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Cassandra aprì gli occhi e guardò Elv, che stava godendosi quel omento di appagamento e soddisfazione.
Aveva il respiro ancora irregolare e stringeva a sé la ragazza. Infine aprì gli occhi e la guardò. “E' stato meraviglioso...” disse piano, per poi baciarla dolcemente. |
Lo seguì fin oltre il paese, passando dalla brughiera. "Avrei dovuto portarmi il cappuccio ed il pugnale" pensai "mi sarei sentita più al sicuro" dissi nascondendomi nella vegetazione il meglio che potevo. Alla fine, il carretto giunse fino ad un'abitazione nel bel mezzo della brughiera... Che cosa strana. Che diamine sta succendo?
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Era una casa molto grande, con un che di nobiliare ed avvolta da un'atmosfera cupa e sinistra.
Il carretto si fermò davanti al cancello, entrò e poi l'uomo col cappello scaricò le due bare. Tutto ciò visto da Astral. https://www.escaperoomoutlet.com/wp-...scen-ghost.jpg |
Bellissimo e stravolto in quella eccitazione che sembrava ancora perdurare, se ne stava anche lui con gli occhi chiusi, godendosi quel momento di appagamento.
Finché non ricambiò il mio sguardo. Sorrisi e ricambiai il suo dolce bacio accarezzando il suo viso. "Sì, lo è stato... Anche tu lo sei..." dolcemente "Meraviglioso e dolcissimo... Ho paura che tu possa non essere nemmeno reale..." accennando una risata silenziosa, mentre seguivo con la mano i tratti del suo bellissimo volto e lo osservavo rapita. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...51b153f70c.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Elv rise.
“Addirittura...” disse divertito “... non sarei reale? Guarda eri tu quella che faceva il fantasma.” Facendo l'occhiolino a Cassandra. Ma ad un tratto udirono qualcosa. Dalla brughiera udirono un lacerante ringhio, un lungo e grottesco latrato, un feroce ed agghiacciante ruggito. |
Sorrisi divertita alle sue parole e mi strinsi ancora sul suo petto.
Ad un certo punto, un ringhio dalla brughiera. Agghiacciante, terrificante. Guardai Elv impaurita, anzi, terrorizzata, al pensiero che qualsiasi cosa fosse, si trovasse qui intorno. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...baf4ea9378.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Quel verso brutale, feroce, innaturale.
Elv si alzò di scatto, con Cassandra accanto a lui. “Sembra...” disse “... sembra un grosso animale... ma dire quale è impossibile... mai sentito nulla di simile...” fissando la ragazza. |
Mi aggrappai alla sua spalla e al suo braccio quando si sollevò di scatto a quel verso feroce.
Ricambiai il suo sguardo con terrore. Era notte, e come ogni notte la bestia stava attaccando, di nuovo. Altre morti, altri funerali, altri cadaveri avvolti che in teli e portati via. Cinsi il suo petto con le braccia cercando in lui riparo da tutto ciò che c'era lì fuori, in quel mondo ero ansiosa di poter riscoprire, ma che ora mi faceva paura. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Elv strinse Cassandra per tranquillizzarla, poi si alzò dal letto e si rivestì in fretta.
“Tu resta qui...” disse a lei “... io vado a vedere...” E dopo essersi vestito prese un fucile, deciso ad uscire a controllare. |
Mi lasciai tranquillizzare dalla sua stretta, ma poi lo vidi rivestirsi in fretta.
"Elv, cosa fai?" pigolai, a mezza voce. "Elv, no! Torna qui! Elv!" lo chiamai urlando, impaurita e disperata, ma era già andato via. Mi rannicchiai fra le lenzuola di quel letto improvvisamente troppo grande e troppo freddo, in attesa e col cuore in una morsa. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Hiss si sedette e restò a guardare Eeila che si preparava.
