Camelot, la patria della cavalleria

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Lady Gwen 11-06-2018 17.08.49

Non vidi né sentii più nulla.
Solo il buio che mi teneva lontana da Elv e Therese, senza farmi sapere se stessero bene o male, senza capire dive fossero.
Mi svegliai e la penombra regnava.
Le tendine erano abbassate ed io ero in un letto.
Subito il mio cervello iniziò a lavorare.
Elv! Therese!
Dov'erano?
Ignorando i dolori, mi alzai dal letto e a fatica raggiunsi la porta della stanza per cercarli.

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Dacey Starklan 11-06-2018 17.20.46

Le sue parole rassicuranti ma soprattutto la stretta della sua mano seppero tranquillizzarmi.
Era stata una brutta disavventura la nostra e ci eravamo fatti prendere dal panico ma adesso eravamo al sicuro e potevamo riprendere il controllo della nostra mente.

“ Torniamo in città, si.”

Le mie dita gli sfiorarono la mano in una leggera carezza ma ritrassi il braccio subito dopo, vedendo arrivare gente.
I nuovi avventori portarono notizie inaspettate e terribili.
Una nuova vittima, una bambina.

“ Dovremo andare a vedere anche se sembra proprio opera della Bestia...”

Tenendo la voce bassa, rivolta verso Cales.


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Guisgard 11-06-2018 17.30.22

Aperta la porta, Gwen si ritrovò in un rustico tinello, dove c'era un intenso odore di formaggio fresco.
Dal cortile abbaiavano due grossi cani, forse legati.
La ragazza si guardò intorno ma non sembrava esserci nessuno.



Cales annuì a Dacey.
Pagò ed uscirono dalla taverna.
Seguendo le indicazioni raggiunsero un antico refettorio, usato come accoglienza per i pellegrini lungo la Via Francignena che attraversava la regione, dove era stato portato il corpo della povera ragazza.
“Sono uno studioso, lasciatemi passare...” disse Cales, raggiungendo con Dacey la tavola sui era stato posto il cadavere della poveretta, o meglio ciò che ne restava.
Era uno spettacolo agghiacciante.
Le membra non avevano più giunture e si piegavano come carne invertebrata.
I tessuti erano stati prosciugati sin dell'ultima goccia di sangue ed il volto era sfigurato al punto da non poter distinguere se fosse di donna o di uomo.
La testa era stata mozzata, come se lame affilatissime avessero tagliato con precisione chirurgica i tessuti.
“Deve essere la ragazza che abbiamo sentito gridare nel bosco... e qualsiasi cosa sia stata usata per ucciderla” Cales sottovoce a Dacey “non si tratta certo di zanne ed artigli di animale... almeno di nessun animale conosciuto dalla scienza...”

Dacey Starklan 11-06-2018 17.37.19

Non era il primo corpo che vedevo così mutilato ma non sarei mai riuscita a superare l’orrore che si palesava davanti ai miei occhi.
Quella povera ragazzina non era neppure più riconoscibile tanto era stata fatta a pezzi nel peggiore dei modi.

“ Non farmici pensare... se penso che avremmo potuto salvarla.”

Forzandomi a restare ferma e non assecondare il mio impulso di scappare via dalla stanza dove stava il cadavere.

“ Devono avere degli strumenti appostiti per fare ... fare queste cose...”

Tenendomi comunque a distanza, appoggiata al muro.


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Lady Gwen 11-06-2018 17.38.35

Aprii la porta e mi investirono un forte odore di formaggio fresco e l'abbaiare dei cani.
Era un'abitazione molto rustica, ma non c'era nessuno.
"Elv!Therese! C'è nessuno?"

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Guisgard 11-06-2018 17.44.33

“Sicuramente...” disse annuendo Cales a Dacey “... strumenti appositi oserei dire... molto precisi... sebbene fatico anche solo a concepirne l'aspetto...” fece poi sego di coprire il corpo “... dobbiamo tornare subito a Sant'Agata di Gotya ed avvertire della nuova vittima...” alla ragazza.
Presero i loro cavalli e tornarono in città, attenti però a non cadere in qualche agguato della bestia.



Gwen chiamò, ma nessuno rispose, tranne i cani che nell'udirla abbaiarono ancora più forte.
Allora qualcuno entrò in casa.
Era un uomo anziano, dall'aspetto burbero, vestito da contadino e con un secchio di latte in mano.
“Vi siete svegliata finalmente.” Disse alla giovane.

