Camelot, la patria della cavalleria

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Tessa 28-02-2015 03.36.02

Mi avvicinai a Pirros.
Non c'era traccia di timore in me, o esitazione nella mia voce.
Mi guardavo da fuori e mi vedevo agire, stupita che tutto, in realtà, mi venisse così facile.
"Dovete proprio credermi una sciocca!" una risata beffarda mi salì dalla gola, mentre mi facevo ancora più vicina a lui "Secondo voi, quindi, io crederei a tutte le storie che mi racconterete? Mi pare evidente che un luogo come questo, nasconda segreti che voi per primo avete premura di tenere celati. Meno bravi con i segreti, però, sono i vostri carcerieri, Sir. Li sento sovente chiacchierare, senza troppe remore, di un prigioniero misterioso e dalle nobili origini..." Adesso ero così vicina a lui, da riuscire a sentirne il respiro. "Non vi disturbate a rispondermi se non per dirmi la verità, Sir. O a quel punto, sarò io a credervi stupido..."

Lady Gwen 28-02-2015 13.38.29

Mentre mangiavamo, Ozzillon dispensava massime e citazioni di grandi autori e pensatori con una grande passione negli occhi.
Stavamo godendo di quel momento di leggerezza, quando una figura, simile ad un ombra, si avvicino` a noi, chiedendo di Ozzillon.

Altea 28-02-2015 20.14.43

Aspettavo e mi chiedevo perchè Bensuon tardava così tanto visto era passato un pò di tempo..era davvero successo qualcosa? Speravo non fosse fuggito, visto era finito in galera per piccoli reati più volte e si fosse spaventato.
Mi soffermai davanti a una pianta di camelia, erano bianche e screziate di rosa ed emanavano un delicato profumo con la umidità della sera.

Camminavo leggendo per i vialetti di Corte
e lo vidi assieme al giardiniere di fronte a una pianta di camelie.
"Arciduca" lo chiamai così ironicamente " i miei omaggi..come vorrei essere
pure io oggetto di tanta attenzione da parte vostra" e chiusi il libro guardandolo nel profondo dei suoi occhi.
"Chissà" rise e mi fece l'occhiolino "forse sono stato ispirato dal candore della tua pelle che tanto ti caratterizza".
Scossi il capo alzando le spalle "Ne dubito, se così fosse sarei la donna più fortunata del mondo".

Cercai di distogliere subito quel ricordo e presi una di quelle camelie, mi guardai attorno pensando a mille cose..e se davvero era morto? No...io lo sentivo..veniva dentro di me quella sensazione, lo avrei cercato fino alla fine dei miei giorni, avrei tentato ovunque...pure se lui forse non mi amava ma lo facevo per amore.
Arrivò Cassaluia, era veramente splendida ed elegante..sicuramente una donna singolare e da scoprire.
"Milady, i miei complimenti per la vostra solita eleganza e bellezza, quindi verrete con noi..solo il mio amico Bensuon non è tornato." Mi sorpresi fosse preoccupata di rimanere in un cimitero di notte..eppure era una alchimista.
"Non succederà nulla, io vi ho trascorso una intera nottata tra pioggia, tuoni e fulmini".
Guardai la camelia e pensai li vicino vi era proprio la prigione..certo non vi avevo mai pensato..e nemmeno il Priore, ma tanto lui pensava era morto ed ebbi un guizzo di idea.."Lady Cassaluia, vi devo chiedere un favore...voi siete una amante dell' Amore noto, ma io amo un uomo fortemente..non fatemi domande vi prego" anche perchè la scorsa volta andò a finire male a nominare quel nome. "Qui vicino vi è la prigione vero? Bensuon ritarda e ho avuto una idea improvvisa e devo indagare su questo fatto..devo appurare se questo uomo sta nella prigione, sperando di pagare bene il carceriere perchè mi dia informazioni in base alla descrizione che farò di lui..se corrisponde devo fargli recapitare questa camelia con dei quesiti e il carceriere deve portarmi risposta..e se saranno fondati..allora non avrò cercato invano..non preoccupatevi, non farò nessun tentativo di evasione"...certo no, sarei andata dal Vescovo stesso e avrei mandato Sua Grazia a guardare ogni angolo di quella prigione.
"Quindi..possiamo andare con la vostra carrozza? Tranne non arrivi Bensuon, e almeno avremmo un uomo con noi..ma tarda troppo ad arrivare e noi..non abbiamo tempo, se vogliamo andare pure al Cimitero..e magari non in piena notte, cosi non avrete paura...io non temo nulla..vedete? Sono una temeraria..non lo ero..mi ha fatto cambiare quell' uomo e gli sono riconoscente" e aspettai la risposta della donna o il ritorno di Bensuon, nel caso fossimo andate solo noi due chiesi di farlo avvisare dalla domestica.