Lei poi gli tolse l'armatura e cominciò a toccarlo, ad accarezzarlo. “Sembra un sensuale rituale...” disse lui, fissandola. |
Elv uscì e Cassandra restò sola.
Restò così per un'ora e poi per due. Cominciò ad albeggiare e non ci fu più traccia del brutale latrato. Ma neanche di Elv. |
Passò un'ora, poi un'altra.
Io ero sempre lì, sola, ad aspettare. Era un'attesa angosciante, lacerante, fatta di un silenzio tombale. Non si sentiva più alcun ringhio, ma nemmeno un segno da Elv, nulla, ed io ero preoccupata che potesse essergli successo qualcosa. Dovevo essere ottimista, ma non riuscivo a scacciare dalla mia mente quei terribili pensieri. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
La mia provocazione aveva svolto il suo dovere, rendendo quelle carezze ancora più audaci e intense.
La sua mano che mi stringeva, il mio seno sempre più turgido, caldo. Sentivo i capezzoli indurirsi, mentre un caldo piacere mi attraversava. Quelle parole, quella sfida continuava, continuava, evitandomi sempre di più. Allora portai la testa all'indietro, cercando il suo sguardo, intrappolandolo nel mio. Quanto adoravo quello sguardo. Lo guardai intensamente, lo guardai con uno sguardo intenso, forte. Uno sguardo penetrante, forte. Uno sguardo che voleva quasi ricordargli quanto forte e meravigliosa la loro intesa. "Nulla è troppo con te.." sussurrai, appassionata "Adesso baciami.." cercando le sue labbra "Ho un disperato bisogno di un tuo bacio...". E lo baciai appassionatamente. |
La casa mi parve davvero bella, anche se un po' spettrale. Notai l'uomo portare le due bare oltre un cancello. Era forse un cimitero, quello? Non ne aveva proprio l'aria... Anche se non ne avevo mai visto uno. Rimasi nascosta a guardare la scena, aspettando la prossima mossa.
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Quel massaggio continuava lisciando la sua pelle e alle sue parole sorrisi guardandolo negli occhi.."Magari un rituale di seduzione fatto..come mi avevi definita..un' incantatrice. Lo sai le Dee possono incantare se vogliono..e che faresti se succedesse? Hai paura di legarti troppo a me?" e mi misi davanti a lui accarezzando il suo viso..ciò che stava avvenendo era straordinario per me ma mi chiedevo se per Hiss fosse lo stesso.
Mi avvicinai sempre di più a lui, sistemandomi nei grandi cuscini a terra di pregiata fattura orientale, vicino a lui e afferranndo le sue braccia mi lasciai trasportare da un caldo bacio passionale. |
Albeggiava.
La brughiera cominciava a schiarirsi, con le ombre che si ritiravano piano bell'infinito mistero. Cassandra attendeva, ma di Elv nessuna traccia. |
Stava dietro di lei e ad ogni carezza, divenuta ormai sempre più decisa e virile, Elyse si sentiva impazzire.
Poi quell'ordine, ma forse più un bisogno. Aegos si chinò, senza lasciare mai i suoi seni e senza dare tregua a quei capezzoli così turgidi e la baciò. E fu un bacio eccitante, caldo, umido e penetrante. |
Astral osservava quell'uomo che scaricava le bare, per poi trascinarle oltre il cancello, davanti all'ingresso della casa.
Bussò e poco dopo venne ad aprire un uomo deforme nell'aspetto. “Avverti il padrone” disse l'uomo col cappello “che ho portato qui quanto mi ha chiesto. Dov'é? Sempre nel suo laboratorio?” Quello deforme annuì. “Che ci farà ma con queste membra putride?” L'uomo. “I morti andrebbero lasciati in pace. Anche le carogne degli animali.” il deforme lo guardò senza rispondere nulla, continuando a mangiare. https://friedneckbones.files.wordpre...2/04/quinn.jpg |
Quelle carezze, l'atmosfera erotica e seducente. Poi quel bacio.