Lady Gwen 11-06-2018 17.46.22

Non sentivo nessuno, tranne i cani.
Poi, arrivò un uomo, il proprietario.
"Ero con un ragazzo ed una bambina, dove sono?" chiesi, temendo che potessero stare male, o peggio.

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Destresya 11-06-2018 17.54.57

La vegetazione era così sognante in quella giornata di giugno, tutto intorno a me indicava qualcosa di così selvaggio e incontaminato da lasciava sconcertati sapere che erano costantemente presagio di morte.
Mi avviai verso la vegetazione, diretta al luogo in cui era stata trovata l'ultima vittima, più o meno, guardandomi intorno, scrutando qualunque cosa che mi potesse sembrare interessante, fuori dall'ordinario.
Forse non sapevo nemmeno io cosa stavo cercando, ma questi luoghi erano il centro di tutto ed era qui che forse potevo trovare risposte.
Ma poi il mio cavallo si imbizzarrì, diventò nervoso.
"Buono, bello..." accarezzando il dorso nero del bell'esemplare "Buono... buono..." guardandomi intorno, circospetta, mentre estraevo un moschetto dalla sottogonna, tenendolo stretto a me in caso di emergenza.

Guisgard 11-06-2018 17.56.38

"Vi ho trovata davanti ad una carrozza finita contro un albero e cappottata..." disse il vecchio a Gwen "... la bambina era poco più avanti... ora sta riposando sopra, nel solaio dove ho un vecchio letto... ha qualche livido, ma sta bene. L'uomo di cui parlate nn l'ho visto, a meno che non vi riferite ai tre morti nel bosco. Non sono sopravvissuti all'urto."

Lady Gwen 11-06-2018 18.02.30

Sospirai di sollievo quando disse che Therese era sopra a dormire.
Ma poi persi più di un battito quando disse "morti".
Erano tre.
No, di sicuro erano il giardiniere e i due uomini.
Non poteva essere Elv.
"È un ragazzo della mia età, con lunghi capelli neri, sicuro che non ci fosse lì?"

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Dacey Starklan 11-06-2018 18.06.33

Con quelle nuove notizie era tempo di tornare in città ed aggiornare mio zio.
Guardai un’ultima volta quel povero corpo prima che venisse coperto e fui ben felice di ritrovarmi all’aria aperta.

“ Quando troveremo i responsabili troveremo anche gli strumenti che hanno usato. Saranno secoli che li perfezionano, per questo non riesci neppure a immaginarteli.”

Mentre cavalcavamo lontani dal villaggio, verso Sant’Agata.


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Guisgard 11-06-2018 18.11.21

Ad un certo punto il cavallo di Destresya si imbizzarrì, al punto da far cadere a terra la ragazza.
Nitrii violentemente e scappò via, visibilmente spaventato.
Allora tutto sembrò ammutolirsi nel bosco.
Un cupo ed innaturale silenzio scese intorno a Destresya, neanche più il canto degli uccelli si udiva.
Come se le natura stesse trattenendo il respiro.



“Credo di no.” Disse il vecchio a Gwen. “Nessuno dei tre sembrava essere come lo descrivete.” Con tono spiccio, per poi lanciare un urlo ai cani per farli smettere di abbaiare.



“Vorrei vederli tutti processati e giustiziati.” Disse Cales a Dacey mentre cavalcavano verso la città. “Saranno anche uomini, ma solo delle bestie dentro possono compiere simili stragi.” Con un tono cupo.
Finalmente arrivarono a Sant'Agata di Gotya, trovando molte persone in strada intente a festeggiare.
Persino le campane suonavano.
I due giovani appresero così che la bestia era stata catturata diverse ora fa, portata in città e a breve esposta come trofeo.

Lady Gwen 11-06-2018 18.13.30

Anche stavolta sospirai di sollievo.
Almeno era vivo.
Però poteva essere ancora lì fuori, sulla strada della bestia.
"Io non vorrei chiedervi molto, ma vorrei ritrovarlo ecco... Lui è il mio fidanzato, stavamo per partire quando due degli uomini morti ci hanno attaccati..." sospirando.

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Dacey Starklan 11-06-2018 18.16.29

Concordai con lui ma per il resto del nostro viaggio rimasi per lo più in silenzio.
In città ad accoglierci invece furono le voci allegre e spensierate delle persone.

“ La Bestia catturata?”

Non credevo a ciò che udivo, soprattutto sapevo che era impossibile.

“ Forza, dobbiamo andare a palazzo e dire la verità a mio zio.”


