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Non capii come mai il medico avesse ora ritrattato.
Mi aveva detto giusto ieri che l'animale che l'aveva aggredito era di sicuro molto grosso, ed ora? Il vicesceriffo si rivolse poi a me. "Eravamo scesi dalla macchina perchè Elv pensava di aver investito un animale in strada, dopo aver fatto inversione per un albero caduto sul tragitto..." risposi. Rivivere nella mia mente quelle in.agini fu ancora più straziante per me e mi chiedevo se l'avrei superata mai. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"E lei..." disse Affy annotando tutto ciò che aveva risposto Gwen "... lo ha visto bene quest'animale? Voglio dire... è proprio sicura che fosse un animale?"
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I miei occhi si chiusero rapidamente, il soffice divano accompagnò i miei sogni come se li stesse accarezzando gentilmente.
Poi, non più tardi di qualche ora dopo, i deliri del ragazzo steso sul mio letto mi svegliarono. Stropicciai gli occhi piagnucolando esasperata, estremamente distrutta da quella folle serata che si era conclusa in maniera assai imprevista. Mi avvicinai al ragazzo e, scuotendolo un poco, cercai di svegliarlo. "Sveglia... qui ti troveranno tutti se continui a delirare." |
"Era molto buio ed è successo tutto in fretta, troppo perchè potessi distinguerlo bene, ma sono sicura che fosse un animale. Nient'altro avrebbe potuto ridurre Elv in quello stato, se non un animale" questo era fuor di dubbio, un essere umano non ne sarebbe stato fisicamente capace.
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Queennie lo scose e lui riaprì lentamente gli occhi.
Restò un lungo istante a guadarla, per poi far ruotare gli occhi verso la stanza intorno a loro. "Chi..." disse pianissimo "... sei? E dove sono?" |
I nostri occhi si incontrarono. Restammo diversi secondi a fissarci e dopo, quasi preoccupato, il ragazzo mi domandò chi io fossi e dove si trovasse.
"Sono la ragazza a cui ieri sera hai fatto prendere un bello spavento, ricordi?" domandai retorica "Eri fuori dalla finestra e mi bussavi per farti aprire..." cercai di rammentargli indicandogli la finestra dove l'avevo visto "Ora, se non ti spiace, vuoi spiegarmi chi sei e cosa ci facevi lì fuori?" |
"Beh,si stupirebbe se vedesse a cosa può arrivare la frocia di una mente umana alterata..." disse Affy a Gwen, per poi mettere via il taccuino "... la ringrazio per la sua disponibilità. Quando il signor Bell si riprenderà tornerò per interrogarlo." E andò via.
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"Si, rammento..." disse lui annuendo a Queennie "... immagino il tuo spavento... ma non avevo altra scelta... ora però andrò via... non voglio e non posso metterti nei guai a causa mia..." cercando di alzarsi, ma facendo ancora fatica.
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Guardai il ragazzo, i miei occhi lo fissarono increduli mentre tentava di alzarsi.
Fu allora che ricorsi nuovamente alla Magia, questa volta per sigillare ogni possibile uscita ed impedirgli di andarsene senza prima avermi dato delle risposte. "Perdonami, ma temo che tu non andrai da nessuna parte... non senza prima giustificare la tua presenza qui, o spiegarmi l'origine del taglio sulla spalla, o spiegarmi chi ti sta cercando." |
Salutai il vicesceriffo mentre andava via.
Dubitavo comunque parecchio del fatto che si potesse ridurre un essere umano in tali condizioni, se non si era un animale in quanto tale. Avevo visto bene di cosa era stato capace e non potevo cambiare così facilmente idea. A quel punto, mi avvicinai alla stanza di Elv, anche solo per vederlo da fuori e comunque potermi avvicinare. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
L'uomo guardò Queennie negli occhi.
"Saperlo..." disse lui "... davvero? E perchè mai? Per prendermi per pazzo?" Scosse il capo. "Dami retta... lasciami andare e dimenticami..." poi si toccò la spalla fasciata "... mi hai curato tu la ferita? Perchè? Sono uno sconosciuto per te, no? Poco fa pensavi che volessi farti del male, no?" Intanto Gwen era arrivato davanti alla camera di Elv, dalla quale uscì un'infermiera. |
Mentre mi avvicinavo alla camera di Elv, vidi uscire un'infermiera e subito la avvicinai.
"Mi scusi" educatamente "Posso entrare? Vorrei stare un po' con lui..." chiesi poi, sperando mi dicesse di sì. Sapevo che era ancora addormentato, ma sentivo di averne bisogno. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Si, ma sta riposando." Disse l'infermiera a Gwen. "Mi raccomando, non lo faccia agitare. Fra qualche minuto ritorno." E si allontanò.
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Annuii ed entrai, per sedermi accanto a lui.
Ritenevo un'ingiustizia il fatto che fosse rimasto vittima di un tale problema praticamente appena ci eravamo conosciuti, anche se per fortuna si stava concludendo bene, da come parlava il medico e questo serviva un po' a risollevarmi, nella speranza che si svegliasse presto. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen entrò nella camera e trovò Elv addormentato con le tendine semi abbassate alla finestra.