elisabeth 01-03-2015 16.04.49

Molto diretto il mio Amore.....pochi giri di parole e tanto buonsenso.....Guardai De Gur come se lo avessi finalmente visto per la prima volta......Mi Amava diceva.....ma mi avrebbe difesa sino a quando la cosa non lo avesse intaccato....questo voleva dire non sino alla morte.........perchè se si fosse prospettata la cosa, il mio Amato...con la morte nel cuore avrebbe messo il cappio intorno al mio collo........poggiai il mio bicchiere accanto al suo......ottimo quel vino mi dava quel tocco di spregiudicatezza che magari in un momento normale mi sarebbe mancato......" Dunque ...vediamo di riassumere......Le teste impagliate che hai in questa orribile stanza......Sai cosa ne penso della caccia....non le paragonerei alla Testa dell' Arciduca.....visto che il morto non c'e'.......mi spiace contraddirti..c'e' un'altra persona che sa della tomba vuota....Vedi il Priore ha fatto visionare la lettera al responsabile delle sepolture cimiteriali...e solo dopo i due becchini hanno dato via ai lavori.....quindi siamo rimasti in tre.... Anzi...perdonami....quattro...non dimentichiamoci del pazzo che mi ha parlato al convento......."....incominciai a girare intorno a De Gur...con fare pensieroso......" Grazie comunque hai ascoltato il mio consiglio....hai ucciso i due poveretti.......si chiama omicidio.....e si...anche se ovviamente chi potrebbe denunciarti........Il Priore magari..spero tu non l'abbia fatto in sua presenza..sarebbe stata una mossa sconveniente.......".......Mi fermai difronte a lui e lo guardai dritto negli occhi......" Mi hai dato tre scelte.......o rimango una Donna libera perchè vivo nella libertà di dire quello che ho visto e sentito e non mi importa nulla di chi mi sta accanto ....ma morta per mano di uno dei due Lord.......O Una moglie Fedele di un uomo che a quanto pare.....dice di Amarmi ...O Murata Viva..........A pensarci bene......mi hai dato tre possibilità di morte.......".........Un condannato...doveva solo pensare a morire...come morire ci pensavano gli altri ...a me era stata regalata l'una e l'altra cosa......che donna fortunata......." Sai bene che posso giurarti di mantenere il segreto...ma sai anche bene, che non posso vivere nella menzogna....non riuscirei a farlo...anche se di Guisgard non mi importa nulla.......ma per una ragione a me sconosciuta oggi si e' messa in discussione la mia stessa vita.........per Lui...strano vero ?.....Allora....visto che e' Te che Amo e a cui darei la mia vita.......per evitare che ti venga fatto del male a causa mia...rinchiudimi nei sotterranei.......di che sono partita, ho raggiunto un familiare........I miei libri...le mie erbe...saranno la compagnia di ogni giorno.....tu sarai un uomo libero.....come tutta questa maledetta storia.....".......Mi venne in mente che la vita era così strana.... avevo conosciuto De Gur....e non avrei mai pensato di conoscere un uomo e di potergli donare la mia vita.......

