"Beh, possiamo parlarne già stasera a cena..." disse sornione Gozz a Gwen "... no? Anzi, prenoto subito un tavolo per me e per te, cocchina." Facendole l'occhiolino.
Intanto, in camea sua, Queennie era con il misterioso Payl.
"No, non sono un medico..." ridendo piano "... magari solo un uomo che ha qualche vecchia nozione di galanteria." Sarcastico. "Su, mangi i dolci, deve rimettersi."
Nello stesso momento, all'ospedale, Destresya aveva appena parlato col primario.
Lasciò allora la struttura, decisa a raggiungere il luogo dell'aggressione.
Un attimo dopo la radio in auto suonò.
"Sceriffo, sono Affy..." lui dall'apparecchio "... ho fatto un giretto per le campagne ed i boschi, ma qui, al di là delle dicerie di qualche contadino, non ho trovato nulla..."

Galanteria? Lui che si era fiondato in camera mia? Risi divertita in seguito alla sua frase, per poi mangiare alcuni dei dolci all’interno del pacco.
“La galanteria ormai non esiste più.” risposi con voce fintamente rassegnata “E perché ora mi dai del ‘lei’? domandai sorridendogli.

Sollevai vistosamente un sopracciglio, sbalordita da tale richiesta.
O presunzione, per meglio dire, visto che dava per scontato che avrei accettato.
"Le auguro di trovare qualcuno che possa sostituirmi, signor Gozz" con tono laconico e l'ombra di un sorriso tirato di disappunto.
"Buona giornata" aggiunsi alla fine e salii in camera mia.
Ci mancava solo che andassi a cena con un soggetto simile, era veramente il colmo.

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Payl rise.
"Non mi sembravi tanto incline a parlarci col tu." Disse divertito a Queennie, fissandola mentre lei mangiava. "Comunque la galanteria esiste, ma forse hai conosciuto uomini sbagliati, signorina strega." Ironico.
Nel frattempo, nella hall dell'albergo, Gwen aveva lasciato Gozz, per tornare poi nella sua camera.
Qui le squillò il cellulare.
Era il direttore del giornale.

Mentre mi recavo sul luogo dell'incidente, mi contattò Affy per radio.
"Grazie del rapporto, Affy... io sto andando dove è stato aggredito Bell, vediamo se scopro qualcosa... hai scoperto qualcosa sulle galline?" ridacchiando divertita.

Appena tornata in stanza, naturalmente, squillò il cellulare, senza darmi neanche il tempo di sistemarmi.
Era il direttore del giornale.
"Puntuale come sempre."

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"In effetti le galline le ho viste, sceriffo..." dise Affy via radio a Destresya "... erano davvero carbonizzate... infatti sono state tutte buttate via... probabilmente qualcuna delle lampade dei capannoni in cui si trovavano le galline ha avuto un cortocircuito." Spiegò.
Nello stesso momento Gwen era in camera, a rispondere al telefonino.
"Voglio sapere che novità hai, Gwen." Il direttore. "Sei lì a spese del giornale e non so neanche su che genere di articolo stai lavorando. Ammesso tu abbia un articolo in mente." Severo lui.

Roteai gli occhi sospirando in silenzio.
"Ho proprio iniziato a raccogliere testimonianze riguardo ciò che è accaduto, sembra importante e ho intenzione di basare su questo il nuovo articolo. Il mio arrivo qui potrebbe essere capitato a fagiolo" dissi, sperando si convincesse una buona volta.

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"E dimmi..." disse il direttore a Gwen "... cosa sarebbe successo? Io non ho ancora capito. Le notizie di ciò che accade laggiù, qui in città non arrivano..."

"Il fenomeno al momento è abbastanza confuso, c'è di mezzo anche molta superstizione locale e devo togliere tutta questa sporcizia per andare al punto e capirci qualcosa, si sono verificate anche violente aggressioni che sembrano collegate. Anche la polizia sta indagando" spiegai.

