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Ogni volta che mi avvicino a te.... Ogni volta che parlo con te.... Ogni volta che penso a te.... Ogni volta che respiro te.... Ogni volta che una tua parola mi sfiora.... ....Io sto portandoti via Faccio mia schiava.. la tua anima Una schiava senza catene Libera di volare alta nel cielo Nel pensiero più ardito Al di là di quel cielo Dove tutto non ha spazio e confine La mia anima vuole avvolgerti nella sua purezza Più di quanto possa fare il mio stesso impuro corpo ...che ti desidera! Sir Morris |
che dire?:smile:
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Una luce sfavillante intimorì la luna e le sue nuvole Rimasta scoperta chiuse gli occhi e zittì le sue ugole Un angelo spettrale discese dal cielo come un fulmine Scandì la terra intiera e l'aria annientò in un turbine Un brivido pervase il mio corpo..nel mio cuore volle restare Giunse al mio cospetto..con un sorriso lo lasciai entrare Attonito rimasi ed incredulo ammirai il suo elegante avanzare Accarezzai il suo viso..una sillaba non riuscii a pronunciare A quel punto non potei fare a meno della sua bocca baciare La luna stessa si commosse..non credevo si potesse imbarazzare Non mi persi neanche un istante del suo fascino celestiale Potessi io avere il fato a favore per poterla reincontrare Sir Morris |
dolcissimi versi:smile:
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"Mi sono affacciato innanzi al crepuscolo della notte,
tra ombre di segatura e ultrasuoni di scarpe rotte, le mie membra si sono racchiuse in un dolore ancestrale, durante il rotolio di detriti di fango nell'aria carica di sale. Ho cercato il tuo volto oscurato dal bagliore di un camino, ed ho iicontrato la Morte distesa lungo il destino, ma oggi che ha cessato di sgorgare piogge amare, rimpiango la mia essenza, evaporata in una scia di bare..." Taliesin, il bardo p.s. dedicata a Fabrizio ed alla sua immortale dolcenera, persa oltre quarant'anni fa tra i flussi della vita ingiusta. |
" La Morte distesa lungo il destino "...............Avevo trovato la Morte ogni dove......dietro un angolo...tra le fessure di una vita trasparente.........ma forse non avevo mai pensato che fosse distesa lungo il destino.............Mi piace pensarlo.....e' l'unico destino che accomuna tutti gli uomini..grandi e piccoli e non so se chiamarlo dramma o fortuna........e' l'unica cosa che si puo' chiamare UGUAGLIANZA tra gli uomini...........LA MORTE............
Grazie Taliesin.......per una mare di motivi...stasera i vostri versi mi hanno fatto pensare Lady Elisabeth |
http://www.youtube.com/watch?v=JIqVG...layer_embedded
Ho deciso di svelarmi a voi..signore e signori..io mi presento Son quell'essere ch'avete sempre odiato..il vostro sgomento Son l'entità che annienta ogni malattia.. ogni sofferenza Che giunge lesta per distruggere il male.. ogni dolenza Malgrado voi non capiate.. io proteggo la vostra dignità Affinchè un uomo in fin di vita dipartisca con rispettabilità A volte posso sembrar spietato..pregno di sarcastico cinismo Vi giuro che non è come pensate..il mio non è crudele arrivismo E' la mia amica "Guarigione" che desolata mi reclama..piangendo Essa implora il mio intervento..scuote il mio braccio..fremendo Oggi son qui per chiedervi comunque scusa..il perdono non pretendo Io, la "Morte", son qui prostrato dinnanzi la "Vita".. sorridendo Ho reincontrato l'Angelo che venti secoli fà cercò di rapirmi Temo che non avrò scampo..forse per sempre..dovrò destituirmi Sir Morris |
Questa è la dolcezza che mi manca quando lascio Camelot:smile:
Questo è l'eco che mi fa tornare!! |
Sir Morris.....Amo la vostra poesia, perche' nasce da un cuore puro e da un' anima antica.........La morte......sappiate che essa arriva come un soffio...e' leggera, alle volte la invochi alle volte la temi e la scacci.......Vivo per conoscere te Morte......Vivi la Morte come una grande sconfitta.....ti accasci e prendi la tua testa tra le mani...non conosci i tuoi pensieri guardi le tue mani....odorano di Morte, e ti chiedi dove' finita la Vita........Tra corridoi bui...percepisci il battito dei cuori, respiri il lento respiro e allora sai......La Vita e' l'inizio la Morte e' il continuo......
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http://www.youtube.com/watch?v=DwI2d_ogbrw
Intento fui come ogni giorno a raccoglier spighe d'invano amore Intieri cumuli accatastai formando maestosi covoni di sudore Tutt'ad un tratto..tu..come un dolce uragano..sei venuta giù Appena ti vidi..il cielo mi rivoltasti e tinsi le stelle di blu Mi prostrai al tuo dolce cospetto..e con onorevole rispetto sfiorai la tua delicata mano..portando la chiusa mia al petto Di mia sponte, destai il mio sguardo sul tuo magnifico viso Attesi l'istante per poter scorgere il tuo amorevole sorriso Meritasti soltanto dolci parole..perchè ogni tua nobile frase giunse a me..in pura leggiadra veste..scevra d'ogni cruda fase Concedimi licenza di ardire..se un umile poeta..ohibò..mi ritieni Se tosto diviene il mio osare, non indugiare, le tue parole trattieni Sir Morris |
Rimango.....silenziosamente perduta dalle vostre parole..... "....se un umile poeta...ohibo'...mi ritieni"....La vostra umilta'....vi rende un poeta di grande riguardo...spero che questo pensiero valga anche per la persona a cui vi rivolgete...................cosi' che io possa continuare a leggere le vostre poesie....