https://candidan.files.wordpress.com...pg?w=775&h=442

Clio 01-03-2015 20.51.15

Icarius si svegliò di soprassalto, ancora sconvolto da quel sogno che lo agitava nel sonno.
Non lasciai mai la sua mano, e alla fine si accorse che ero lì, accanto a lui.
Mi si strinse il cuore a quelle parole.
Oh, Icarius...
Gli sorrisi, osservando quegli occhi stupendi, puliti, ignari.
Io l'avevo messo in pericolo, eppure lui aveva sognato che lo fossi io.
Come potevo mentirgli ancora? Doveva sapere come stavano le cose, e doveva saperlo da me.
Ma non sapevo da dove cominciare.
Mi avrebbe presa per pazza.
"Icarius io.." iniziai, con gli occhi lucidi, per poi chinare il capo "Temo di dover implorare il tuo perdono...." sussurrai piano "Non sono io ad essere in pericolo, ma tu... quegli uomini non era me che volevano, ma te... sono arrivati a te per colpa mia... ma.. non avrebbero mai dovuto trattarti in quel modo, e siamo riusciti a metterli in fuga.. ma torneranno, e ne verranno degli altri.." alzai timidamente gli occhi su di lui, era uno sguardo triste, uno sguardo spaventato.
Non erano quegli uomini a spaventarmi, ma il modo in cui mi avrebbe guardata.
"Ma io ti proteggerò da tutti loro.." ormai più di una lacrima mi aveva rigato le guance, l'idea che gli succedesse qualcosa per colpa mia era insopportabile.
"E se non mi vorrai tra i piedi, capirò.. e farò in modo che tu non debba mai vedermi, ma veglierò comunque su di te senza che tu te ne accorga.." chinai il capo, con un leggero sorriso, immaginando quanto assurda dovesse sembrargli la mia proposta di protezione, quando ero solo una ragazza.
"Lo so che ti sembrerà assurdo quello che sto dicendo..." mormorai, sorridendo appena, alzando gli occhi su di lui nuovamente "So che vorresti essere tu a proteggere me.. E prima sei stato davvero coraggioso..." sospirai "Ma ti prego, non sto parlando a vanvera, fidati di me..." implorai.
Poi sorrisi "Ieri tu non mi hai creduto ma io ti avevo detto la verità.." annuendo "Sono davvero un pirata.. o almeno, lo ero.. molto tempo fa.. mi chiamavano l'Angelo della Tempesta..." con un nostalgico sorriso "Prima di lasciare la mia nave e quel che restava del mio equipaggio per imbarcarmi sulla nave più incredibile che sia mai esistita, capace di solcare i cieli.." sorrisi, ricordando quei giorni "Ho combattuto molte battaglie.." mormorai "E ti prometto che farò di tutto per proteggerti..." seria "Ti prego.. fidati di me.." chinando il capo "Concedimi il tuo perdono, Icarius.." sussurrai, mentre calde lacrime mi solcavano le guance "Ti prego...".

Galgan 01-03-2015 23.26.32

Eloisa.
Quel dolce nome, che fu portatore di tante gioie e di mille tormenti.
Eloisa.
Un'alchimia, un rito di iniziazione e passaggio, cui l'Onnipotente diede l'aspetto della più leggiadra tra le donne.
Eloisa.
Quel nome, in quel momento, fu un fendente, un pugno nello stomaco, una pioggia di lacrime da tempo dimenticate, o forse mai versate, sepolte nei Campi Elisi celati nei più profondi meandri del ricordo, e del sogno.
Eloisa.
Mai, in fede mia, avrei pensato di poter udire quel nome in circostanze tanto grottesche, in un momento tanto cupo; mai udii, in passato, insulto più grave, né vittima più innocente......O forse, in quel momento, persi ogni lucidità, ogni forma di calma interiore......In quel momento, il mio castello, le mie difese, tutto ciò con il quale avevo ricoperto il mio tormentato introspettivo, cominciò a cadere, a sgretolarsi.......Mi parve, che tutto quello che avevo costruito fosse diventato un nulla vuoto e senza senso........Mi parve che tutto, in effetti, fosse vuoto e senza senso, tutto eccetto quel nome, Eloisa, e l'insulto che ad esso era stato fatto.
Spalancai gli occhi, come un folle, e strinsi i pugni fino a sbiancarne le nocche.
Ogni pensiero morì, ed ognuno di essi potè rinascere a nuova vita, ma nel farlo mutò d'aspetto, l'aspetto della morte, quella violenta, inflitta da un essere umano ad un suo simile.
L'onta doveva essere lavata, quell'abominio in forma umana che mi stava davanti doveva cessare di esistere; non avrei usato la spada, no, perché costei non ne era degna, ma avrei serrato le mani intorno al suo immondo collo e avrei stretto, con forza, fino all'arrivo dell'ultimo singulto.......Poi sarebbe stato il silenzio, e la pace......
La stessa forza che mi fu donata da Dio, sarebbe stata la mia vendetta.
La forza che mi fu donata da Dio......
Dio stesso, nella sua grazia e magnificenza......
Ogni pensiero morì nuovamente, e nuovamente potè rinascere a nuova vita, e nuovamente cambiò abito e forma.
L'Onnipotente, e la sua infinita saggezza, vennero in mio aiuto, richiamando il servo distratto ed incauto nel giudizio.
Il Maligno sa, e per questo gli è facile colpire e ferire, eppure, se Dio decide il contrario, costui non può far altro che accettare la più infima impotenza.
Con la mente tornai ai giorni in cui Cristo camminava per le vie del mondo, e ai numerosi indemoniati che liberò da quel male tanto crudele ed abbietto, e nel farlo chiusi gli occhi, rilassando le mani.
Eloisa.
Quel nome, e quel volto, tornarono nel passato dal quale erano riemersi, accompagnati da una mia muta preghiera:

