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"Già..." sospirai, pensierosa.
Ancora non mi fidavo abbastanza di lui per potermi scoprire e dirgli lla verità. "Qualunque cosa, addirittura?" risi, divertita e interessata "Anche come mai siete finito in questa cella?" gli chiesi, fissandolo intensamente negli occhi. "Sono sicura che sarà una storia avvincente..." aggiunsi con il tono di voce che per un momento si fece più basso e sensuale. |
Guardai Elv.
"Ho sentito qualcosa, andiamo" insistetti, andando nella direzione da cui sentivo provenire la voce che mi chiamava. Mi sentivo sciocca a dire ad Elv che sentivo una voce ripetere il mio nome, ma volevo saperne di più. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Non pensavo che il vostro capo fosse uomo amante dei pettegolezzi."
Osservando gli uomini armati, cercando di mascherare il disgusto che avvertivo nel sentirli parlare. "Sebbene io...apprezzi l'interessamento del Signor Budmin... Vi posso garantire che non è assolutamente necessario. Vi consiglio di tornare da lui a riferirgli che farebbe meglio a non credere a tutto ciò che si sente in giro come una anziana zitella." Intanto chiedevo a me stessa chi, quella sera, aveva visto qualcosa, aveva visto magari entrare o uscire il nativo dal mio ranch. Questo stava a indicare che qualcuno mi stava tenendo d'occhio e chissà da quanto tempo. Guardai Gamino, sperando che si calmasse prima di dare un qual si voglia pretesto a quegli uomini ma questi improvvisamente sembrano essere interessati a qualcos'altro. Così seguii la direzione in cui puntava il loro sguardo per comprendere cosa fosse. Inviato dal mio Redmi Note 7 utilizzando Tapatalk |
Il fuorilegge guardò Altea attraverso il suo elmo, poi spintonato dai 2 conducenti sal' sulla turbodiligenza, così come fecero Altea e gli altri passeggeri.
La vettura partì e riprese la via del deserto. Dopo un paio di miglia, quando la stazione non era più visibile, la Cometa Nera senza farsi vedere cominciò con la lima a rompere le manette e poi con abilità e velocità mise fuorigioco i 2 conducenti e saltò giù dalla turbodiligenza, correndo verso l'orizzonte. La vettura si fermò di colpo, visto che i 2 conducenti non la guidavano più. "Sta scappando il fuorilegge..." disse guardando dal finestrino Equest "... sta scappando!" "Gwen..." disse Elv sefuendo la ragazza "... cos'hai sentito? Dimmelo, non capisco... io non sento nulla..." mentre camminavano nel buio tra quelle antiche e dimenticate tombe. "Gwen..." ancora quella voce "... Gwen... sono qui, vieni..." Il capitano guardò Destresya e sorrise piano. "Non è una gran storia..." disse "... ho combattuto con i miei uomini, ma poi abbiamo perso, siamo stati costretti ad arrenderci... così i miei soldati sono finiti in gattabuia ed io, come ufficiale, in questa prigione dorata. Mi spiace quindi di deluderti." Appena divertito. Gli uomini di Budmin andarono via, ma Gamino non li guardava più e fissava invece il pistolero che stava andando via. "Non sembra uno degli uomini di Budmin..." disse poi a Dacey indicando proprio il pistolero. |
Sospirai e lo guardai.
Nel frattempo, quella voce ancora mi chiamava. "Io... Sento qualcuno chiamarmi..." ammisi "È qui, da qualche parte..." guardandomi poi intorno. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Fu un attimo e la Cometa Nera si libero'. Vidi che scappava.. Libero.. Si era libero... "Lo prenderò io... E ve lo riporterò quel maledetto" e iniziai a correre verso lui... E se non lo avessi raggiunto... Mi bastava la libertà di essere finalmente me stessa.
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"Io non ento nulla..." disse Elv fermandosi etrattenendo Gwen con una mano "... aspetta, ti starai suggestionando..." fissandola "... qui ci siamo solo noi 2..."
"Gwen..." ancora quella voce,ora più vicina "... vieni..." La Cometa Nera prese a correre veloce, con Altea che si lanciò al suo inseguimento. Ma ad un tratto il fuorilegge si fermò di colpo, fissando verso l'orizzonte. |
Il cuore batteva forte in quella folle corsa, entrambi scappavamo per la libertà. Ad un tratto vidi la Cometa Nera fermarsi e guardare l'orizzonte. Istintivamente mi fermai quasi vicino a lui, osservando dalla stessa parte, un po' perplessa o forse leggermente spaventata.