Hiss rispose con impeto alle labbra calde di Eeila, stringendola a sé. Fu un bacio forte, penetrante, con lui che cercò il sapore più intimo della bocca di lei, fino a catturare la sua lingua. E mentre la baciava, le sue mani arrivarono avide e sicure sotto l'abito della sacerdotessa, raggiungendo i suoi seni morbidi. E più la bacia, più affondava nella sua bocca, più le sue mani stringevano quei seni bianchi. |
Ormai aveva albeggiato completamente, ma ancora nessun segno.
Allora mi decisi ad alzarmi, mi vestii e, avvolta in uno scialle, uscii fuori in giardino, cercando di capire cosa stesse succedendo. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...7a1161cdd7.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Guardavo ed ascoltavo tutto con la massima attenzione, cercando di non farmi scoprire. Di chi parlava quell'uomo? Laboratorio? Che cosa sarà mai un "laboratorio"? E cosa ci faranno dentro? La mia attenzione ricadde poi sul proprietario della reggia, mi ricordò tanto Scokijis, un ragazzo del mio zoo con le sembianze simili e mi fece sorridere. Scokijis era somatico, lo sarebbe stato anche lui? Scossi la testa, non era importante. Dovevo capire cosa se ne facevano di quelle bare. Avanzai ancora un po', silenziosa e attenta a dove mettevo i piedi, cercando di non farmi scoprire e di ascoltare più informazioni possibili.
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Hiss mi strinse forte a sè e ricambiò quel bacio con focoso impeto, lo sentivo mio e io ero sua...un darsi a vicenda.
La sua bocca divorava la mia avidamente e la mia corrispondeva in modo passionale, un desiderio ardente di possedere tutto di lui fino all' ultima essenza in quella passione di labbra e lingue che si intrecciavano. Poi sentii il contatto delle sue mani sulla mia pelle...il fuoco, che di per sè ardeva in me per il mio spirito, iniziò ad avvampare sempre di più. Era una sensazione meravigliosa, quel contatto forte e sensuale capace di mandarmi in estasi fino a quando arrivò ai miei seni bianchi e lo guardai con desiderio..mai nessuno era arrivato a tutto questo, ma lui poteva.."Fammi vedere se sei bravo ad incantarmi come faccio io..Hiss voglio essere tua e tu sei mio..completamente mio" dissi con voce ansimante mentre lasciavo scivolare le spalline di quella sottoveste oro. |
Quelle carezze volevano farmi cedere, impazzire, fremere.
Lo sapevo, sentivo l'eccitazione del suo respiro. E la cosa mi faceva impazzire, sentirlo voglioso e smanioso in quel modo, era davvero meraviglioso. Le sue mani su di me, così abili, così capaci di farmi perdere il controllo definitivamente. Inarcai la schiena, arrivando a toccare il suo petto con la mia testa. Un gemito, un respiro. Poi quel bisogno irrefrenabile di un bacio, un bisogno che accarezzava tutto il mio corpo. Allora serrai forte le cosce piegate davanti a me, come a cercare sollievo da tutto quello. Aprii gli occhi, gustandomi e beandomi della vista del suo bellissimo viso. Finché poi non scese su di me, cercando la mia bocca con la sua. Allora allungai una mano a cercare il suo collo, stringendolo a me con foga, passione, amore. La mia lingua famelica affondò nella sua bocca, cercando la sua, assaporando il suo sapore, come se volesse rubargli il respiro. C'era qualcosa in me in quel momento, come un bisogno assoluto di fondermi con lui. Lo stringevo a me, lo baciavo con infinita passione e amore assoluto, mentre le sue mani su di me mi facevano impazzire e le mie cosce si chiudevano sempre di più per sopportare quell'eccitazione incredibile. Ancora e ancora, ogni istante era speciale, ogni momento necessario. Un'intesa così forte così intensa, che avevo bisogno di respirarla, di sentirla, di assaporarla. Perché non c'era cosa più bella, più emozionante, più incredibile del nostro Amore. |
Cassandra si rivestì ed uscì fuori.