"Proteggila, mio Signore, proteggi lei ed il suo sposo, che è sangue del mio sangue, e ti prego, proteggi anche questo tuo servo; proteggilo da se stesso.
La Fede in te sarà sempre, lo giuro, il mio scudo e il mio rifugio; rendimi, ti prego, ancora più forte nel servirti"

Aprii gli occhi, dopo che la calma fu tornata in me, e lasciai che il sacerdote portasse a termine il proprio compito.

Guisgard 02-03-2015 00.44.44

L'arrivo di quella strana visita gettò stupore nella compagnia di attori, ancora intenti a fare colazione.
“Sono io...” disse alzandosi Ozzillon “... chi chiede di me?”
“Un cliente...” rispose la figura incappucciata “... chi altri altrimenti...”
“In verità” fece il capo della compagnia “ora siamo impegnati a fare colazione e non è consentito al pubblico di entrare qui...”
“Non vi ruberò molto tempo...” mormorò la figura.
Ozzillone allora si voltò verso Gwen e gli altri della compagnia, per poi tornare a guardare la figura.
“Ebbene?” Chiese.
“Voglio commissionarvi un'opera...” disse la figura.
“Commedia o tragedia?” Domandò Ozzillon.
“Cambierebbe qualcosa?”
“Naturale.” Annuì il capo della compagnia. “Il Sommo Dante soleva dire che la tragedia è quell'opera che inizia bene e finisce in modo funesto, mentre la commedia ha un inizio turbolento e drammatico, ma termina poi con un lieto fine. Per questo chiamò la sua opera più importante Commedia.” Con fare teatrale.
“Allora dipenderà dagli eventi se sarà una tragedia o una commedia...” commentò la misteriosa figura, per poi alzare il capo, permettendo a tutti loro di guardare il suo volto.
E si accorsero che indossava una maschera.
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Guisgard 02-03-2015 00.48.14

“Tu...” disse turbato Icarius a Clio “... tu, un pirata?” Era come confuso. “Come può essere?” Fissandola senza togliere i suoi occhi da quelli di lei. “E... e perchè devi proteggermi? Da cosa? Chi erano quegli uomini? Io non capisco... chi sei veramente, Clio?”

Guisgard 02-03-2015 00.55.38

“Oh, ma voi siete un vulcano, milady.” Disse Cassaluia divertita ad Altea. “Io in una prigione? Che ingenuità.” Rise. “Non metterei mai piede in un posto simile e di certo non farebbero entrare una donna come voi in quel simile luogo. Se una nobildonna tentasse di visitare una prigione di certo le porte della corte poi per lei sarebbero inesorabilmente chiuse. Vi avevo chiesto di visitare il Cimitero, ma vedo voi siete soggetto piuttosto instabile, che ama seguire ispirazioni ed impulsi che io fatico a comprendere. A me interessa quel Cimitero e se voi non volete accompagnarmi allora vi pregherei di mostrarmi almeno la strada per giungervi.” Con un cenno del capo animato fa formale cortesia.