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http://www.youtube.com/watch?v=-lxlQITXBAQ
Shalimar, avanzava stancamente nel folto del bosco. Ormai l’imbrunire era prossimo ed evidentemente la fatica della giornata si faceva sentire. Gli ultimi raggi del sole che riuscivano a penetrare obliquamente l’intrigo di rami e foglie.. sembravano lame conficcate in una corazza. L’atmosfera era straordinariamente bella: il silenzio regnava sovrano, come se per gli animali le incombenze quotidiane fossero già terminate e i secolari alberi avessero le sembianze magiche di giganti a guardia di ancestrali misteri. Ma il cavaliere, che in altri momenti avrebbe apprezzato questo superbo spettacolo, era assorto in altri pensieri: doveva fare attenzione, sapeva che era vulnerabile in quella condizione ad eventuali imboscate e agguati. La mano teneva saldamente l’elsa della sua spada, pronto ad ogni evenienza: ormai, oltre al suo cavallo, era la sua amica più fidata e sentire il freddo della sua impugnatura lo rassicurava. Sperava di uscire quanto prima dagli alberi per trovare un posto tranquillo in cui accamparsi per la notte. Shalimar aveva bisogno di riposo: lo aveva spinto molto nella giornata per superare diversi punti critici e ora lo sentiva provato. Ma anch’egli si sentiva stanco e avvertiva una certa fame. Avrebbe acceso un fuoco e al tepore della fiamma consumato qualcosa per poi finalmente riposare un po’. Improvvisa una freccia sibilò ad un pollice dal suo viso per andare a conficcarsi nell’albero alla sua destra. Shalimar si impennò nitrendo. “Buono bello, tranquillo.” Tenendo saldamente le redini per calmare il cavallo, sguainò la spada e si girò verso la direzione di provenienza del dardo. “Chi osa! Fatevi vedere se ne avete il coraggio!” Per tutta risposta una seconda freccia sibilò vicino la sua testa “Dannazione!” Una risata beffarda echeggiò nel silenzio del bosco. “Venite fuori che ve la faccio passare io la voglia di ridere!!!” “Calma cavaliere… se avessi voluto uccidervi lo avrei già fatto.” “Ah! State dicendo che mi lanciate due frecce tanto per passare il tempo?” “No di certo. Ho le mie ragioni.” Il suo aggressore che finora era stato in ginocchio al riparo di un albero si alzò e finalmente poté vederlo: indossava un completo blu con corpetto in pelle e stivali neri, e aveva biondi capelli corti e lucenti occhi azzurri. Teneva con ambo le mani, di traverso rispetto al corpo, una balestra di pregiata fattura, segno evidente che non doveva trattarsi di uno sprovveduto qualunque. “Si può sapere come Vi viene in mente di tirarmi due frecce? Mi avete quasi ammazzato!!!” “Ma non l’ho fatto cavaliere. Ora permettetemi di porVi una domanda, cosa Vi porta sulle mie terre?” “Porto a termine un incarico e sono di passaggio. Il resto non Vi è dato di sapere, visto che nemmeno Voi siete stato prodigo di troppe spiegazioni.” “Sta bene! Avremo modo di parlarne davanti al tepore di un camino e rifocillati da un buon pasto. Vi offro la mia ospitalità messere.” “Uhm… Vista la Vostra accoglienza devo forse aspettarmi un pasto avvelenato?” Lo sconosciuto proruppe in una gran risata. “Per Vostra fortuna non sono io a cucinare cavaliere! E comunque potete stare tranquillo: qui l’ospite è sacro!” “E sia. Fate strada!” Fu solo allora che Sir Morris vide uscire da dietro l’albero e i cespugli un magnifico sauro: la stazza dell’animale era considerevole e si chiese stupefatto come avesse potuto non notarlo. Ma si disse che sicuramente era un brutto scherzo giocatogli dalla stanchezza. Salito in groppa con un balzo, il giovane lo raggiunse sul sentiero e proseguì al trotto. Dopo qualche miglio qualcosa passò rapido fra le zampe dei due cavalli. Shalimar si fermò: drizzate le orecchie, le cui punte quasi si toccavano, iniziò a raspare a terra con uno degli zoccoli anteriori. La reazione era quella naturale di fronte ad un grosso lupo che li fissava dal lato della strada. Ma il sauro invece rimase impassibile come nulla fosse. “Oh Hell, bentornato! Sei il solito gironzolone! Messere questo è il mio lupo da compagnia, quando siamo fuori usa perlustrare i dintorni per controllare non ci siano pericoli.” Morris tirò un grosso sospiro di sollievo: affrontare anche un lupo era l’ultima cosa che avrebbe voluto fare per chiudere in bellezza la giornata. Il cavaliere davanti svoltò improvvisamente a destra e iniziò ad inerpicarsi per una mulattiera poco più larga del normale e tutta in salita. Sembrava essere scavata nel terreno poiché gli argini laterali erano alti quasi quanto i due uomini a cavallo e la vegetazione era piuttosto rigogliosa. Morris aveva la strana sensazione di sentirsi osservato. Tuttavia non poteva essere a causa del suo accompagnatore, in quanto questi lo precedeva e gli dava le spalle. Si guardò più volte intorno, ma la visuale era troppo limitata per riuscire a vedere qualcuno. Tuttavia, si disse fra sé, se la sua guida era così tranquilla evidentemente non potevano esserci pericoli. Continuarono quindi a salire. Il primo a giungere alla sommità fu il lupo, che trotterellando sulla strada principale del piccolo borgo annunciava