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"Quindi" disse il direttore a Gwen "mi stai dicendo che l'aggressione a Bell nasconde qualcosa? C'è dell'altro sotto, secondo te?" Interessato.

"Credo di sì, lui sostiene che non sia stato un animale, ma che qualcuno, una persona, l'abbia aggredito violentemente con delle lame e i medici sembrano confermare questa cosa" aggiunsi, mentre cercavo di collegare tutto nella mia testa.

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"Questo potrebbe essere una bomba." Disse ridendo il direttore a Gwen. "Forse hai fatto centro, ragazza mia." Divertito. "Avanti, ti richiamerò per delle novità." Visibilmente intrigato.

Scossi la testa.
"Va bene, va bene, ora fammi lavorare..." tagliai corto, per poi chiudere la chiamata.
Per quanto mi piacesse la mia professione, tenevo davvero di trasformarmi in una sorta di sciacallo come il mio direttore e davvero speravo di mantenere un minimo di integrità.

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Gwen staccò la telefonata col suo direttore.
Ora bisognava mettersi sotto con il lavoro.

Presi il PC, sdraiandomi comodamente a letto e misi per iscritto tutti gli appunti e le informazioni che avevo raccolto.
Non erano molte, ma era sempre qualcosa in più del primo giorno, dopotutto ero al secondo giorno di permanenza a Moian e non si poteva pretendere che io riuscissi a sfornare un articolo in ventiquattr'ore.
Ad ogni modo, mi misi a lavorare di buona lena per iniziare a dare una forma a ciò che dovevo elaborare.

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"Accidenti, povere bestie!" sospirai.
"Immagino che disastro, e che spreco, più che altro.." divertita "Beh, tienimi aggiornata su quello che succede in città, io sono quasi arrivata!".
Infatti, ero ormai in prossimità del luogo in cui era stato aggredito il rampollo dei Bell.

Destresya lasciò la cittadina e raggiunse il bosco, dove Elv era stato aggredito.
Sul luogo del misfatto non c'era molto da vedere, a parte qualche frammento dei fanali dell'auto di Elv.
Ma controllando quel punto, Destresya alla fine si accorse di qualcosa di strano, di insolito.
Ossia di alcuni segni di bruciatura su un albero.
Nel frattempo Gwen, nella sua camera, lvorara alsuo articolo.
Passò così l'intero pomeriggio, fino a quando, verso il tramonto, il suo cell vibrò per un messaggio di Elv:

"Che beffa... volevo fare il lupo cattivo con te nei panni di Cappuccetto Rosso... e invece sono stato io ad essere aggredito... :rolleyes:"

Il tempo volò, mentre rimanevo a lavorare al computer.
Non pensavo che mi avrebbe presa così tanto, era stata davvero una inaspettata full immersion.
Verso il tramonto, mi arrivò un messaggio e vidi che era di Elv.
Scossi la testa divertita, mentre rispondevo.

'Ecco cosa succede a dare tutto troppo per scontato... Non mi è mai piaciuta Cappuccetto Rosso...'

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Il cellulare di Gwen vibrò poco dopo per un altro messaggio di Elv:

"Davvero? eppure non mi sembri tipa da strega cattiva di Biancaneve... :neutral_think:"

Aggrottai la fronte, leggendo della strega cattiva di Biancaneve.
Che persona piena di fantasia...

'Io in realtà preferisco Mulan...'

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Ancora il telefonino di Gwen vibrò per la risposta di Elv:

"Mettiamola così... Cappuccetto Rosso è la risposta da ragazzina, Mulan da adolescente e la Strega di Biancaneve da donna... :silenced:"

Accennai un sorriso divertito.

'Nulla da fare, o Mulan o niente, non sono una che si accontenta'

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Il telefonino di Gwen ricevette un altro messaggio da parte di Elv:

"Vorrà dire che dovrò trattarti da adolescente... :rolleyes:"

Inarcai un sopracciglio e scossi la testa.

'Se tu ritieni che arruolarsi nell'esercito e salvare da sola un intero impero sia un'impresa da poco...'