Guisgard 02-03-2015 01.05.47

De Gur a quelle parole di Elisabeth scosse il capo.
“Tu leggi troppi libri, mia cara.” Disse senza tradire emozioni. “Vedi complotti ovunque e credi che ogni cosa nasconda un che di romanzesco e teatrale.” Rise poco sinceramente. “Guisgard è morto e qualcuno ha trafugato il corpo per ovvi motivi politici. E' così difficile capirlo? E infatti presto cercheremo la salma per dare di nuovo degna sepoltura al duca morto. Tutto qui. E tu per questo vuoi farti rinchiudere nelle segrete di questo castello? Per un banale sotterfugio politico messo in atto da qualche ambizioso rivoluzionario? No, dai, non voglio pensare che tu sia così sciocca, mia cara. Anzi, sono convinto che in questo momento anche il Priore si sia reso conto che tutto ciò è solo una manovra di qualche traditore molto ambizioso.” La fissò negli occhi, per poi avvicinarsi a lei. “Elisabeth, giurasti di amarmi, rammenti? E di essere sempre dalla mia parte. Ora vuoi rinnegare tutto per una tua sciocca ed improbabile convinzione? Guisgard per quanto mi riguarda non era certo il grand'uomo di cui tutti dicono. Ma sembra che ora da morto, anzi da fantasma, sia diventato di colpo più importante che mai.”

Clio 02-03-2015 01.13.31

Mi si stringeva il cuore nel vederlo così confuso e turbato.
"Chi sono veramente.." mormorai, sorridendo appena "Non ti ho raccontato menzogne su di me..." per poi sorridere piano "A parte per il fatto che non ho un fratello ma, ecco.. io.. avevo detto che c'era un mio amico ad aspettarmi e.. insomma.." arrossii "Non volevo ti facessi strane idee, ed è la prima cosa che mi è venuta in mente...".
Sospirai di nuovo "Ma questo non c'entra..." sorridendo, imbarazzata.
"Sì, sono stata un pirata... ho avuto una vita leggermente turbolenta, diciamo... volevo solo dire che so combattere, e posso proteggerti... perché capisco che sembra strano detto da una ragazza... Chiedimi qualunque cosa su di me e te la rivelerò..." con un lieve sorriso.
"Ma la domanda non è chi sono io... la domanda giusta, quella per cui siamo in questo guaio è chi sei tu.. o chi credono che tu sia.." con gli occhi nei suoi.
"Lo so che ti sembrerà assurdo tutto questo... e forse le parole servono a poco.." mormorai.
Così, lasciai la mano di Icarius, e iniziai a slacciare i lacci del vestito, quanto bastava per arrivare al corpetto che indossavo in modo da raggiungere una tasca nascosta, da cui estrassi un foglio racchiuso in un involucro di pelle.
Me lo posai in grembo e rimisi a posto il vestito, raccogliendo la manica che mi era scesa sulla destra, lasciando scoperta la spalla.
Una volta sistemato il vestito, presi in mano l'involucro di pelle e lo aprii, in modo che io sola potessi vederne il contenuto.
Era il ritratto che Guisgard mi aveva donato tempo prima, dicendo che mi sarebbe mancato di meno durante il viaggio diplomatico che si accingeva ad affrontare.
Come se bastasse, ma era stato un gesto che avevo comunque apprezzato.
"Quegli uomini sono del Patto delle Civette, un'organizzazione che vorrebbe rimettere i Taddei sul trono, o almeno così credevamo... in realtà credo vogliano solo approfittarsi del loro nome e prendere il potere..." alzai gli occhi su di lui "Questo.." posando lo sguardo sul ritratto "E' un ritratto dell'ultimo arciduca Guisgard..." porgendogli il ritratto, cosicché potesse vederlo.

Guisgard 02-03-2015 01.19.12

Galgan lottò contro se stesso.
Contro i sui limiti, le sue miserie, le sue tristezze e le sue paure.
Lottò con ferocia, con vigore, con impeto contro la follia ed il peccato.
E pregò.
Lottò e pregò.
Lottò, pregò e chiese Misericordia.
E intanto si udivano le grida grottesche e lascive di quella donna, anch'ella impegnata in una dura battaglia.
Le forze del male hanno mille volti, mille voci.
Ed entrambi, Galgan e la donna, ingaggiarono battaglia contro il medesimo nemico.
E alla fine il cavaliere eremita udì solo la voce di Don Nicola sui gemiti di quella donna.
“Bestia immonda...” disse il religioso “... abbandona questa creatura che il Signore Gesù Cristo si è degnato di fare a Sua Immagine. E' Lui stesso a comandartelo. Te lo comanda per la Sua Santa Passione, per la Sua Morte e per la Sua Risurrezione. E' il Suo Preziosissimo Sangue ad ordinarlo. E' il Suo Santissimo Corpo ad imporlo. Va via, bestia immonda. Nel Nome del Padre... del Figlio... e dello Spirito Santo!”
Altre urla di sofferenza della donna, fino a quando cadde senza forze e svenuta sul letto.
Don Nicola allora si sedette su un baso sgabello e si fece il Segno della Croce.
“E'...” mormorò Lucas “... è finita, padre?”
“Si...” annuì il religioso “... è finita... grazie a Dio...”

