Camelot, la patria della cavalleria

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Clio 26-07-2016 01.53.09

Le prime ore della mostra scorrevano liete, mi rendeva orgogliosa vedere gli ospiti che si divertivano, ridevano, apprezzavano i capolavori esposti, lodavano la teca d'oro.
Tutto sembrava tranquillo.
Chissà, magari il capo aveva ragione a non temere un attacco, ma io comunque continuavo a scrutare la folla, a cercare il minimo cambiamento.
Certo, non era compito mio, ma quattro occhi sono meglio di due, dopotutto.
Nessuno si stupiva che lo facessi, dopotutto, appariva unicamente lo sguardo di chi vuole che tutto sia in ordine, che tutto fili per il verso giusto.
Guisgard non c'era, ma la cosa non mi stupiva affatto.
Per ora sembrava tutto tranquillo, ma sicuramente non ero l'unica ad aspettarsi qualcosa da un momento all'altro.
Dopotutto, qualunque cosa dicesse Guisgard in pubblico, quella era una trappola bella e buona, altroché.

Guisgard 26-07-2016 01.57.40

Dacey mostrò a Misk alcune cose, mentre impacchettava e preparava la sua roba.
“Si, avete ragione...” disse alla ragazza “... è una giornata ideale per uscire a passeggiare... e poi ho saputo che in città ci sarà una mostra importante... nel palazzo che funge da sede di una grande industria, la celebre Taddeus...”

Nyoko 26-07-2016 01.59.30

Il mio sorriso scomparve subito a quelle parole. Come potevo distruggerlo?
"ma... Se non glielo farò avere, sarò comunque nei guai... Cosa devo fare?" dissi scoraggiata alla donna.

Dacey Starklan 26-07-2016 02.02.16

" Il Palazzo dei Gigli? Oh si lo conosco" dissi finendo si sistemare.

" Una mostra. Sembra davvero interessante. Amo ogni forma d'arte. Non è distante da qui comunque il palazzo. Se ci sbrighiamo arriveremo per tempo"

Guisgard 26-07-2016 02.18.53

Gwen raggiunse la piccola locanda, imboccando lo sterrato.
Entrò e vide un ambiente piccolo ed accogliente, con diversi clienti seduti attorno ad i pochi tavoli che riempivano l'interno della locanda.
Dopo un po' arrivò un uomo che prese posto ad uno dei pochi tavoli ancora liberi.
Posò il cappello sul tavolo e guardò gli altri commensali.
“Chi” disse “ha suonato le campane stanotte?”
Un sacerdote seduto con lui scosse il capo.
“Ma come?” L'uomo al sacerdote. “Voi non lo sapete, Padre?” Fissandolo. “Allora sarà uno spirito... lo spirito burlone di un sacrestano.” Sorridendo appena.
“Oh, ma finitela con queste storie tutti quanti.” Il sacerdote. “Non esistono i fantasmi.”

Lady Gwen 26-07-2016 02.21.36

Entrai nella locanda e l'ambiente del locale era accogliente, con alcuni clienti.
Sentii poi che parlavano delle campane.
Allora mi sedetti ed ordinai un thè.
"Anche io ho udito le campane,stanotte, e mi è sembrato strano che suonassero a quell'orario così insolito" dissi agli uomini seduti ai tavoli.

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Guisgard 26-07-2016 02.24.42

Misk sorrise.
“Bene.” Disse a Dacey. “La Taddeus sembra esercitare su questa città un fascino particolare. Andiamo su... se ricordo bene non dev'essere cominciata da molto.” Offrendole il suo braccio.
Lasciarono così l'albergo e si diressero verso il Palazzo dei Gigli, decorato a festa per l'occasione.
Entrarono e si mischiarono alla folla dei visitatori.
“Nella mia terra un simile sfarzo è inconcepibile.” Misk ad un orecchio di Dacey.
Intanto Vivian osservava tutto e tutti.
E ad un tratto, fra gli invitati, notò un volto noto.
Era Armor.

Clio 26-07-2016 02.30.44

Tutto procedeva bene, gli invitati ridevano tra loro, osservavano, parlavano, tutto sembrava filare liscio.
Io mi guardavo intorno, sorvegliando ogni cosa, dando di tanto in tanto informazioni a chi si fermava a parlarmi per qualche istante.
Poi lo vidi.
Chi diavolo l'aveva invitato?
Sentii delle strane sensazioni assalirmi, ricordavo quanto mi avesse fatto male l'indifferenza di Guisgard, poi la sua rabbia, che forse avevo preferito, e poi tutto era tornato alla normalità.
Ora non gli avrei permesso di rovinare di nuovo tutto.
Mi dispiaceva per quel ragazzo, perché non doveva essere facile per lui, e se non demordeva era perché teneva a me.
Ma non teneva a me, teneva a Clio.
E io non ero più lei, ormai.
Non avrei permesso alla mia vecchia vita di intromettersi in quella nuova.
Indietreggiai di qualche passo, restando più nascosta, anche se forse era troppo sperare che no mi notasse, dato che avevo tenuto io il discorso.

Guisgard 26-07-2016 02.31.12

“Credimi...” disse Wolfetta a Nyoko “... se mostrerai questo dipinto finirai davvero male, ragazza mia... dallo a me, lo porterò nelle cantine e là lo distruggerò, bruciandolo poi nel forno del fattore. Tu dirai ad Asputin di non trovare l'ispirazione per dipingere...”

Nyoko 26-07-2016 02.39.21

Era al quanto inverosimile che io usassi l'ispirazione come una persona normale, ma le sue parole erano piene di terrore. Calai la testa in un "sì" forzato e diedi il dipinto alla donna. "Spero non accada nulla..." dissi stringendo una ciocca, rivolta più a me stessa che alle orecchie di Wolfetta.


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