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Gli risposi sorridendo. "Indigeni, animali... su di un'isola non hai che l'imbarazzo della scelta. No, preferisco di gran lunga la tua compagnia..."
Ci avviammo così per mano in cerca di qualche frutto esotico, avvolti dalla sera e dal suo incanto. Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Una strana tensione, mista ad ansia, si poteva quasi tagliare a fette in quella stanza.
Il cavaliere e Dacey erano al cospetto di quell'uomo che asseriva essere il vescovo. “Basta con questi misteri...” disse nervosamente Ehiss. “Badate” intervenne l'omone “che siete in presenza di Sua Grazia.” “Dimostratemelo.” Fissandoli il cavaliere. “L'Anello.” Indicò il vescovo. “Non vi basta?” “No.” Scuotendo il capo Ehiss. “Ebbene...” fece il vescovo “... da quando lord Cimas ha preso il potere tutto è mutato. Non per sua volontà, essendo egli fondamentalmente un uomo violento e pratico solo di battaglie ed inganni... no, tutto è cambiato a causa di chi lo appoggia, degli alleati che gli hanno permesso di prendere il potere... alleati che adesso, avendolo appoggiato, richiedono quanto da loro preteso all'inizio...” “Venite al dunque.” Impaziente Ehiss. “Vi dice niente questo nome... Uaar?” Fissandolo il vescovo. “Niente.” Rispose il cavaliere. “E' difficile dire cosa siano...” spiegò il chierico “... per qualcuno una setta, per altri un società segreta, per altri ancora un incrocio fra le due... fatto sta che sono uomini potenti e malvagi, che si professano nemici di ogni Fede, ma che in realtà hanno l'unico scopo di annientare quella Cattolica... per questo le chiese vengono ostacolate in ogni modo e si è in guerra con gli altri ducati... sono dieci anni che l'ombra atea dell'Uaar minaccia il mondo aristocratico e civile non solo di Capomazda, ma dell'intero reame di Afragolignone... io stesso sono stato costretto ad abbandonare il mio posto di Pastore... Ammone” indicando l'omone che era con lui “è il mio solo servitore rimasto...” concluse il vescovo. https://c1.staticflickr.com/3/2669/3...149_z.jpg?zz=1 |
Ascoltai le parole dell'uomo, se ciò che diceva era vero c'era da preoccuparsi, tutti noi non eravamo più al sicuro.
Ma una cosa non mi era chiara, perché tra tutte le persone a Capomadza fosse arrivato da Ser Ehiss |
Pian piano un vago alone.
Poi, sempre più definito. Altea cominciò ad aprire gli occhi lentamente, impiegando qualche istante ad abituarsi alla penombra che avvolgeva quel luogo. Vide allora la candela accanto a lei, realizzando che si trovava su un lettino, in una stanza non troppo grande e per niente sfarzosa. Vi era solo una finestra, coperta da una tendina e da fuori giungevano delle voci. Ad un tratto cominciò ad avvertire un vago mal di testa, rammentando così ogni cosa. Il suo arrivo nella casetta e quel colpo in testa che le aveva fatto perdere conoscenza. |
I miei occhi si aprirono lentamente..il respiro lento..e focalizzai la stanza e la situazione in cui mi trovavo dopo aver visto la candela rammentai tutto. La testa doleva e ricordai di quel colpo alla nuca, il mio cuore accelerò il battito e guardai attorno..dove mi trovavo..forse Guren mi aveva portata nel letto dopo avermi trovata ma udivo da fuori voci e quella casa era nascosta.."Vi è nessuno?" iniziai a chiamare.
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Gwen passò oltre le porte cittadine che venivano in quel momento chiuse con pesanti passanti, giungendo poco dopo al carrozzone.
A prima che potesse aprire la porta per entrare, Zoren le prese la mano. “Dimmi...” disse fissandola “... va tutto bene?” |
Oltrepassate le porte cittadine, arrivai al carrozzone.
Ma prima che la mia mano raggiungesse la maniglia cigolante, Zoren la prese. Lo guardai per un attimo, per poi spostare lo sguardo altrove e scuotere la testa. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Il pirata e Gaynor raccolsero della frutta e lui cercò poi di pescare qualche pesce che le onde spingevano a riva, riuscendo però a prenderne non più di due.
Tornarono al loro rifugio e Capitan Cuore accese un fuoco per cuocere la loro cena, che consumarono di fronte al bellissimo mare che mormorava con le sue onde in quell'incontaminato scenario così intriso di primordiale bellezza. “Qui un uomo ed una donna” disse lui “potrebbero vivere felici per anni... è un luogo paradisiaco... solo io e te... lontani da tutto e tutti... come se fossimo l'ultimo uomo e l'ultima donna di questo pianeta...” mentre il fuoco illuminava i suoi occhi azzurri ed indefiniti. http://en.elenafrolova.com/ipics/106.jpg |
Ehiss e Dacey ascoltarono con attenzione il vescovo.
“Ed ora...” disse “... dove siete diretti?” “Se ho lasciato il mio posto” fece il vescovo “non è certo per codardia... no, amo la vita ma non temo la morte... non più alla mia età ormai... ma ho deciso che morire inutilmente non era cosa giusta... così, in incognito, come vagabondi e mendicanti, io ed Ammone siamo in cerca dei Taddei... degli ultimi di quella stirpe, se ve ne sono ancora, in grado di salvare il ducato... ma prima di trovarli dobbiamo capire cosa li perseguita così da secoli... quale mistero flagella quella nobile dinastia... solo così, una volta liberati da quell'oscuro nemico, essi potranno riprendersi Capomazda e liberare l'intero ducato dal male...” |
Quelle voci da fuori continuavano, senza che Altea comprendesse che luogo fosse quello.
Poi chiamò e dopo qualche istante la porta si aprì. “Eccovi sveglia.” Disse entrando una donna. “Come vi sentite? Avete fame?” |
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