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Smise di correre, di scappare verso la libertà.
Guardava l'orizzonte ed anche Altea si voltò in quella direzione. "Il cielo è rosso..." disse piano "... pieno di sabbia, di polvere... e di morte... stanno per attaccarci..." Intanto dalla turbodiligenza i 2 conducenti ed Equest erano scesi e si avvicinavano minacciosi al fuorilegge. |
Mi fermò trattenendomi per una mano.
Era proprio questo il punto, sapevo benissimo che stava chiamando solo me e non lui, ma sentivo di doverla ascoltare. Si era fatta ancora più vicina. "Lo so, ma devo capire di chi o cosa si tratta, ti prego, fidati di me" guardandolo e stringendo la sua mano. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Attaccarci e chi?" osservando la polvere "Quei nemici che provengono da ovest e nessuno sa chi è?". Vidi Equest e gli altri raggiungerci "Ci stanno attaccando.. Guardate laggiù.. Dovete portare in salvo la moglie del capitano e pure voi o moriremo tutti". Forse sarebbero scappati.
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Il cielo era di un purpureo plumbeo, inquieto ed enigmatico.
Non si vedeva nessuno, ma l'aria era piena di sabbia. Arrivarono Equest e gli altri 2, che subito ammanettarono il fuorilegge. "Io non vedo nessuno." Disse Equest ad Altea fissando l'orizzonte. "Tu non scapperai più, canaglia!" Al bandito. "Sei stato stupido a fermarti!" Uno dei conducenti. "Io non capisco, Gwen..." disse Elv. Poi ad un tratto la ragazza si accorse di una tomba diversa dalle altre. Un pezzo di pietra con strani segni incisi spuntava dal terreno e vicino danzava la stessa fiammella vista in precedenza. Allora la ragazza non sentì più la presenza di Elv, ritrovandosi da sola in quel posto. Vide allora una figura accanto alla tomba. Era una donna, abbigliata come una sciamana nativa. https://i.pinimg.com/originals/24/e9...3cc613d1fb.jpg |
"Neanch'io, credimi..." sospirai.
Ad un tratto, vidi una tomba diversa dalle altre, una sorta di antico tumulo con degli strani simboli incisi sopra e mi avvicinai. Stavo per condividere la scoperta con Elv, quando mi accorsi che lui non c'era! Com'era possibile?! Era con me fino ad un attimo fa, non poteva essere! Stavo per iniziare a cercarlo, ma sobbalzai. Vidi una donna, abbigliata come i tanti sciamani delle tribù native. Rimasi un istante ad osservarla. "Eri... Eri tu a chiamarmi..." mormorai, con tono retorico "Chi sei? E cosa vuoi da me?" Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Vidi il fuorilegge nuovamente in manette..imprecai tra me e me.. Era stato sciocco da fermarsi. "Non vedete nessuno perché vi è polvere, guardate il Cielo.. È surreale, temo qualcosa di brutto possa accaderci" molto seria e osservando la Cometa Nera.
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I 2 conducenti presero il fuorilegge per riportarlo sulla turbodiligenza ma ad un tratto si udì il sibilo del vento cambiare, poi dei rumori lontani.
La polvere si alzò ed un senso di paura scese su di loro. "Presto, scappiamo..." disse il bandito ad Altea e agli altri. Tutti allora corsero alla vettura. La sciamana non disse nulla, ma accanto a lei apparve un nativo che fissava Gwen con aria spaventata. Ad un tratto a mani nude si lacerò il ventre, per poi tirare fuori letteralmente le sue viscere e mostrarle alla ragazza ancora pulsanti di sangue. https://i.imgur.com/2h7rmUf.gif |
Uno strano vento si levò, un vento mortale.. Invece di scappare il fuorilegge pensò agli altri e tutti andammo nella turbodiligenza "Ma che accade.. Chi ci sta attaccando" verso il volto mascherato dall'elmo "Liberate questo uomo, ne sa più di noi e se siamo in pericolo può salvarci".
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La donna non rispose, ma ciò che vidi dopo mi fece urlare di terrore e di orrore.
Mi coprii la bocca terrorizzata ed incredula verso ciò che stavo vedendo, era raccapricciante, era orripilante, surreale e doveva per forza essere un sogno, non poteva questo tripudio di orrori essere la realtà! Non capivo il senso di tutto ciò, non capivo perchè attirarmi qui e rendermi partecipe di uno scempio simile, ma se era un incubo speravo di svegliarmi all'istante. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Presto..." disse Equest ai 2 conducenti "... partiamo!" Ordinò.