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La risposta di Elv a Gwen non si fece attendere:

"Beh, oltre a salvare il tuo paese potrai aiutare un povero convalescente, se ti va... pare che domani potrei essere dimesso... e se ti ingaggiassi comeinfermiera? Ovvio, pago il doppio del tuogiornale ;)"

Ridacchiai al suo messaggio, divertita, ma anche contenta che stesse così bene da essere dimesso.

'Se me lo chiedi così, potrei anche accettare...'

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Elv rispose così a Gwen:

"Se non accettassi, poi mi avresti sulla coscienza, giovane Mulan... :sad_wall:"

Sospirai con un vago sorriso.

'Quanto sei melodrammatico... Va bene, mi sacrificherò, allora...'

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Elv a Gwen:

"Sapevo avevi la sindrome da crocerossina! Per il vestitino da unifome devo pensarci io? ;)"

Bene, ora si stava anche allargando.

'L'uniforme può anche restare nelle tue fantasie, non ho intenzione di indossarla...'

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Il messaggio di Elv a Gwen:

"Come sei poco professionale... :("

Risi sonoramente a quella frase, anche se non avrebbe potuto sentirmi e questo mi dispiaceva.

'Ti sbagli, nel mio lavoro lo sono sempre, proprio oggi ho passato tutto il tempo a lavorare sul mio articolo. Vedi che ti sbagli e continui a dare tutto per scontato?'

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Elv a Gwen:

"Eh... vabbè... allora domani a Mezzogiorno sarò finalmente a casa, miss professionalità... sperando ci sia anche la mia nuova e rossa infermiera :silence_shhh:"

Ridacchiai, ma comunque contenta al pensiero di rivederlo.

'Va bene, d'accordo, a domani... E vedi di non far impazzire i medici, viziato d'un rampollo, non vorrei che ti buttassero fuori dall'ospedale nel cuore della notte...'

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Elv rispose con una serie di faccine e la chat tra luie Gwen si concluse.
Era ormai sera e dalla finestra della sua camera si intravedeva la sterminata e informa massa di alberi e cespugli, che formavano il bosco intorno all'albergo.
Oltre quella fitta vegetazione c'era poi il palazzo dei Bell.
Intanto, nella sala ristorante, a breve avrebbero servito la cena agli ospiti dell'albergo.

La nostra conversazione si concluse, mentre il tramonto rendeva tutto indefinito, come la tenuta di Elv oltre la boscaglia della campagna.
Visto l'orario, decisi che era meglio chiedere direttamente il pc e prepararsi per scendere giù in sala a cenare.
Il tempo oggi pomeriggio era volato ed ero soddisfatta di ciò che avevo prodotto per l'articolo.

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Poco dopo Gwen era già nella sala rstorante per la cena.
Accanto al suo tavolo vi era quello dei 3 improbabili studiosi del paranormale.
Diverse pietanze si susseguivano su queltavolo, per il potente appetito di quegli indagatori del mistero.
Mentre mangiavano, o meglio ingurgitavano piazzi stracolmi, il tutto innaffiato con bibite e birra.
Inoltre, mentre mangiavano con fare vorace, i 3 discutevano su una carta topografica di Moian e dei boschi circostanti.

Mi sedetti ad un tavolo in sala e vidi che poco distante c'era il tavolo dei tre "studiosi", che faticavo a chiamare tali.
Notai che avevano un certo appetito, nonché una certa arte anche, il ché mi fece storcere il naso in una smorfia.
Notai però, che ad un tratto iniziarono a parlare di una certa carta topografica, infatti presi il mio blocchetto e con molta discrezione, mentre continuavo a mangiare, rimasi in ascolto.

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Gwen ascoltava i 3 studiosi e sentì che parlavano di un luogo a lei già noto, ossia la Montagna dei 7 Avvoltoi.
Inoltre i 3 parlavano delle varie leggende del posto, in modo particolare della strega sepolta viva secoli fa e della maldizione dei Bell.