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Un bacio forte, appassionato, avvolgente, virile.
Così E'hiss baciò Gaynor, quasi soffocandola con il calore delle sue labbra e l'impeto delle sue braccia che la stringevano. Poi le loro bocche si staccarono appena e lui restò a fissarla con i suoi profondi occhi blu. |
“Tutto ciò che mi rivelate” disse Misk a Dacey “resterà per sempre fra noi due.” Fissandola.
Poi le gli diede il sacchetto di tè e lui nel chiudere la mano sfiorò per un istante le dita di lei. “Seguirò le vostre istruzioni” mormorò “nel preparare questo infuso.” La guardò. “Perchè mi fate questa donna? Semplice curiosità?” |
“Certo...” disse annuendo Ozillon a Vivian “... prego, fatemi strada... non perderò di vista la Teca neppure per un secondo, potete giurarci.” E la seguì. “Ma non vedo in giro il signor de'Taddei...”
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" Si curiosità... Sono curiosa di sapere chi era la donna così fortunata dal ricevere il vostro amore" mormorando piano alla fine.
Come sempre, dopo un contatto inaspettato, per quanto piacevole, ritrassi la mano. Era la forza dell'abitudine, gli anni passati a tentare di fuggire alle molestie che mi avevano portato a temere anche una carezza. |
E'hiss mi baciò con un ardore tale che avrei scommesso nessun altro uomo potesse avere. Il suo abbraccio era altrettanto potente e virile e non mi sorprese poi molto ammettere con me stessa che quello era ciò che avevo desiderato dal primo momento che lo avevo visto. Quando si staccò da me, fissandomi con i suoi bellissimi occhi blu, avrei voluto dirgli mille parole, ma non me ne salì nemmeno una alle labbra, così feci l'unica cosa che aveva realmente un senso in quel momento. Lo baciai di nuovo, stringendolo a me più forte che potevo.
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"Prego, da questa parte.." Facendogli cenno di seguirmi.
Così mi avviai verso la sala. "Il signor Taddei arriverà a momenti, doveva incontrare un cliente.." Dissi soltanto. Entrammo così nella sala del giglio. "Ecco, ispettore..." Con un cenno della mano "La teca d'oro...". |
“Perdonatemi.” Disse Misk fissando Dacey. “Perdonatemi, milady. E' la seconda volta che la mia goffaggine mi porta a sfiorarvi la mano, costringendovi a ritrarla indietro.” Fissandola. “Devo ancora imparare le buone maniere che il mondo nobiliare impone. Nella mia terra tutto è spontaneo, istintivo, passionale. Qualunque cosa facciamo usiamo l'impulsività che da sempre contraddistingue il mio popolo... dalle cose più semplici, come cacciare i cinghiali o gli orsi, a quelle più belle e vitali, come fare l'Amore.” Guardandola negli occhi. “Cercherò di essere meno maldestro.” Accennando un sorriso. “Dite la mia donna fu fortunata? Non so... magari se non mi avesse conosciuto a quest'ora sarebbe viva, visto che quei soldati cercavano me... comunque il suo nome era Justine...”
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Nyoko prese la tela e con entusiasmo corse in cerca di Asputin.
Ma nel corridoio vide invece Wolfetta. “Ehi, cara...” disse sorridendo la donna “... dove te ne vai tutta contenta?” Notò la tela. “E' il dipinto? L'hai già ultimato?” |
Gaynor baciò di nuovo E'hiss e lui rispose a quel bacio col medesimo ardore del precedente.
I due si baciarono a lungo, con lei stretta fra le braccia di quell'uomo che emanava virilità da ogni poro, passione da ogni muscolo. E la ragazza in quell'abbraccio, su quelle labbra ardenti che affondavano nelle sue, si sentì totalmente donna. |
Fui tremendamente imbarazzata, aveva notato quella mia sorta di fobia nonostante io cercassi di non farla apparire troppo.
Deglutii appena poggiando le mani aperte in grembo e scossi la testa. " Non ho nulla da perdonarvi. Perché voi non dovete chiedere scusa. Non avete alcuna colpa... Sono io che... Non amo essere toccata" ammisi forse per la prima volta ad alta voce, " dagli uomini in particolare... Ho passato troppi anni ad odiarlo e ora..ora i brutti ricordi mi assalgono rendendomi subito diffidente e restia... Fa sempre parte di quel passato di cui ancora non riesco a liberarmi..." C'era un profondo rammarico nelle mie parole oltre che alla consueta tristezza. " Si lo dico. Anche alla luce di ciò che avete appena detto. Ha avuto la fortuna di conoscere l'Amore, senza alcuna riserva, seguendo semplicemente il desiderio del cuore. É morta si, ma non è dipeso da voi... Il destino aveva deciso già tempo prima. Decide già tutto per noi... Justine, non ho mai sentito questo nome, deve essere tipico della vostra regione suppongo, come suppongo ci manchi molto" |
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