Ormai il Sole stava sorgendo e sulla brughiera una vaga foschia andava sciogliendosi lentamente, liberando le forme del mondo dopo quella notte senza fine. Di Elv però nessuna traccia. Sembrava essere svanito, proprio come le ombre. Ad un tratto vide due uomini a cavallo. |
Astral, attenta a non farsi vedere, si avvicinò ancor più alla casa.
Vide così l'uomo col cappello e quello deforme che portavano le pesanti bare all'interno dell'abitazione, scendendo poi in una umida e fetida cantina. Qui scoprì cosa contenevano le due bare, poiché vennero subito aperte. In esse vi erano membra sia di uomini, che di animali. |
Li seguì anche all'interno dell'abitazione, scendono fino ad un posto puzzolente. Dovetti coprirmi il naso con un lembo del mio abito, continuando a seguirli. Giunti a destinazione, i due uomini aprirono le bare mostrando il loro contenuto. Sapevo che le bare venivano utilizzate per metterci dentro i morti, ma uno per bara. Invece, lì dentro ce n'era più di uno, ed io rimasi allibita. Che diavolo se ne facevano di quelle carcasse? Che cosa inquietante.
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Eeila fece scivolare via la spallina del suo abito, ma Hiss non attese oltre.
Rinvigorito dalla bellezza di lei e dalle sue parole simili ad una seducente ed erotica sfida, lui cominciò a spogliarla. In un attimo la sacerdotessa sentì la stoffa sfilare via sulla sua bianca pelle, restando così nuda davanti a lui. E lui la guardò. Tutta ed ovunque, quasi contemplandone la bellezza. Allora si chinò sul petto di lei e cominciò a baciarle i seni. Come un mortale farebbe con una dea. E poi a giocarci con la lingua. Baciava e leccava, senza sosta, con impeto e ritmo, rendendo subito turgidi i capezzoli della bella Eeila. http://thumb-v-ec.xhcdn.com/t/531/640/5_4704531.jpg |
Fu un bacio profondo, con Aegos che accolse la lingua calda di Elyse nella sua bocca, per poi avvolgerla con la sua.
E fu un continuo ed infaticabile assaporare, succhiare, leccare. Un gioco peccaminoso e sconvolgente, mentre la mano del cavaliere teneva stretto il seno della regina, strizzandone il capezzolo turgido fra le dita. E con l'altra mano raggiunse le cosce di lei, che strette dovevano dare sollievo alla sovrana. Ma quella mano penetrò fra le gambe, allentandone subito la morsa, giungendo subito a dare sollievo alla sensuale regina. |
Quel bacio, così intenso, intimo e caldo.