l’arrivo del piccolo gruppo. Terminata la salita il giovane aspettò Sir Morris e gli si affiancò. “Il Vostro cavallo sembra essere piuttosto provato Messere.” In effetti le frocie di Shalimar erano dilatate al massimo e vibravano rumorosamente sottolineando i respiri profondi dell’animale. “Lo credo!!! È tutto il giorno che lo costringo a camminare e questa salita ripida e scoscesa gli ha dato la botta di grazia!!” “Seguitemi allora. Alle stalle sapranno certo trattarlo a dovere.” Morris notò che si trovava davanti una strada pianeggiante, lunga circa un miglio e larga, su cui si affacciavano diversi edifici e si diramavano alcuni vicoli. Alcuni abitanti sostavano parlottando fuori dalle abitazioni, in attesa presumibilmente della cena. Al passaggio del suo accompagnatore tutti si voltavano. “Salute Hrist!!!” “Buonasera Hrist.” Qualcuno chinava anche la testa in segno di rispetto, mentre i bambini con i loro cavalli di legno si posizionarono ai lati del cavallo, quasi come un drappello di guardie. “Eccoli qui i miei prodi cavalieri!!!” Il giovane sorrideva e i piccoli, corroborati da quella frase, si impettirono ancora di più, fieri del loro ruolo. Era evidente che Morris non si era sbagliato: non aveva a che fare con qualcuno di poco conto e ora ne aveva la dimostrazione. Quello che gli restava da capire era invece chi fosse il suo misterioso assalitore e perché mai usasse dare un così inusuale benvenuto. Arrivati nei pressi delle stalle, un uomo..dalla barba bianca e curata..gli andò incontro:"Salve Hrist..siete in compagnia vedo"! "Piacere di fare la vostra conoscenza, cavaliere...io sono Stam.. qual buon vento vi porta da queste parti"? "Sono Sir Morris, gentile signore...vi affido il mio Shalimar...mi ispirate fiducia"! Hrist, sorrise..ma quando Morris si voltò per guardarlo..di botto.. smise. "Son qui..grazie al vostro amico Hrist...mi ha condotto in queste terre facendomi seguire delle freccie..ma non come indicazioni.. bensì <come bersaglio>"!!! "AHAHAHAHAHAHAHAHA"! Risero tutt'e tre di gusto. Quella risata, cominciò a balenare nella testa di Morris..che dentro se..pensò:"Tal tono e modo di esprimere la propria ilarità..non mi suonano nuovi"! La serata trascorse serena e felice...l'armonia regnava indisturbata in questa terra incontaminata...la cena..poi..fu una vera cerimonia..una sfavillante festa. Hrist e Morris...si ritrovarono a scherzare e a ballare con i tanti amici..tra i due..in buona sostanza.. era nata una particolare intesa.. indi.. una fantastica amicizia. "Sono stato molto bene con Voi..Sir Hrist, la vostra gente vi adora e vi rispetta come voi meritate...siete una persona generosa e cordiale.. meritate la mia stima e quella di ognuno che vi circonda! Adesso, però...è il momento di andare...accompagnatemi alle scuderie.. vi prego". Ad un tratto, due menestrelli esclamarono all'unisono:"Un ultimo ballo, messere...suvvia..."!! "D'accordo..oh miei intonatissimi musicanti..sta bene"! Cavalieri e dame si disposero.. come al solito.. uno di fronte all'altra..ma..stavolta..qualcosa di strano accadde: Hrist..aveva scalato una posizione e si ritrovò faccia a faccia e petto a petto con Sir Morris che..imbarazzato..non potè che percepire una morbidezza inaspettata al suo cospetto. "Non mi hai ancora ricosciuto, guardami negli occhi attentamente..ti prego.. Morris". In quel preciso momento..il cavaliere l'osservò con attenzione e riconobbe quella voce immediatamente..accomunandola a quello sguardo ed ai suoi colori! "Mi sono completamente trasformata, caro Morris, sono diventata una Valchiria..ed il mio aspetto inganna tutti coloro che non mi conoscono"! "Sono trascorsi venti anni, ti sei ben camuffata da uomo...e senza neanche perdere un filo della tua vulcanicità..sei riuscita ad ammaliare la mia sensibilità e a farmi stare bene anche in altra veste. Chi avrebbe potuto stilare un trattamento simile ..con dei dardi che..in questo preciso istante..sono finiti dritti al centro del mio cuore"!??? Abbracciami tesoro mio..trattienimi a lungo..in questa felice e calorosa terra ove regna il tuo incommensurabile amore. "Lady Hrist, strinse forte a se il suo cavaliere; la musica continuò ad echeggiare per tutta la valle e la gente tutta..applaudì, commossa, al loro struggente reincontro. Sir Morris |
Cavaliere del Creouscolo,
come un'altra volta vi ho detto, perduto tra le vostre emozioni mi rammentate quel mio amico texano, Robert H. Howard, il geniale padre di una nuova letteratura che un mondo distratto e vigliacco non comprese nella sua epoca....Attraverso i vostri scritti qualche volta rivedo il suo timido volto, ricoperto da una corazza di ferro muscolosa, attraverso la quale trasuda forza e vigore, ma che in realtà racchiude una dolcezza smisurata..... Taliesin, il bardo |
Sir Morris......e' bellissimo cio' che avete scritto........i bimbi che fanno da cavalieri con i loro cavalli di legno.........:smile_clap:......lei che ritrovate...dopo tanto tempo......ma la cosa che mi fa' star bene e' che avete scritto sempre delle verita'....nei vostri scritti...c'e' solo vita vera.....e una favola e' l'incanto piu' bello.....
