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"Esatto." Disse il funzionario a Gwen. "La spada appartiene a queste terre e con essa anche il diamante."
"Ed io lo difenderò a costo della vita." Il piccolo maharaja. "Come hanno fatto i miei antenati." |
Annuii lentamente.
Non avevano tutti i torti, anche se io al loro posto avrei messo da parte la tradizione, pur di salvare un cimelio così importante, ma ognuno gestiva le cose a modo proprio. "Vi fa certamente onore, altezza" annuii al Maharaja. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Il piccolo maharaja guardò Gwen in sengno di assenso.
Poi furono tutti invitati alla cena organizzata per gli invitati. I nobili presenti, tra cui Siculon, alla fine garantirono al maharaja la collaborazione del governo Afragolignone circa la sicurezza del prezioso diamante, sebbene ufficialmente non avrebbero riconosciuto miti e leggende Flegeesi riguardo Fantamas. |
Alzai gli occhi su Stewart.
"Se c'è una cosa che non sopporto è parlare a vanvera, e dovermi ripetere!" Con la voce alterata. "Ti ho chiesto un attimo fa di aggiornarmi sull'acquisto degli schiavi, o pensi che un solo schiavo poco collaborativo possa mandare avanti la villa secondo i miei standard?" Con tono di rimprovero, scocciato ed esasperato. |
Sorrisi educatamente porgendo un breve inchino all'assenso del Maharaja.
Poi, ebbe inizio la cena, a base di squisite prelibatezze tipiche, che stimolavano le papille ed i sensi. Avrei dovuto chiedere più spesso questi piatti a Pistal. Poi, tutti gli invitati, fra cui lo zio, diedero la loro disponibilità per aiutare il Maharaja a proteggere la pietra e, di conseguenza, la spada. Solo che non comprendevo la loro diffidenza verso le tradizioni del posto. Dopotutto, se la minaccia era reale, doveva trattarsi di qualcosa di più di una storia inventata. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Come avete ordinato, madama, ho acquistato altri due schiavi." Disse Stewart a Destresya. "Forti e robusti per i lavori pesanti." Annuì.
La cena terminò, ma l'inquietudine e la paura che si respirava nel palazzo reale erano tangibili. Gwen e Siculon tornarono poi a casa in carrozza e durante il tragitto l'uomo apparve silenzioso e pensieroso. |
La cena terminò, senza che l'inquietudine e la preoccupazione svanissero.
Nemmeno durante il tragitto di ritorno, mentre lo zio appariva pensieroso. "Dunque, non ci credi alla storia di Fantamas?" Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Nessuno ci crede..." disse lo zio a Gwen "... queste terre sono piene zeppe di miti e leggende assurde... tutta superstizione e fantasia..." mormorò "... dunque bisogna capire chi si nasconde dietro questa minaccia..." mentre la carrozza tornava alla villa.
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"Potrebbe essere dunque un emulatore, qualcuno che sfrutta una vecchia leggenda per commettere dei crimini, sì, un mitomane" ipotizzai.
"Quel che è certo, è che è evidente che quel gioiello sia in pericolo, che si tratti o meno di un personaggio reale o inventato dal folclore." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Si, probabile..." disse lo zio a Gwen "... o forse solo di un pazzo, visto che solamente un folle potrebbe pensare di entrare nel palazzo del maharaja per rubare. Ci sono soldati ovunque e la guardia reale si aggira nel cuore del palazzo, impedendo a chiunque di muoversi liberamente."
La carrozza intanto era entrata nella villa. |
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