La turbodiligenza partì, ma le parole di Altea furono vane e le manette restarono strette sui polsi del fuorilegge. La vettura correva veloce, con un senso di paura e disperazione che sembrava seguirla. "Ma cosa avete visto?" Dal finestrino Equest al bandito. "La morte." Rispose questi. "Gwen..." disse la sciamana "... Utoka... matink... Oka... tanku... met!" Fissandola e riptendo quelle parole più volte. Un attimo dopo tutto svanì e Gwen sentì la presenza di Elv accanto a lei. |
La Donna continuò a fissarmi, poi ripeté delle parole in lingua nativa, le ripetè più volte, ma non riconosceva il significato, maledizione!
Poi, tutto svanì e trovai di nuovo Elv accanto a me. Mi sentivo frastornata, confusa, non capivo più cosa fosse reale e cosa invece non lo era e non sapevo nemmeno io come definire tutto quello. Un sogno? Una visione? Un incubo? Non riuscivo a capirlo e avevo paura che nessuno avrebbe potuto darmi la risposta che cercavo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Forse..."
Aguzzai la vista, provando a capire chi fosse il pistolero. " Può essere lo straniero che ha abbeverato il suo cavallo qui?" Ero sollevata che gli uomini di Budmin si fossero allontanati ma questo continuo via vai nella prateria comunque mi preoccupava. Inviato dal mio Redmi Note 7 utilizzando Tapatalk |
Ascoltai il racconto del capitno, e capii che non aveva molta voglia di parlarne.
"Non sapevo nemmeno che si combattesse una guerra da queste parti!" con un leggero sorriso ingenuo. Che non mi venne nemmeno poi così male, considerando che era vero. Le guerre tra eserciti non mi avevano mai interessato, la vita per me era fatta di espedienti, avventure, e caccia. La caccia a quelle canaglie che mi facevano guadagnare tanti soldini. "E prima di partire per la guerra? Venite da molto lontano?" chiesi, incuriosita. |
Tutto era svanito, come un sogno, una visione.
Gwen si ritrovò di nuovo con Elv. Il Sole cominciò a spuntare ed il suo chiarore tinse il cielo per il nuovo giorno sul cimitero nativo. "Gwen..." disse lui "... si può sapere cosa c'è?" Fissandola perplesso. Era il pistolero arrivato per abbeverare il cavallo, cacciato poi in malo modo da Gamino e che un attimo prima aveva forse turbato con la sua presenza gli uomini di Budmin. "Forse dovremmo invitarlo a restare per pranzo..." disse Gamino a Dacey "... per scusarci di aver pensato male di lui..." Lui finì di mangiare e si alzò, arrivando davanti alla finestra della camera. "Era in Marina..." disse a Destresya "... mi sono imbarcato su una vave da guerra... ho raggiunto il grado di capitano e così inviato qui nell'Ovest a combattere... il pianeta è diviso fra Nord e Sud e tra le fila sudiste ho cercato di farmi onore... ma poi sconfitto con i miei uomini sono finito prigioniero dei mercenari ingaggiati dai nordisti..." |
"Vedo che qualcuno si sta ammorbidendo..."
Dissi con un sorriso verso Gamino. "D'accordo. Sarà meglio che tu vada ad avvisare la nostra abile cuoca che avrà un piatto in più da preparare oggi. Io andrò a fare la brava padrona di casa con il nostro sconosciuto." Così mi avvicinai al pistolero, aprendo il cancello. "Penso che io debba ringraziarla signore e mi farebbe piacere averla per pranzo, sempre se prima si decide a dirmi il suo nome." Inviato dal mio Redmi Note 7 utilizzando Tapatalk |
Tutto era tornato normale, come se nulla fosse mai accaduto ed era strano, decisamente strano, troppo per essere reale, ma al contempo anche troppo per essere solamente un sogno.
Sul cimitero, il nuovo giorno stava per nascere. Guardai Elv, anch'io perplessa come lui. "E' successo qualcosa di strano..." Mormorai. A quel punto, gli raccontai tutto quello che avevo visto, o vissuto, non sapevo ancora dirlo con certezza. |
Lo ascoltai attentamente.