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http://www.youtube.com/watch?v=nHxdS...layer_embedded
Semmai..non ti dovessi più incontrare ciò non importa..perchè in quei versi ho impresso te ..insieme a quel mare Tu..che hai reso quel giorno particolare hai ispirato me..la tua anima..dipingere e tutti i pesci di quell'acqua..danzare Dio solo sa ciò che io per te ho provato un improvviso fremito ha scosso il mio cuore dalla tua pelle..la mia..non avrei più staccato Amor mio ...c'ho ripensato ...se non ti dovessi più incontrare ..anche Dio si dovrà preoccupare Sir Morris |
Bella poesia Sir......non mi stanchero' mai di dirvelo...
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http://blog.chatta.it/images/ombroma...5B74595D51.jpg Tu ormai sei parte integrante della mia avventurosa vita tutto è avvenuto così in fretta.. ad uno schiocco di dita Come un spada che taglia il mondo in sì perfetti emisferi allontanandoli per poi riavvicinarli più uniti ed intieri Quel giorno.. non potei fare a meno di sentire il sapore delle tue di labbra e bocca.. cotte saporose al vapore Contare uno ad uno i tuoi denti con la mia umida punta è stato divertentemente sensuale.. un'emozione raggiunta Io, Sir Morris, il più spietato di tutti gl'impavidi cavalieri mi ritrovo all'angolo.. braccato da mille Cupìdi arcieri Sei l'uragano che ha devastato ogni falso bagliore mai ha piovuto così tanto amore dentro il mio cuore Sono disarmato.. un guerriero senza spada e scudo La vera passione ho ritrovato.. altre.. io escludo Oggi ho il dovere intrinseco di accettare e di tacere Il mio pugno sulla terra forte sbatto.. contro volere L'ira mia io manifesto tutt'a un tratto con stupore la mancanza tua io sento.. più di ieri.. con clamore Io non amo.. semplicemente.. non sono un comune mortale forse è questo il carissimo prezzo che io dovrò pagare! Sir Morris |
se questo è il prezzo che dovete pagare, vi auguro almeno per un giorno di essere un comune mortale, per poter abbracciare il vostro amore.
:smile: è sempre un piacere ritornare a Camelot e udire le vostre passioni:smile: |
Salute a voi,sir Morris,
certe mattine accade di svegliarsi,scorgere la luce e desiderare di spegnerla,varcare la porta delle viscere della terra e lì rifugiarsi,ove la luce non può raggiungerti,non può violare gli occhi spenti e stanchi accecandoli col suo bagliore,e non può denudare i pensieri.Allora nascondi il volto dietro le mani,lo nascondi e stringi le palpebre,eppure,nel buio predono forma immagini,volti,colori,bagliori,e sai che potresti davvero rifugiarti negli inferi ma quelle immagini non ti abbandoneranno.Brami,così,di ardente desiderio di perdere il senno,e ti accorgi che l'aver perduto ciò che è importante ti ha già tolto il senno e dannato l'anima.Scorpi gli occhi,oramai con rassegnazione,e si affaccia una poesia al cuore.Quella poesia,sir Morris,spesso è la vostra. La vostra che narra di amore con una forza tale che infonde la speranza che la luce sempre ti apparterrà,anche quando non vuoi vederla con gli occhi. Questa forza che avete è motivo di sicurezza per me,è trainante,è rassicurante,è convincimento che Amore vince sempre,vince anche sulle tenebre,sull'abbandono,sull'incoscienza,sulla frode. Stamane,poi,la vostra favola mi ha sfiorata come un sorriso che contagia,la vostra favola narra gli angoli più delicati del vostro cuore,quelli in cui alberga la tenerezza. Vi rendo grazie infinite,sir Morris,perchè l'aria di Camelot è dolce soprattutto dei vostri profumi,profumi non inquinati dalla malinconia ma autentici,essenziali. E vi auguro Amore nei vostri giorni.Sempre,sempre. |
Sir Morris, amico mio, voi mi rammentate quanto sia dolce la consapevolezza che dopo ogni notte arrivi il giorno... Che le tenebre cedano il passo alla luce, e i nostri dubbi a nuove certezze.