Quel bacio che sfogava tutta la mia eccitazione, tutta la mia passione, tutto il mio amore per quell'uomo meraviglioso. Quel bacio unico, custode di sospiri passati e che ancora devono nascere e morire sulle nostre labbra. Quel bacio capace di unirci in una notte che poteva valere una vita intera. Niente era più forte di quell'amore, di quella passione incontrollata che ci divorava, uccideva, sosteneva. Più lo stringevo a me, più lo sentivo invadere la mia bocca con quella meravigliosa lingua peccaminosa e abile, più mi rendevo conto di quanto fossi persa, di quanto ormai non potessi più fare a meno di quell'uomo, di quel respiro, di quelle mani su di me, di quel corpo contro il mio, di quegli occhi intensi, di quell'intesa meravigliosa, di quell'amore folle. Nulla aveva più senso senza di lui, per quanto folle, incredibile e assurdo potesse sembrare al mondo intero. Era vero. Più vero che mai. E nient'altro mi importava, che non fosse la nostra intesa, il nostro legame, il nostro amore. Lo baciai, e lo baciai, e lo baciai ancora e ancora. Volevo morire su quelle labbra, venire uccisa da quei sospiri, donargli il mio respiro, il battito del mio cuore, l'intensa eccitazione che mi sconvolgeva. La sua mano non mi dava tregua, giocando imperterrita con il mio seno, rendendo il mio capezzolo sempre più turgido, fin quasi a far male da quanto piacere mi dava. Poi l'altra mano scese tra le mie cosce, che a stento riuscivano a contenere la mia eccitazione, la calda e umida eccitazione che mi donava quel gioco meravigliosamente eccitante. Il contatto con la sua mano mi sconvolse ancora di più, donandomi attimi di meraviglioso piacere. Avevo gli occhi chiusi, persa nell'estasi più completa. Continuavo a baciarlo, ancora e ancora, lasciando morire sulle sue labbra i sospiri e i gemiti che quel gioco sensuale e lussurioso mi rubava. Lo amavo da morire, oh, quanto lo amavo. Non riuscivo a pensare ad altro che non fosse la consapevolezza di quanto mi avesse conquistata, di quanto nonostante la mia vita fosse invidiabile oramai non potevo più fare a mano di lui. |
Possibile che Elv non ci fosse da nessuna parte?
Dove si era cacciato? Ad un certo punto, vidi due uomini a cavallo e pensai che forse loro lo avevano visto. Insomma, doveva essere nei paraggi, per forza, no? "Perdonate" dissi, avvicinandomi al recinto di pietra della magione "Di grazia, avete visto qui nei paraggi un ragazzo, piuttosto giovane, con lunghi capelli scuri ed un fucile?" chiesi, un po' in ansia, stringendomi nello scialle. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...6ed99acf96.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Oramai quella stanza era diventato il nostro mondo d' Amore, la flebile fiammella della lanterna danzava, giocando col buio;luce e tenebra si amavano in quel momento come me ed Hiss.
Le sue mani salde, calde e sensuali lentamente tolsero la mia veste provocando un brivido di estasi in me, la mia testa a quel tocco si flettè leggermente e in un leggero gemito. Ero completamente nuda davanti a lui e mai come ora il mio corpo e il mio animo reclamavano il suo...volevo possederlo e volevo darmi a lui completamente e poi nessuno avrebbe osato dividerci...anima e corpo erano un' unica cosa e in quel caso una meravigliosa fusione d' amore. Le sue mani tornarono sui bianchi seni leggermente, giocando lentamente, la sua bocca si nutriva e si beava del loro calore e dell' effetto dei giochi sensuali su di loro. Provai quella sensazione meravigliosa, l' estasi creava una leggera sensazione di torpore nel mio corpo e nella mia testa ma sapevo era dovuto da quelle sensazioni che mi prendevano, ovunque, nel corpo fino alla parte più intima. Afferrai i suoi capelli bruni e mossi e sospirai.."Ancora, più forte". Hiss continuò in modo più fremente indugiando sui seni, rendendoli turgidi dal piacere spasmodico e in quel momento non riuscii a trattenere un urlo di piacere. La mia fronte divenne madida di sudore e rivoli di sudore bagnavano i seni assieme a quei baci di puro godimento. Con naturalezza slacciai i pantaloni di Hiss e mi misi a cavalcioni su di lui e lentamente la mia bocca scivolava, baciando il suo petto ovunque e lo feci stendere sui cuscini..."Non sai cosa sto provando...vuoi la sfida, la lotta..e sia..ma saremo vincitori entrambi..ma ti voglio incatenare per sempre a me" gettandomi addosso a lui e succhiando stavolta il suo petto muscoloso tra giochi di labbra e lingua. https://s-media-cache-ak0.pinimg.com...039cf5ae0c.jpg |
Le loro bocche erano unite da un tripudio di piacere, di peccaminoso godimento, di lussuriosa estasi.