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Guisgard 11-06-2018 22.28.22

Il vecchio scosse la testa.
"Erano dei fanatici..." disse a Gwen "... erano diretti qui... volevano farmi la festa..." posando il secchio con il latte "... volete andare a cercare il vostro innamorato? Attraversare da sola il bosco? Siete sciocca allora." Guardandola.



Cales annuiì a Dacey.
"Si, qui sono convinti di aver ucciso la bestia" disse "ma quella invece sta ancora mietendo vittime."
Raggiunsero così il palazzo presbiterale, dove lo zio della ragazza, Ruspon e Justine erano a discutere nella biblioteca privata del presbitero.

Dacey Starklan 11-06-2018 22.47.08

Entrai a palazzo lasciando ai servi il mio cavallo e senza neanche andarmi a cambiare prima, cosa che avrei fatto se non vi fosse stata tanta urgenza, mi diressi a grandi passi fino alla biblioteca privata del presbitero.
Mi era stato riferito fosse insieme a Ruspon e Justine, due persone che non mi piacevano.
Così , seguita da Cales, non mi posi troppi problemi dall’irrompere nella stanza senza farmi prima annunciare.

“ Non so chi vada in giro a dire che la Bestia è morta ma è una bugia, che illude solo per persone.
Veniamo da un villaggio, c’è stata una nuova aggressione. Abbiamo esaminato il corpo, stessa metodologia.
La nostra caccia alla Bestia non è ancora finita signori.”


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Guisgard 11-06-2018 22.52.27

Il presbitero guardò Dacey con due occhi di fuoco, mentre Ruspon mostrò una smorfia indefinita e Justine si lasciò scappare una risata.
Così i tre reagirono alle parole di Dacey.
“Si, eminenza, le cose stanno così.” Disse Cales.
“Possibile?” Adirato il presbitero. “Allora quello portato qui era solo un comune lupo!”
“Temo di si, eminenza.” Annuì Cales. “Io e vostra nipote abbiamo scoperto cose molto interessanti, oltre ad aver esaminato il cadavere dell'ultima vittima...” consegnando le cronache al chierico.
Questi prese il fascicolo, lo esaminò e diede ordine a Ruspon di sotterrare la carcassa putrefatta della falsa bestia.

Lady Gwen 11-06-2018 23.00.12

Non mi interessava nulla di loro, forse non era chiaro.
"Io vorrei solo ritrovarlo, non so come, ma devo ritrovarlo."
Non sapevo quando o come, ma dovevo.

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Guisgard 11-06-2018 23.02.20

"Per cercarlo dovrete tornare nel bosco immagino..." disse il vecchio a Gwen "... ma ciò equivale ad un suicidio... dovreste pensare alla bambina che riposa di sopra... se vi accadesse qualcosa che ne sarebbe di lei?" Fissandola.

Lady Gwen 11-06-2018 23.08.17

Sospirai ed annuii.
"Vi andrebbe di accompagnarci domattina allora?" speranzosa.

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Guisgard 11-06-2018 23.13.49

Il vecchio guardò Gwen con un'espressione quasi indifferente.
“Se vi accompagnassi quei fanatici cercherebbero di nuovo di farmi la festa...” disse “... si sono messi in testa di linciarmi o impiccarmi.”

Lady Gwen 11-06-2018 23.16.46

Sospirai, quasi sbuffai.
"Bene, allora prenderò la bambina e andò a cercare il mio fidanzato domani mattina. La vostra codardia non mi impedirà di trovare il mio compagno. Buonanotte " me ne andai senza dargli modo di rispondere.
Salii da Therese e mi stesi accanto a lei.

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Guisgard 11-06-2018 23.21.34

Il vecchio non disse nulla e lasciò salire Gwen al piano di sopra, dove in un solaio Therese riposava in un lettino.
Era il primo pomeriggio ed i raggi di Sole penetravano da alcune finestre circolari.
Dopo un po' il vecchio salì con del latte calde ed un po' di pane sfornato da poco.
“Ecco, se avete fame.” Disse posando il piatto su una sedia.

Lady Gwen 12-06-2018 00.22.15

C'era penombra anche nel solaio e Therese dormiva tranquilla.
Poi l'uomo arrivò con un vassoio.
"Grazie" annuendo e accarezzando i capelli di Therese.
"Piccola, svegliati, devi mangiare" le dissi, dolcemente, accarezzandole il viso.