E' bello sapere che ogni volta che il tempo tiranno mi concederà il tempo di passare per questa meravigliosa città, ad accogliermi troverò la poesia delle vostre emozioni. In voi splende con forza la gioia della vita, ci sono molti modi di emozionare, e voi avete scelto quello più difficile: la descrizione della felicità. Sono onorato di potermi ritenere vostro amico :smile_clap: |
E' un bellissimo dono quello di saper esprimere ogni propria emozione.....e poi quando le emozioni diventano poesia si trasformano in gocce di verita' che filtrano nel cuore di chi osa leggere..............Avete il cuore pieno di Amore Sir Morris.........
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All'amica che ritorna in patria
Mi sia concesso aggiungere un poema che spesso mi sovviene quando cadono le foglie nel vespro d'autunno.
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@Il Viandante
Messere... attenzione, le opere qui proposte, devono essere opere personali. Grazie. |
Citazione:
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http://www.youtube.com/watch?v=OYML8...layer_embedded
Credo che ognuno di noi abbia sempre il desiderio di far valere cio' che di più positivo ha dentro.. poi.. sono gli altri che per difetto e dispetto, fanno tirare fuori il peggio! L'essere umano..più è colto e più è ipocrita ed arrogante verso il prossimo ..la "sua" è più una ricerca spasmodica di colmare il vuoto che ha dentro! L'anticultura..sorretta dalla mera passione..invece..parte proprio da quell'interno..e lo ricopre di inesauribili strati di sapienza! I sogni sanno che sarebbero solo effimera astrazione se non fossimo in grado di incarnarne il senso! Il sacrificio di ogni uomo, la prova di ogni essere...non sono mai vane..se ne comprendiamo il senso..avvalorandone l'atto e dando ad esso contiguità! Ora son io che vado incontro al sogno...il dolore mi provocherà idilliache allucinazioni...vedrò il sole..vedrò il mare...la natura...vedrò te! Mi sono sempre schierato dalla parte dei più deboli....sin da bambino...tutti i miei amici ..nel giuoco ..stavano dalla parte dei "visi pallidi"...io..chissà perchè..mi schieravo con i "pellerossa"..e non stavo affatto giocando! Sin d'allora capii che.."il terrore non è nella notte dolce che cade e copre di neve di luna ogni nuda frontiera...il vero terrore striscia dentro, dove sebbene la melma si richiuda, la voce nuda chiama ..ancora..ancora"! Sir Morris |
Quello che ha dentro ogni uomo e' un tesoro prezioso....ma l'uomo oltre l' anima ha un cuore che diventa fucina di ogni suo spasmodico bisogno...diventando un essere indegno........oppure diventando un essere degno di elevarsi al nome di uomo........vedete Sir Morris...comprendo il vostro malessere, sin da bambina ero schierata con i piu' deboli e devo dirvi che ne ho prese.....:smile:......ma poi passano e ti fortifichi....e poi diventi adulta e il tuo sogno diventa realta'....e allora i piu' deboli sono diventati la mia vita..........io sono sicura che ritroverete la vostra lei,la vostra parte di mela perfetta.....se le dite tutto quello che dite a noi...non puo' essere sorda ad un cuore cosi' grande
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Tu, inesauribile poesia del cuore mio impazzito Reciterei i soavi versi di cui sei fatta, all'infinito Tu, doni al mio giorno un'emozione sempre nuova Regalerei ogni mia gioia al dolore come prova Tu, voce magica del mio cupoliforme diaframma Canterei il viso tuo come fosse un diagramma Tu, respiro provocante della mia assetata anima Inspirerei la tua per asciugare ogni dolce lacrima Tu, forza del mio intrepido ed impetuoso coraggio Combatterei per te ogni male, ogni minimo oltraggio Sir Morris |
Soave poesia......devo dirvi che non e' possibile non ascoltare il canto del vostro cuore........un amore cosi'.....non si butta via, si stringe tra le braccia e si ritorna alla vita............