Le loro lingue danzavano agili l'una sull'altra, mentre la mano di lui non dava tregua al bel seno di lei, stringendolo e strappando alla bella Elyse gemiti di puro piacere. Ma era l'altra mano di Aegos, quella fra le cosce di lei, a farla sussultare tutta. A muoversi maestra dove lei era più bollente e calda, dove cresceva il suo fiore più bello, dai petali umidi di brina. E sul viso della sovrana si accese un fuoco vivo. E non solo sul suo bel viso. |
Cassandra vide quei due uomini.
Uno era anziano e avanzava qualche passo più indietro dell'altro, che era invece più giovane e ben vestito. Aveva capelli lunghi e mossi, gli occhi grigi e penetranti. Si avvicinarono alla ragazza. “Salute a voi...” disse quello più giovane “... no, non abbiamo visto nessuno... siamo usciti all'albeggiare ed avremmo fatto si e no tre o quattro miglia... ma non c'era nessuno lungo il sentiero... chi era, se posso chiedere? Vostro fratello? O forse il vostro innamorato?” http://cdn-static.denofgeek.com/site...94_01_stor.jpg |
Uno dei due uomini, il più giovane, mi disse che non lo aveva visto e l'ansia crebbe ancor di più dentro di me.
Ora stavo seriamente pensando che fosse successo qualcosa ad Elv ed ero preoccupata, molto. "È il mio fidanzato, noi... Noi viviamo qui..." indicando la magione "Stamattina, molto presto, all'alba, abbiamo sentito un verso agghiacciante, un ringhio lacerante e lui è uscito a vedere cosa fosse, portandosi il fucile, ma sono trascorse più di due ore, ormai..." impaurita. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
A quelle parole l'uomo più giovane si guardò intorno.
“Si, ho udito di un animale che ha aggredito ed ucciso alcune persone...” disse a Cassandra “... forse è stata un'imprudenza uscire da solo nella notte... volete vi accompagni in paese? Avvertiremo le guardie della sua scomparsa? Magari usciranno a cercarlo...” |
I suoi baci, le sue peccaminose e lussuriose carezze, mi facevano impazzire.
Eravamo avvolti dall'estasi più completa, forte e intensa. Quella passione era così travolgente, che mi sentivo incredibilmente sua. Volevo quel momento, volevo quegli occhi nei miei, quelle mani che si muovevano ritmicamente su di me, facendo impazzire tutto il mio corpo. "Aegos.." gemetti, incapace di sopportare tutto quel piacere e quell'eccitazione "Amore..." gementi ancora, sulle sue labbra. "Ti voglio..." baciandolo "Ti voglio..." in un sussurro. Avevo perso completamente il lume della ragione, mentre sentivo il suo petto contro la mia schiena, le sue mani su di me, a far fremere e impazzire il mio corpo, e la sua bocca che giocava con la mia in un infinito gioco di piacere e amore. |
A quelle parole la mia situazione non migliorò, anzi.
Maledizione, aveva detto che non sarebbe mai uscito di notte nella brughiera. A quella proposta lo guardai titubante. "Io... Non so... Se lui dovesse tornare nel frattempo e non mi trovasse a casa di preoccuperebbe..." con tono incerto. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Astral osservò tutto, coprendosi il volto per quell'olezzo insopportabile.
Vide così i due individui che mettevano le membra umane e quelle animali in grossi sacchi di teli, portandoli poi in spalla in una stanza laterale. |
Che diavolo avevano in mente? Non riuscivo proprio a capirlo. Li seguì con lo sguardo e vidi cosa stavano facendo. No, quello non poteva essere un atteggiamento normale. Una persona normale poteva mai compiere tali scempi? Misero le membra delle carcasse in dei sacchi di tela e si allontanarono. Mi pronti a seguirli, allora, sempre con la massima attenzione.
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