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Guisgard 12-06-2018 00.29.47

Il vecchio lasciò lì il piatto col cibo ed andò via.
Gwen svegliò Therese per farla mangiare.
"Elv..." disse la piccola stringendosi a Gwen "... dov'è messer Elv?"

Lady Gwen 12-06-2018 00.32.37

Ricambiai la stretta quando nominò Elv, ancor prima di aprire gli occhi.
"Lo incontreremo domani, sono sicura" sorrisi "Però devi mangiare, a lui non piacerebbe se sapesse che non hai mangiato" per convincerla a prendere un boccone.

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Destresya 12-06-2018 00.33.52

Il cavallo si imbizzarrì e mi fece cadere a terra, facendomi imprecare pesantemente.
Che diamine gli era preso?
Atterrai a terra con un tonfo sordo e un gran dolore in tutto il corpo.
Cercai di rialzarmi, ma mentre lo facevo notai che il cavallo se ne andava a gambe levate.
No, ma grazie eh...
Mi stava davvero lasciando sola nel bosco?
Lo sai che sei morta, vero?
Mai come in quel momento desiderai che la bestia fosse quell'animale putrefatto che avevo visto poco prima.
Mi rialzai, infilai anche l'altra mano nella tasca che portava alla sottogonna, presi un'altra pistola e iniziai ad avanzare.
C'era poco altro che potessi fare.
Avanzare piano, con le armi in mano, ma nascoste nelle pieghe della gonna in quel silenzio irreale e sperare di non diventare cibo per bestie nei prossimi cinque minuti.

Guisgard 12-06-2018 00.44.46

Alla fine Gwen riuscì a far bere un pò di latte a Therese ed a farle assaggiare un pezzetto di pane.
Da giù si sentivano i cani abbaiare.
"Gwen..." disse la bambina "... dove siamo?"



Il cavallo era scappato via, lasciando Destresya sola nel bosco.
La dama si guardava intorno guardinga, armata, pronta ad ogni evenienza.
Ad un tratto cominciò a sentire un fruscio fra la vegetazione.
Poi un suono.
Strano, particolare, sconosciuto.
Non aveva mai sentito nulla del genere.
Forse nessuno di questo mondo aveva mai udito qualcosa di simile.
E celata fra gli alberi, qualcosa la stava fissando.
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Destresya 12-06-2018 00.56.03

C'era un silenzio irreale, decisamente irreale nella boscaglia in quel momento.
Tutto appariva come ovattato, sospeso dal mondo.
Non mi piaceva, non mi piaceva per niente.
Ma oramai ero lì, dovevo andare fino in fondo, per Sua Signoria, per Sant'Agata... perchè non avevo altra scelta.
Camminavo guardinga, stringendo sempre di più le mani attorno all'impugnatura delle pistole, come per farmi forza con quelle.
Ma poi lo sentii.
Un suono, ma non un suono qualunque, qualcosa che era diverso da qualunque altra cosa avessi mai udito prima di quel momento.
Mi si gelò il sangue nelle vene.
Era lei?
Cos'altro poteva essere?
Si ma cosa potrebbe mai fare un suono del genere?
Non ne avevo idea.
Non sapevo come spiegarmelo.
Sapevo solo che faceva una paura senza pari, senza nome, senza confini.
Allora mi guardai attorno, cercando di non mostrare la mia paura come fossi davanti a un cane feroce.
Già, ma lì non c'era niente, niente di niente.
Solo quel suono.
Non era possibile, tutti i suoni hanno una causa, anche questo doveva averlo.
E qualunque cosa fosse non era lontana!
Continuai a camminare, cercando di fissare la vegetazione accanto a me verso il punto da cui mi sembrava provenisse quel rumore.

Guisgard 12-06-2018 01.12.57

Tutto divenne silenzio.
Come se il bosco avesse paura anche di respirare.
Destresya continuava a muoversi nella vegetazione, armata e guardinga.
Quel suono sembrava essere scomparso.
Eppure era lì.
Lei sentiva che era lì.
L'avrebbe attaccata?
Si diceva non assalisse le prede pericolose, soprattutto armate.
E Destresya lo era eccome.
La stava osservando?
Spiando?
Forse ne aveva paura?
Dopotutto la dama non era indifesa come i bambini e le donne comuni.
Ancora silenzio.
Poi, all'improvviso, Destresya vide qualcosa, fra le foglie.
Come una sagoma avvolta da una strana luce, quasi fosforescente.
Brillò per un attimo tra le foglie, fissando Destresya.
https://vignette.wikia.nocookie.net/...20140824113752