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http://upload.wikimedia.org/wikipedi...ree_Graces.jpg
Nel silenzio della più sacra tetra oscurità penetro nei vostri sogni consumati a metà Quando tutti gli uomini si addormentano invoco i grandi spiriti che li tormentano Come un veliero desidera il poderoso vento il freddo ha bisogno del sole più del tempo Ascolto le loro voci desiderose di urlare attraverso il cielo che si confonde col mare Raggiunte le tenebre..trovo una linea d'argento una voce io sussurro..una candela io accendo Convoglio quei sogni in un unico raggio di luce gli occhi miei abbandonano ogni sguardo più truce I venti del cambiamento porteranno giorni migliori Voleranno verso un arcobaleno formato da soli fiori Saranno d'oro ed arriveranno sino all'estrema fine Perché ognuno di noi rinasce dalle proprie rovine Là, dove finisce una strada, un’ altra ne inizierà I quattro magici venti conoscon già chi si ribellerà Colui che si piegherà dinnanzi al proprio destino Avrà compassione da me..gli resterò sempre vicino Ora stelle cadenti illuminano la mia strada maestra La mia vita è scritta dal vento..senza alcuna modestia Nubi al di sopra e al di sotto dell' arcata celeste Sogni interiori di nostre mancate emozioni mai perse Quando il vento riempirà il cielo, le nubi si scosteranno La strada sarà spianata e tutti i sogni si realizzeranno Perchè ogni giorno che punge.. ne porterà sempre due migliori Niente è malvagio come sembra..apri gli occhi e vedrai quei fiori Sir Morris |
Ramingo e sfiancato vago per le strade lastricate di pioggia,
tra gli anfratti delle canalette grondanti dove il sudore poggia, annaspo ansimante al fioco lume del camino affacciato alla finestra, ma l'imposta si abbatte impetuosa lasciandomi un profumo di minestra. La mente torna bambina quando la soave madre scaldava la cena, e con mille premura soffiava sul piatto da me atteso con grande lena, lascia tutto questa benedizione alla ricerca di qualcosa di migliore, ed oggi solo campi consumati e rovine ammuffite scandisono le ore. Dove sei coraggio di quella mia dolce vita? Dove sei oggi che la fragranza di te è sbiadita? Domande che si infrangono nei meandri della memoria, ma oltre il turbinio delgli elementi intravedo la mia storia, ed un'altra canzone attenderà il mio passo tremante, mentre un'emozione mi accoglierà suprema e stimolante... Taliesin, il bardo |
@ Sir Morris.......il vostro animo sembra desolato...un po' deluso........aprire gli occhi e vedere i fiori.......credo che se avesse aperto gli occhi...avrebbe visto distese di campi fioriti.......le vostre poesie sono l'immagine di una mappa d'amore..........mi sento sconfitta io.......vi sembrera' sciocco...mi sembra di star li' ad ascoltare......e di non riuscire a darvi una mano.........ma lasciate perdere...sono le farneticazioni di una vecchia Dama.........continuate a parlarle..e non stancatevi mai......
@ A Taliesin..........uno scorcio di vita passata che si fonda con il quotidiano.........il calore della famiglia.....il piatto caldo di una minestra....il calore umano....e il freddo dell' inverno...un inverno che gela il cuore........siete stato bravo....... |
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Seme d'amor dall'ignaro candido cielo cadde Terra pia l'accolse di fertile velluta valle Fosse di riso il buon fato pensò e volle Sano e perfetto germinò su morbide zolle Flemmatiche atmosfere ideali sì perfette Nodi al culmo di radici forti sì strette Accestimenti si lesti di caute forme embrionali Esplodon in plantule gemme d'abbozzi floreali Dormienza genetica di varietàde particolare Estrinseca attitudine sì lenta a germinare Guaine fogliari proteggon vispe pannocchie dorate Giunse giorno in cui elle poteron esser ammirate Ogni chicco nascente è una risata del nostro mero cuore Ridere con te.. giuro.. è la massima espressione d'amore Sir Morris |
Ritratto di una Signora.....le vostre parole sono veramente bellissime.......e sorrido .........e' vero...ridere insieme e' la piu' grande espressione d'amore.........
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http://www.youtube.com/watch?v=HBtLjGDu5-8
Ho affrontato "non morti" di ogni specie: Ghoul, Lich, Ombra, Mohrg, Bodak, Allip, Wraith, Zombie, Wight...essi sfruttano l'energia negativa per impossessarsi di quella positiva.....vengono riportati in vita da maghi e incantatori malvagi...il più potente "non morto" è l'Atropal del Demilich .."divinità nata morta" ..che solo mio padre Kratos ha veduto. Questi, invece, sono "Scheletri guerrieri"..li ho conosciuti all'inferno, mi evitano, mi scansano...non osano colpire chi è stato nel loro regno..mi reputano un loro simile.. ma con ciò..non esitano ad attaccare i miei compagni...corro verso la caverna d'innanzi a me. Vedo una giovane donna, mi avvicino ..e l'invito ad alzarsi..."Non abbiate timore alcuno... signora.. prendete pure, con voi, questo mio mantello"! Un'altra ne appare all'improvviso....son due identiche donne...due strabilianti dame giunte come d'incanto al mio cospetto. La musica inebriante che sgorga dall'enfasi di colei che mi abbraccia e mi bacia.. m' acceca la mente e mi costringe