Camelot, la patria della cavalleria

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Altea 29-02-2016 17.10.35

Incredibile .. era proprio vero... quella polvere era insolubile..."Stregoneria? Non so...non so nemmeno perchè sia qui...chissà dove ci porterà? Ma se lo scopriremo e c' entra quella donna forse dovremmo parlare con un chierico..un uomo colto e dal grande intuito...Frate Roberto..forse lui già conosce questa donna o almeno potrà dirci qualcosa".
Scesi da cavallo e presi delle foglie e un bastoncino di legno, presi un pò di quella polvere e la misi sopra una foglia asciutta, sopra ci misi altra foglia non bagnata e con un laccio legai bene e misi il tutto in una tasca nella sella di Cruz.."Bene...proseguiamo?"

Clio 29-02-2016 17.14.08

Finalmente i ragazzi tornarono, così potevo avere a disposizione tutta la compagnia.
Annuii ad Estea.
"Brava, anche la fucina del fabbro! Me n'ero scordata... quel tipo mi sembrava uno di quelli che parlano al solo sentir tintinnare una moneta, perciò potrebbe esserci molto utile.." pensierosa.
"Io andrò alla pieve dato che ci sono già stata, anche se non potrò far finta di fare una visita di cortesia stavolta..." sospirai "O forse sì?" scossi la testa "Non ho esattamente l'aria di una penitente, oggi, e sono stanca di aspettare, voglio chiudere questa maledetta storia... mi verrà in mente un piano strada facendo.." guardai i ragazzi "Chi viene con me?".
Sospirai di nuovo e pensai alle altre due opzioni.
"Per gli altri io direi, voce grossa col fabbro e massima attenzione alla casetta, questo vale per chiunque incontri il cavaliere burbero, ha l'aria di essere uno che non va tanto per il sottile, però è anche vero che è un solo uomo.. cercate di ricongiungervi, la casa e la fucina non sono distanti...".
Fissai un punto lontano e poi tornai a guardare i miei uomini.
"E se trovate Guisgard, portatemelo vivo, che ucciderlo spetta a me!" sentenziai.
"Muoviamoci!".

Lady Gwen 29-02-2016 17.14.33

Tolsi presto la mano e il lupo per poco non mi morse.
Udimmo poi l'ululato di tanti lupi e poi ancora quella risata grottesca.
"È la stessa che ho sentito notti fa'..."

Guisgard 29-02-2016 17.19.02

Ormai albeggiava quando il Cavaliere Esiliato riprese conoscenza, destandosi pian piano da quel torpore che accompagna il ritrovamento dei sensi dopo un lungo riposo.
I suoi occhi arrossati fissavano la stanza circostante, come a voler comprendere e ricordare cosa l'avesse condotto in quel luogo.
Il dolore della ferita ed il senso di debolezza si mescolavano al ricordo dei colpi inferti e subiti, di destrieri che si avventavano l'uno contro l'altro, di cavalieri che disarcionavano e che venivano disarcionati, del clangore delle armi e delle grida della gente.
Stringeva la mano di Dacey e fissandola allora con i suoi occhi azzurri rammentò pian piano il tutto.
Il torneo, i colori della dama e lo scontro col Maresciallo.
“Dove...” disse dolorante “... dove sono?”

Dacey Starklan 29-02-2016 17.26.04

<< Siamo da un frate. Hanno chiamato questo posto la Pieve, ci ha condotto qui un altro cavaliere. Non affaticatevi però, lasciate che vi controlli le ferite>> e facendo attenzione spostai le bende per vedere se i tagli iniziavano a rimarginarsi e soprattutto per controllare non ci fossero infezioni.

Guisgard 29-02-2016 17.26.58

“Non ne ho idea...” disse Adespos a Gaynor “... ad ogni modo credo stia accadendo qualcosa di importante.”
Il misterioso Cavaliere Burbero uscì poi dal campo, portando con se qualcosa, forse un grosso sacco, seguito da una suora e dal suo scudiero Pepino.
Poco dopo i soldati del duca diedero l'allarme.
“Ora è chiaro” il brigante alla bella dama Flegeese “che quel cavaliere nasconde un grande segreto... e noi dobbiamo scoprirlo... vieni, lasciamo anche noi il campo.”
Così Adespos e Gaynor uscirono dal campo, ma il misterioso Cavaliere Burbero, la suora e lo scudiero erano già svaniti nella notte.

Lady Gaynor 29-02-2016 17.34.14

Quando fummo ormai fuori dal campo, del Cavaliere Burbero si erano ormai perse le tracce. A quel punto, non sapevamo cosa fare. "Caro, perché per prima cosa non andiamo a casa mia? Così potremo toglierci questi stracci di dosso e mangiare qualcosa... siamo stanchi e sporchi, e intanto penseremo al da farsi..."

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Guisgard 29-02-2016 17.38.10

Solo annuì ad Altea e i due ripresero a galoppare nel bosco, seguendo quella strana polvere rossa.
Ormai era l'alba.
E dopo un po' si accorsero che la polvere conduceva ad una piccola abitazione nel bosco.
Altea la riconobbe subito.
Era la casa di Didas.

Guisgard 29-02-2016 17.40.52

“E'...” disse Josephine a Gwen “... è la risata di quella donna... di quella strega...”
Ormai era l'alba, la pioggia non smetteva di venir giù ed in lontananza si udivano le grida fanatiche di quegli uomini decisi ad uccidere tutti i lupi.

Guisgard 29-02-2016 17.44.09

“Vengo io con te.” Disse Elas a Clio.
“Vengo anche io.” Anty.
I tre così partirono, mentre gli altri si divisero in due gruppi, in modo che uno giungesse alla fucina e l'altro nell'abitazione del contadino e dello scudiero.
La pioggia cadeva ancora fitta sul bosco e dopo un po' Clio ed i suoi compagni arrivarono alla vecchia Pieve.


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