La stanza era così in una vaga penombra. Ad un tratto Elv si svegliò di colpo ed i suoi occhi erano diversi. Erano spettrali, cattivi, carichi di odio mentre i suoi denti erano simili a zanne. "Questo bastardo è mio..." disse con una voce cavernosa, grottesca e rauca "... mio!" http://cdn.lowgif.com/full/d4f25565c...don-tumblr.gif |
Il ragazzo mi riempì di frase fatte e domande. Fu difficile star dietro a tutto ciò che mi disse e, un poco spazientita, incrociai le braccia al petto.
"Calma, una cosa per volta." incominciai avvicinandomi al letto "Non puoi sapere se ti prenderò realmente per pazzo se non mi rispondi." dissi con voce ovvia "Se vuoi davvero uscire dalla stanza, dovrai darmi delle risposte. Altrimenti ti sfido a provare ad aprire finestre e porte." ero quasi certa che il mio incantesimo avesse funzionato "E ti ho curato quella ferita perché pensavo fosse la cosa giusta da fare... e, onestamente, non ho mai pensato tu possa farmi del male." |
Sorrisi guardandolo, mentre era ancora addormentato ed io mi sedevo sul letto accanto a lui.
Improvvisamente, soffocai a stento un urlo, quando si svegliò di colpo con degli occhi terrificanti ed i denti simili a zanne. Una voce grottesca parlò al suo posto, mentre io rimanevo ancora atterrita e terrorizzata, senza capire cosa stesse succedendo in questo maledetti posto. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Quella voce agitata non presagiva niente di buono.
"Sono lo sceriffo, signore, si calmi... come posso aiutarla?" con tono rassicurante e pacato. |
L'uomo guardò Queennie.
"Ok..." disse massaggiandosi la spalla fasciata "... ok... poi sarò curioso di vedere la tua reazione..." accennando un debole sorriso "... vengo da molto lontano... non starò a spiegarti da dove... il luogo in cui vivo è simile a questo, ma c'è una guerra... una guerra primordiale... che ha portato la gente sul punto di estinguersi... devo continuare? O sei già stanca?" |
Elv si svegliò di colpo.
Quell'incubo era stato tanto terribile quanto reale. Si guardò intorno, nella stanza, poi si accorse di Gwen accanto al suo letto. "Ehi..." disse ispirando "... ti ho sognata... ma non era un bel sogno..." chiuse gli occhi "... per niente..." li riaprì "... cos'è successo? Ho i ricordi confusi..." |
"Sceriffo, sono Mc Thaz..." disse la voce al telefono "... qui, stanotte, è successo qualcosa... un bagliore... un sibilo... poi stamani ho trovato le mie galline morte... bruciate..." a Destresya.
In quel momento arrivò Affy. "Sceriffo..." lui a Destresya "... stanotte è stato aggredito Elv Bell, il rampollo..." |
Elv si svegliò di colpo e si guardò intorno, agitandosi.
"Hey hey, sta' tranquillo..." gli dissi, con tono calmo, accarezzandogli appena il viso per tranquillizzarlo. "Non era un bel sogno perchè c'ero io, o perchè c'era qualcosa di spiacevole?" chiesi sarcasticamente. "È successo che stavamo per andare a casa tua, quando un animale ti ha aggredito... È quasi un mezzo miracolo..." risposi, guardandolo nella sua interezza in quel letto d'ospedale. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Nascosi un sospiro a quelle parole concitate dell'uomo: un bagliore e galline morte, ecco cosa voleva dire fare il poliziotto di provincia.
Ma sorrisi, perché infondo, tenevo anche a quelle piccole cose. "Non tocchi niente, Mc Thaz, veniamo subito a controllare che cosa sia successo, stia tranquillo!" gli dissi. Poi entrò Affy tutto agitato e alzai le sopracciglia alle sue parole. "Devo lasciarla ora, signore, ma saremo presto da lei!" gli risposi, per poi attaccare. "Accidenti, che nottata!!" con un sorrisino "Prima le galline di Mc Thaz, ora il rampollo dei Bell?" pensierosa. "Beh, non è certo benvisto in città, ma arrivare a un aggressione!" alzai gli occhi al cielo e mi alzai dalla sedia. "Si sa chi è stato?" chiesi "Dammi tutti i dettagli mentre faccio il caffè!" ordinai. |
"Già..." disse Elv a Gwen, guardando il soffitto bianco della stanza "... un incubo terribile... dove io ti facevo del male, almeno credo..." la fissò "...non è stato un animale per ad aggredirmi..." mormorò.
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"Beh, credo che l'aggressione al rampollo dei Bell sia più importante, sceriffo..." disse Affy a Destresya "... il vecchio Mc Thaz non ci sta tanto con la testa, si sa..." bevendo un pò di caffè.
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"Dove o averti fatto arrabbiare parecchio, allora..." per sdrammatizzare.