a sguainar la proda spada contro coloro che adesso considero dei nemici. L'altra lei.. vuol sacrificar se stessa.. ma non bado alla sua richiesta...non posso comunque combattere una donna che ha il volto della mia amata. La scanso e con rabbia affronto gli altri.. disarmandoli uno ad uno..in men che non si dica. La testa del primo malcapitato sta per essere tranciata.... quando ...la voce di mio padre Kratos..implode nel mio cervello..destando e risvegliando la mia mera ragione. Cado a terra sensa sensi...stravolto dallo sforzo e dal forte trauma....forse sono morto. Le di lei lacrime cadono sul mio viso...scendono sulle chiuse palpebre e ..come un magico collirio..riaprono i miei occhi disperatamente commossi. Asciugo con la mia mano il suo umido viso...abbraccio il suo corpo e.. adagiandolo su quello che era stato il mio posto...la bacio intensamente a lungo.. senza prendere alcun respiro:"Ti amo vita mia...più di quanto il sole ami i suoi raggi...più di quanto la luna ami le sue stelle"! Abbiamo sempre avuto la consueta abitudine di non dissentire mai la decisione dell’altro. In cuor mio.. desidero che rimanga con me…ma acconsento ad andarsene…dandole un bacio che spero non dimentichi sino al mio ritorno. Mi avvicino alla mia amica e la ringrazio per quello che aveva fatto per me…..guardo il suo ventre e le sussurro: ”Sono felicissimo per l'arrivo di questa creatura…sarà un bellissimo bimbo..vedrete”! Ringrazio tutti i miei compagni e mentre sir Mio effettua il suo turno di guardia…salgo sulla montagnola per incontrare costoro che ululavano. Cinque lupi corrono verso di me per aggredirmi….io sorrido..e mi esibisco.. consapevolmente.. in una danza particolarmente curiosa..agli occhi degli umani e.. in special modo.. ai loro. Essi si bloccano e cautamente giungono a me amichevolmente…facendosi accarezzare dolcemente. Torno all'accampamento...e dopo avere dato a tutti il buon riposo...mi sdraio sull'erba ..sotto un albero..e dico al vicino sir Mio: "I lupi non c'entrano..essi sono irrequieti e nervosi perchè qualcuno li perseguita e li uccide...credo siano spietati e numerosi ...si vestono con la loro pelliccia"! I miei amici non sembrano condividere ed approvare ciò che io riferisco loro...rimango senza parole... sono fermi sulle loro intenzioni...sono convinti che tutto dipenda dai lupi...e nulla più! Risalgo su quel colle, ma forse ...è ormai troppo tardi! I miei compagni iniziarono a perseguitare quei poveri animali ..alla fine.. fu una vera strage: poveri lupi innocenti. Riesco comunque a farne fuggire tanti da morte sicura…ma ciò non mi conforta… avvicino l'un l'altro le carcasse inermi e gli do fuoco. Vedo il corpo inerme di un ragazzo.. riverso in terra.. e gli grido:"Ti saresti potuto salvare.. con un colpo d'acciaio in fronte.. dalla quale sarebbe fuoriuscito il sangue infetto....mi spiace fanciullo"! Noto che Sir Mio… ha ricevuto un brutto morso...rischia di trasformarsi in Licantropo. Sulla strada..incontriamo uno spettro con in mano un’arpa. Ascolto il colloquio tra i miei compagni e quell'essere: domanda loro del danaro. Guardo la strada da percorrere davanti a noi: "Uhahaaaaaaaaaaaa, uno spettro che chiede soldi..impossibile che tu lo sia”! Il mio urlo di rabbia fa cadere l'arpa dalle mani di quell'imbroglione... proseguo stanco il cammino.. non curante se sono seguito dagli altri. Arriviamo in una locanda…guardo il volto dei presenti..con titubanza...non ho alcuna fiducia in costoro. Ci accomodiamo ad un tavolo…ordiniamo del cibo…non è un granchè..anche il sidro e l'idromele…disgustosi! Assaggio delle verdure.. della frutta e dell'acqua, la carne odora di marcio. Ancor più dubbioso, mentre gli altri continuano la consumazione dei pasti senza farci tanto caso, forse per la troppa fame.....mi alzo..dicendo:"Scusate, torno subito"! Mi dirigo verso la cucina, un inserviente cerca di bloccarmi la strada... senza esito...entro nel retro e trovo i cuochi che si divertono ad insaporire carcasse di animali morti.. da chissà quanti giorni. Inizio a distruggere la cucina in pochi attimi, lego i responsabili e li porto al cospetto dei miei amici: "Credo sia meglio uscire di qui, questi due loschi figuri volevano rovinare le nostre viscere". Alzo su per aria i due cucinieri malfattori..."Suvvia signori, dite ai miei amici come preparate i pranzi qui da voi...non gradite forse gli stranieri"?!!!! Impauriti, dicono la verità: la fame e la disperazione di quei luoghi costringeva tutti loro ad escogitare tali inganni ed artifizi???? Con calma, guadagno l'uscita del locale...mi seggo su di una pietra e.. contemplando le stelle…rifletto tra me e me! Poco dopo..noto che le mie gambe non stanno più salde sulla terra.. come qualche istante prima.. il cibo e l’acqua erano avvelenati: "Debbo sopravvivere, non per me stesso, ma per Caerleon, per il Re e per Lady Mia"!! Seguo i miei compagni di ventura in silenzio, vedo nei loro occhi paura ed insicurezza. Il silenzio pervade la mia bocca... Barcollo...resisto al mio incombente tracollo... Proseguo...la breve strada anch'io inseguo... Ricordo il mio passato e dal male mi distolgo Penso alla Tessaglia...il veleno m'attanaglia