Destresya 12-06-2018 01.43.50

Nulla, più nulla.
Com'era possibile?
Come poteva essere sparita nel nulla?
No, io sapevo che era lì, che mi stava fissando, lo sapevo eccome.
Ma cosa?
Cosa poteva essere che si nascondeva così bene tra gli alberi?
Cosa poteva rendersi così invisibile da sfuggire all'occhio umano?
Sì, perchè io non vedevo niente, niente che non fosse bosco.
Ma sapevo che c'era qualcosa, sentivo che c'era qualcosa.
Perché non mi attaccava?
Ero lì, indifesa, almeno all'apparenza, perchè non attaccava?
Percepiva le armi nascoste sotto la gonna?
Sentiva l'odore della polvere da sparo.
Quale animale era in grado di farlo, certo vedere un fucile è un conto, ma percepirlo?
Potevo sentire il battito del mio cuore rimbombare tutto attorno.
La morte poteva essere lì, accanto a me, giocare a nascondino tutta la notte e io non l'avrei mai nemmeno vista.
Mi paralizzai.
Immobile, gli occhi sbarrati, increduli.
Era lì.. l'avevo vista!
Una sagoma, una sagoma tra le foglie!
Battei le palpebre un paio di volte, sconvolta, incredula e ancora sconvolta.
L'avevo vista davvero?
Era.. luminosa, eretta, come un uomo gigantesco, enorme.
Me l'ero immaginato, si si dovevo essermelo immaginato.
Non era reale una cosa del genere, non era reale quella... cosa!
Nemmeno la Gioia.. eppure..
Presi un profondo respiro, poi un altro, un altro ancora.
Battei le palpebre ancora una volta.
No, l'avevo vista davvero, per quanto folle potesse essere.
Dovevo sapere, dovevo sapere.
Forse era follia, ma dovevo sapere.
Un passo, un altro, in quella direzione.
Avanti Des.. avanti..
Un altro, un'altro ancora.
Ora mi ammazza, ora mi ammazza, ora mi ammazza...
Le armi strette in mano, ora posate sulle pieghe del vestito, pronte a scattare al minimo rumore.
Anche se ricordavo fin troppo bene il racconto di Gwen sulla sagoma simile vista nel bosco e a quanto fossero serviti i mille proiettili che gli avevano rigurgitato contro.
Il mio cuore batteva così forte che mi sembrava rimbombasse tutto intorno.
Avevo un terrore folle, che mi dava però una scarica di adrenalina così forte da permettermi di andare avanti.

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Dacey Starklan 12-06-2018 10.33.21

Essere messaggera di cattive notizie non mi piaceva e odiai ricevere quello sguardo da mio zio, mentre ignorai le reazioni degli altri due, trovando però estremamente inopportuna la risatina di Justine.
Mi avvicinai allo zio, stringendogli dolcemente la mano sperando che si calmasse e insieme a Cales illustrammo le nostre scoperte.

“ Probabilmente chi ha portato quel lupo sperava in una ricompensa e nella gloria... ma la verità è un’altra, ben peggiore a mio avviso.
Tuttavia sarà meglio che Messer Cales esamini la carcassa, lui ha conoscenza in queste faccende e saprà dirci con esattezza cosa aveva divorato l’animale prima di essere ucciso.”


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Lady Gwen 12-06-2018 10.52.24

Riuscii a farla mangiare, finendo io ciò che lei aveva lasciato.
"Siamo a casa di un contadino molto gentile che ci ha ospitate prima di trovare Elv" le risposi, accarezzandole i capelli.
"Vedrai, lo troveremo e vivremo tutti e tre insieme. Sei contenta?" sorridendo.

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Guisgard 12-06-2018 14.55.47

Il presbitero annuì a Dacey e diede il permesso a Cales di esaminare la carcassa del lupo portata da Gozil e dai suoi compagni.
“Basta.” Disse risoluto Ruspon. “Basta sciocchezze. Ho un piano e so che funzionerà.” Deciso.
Justine rise.



Therese annuì a Gwen e si stese sulle sue gambe, addormentandosi poco dopo stretta alla ragazza dai capelli rossi.
Intanto dal cortile i cani del vecchio non cessavano di abbaiare.
Erano ormai insopportabili.