Sì, avevo sentito di quella guerra, ma nel selvaggio Ovest dove avevo vissuto io, non si sentiva più di tanto. "Io vengo da un luogo ancora più a Ovest, dove questa guerra di cui parli è solo un eco lontano e gli scontri continui sono con i nativi e i fuorilegge, un posto dove la giustizia è alla merchè di gente corrotta e ognuno calpesta il prossimo..." sospirai "Un luogo in cui la vita ha davvero pochissimo valore!" risi piano. Eppure era casa mia, e mi mancava. "Detto così sembra orribile, ma vi assicuro che ha il suo fascino per chi cerca libertà e avventura.." sospirai, lasciando lo sguardo vagare oltre la finestra. |
Dacey arrivò al cancello del ranch, aprendolo ed il cavallo del pistolero si fermò.
"Pranzo..." disse lui con un filo di ironia "... strano modo di fare inviti avete quaggiù... prima prendete la gente col fucile e poi la invitate a pranzo..." ridendo piano "... il mio nome Luc... ma potrei sapere da cosa dipende questo farevole cambiamento nei miei confronti?" Fissando Dacey negli occhi. |
"Non so..." disse Elv perplesso a Gwen "... potrei dire che è stata suggestione, visto questo posto... ma era molto dettagliato il tuo racconto... quelle parole poi... credo sia una lingua reale... un dialetto nativo... ma non so decifrarlo... ci vorrebbe qualcuno che lo conosca..."
"Allora io e te ci capiamo al volo..." disse il bel capitano, per poi accendersi un sigaro "... entrambi siamo prigionieri... entrambi sogniamo la libertà..." fissando Destresya "... beh, cerchiamo di rendere questo soggiorno forzato il più piacevole possibile, no?" Accennando un sorriso. |
"Siamo persone ospitali ma questo posto ci obbliga a prendere anche delle precauzioni.
Avete sicuramente visto gli uomini a cavallo che erano qui poco fa... Penso possiate immaginare perché le precauzioni e perché il fucile quando arriva qualcuno di non annunciato. Il pranzo, signor Luc, è per ringraziarvi di aver mandato via, in qualche modo, quei brutti ceffi." Facendogli cenno di entrare e indicandoli dove poter lasciare il cavallo. " Prego, entrate. Luc eh... Suona francese o sbaglio?" Facendogli poi strada dentro la casa. Inviato dal mio Redmi Note 7 utilizzando Tapatalk |
Il pistolero sorrise a Dacey e con un cenno del capo accettò il suo invito.
Poi portò il cavallo dove lei gli indicava. "Diciamo che potrebbe avere quell'accento, visto i miei erano di una colonia dove si parlava quella lingua..." disse lui parlando del suo nome "... però io non conosco il suo di nome..." sorridendole e lavandosi mani e viso con l'acqua in un secchio di acqua fresca presa dal pozzo. |
Sorrisi, eravamo passati al tu.
"Già... senza contare che tu sei un capitano rispettato mentre io solo una schiava che possono decidere in ogni momento di riservare a qualcosa di molto meno... onorevole!" mormorai, abbassando lo sguardo in modo pudico. Sì certo, dovevano solo provarci a toccarmi. Ma se avesse saputo chi ero davvero forse non si sarebbe aperto con me. Finora non stavo dicendo bugie, ma qualcosa mi diceva che avrei potuto fidarmi di lui, anche se non sapevo dire perchè. "E non avete mai pensato di scappare?" mormorai, arrossendo. |
" Capisco... Non mi sono presentata, che sbadata.
Il mio nome è Dacey. È un piacere fare finalmente la vostra conoscenza, in maniera ufficiale." Una volta in casa gli feci cenno di sedere a tavola. "Posso chiedervi cosa vi porta da queste parti?" Inviato dal mio Redmi Note 7 utilizzando Tapatalk |
"I9 non credo sia stata suggestione, era troppo specifica, troppo precisa. Come fosse stata una realtà parallela in cui sono stata trasportata. Dobbiamo trovare qualcuno che riesca a decifrare la lingua nativa, voglio capire cosa quella donna voleva dirmi. Ci sarà stato un motivo se ha chiamato proprio me. Evidentemente sono io la diretta interessata ed è importante che decifri la sua frase."
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"Questo posto è troppo sorvegliato ed io non ho neanche un'arma con me." Disse lui a Destresya. "Scappare sarebbe impossibile ora come ora." Fumando. "E sinceramente non ho la vocazione del suicida, perchè tentare una fuga ora sarebbe un suicidio." Scuotendo il capo.