Sconfissi un gigante...fu il lascia passare per le terre Britanne… Caddi in terra e sognai di quel giorno: In fin di vita, vengo salvato da alcuni abitanti di Caerleon... essi mi hanno portato nel loro regno...mi hanno curato e mi hanno riportato in vita! Caerleon è un grande villaggio gallese, nei pressi del fiume Usk. Son trascorsi due mesi...adesso sto consigliando frate Pintaro..del santo convento parrocchiale e a tutti gli abitanti..come combattere alcuni impertinenti briganti del luogo. Ne abbiamo dovuto uccidere 6...altri 8..sono riusciti a fuggire. Gli abitanti di Caerleon, finalmente, vivono con più serenità la loro giornata....stò insegnando loro l'arte della spada e della lotta marziale...coinvolgendo anche donne e bambini all'uso della fionda, dell'arco, e della cerbottana. Il paese ed il convento..sapranno proteggersi anche da soli tra qualche mese. Un vecchio monaco mi si avvicina e mi sussurra: "Siete forte e robusto, milord..mi aiutereste a portare fino al convento questi due sacchi di cereali? Sapete, sono vecchio e stanco. Il Signore vi ricompenserà!" "Certamente buon uomo"! Sollevo da terra i due sacchi..con una sola mano..con l'altra prendo in braccio il simpatico vecchietto e gli sussurro:"Dite al Signore che aiuti voi.. ne avete più bisogno di me"! Credete davvero, cavaliere?" Rispose sorridendo il monaco. Poi, dopo un attimo di silenzio, aggiunse: "Il vostro posto è altrove. Strane forze ruotano attorno a voi...Sapete, quando ero giovane fui legato del vescovo di Avignone. Mi occupavo di preparare le giovani coppie per il matrimonio." Rise di gusto e poi concluse: "Sono vecchio, ma so ancora riconoscere uno sguardo innamorato. Milord, tornate da colei a cui avete donato il vostro cuore...e ricordate..per quanto forte possa essere un cavaliere, senza la Fede è destinato sempre a perire". Arriviamo al convento...adagio il tutto su di una panca..poi.. rispondo al vecchio monaco..gettandolo dentro una vasca colma d'acqua e..sotto gli occhi divertiti degli altri frati.. esclamo:"Buon uomo, pensate che quei peli bianchi che tenete sulla pelle e sulla cute possano giustificare la vostra presunta, pretestuosa e presuntuosa saggezza"?! Lo tiro fuori sorridendo e lo asciugo col mio mantello.. i suoi inumiditi occhi sono pentiti e.. adesso.. hanno capito con chi hanno avuto a che fare! La sera seguente, frate Pintaro, si scusa a nome di tutti i monaci..non riesce ad esprimere la sua riconoscenza per tutto ciò che ho fatto per loro..ma..lo placco..appoggiando delicatamente il mio dito sulla sua ingarbugliata bocca: "Amico mio, sono io che debbo ringraziare tutti voi..ormai questa è la mia casa. Tutta la gente del luogo ha portato me un dono...una bambina li ha raccolti tutti in un sacco...in ognun di questo vi è una dedica...è davvero sorprendente e commovente...v'è scritto: "Per la vostra dama..è grazie a lei se Voi.. siete tale"! Sir Morris |
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Schieratevi pure dalla parte di qualcuno o qualcosa Politica, dottrina, religione, cultura.. oh sì faziosa Combattete per essa..lottate..penate..sino a sfinire Crediate in talcosa..nessun vi potrà mai convertire Sappiate però un fatto che inibisce il vostro tatto L'altruismo provien dall'immedesimazione nell'altro L'unica cosa che so, scrutando in cielo quel nimbo E' che credo in un uomo..una donna e il loro bimbo |
Fermerei il tempo nell'attimo esatto
in cui il tuo respiro giunge a me intatto Penetra i vogliosi pori della mia pelle diventa il mio stesso sospir di cannelle Sto già male quando ti debbo incontrare al sol pensiero di doverti poi lasciare Tu sei la parte migliore del mio essere tutto ciò che ha voglia in me di crescere Non avverto più ..il solito confuso brusio Addolcito da un battito che non è solo mio Dirti che ti amo ..per me..è poca cosa Avvicinati a me..sentirai..da te..ogni cosa |
dolce profumo di versi:smile:
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"Tu sei la parte migliore del mio essere
tutto ciò che ha voglia in me di crescere" questi versi mi hanno colpito, è un come annientarsi per darsi all'altro, versi sublimi...perchè penso che in pochi siano in grado di farlo non pensate? |
Non ti abbandono.. oh mia fedele pergamena d'oro
Non perchè ho qui intinto tanto inchiostro e decoro Ma per gli esseri incontrati in questo palazzo d'arte Chantal, Lancelot ed altri che ne hanno fatto parte Con tutto il piacer caldamente a ritornar vi esorto Scherzosamente vi prego di non farmi questo torto Sento solo il dovere di citarvi come pegno ardito Perchè la memoria fa parte del mio tribuno rito Sir Morris |
Tu, sei la dolce poesia del cuore mio impazzito
Reciterei i versi tuoi soavi giammai rattristito Tu, doni al mio giorno un'emozione sempre nuova Regalerei ogni mia gioia al dolore come prova Tu, voce magica del mio cupoliforme diaframma Canterei il viso tuo come fosse un diagramma Tu, respiro provocante della mia assetata anima Inspirerei la tua per asciugare ogni dolce lacrima Tu, forza del mio intrepido ed impetuoso coraggio Combatterei per te ogni male..ogni minimo oltraggio Sir Morris |
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