Il silenzio, l'attesa, la paura.
Destresya sapeva che era là.
Qualunque cosa fosse era là.
La stava fissando, lo sapeva.
Poi la sagoma.
Irreale, irrazionale, assurda, impossibile.
Fu un attimo.
Ancora silenzio.
Paura.
Fu in quel momento che quella cosa si mosse.
Per un attimo infinitesimale si mosse, emanando uno strano bagliore, un luccichio, un gioco di trasparenze tra i rami e le foglie degli alberi, deformando con le sue forme il campo visivo che attraversava.
Come se si facesse beffe delle leggi naturali, come se non fosse davvero reale.
Fu un attimo.
Un momento.
Lo stesso che tramuta il predatore e rende l'altro una preda.
Velocissima come null'altro a questo mondo, silenziosa e letale più di qualunque altro essere vivente, la bestia sbucò dalle foglie, lanciandosi verso Destresya.
Questo percepì la ragazza.
Si lanciò verso di lei, proprio mentre la spia del duca inciampò in una radice sporgente dal terreno.
La colpì.
Destresya avvertì l'impatto, il contatto mentre cadeva a terra per essere inciampata.
E quella fu la sua fortuna.
Fu colpita si, ma di striscio dalla velocissima bestia, dall'inesorabile predatore.
Trascorse un istante.
Poi Destresya cominciò a sentire dolore.
Un bruciore lancinante, il suo vestito che si tingeva del suo stesso sangue.
Il suo braccio schizzava sangue come una fontana.
La mano non c'era più.
Era saltata via ed il sangue fuoriusciva a flussi dal polso mozzato.
Un dolore atroce, insopportabile.
E la bestia era ancora là, nascosta fra gli alberi, pronta a finirla, mentre la mano mazzata di Destresya ancora pulsava sul terreno insanguinato.
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Lady Gwen 12-06-2018 15.00.59

Le sorrisi vedendo che si accoccolava tranquilla su di me, addormentandosi.
In realtà non sapevo come facesse, col baccano di quei maledetti cani che non smettevano mai di abbaiare.
Poggiai anche io il capo sul cuscino cercando di prendere sonno, mentre anche io cercavo reciproco conforto in lei.
Era la mia forza in questo momento, ora che di nuovo non avevo Elv e mi spronava ad andare avanti, mi aiutava a sperare che ci saremmo finalmente riusciti a fuggire e vivere felici tutti insieme.

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Guisgard 12-06-2018 15.25.43

Gwen cercò di riposare, ma non vi riuscì per colpa di quei cani, che abbaiavano forte.
Ad un tratto dal cortile salì nel solaio un odore di focacce calde.
Era invitante a tal punto che Therese si svegliò.
“Che buon profumo...” disse guardando Gwen.

Lady Gwen 12-06-2018 15.29.25

Non riuscii a riposare, quei cani erano insopportabili.
Therese però sembrava non curarsene.
Ad un tratto, si sentì odore di focacce calde, tanto che lei si svegliò.
Ridacchiai.
"Ne vuoi un po'? Hai fame?"

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Dacey Starklan 12-06-2018 15.31.31

Una nuova risata di Justine ma questa volta la trovai piuttosto azzeccata
Finora tutte le idee di Ruspon si erano rivelate un fallimento e nulla faceva presagire un esito diverso in questa occasione.

“ E di grazia quale sarebbe il vostro formidabile piano? Mi auguro non un’ennesima caccia visto che avete già sterminato ogni lupo nella foresta.
Grazie a voi i contadini ben presto si lamenteranno per i troppi cinghiali o cervi che invadono i loro campi .”

Apostrofai Ruspon senza farmi troppi problemi, come sempre.

“ Qui ci vuole cervello, non il grilletto facile.”


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Guisgard 12-06-2018 15.40.50

“Si...” disse annuendo Therese a Gwen “... ho fame...”
Il profumo di quelle focacce calde saliva dal basso ed era molto invitante.



"Ed io ne ho da vendere di cervello." Disse Ruspon a Dacey.
"Allora il piano?" Justine.
"Un'altra delle vostre inutili trovate?" Seccato il presbitero.
"Affatto, eminenza." Ridendo Ruspon. "E' il piano definitivo."
"Vi ascolto..." il chierico poco entusiasta.
"Manderò i miei soldati nei boschi..." spiegò Ruspon "... travestiti da donne. La bestia li assalirà e noi la fredderemo!" Con tono trionfante.

Lady Gwen 12-06-2018 15.44.38

Sorrisi e annuii.
"Andiamo giù, allora" prendendola per mano e scendendo di sotto.
"La mia signorina ha sentito odore di focacce, è possibile averne una?" gentilmente, sorridendo all'uomo.

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