Poi, mi feci perplessa. "Cosa intendi dire? Cos'altro potrebbe essere stato a ridurti in queste condizioni?" stranita. Non che non gli credessi, se era lui a dirlo, ma ad ogni modo mi sembrava parecchio difficile che non si trattasse di un animale. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Beh questo non vuol dire che lo abbandoneremo al suo destino di galline bruciacchiate, su!" con aria condiscendente.
"Sbaglio o ti ho detto di raccontarmi tutto? Hai voglia di farmi perdere tempo, stamattina, Affi? Su, datti una mossa!" ordinai. |
"Beh, mentre mi aggreddiva e feriva lui mi parlava..." disse Elv guardando Gwen.
Nel frattempo, all'ufficio dello sceriffo, Destresya era con Affy. "Ci andò io allora dal vecchio Mc Thaz, sceriffo." Questi. "Lei vada in ospedale da Bell." |
"Ti parlava?" ripetei, capendo sempre meno.
"E cosa ti diceva?" chiesi, la fronte aggrottata dal dubbio. "Insomma... Era una situazione allucinante, eri terrorizzato, sofferente, ne sei proprio sicuro?" Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Cos'è, oltre a non rispondere alle mie domande dai anche tu gli ordini?" ridacchiai.
"Non è che perchè sai cosa sto per dire puoi dirlo, sai? Sono pur sempre il tuo superiore!" bevendo il caffè, poi sospirai. "Sì, certo che io vado da Bell e tu dalle galline, ma ti vuoi decidere a raccontarmi che cosa è successo o no??" sbottai. |
"Si..." disse annuendo Elv a Gwen "... mi diceva, mentre mi strappava i vestiti e lacerava la pelle, che ero suo e mi avrebbe portato con sè... era una voce profonda, cavernosa... come se fosse quella di un folle scatenato..."
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"Non si sa molto, Bell è ancora sotto sedativi, sceriffo..." disse Affy a Destresya "... sappiamo che è stato aggredito e la ragazza che era con lui afferma si sia trattato di un animale, ma i medici non ne sono convinti..."
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Scossi appena la testa, senza capire.
"È decisamente strano... Insomma... Un essere umano non può fare questo... Dovrebbe trattarsi di un essere sovrannaturali o non so..." sospirai. Non volevo prenderlo per pazzo, ma facevo fatica a crederci. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Un animale?" con aria stupita "Beh, di certo è strano!" finendo il caffè.
"Beh, io allora vado in ospedale, mi raccomando con le galline, tatto!" divertita. "A dopo, chiama se succede qualcosa!" dissi, prima di uscire per andare a trovare il rampollo dei Bell in ospedale. |
Mi sedetti sul letto, accavallai le gambe e ascoltai la spiegazione del ragazzo, il quale, una volta terminata, mi domandò se fossi stanca.
"Scherzi?" domandai incredula "Mi hai solo detto che vieni da un luogo dove c'è la guerra... non mi hai dato nessuna vera informazione!" |
"Credo... si, credo che avesse delle lame..." disse confuso Elv a Gwen "... o qualcosa di simile... sentivo, avvertivo il freddo del metallo nelle mie carni..." guardandola.
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"Beh, questo cambia tutto" commentai "Delle lame sono certamente qualcosa di più credibile di un essere umano con le zanne per dilaniare..." commentai.
"Comunque, non pensarci adesso, conserva le energie per quando arriverà la polizia a farti qualche domanda" sorrisi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Si..." disse Elv annuendo a Gwen.
In quel momento entrò il medico, insieme a Destresya. "Lo sceriffo voleva parlarle, signor Bell." Il dottore. Nel frattempo, nella sua camera d'albergo, Queennie era con il misterioso individuo. "Non ti ho detto contro chi siamo in guerra..." lui fissandola "... beh, contro degli esseri... mostruosi. Non sappiamo da dove arrivino, ma hanno invaso il mio mondo e credo stiano per fare lo stesso al tuo... ah, io mi chiamo Payl, piacere di conoscerti." Quasi ironico. |
Sorrisi di nuovo, sperando che riuscisse presto a lasciarsi questa brutta storia alle spalle.
Poco dopo, arrivò il medico con lo sceriffo, ovvero una donna bionda. "Allora io vado, ci vediamo..." salutai Elv e lasciai che parlasse del fatto con calma. Del resto, avevo ancora un articolo da scrivere, anche se non sapevo ancora su chi o cosa e non mi andata di strumentalizzare la storia di Elv. In altri contesti forse l'avrei fatto, ma con lui non mi sembrava affatto onesto. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Payl, il ragazzo sdraiato nel mio letto, disse cose inerenti ad un altro mondo, dove il conflitto della guerra lo stava devastando.
Restai dubbiosa, in silenzio per alcuni secondi, e dopo, prendendo un profondo respiro, evocai magicamente un ologramma del nostro sistema solare. Se Payl aveva viaggiato tra i mondi, la mia Magia non l'avrebbe dovuto stupire. "E quale sarebbe il tuo mondo?" gli domandai indicandogli l'ologramma. |
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