"Dacey..." disse lui ripetendo il nome di Dacey "... molto lieto." Prendendo posto a tavola. Il pranzo fu servito e mangiarono. "Non c'è un motivo per cui vago da luogo in luogo..." lui a Dacey "... un posto per me vale l'altro... forse per quelli come me è giusto chissà..." "Invece un uomo dovrebbe sistemarsi..." fece Gamino "... su questo pianeta c'è terra per tutti, senza bisogno di azzuffarsi o uccidersi... io per esempio ogni giorno mi alzo per tagliare quella quercia... cresce nel bel mezzo dello spiazzo e toglierlo da lì ci darebbe molto spazio..." "Perchè non usi un paio di cavalli o un trattore per tirarla giù?" La cuoca. "Perchè non voglio daglierla vinta." Rispose Gamino. "Nella vita tutto si può fare se non si risparmiano fatica e sudore." "Il pranzo è stato ottimo, signora." Luc a Decay. "Grazie. Scusatemi." Ed uscì fuori per fare 4 passi. "Daccordo, cercheremo qualcuno appena sarà possibile, Gwen..." disse Elv "... tu però non lasciarti prendere troppo da questa storia." Fissandola. "Vieni, continuiamo a controllare questo luogo." |
Trasalii a quelle parole "No... Ho troppe cose da vedere, da gioire per morire" non togliendo lo sguardo dal fuorilegge "Come fate a sapere che ci vogliono uccidere".
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"Il cielo è rosso..." disse lui ad Altea "... l'aria odora di sangue..." fissando l'orizzonte inquieto.
Intanto la turbodiligenza aveva ripreso il suo cammino. Dopo qualche miglio arrivò dove secondo le carte doveva esserci un villaggio. Ma lo spettacolo che attese i nostri era terribile. Il villaggio era stato completamente raso al suolo, ma la cosa più sconvolgente erano gli alberi che sorgevano attorno a ciò che restava delle capanne incendiate. Inchiodati ai rami c'erano decine e decine di corpi umani martoriati, spellati, scorticati e lasciati morire lentamente con tutte le carni di fuori, al calore del Sole ed alla voracità di insetti ed avvoltoi. Non era stato risparmiato nessuno, neanche le donne, i bambini ed i vecchi. "Chi..." agghiacciato dall'orrore Equest "... chi ha potuto fare una cosa simile?" "Un demonio..." deglutendo il giudice, mentre la moglie del capitano svenne. https://i.pinimg.com/originals/d8/87...0f47476019.jpg |
Sospirai a quelle parole.
"Eh, hai ragione... sembra davvero una missione impossibile, ma magari qualcuno dei vostri uomini verrà a liberarvi, o vi useranno per fare uno scambio... non dovete perdere la speranza!" sorrisi appena, dolcemente, posando delicatamente la mano sul suo braccio. "Fino ad allora, mi prenderò io cura di te..." anzando lo sguardo per cercare i suoi occhi e provare e leggervi dentro. |
"Chissà, forse accadrà." Disse il capitano sorridendo a Destresya. "Comunque non posso lamentarmi, sembra che abbia guadagnato una cameriera molto efficiente." Facendole l'occhiolino. "Sono curioso di vedere come affronterai questo incarico." Sedendosi su una comoda poltrona. "Su, stupiscimi." Divertito.
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Arrivammo in un villaggio e rimasi quasi senza respiro. Dovetti tirar fuori tutto il mio coraggio, lo spettacolo era agghiacciante "È tremendo... Questi sono veri assassini ma perché tutto questo?". La moglie del capitano svenne, presi una boccettina con della melissa e la posi sotto le sue narici per farla riprendere "Madame, vi sentite bene.. La moglie del capitano è svenuta" chiamando gli altri.
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Sospirai appena ed annuii, stringendogli forte la mano per trovare stabilità e conforto da quel contatto.
Continuammo dunque ad attraversare quello strano e mistico luogo per scoprire qualcosa di più, per capire chi avesse voluto attirarci e chi avesse suonato quelle percussioni stanotte. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Con la melissa Altea riuscì a far riprendere i sensi alla moglie del capitano, che tuttavia restò ancora scossa, come tutti loro.
"Ma" disse Equest avvicinandosi al fuorilegge mascherato "chi può aver compiuto questo eccidio?" "Non lo so..." fece la Cometa Nera "... ma chiunque sia stato non è lontano... dobbiamo andarcene da qui..." "Sarà meglio liberarlo da quelle manette..." il giudice ad Equest "... 2 mani in più ci faranno comodo se dovessimo incontrare gli autori di questa strage..." "Dammi la tua parola che non tenterai di fuggire!" Equest. "Parole di boy scout!" Ironico il bandito. "Dico sil serio!" "Trovarsi da solo nel deserto in questo momento non è la cosa più intelligente, no?" Ridendo la Cometa Nera. Equest annuì e gli tolse le manette. |
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