E'hiss. "Che dire... se si sparge la voce che qui c'è una fanciulla dalla voce soave, magari vi rifarete di quei soldi..."
Lo guardai, ma non seppi decifrare il suo sguardo. "Mi fate compagnia per un caffè? Sono certa che abbiate avuto una vita degna di essere raccontata. Dopotutto, uno dei Taddei che gestisce un locale notturno non è cosa di tutti i giorni..."

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Guisgard 25-07-2016 16.21.57

Capitolo V: Apparizione


“Non c'è bisogno di cercare il demone, è lui che cercherà noi.”

(Aleksandr Sergeevic Puskin)



Quello stato di semi veglia ed il pennello che scivolava rapido e sicuro sulla tela.
Nyoko dipinse ancora, sotto quella sorta di trance e solo quando il ritratto fu ultimato lei riprese conoscenza.
Sulla tela ora vi era un'immagine diversa.
Quasi sfocata, vaga, incerte e persino mutevole.
E tra il soffuso colorito di quel quadro vi era invece un volto molto ben caraterizzato e definito.
Il volto di un uomo non giovane dallo sguardo cupo e l'espressione austera, che la ragazza non aveva mai visto primo.
http://horrorhomework.com/blog/wp-co...60323917_n.jpg

Guisgard 25-07-2016 16.27.14

Ernot annuì a Vivian ed insieme andarono nelle antiche segrete del palazzo, dove Guigard aveva fatto costruire alcune stanze di alta sicurezza, in cui conservare denaro, documenti ed oggetti particolarmente preziosi.
Ernot si avvicinò ad una delle pesanti ed inviolabili casseforti a muro per prendere la teca, quando un'ombra silenziosa scivolò alle loro spalle.
“Ehi...” disse voltandosi di scatto Ernot “... chi è là?”

Guisgard 25-07-2016 16.29.58

Il cameriere annuì ad Altea e la fece entrare nel salottino per prendere il suo anello.
Qui la vedova vide di nuovo quel ritratto di Guisgard, fissando stavolta anche il fiore che lui aveva in mano.
Era un narciso tinto di un inusuale nero.

Altea 25-07-2016 16.34.14

Il cameriere, fortunatamente, mi fece entrare.
Mi avvicinai al tavolino di spalle per non farmi notare e falsamente esclamai.."Eccolo qui" e gettai subito lo sguardo sul fiore.
Rimasi perplessa, ma era meglio uscire.."Siete stato davvero gentile..forse vi è milord Bafon? Dovrei avere informazioni sulla mostra" sorridendo ma ero perplessa..il giorno della inaugurazione avevo trovato un narciso nero..uguale..raro..quello messo nella scollatura e ora stava riposto nel mio diario personale..cosa stava a significare quel narciso..scossi la testa..forse era pure un estimatore botanico e possedeva quella rara forma di fiore.

Guisgard 25-07-2016 16.34.44

Misk sorrise a Dacey.
“Vi sdebitate” disse “facendomi tale cortesia? Sono io che dovrei sdebitarmi per l'onore ed il piacere che mi fate, concedendomi di fare colazione con voi.” Le porse cavallerescamente la mano ed insieme raggiunsero una raffinata caffetteria sul Lungolagno.
“Ditemi, se posso chiedervi...” bevendo del thè “... riguardo alla proposta del professore cosa avete deciso?”

Clio 25-07-2016 16.36.56

Il Narciso Nero e la nascita degli Illuministici
 
Seguii Ernot nelle segrete, che non avevo ancora visto.
Ero affascinata.
Poi un'ombra, e Ernot chiese chi fosse.
Non rispose e io estrassi la spada.
Magari era lui, ma non si poteva sapere.

Guisgard 25-07-2016 16.37.01

Il medico andò via, lasciando soli Gwen e Theris.
“Tesoro...” disse lui “... quando uscirai per recarti dal professor Ordifren cerca anche informazioni sulla chiesa che deve trovarsi nei paraggi. Qui in casa nessuno sembra saperne nulla, ma abbiamo sentito le campane e dunque deve esserci per forza. Così, giusto per curiosità."


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