Guisgard 02-03-2015 01.29.06

Icarius restò senza fiato a quel gesto di Clio, rimanendo immobile ed in silenzio mentre lei si slacciava il vestito.
Poi quell'involucro di pelle ed il foglietto in esso contenuto.
Il pastore restò così ad ascoltare la ragazza, sempre più perplesso e smarrito.
Poi si fece coraggio e guardò quel ritratto.
Trasalì.
Passarono lunghi, infiniti, interminabili istanti.
“Mettilo via...” disse infine, voltando lo sguardo dall'altra parte, per non essere costretto a guardare ancora quel ritratto e neanche il bel volto della piratessa “... mettilo via, per favore... è... è ovvio che non sono io... e dovresti andare a cercarlo, visto è così importante per te... va... va via...” scosse il capo, per poi voltarsi a fissarla.
Allora tentò di accarezzarle il viso, ma poi fermò di colpo la mano, quasi fosse il più grande sforzo del mondo.
Chiuse il pugno e scese dal letto.
Prese un mantello ed uscì.
Svanendo nella brughiera.

Guisgard 02-03-2015 01.37.58

Pirros restò a fissare gli occhi di Tessa.
Grandi, profondi e vivissimi.
“Dovreste aver paura a starmi così vicina...” disse con un ghigno “... siete troppo bella... ed anche furba, temo...” rise “... volete sapere di quel prigioniero? E sia... di lui non ne so quasi nulla... come tutti del resto... io sono comandante di questo infelice luogo solo da un mese e quel pazzo era già qui al mio arrivo... si, è un pazzo... un demente credo... so solo che non può lasciare questo luogo e che qualcuno di misterioso paga una rendita al carcere affinchè resti in vita... surreale, vero? Anzi, assurdo direi... ma di più non so... ma forse più di me c'è qualcun altro che può soddisfare la vostra curiosità... potrei indicarvi quel qualcuno se voi, diciamo, sarete carina ed affabile con me...” accarezzandole il viso.

Clio 02-03-2015 01.40.18

Trattenni il fiato mentre i suoi occhi si posavano sul ritratto.
Ma poi si voltò e mi disse di metterlo via.
Cosa mi aspettavo, dopotutto? Ma dovevo farlo, aveva il diritto di sapere perché gli stava succedendo tutto questo.
Dapprima mi disse di andarmene, e poi quel gesto, quella carezza che non arrivò mai.
Poi se ne andò, lasciandomi lì.
Maledizione, Clio... non ne fai una giusta...
Mi alzai immediatamente e gli corsi dietro.
"Icarius aspetta..." urlai al vento "Ti prego, aspetta...".
Era pericoloso, potevano essere tornati quegli uomini.

Guisgard 02-03-2015 01.46.03

Dietro Clio anche Giovanni uscì nello spiazzo.
Ma Icarius sembrava svanito, come inghiottito dalla brughiera muta, selvaggia e sterminata.
“Ma...” disse il cieco “... cosa è accaduto? Dov'è andato Icarius? Cosa avete detto per farlo scappar via così?”
Ma proprio in quel momento arrivarono Ammone e Afel.

Clio 02-03-2015 01.50.24

Icarius sembrava svanito nel nulla, e arrivò Giovanni.
Chinai il capo, sospirando.
"Gli ho detto la verità, perché quegli uomini lo stavano cercando..." mormorai "Aveva il diritto di sapere perché è in pericolo..." scuotendo il capo.
Lascia che te lo ripeta, cara mia... come ti muovi combini guai...
Ma arrivarono anche Ammone e Afel.
"Ciao.." sorridendo "Allora, che avete scoperto?".
Chissà che a loro due non fosse andata meglio che a me.

Altea 02-03-2015 06.53.20

Guardai Cassaluia e rimasi in silenzio.."Queste saranno le mie ultime parole per voi..in verità siete impulsiva, arrogante e pretenziosa..già la scorsa volta mi avete trattata così." Rimasi ancora a guardare in giro, Bensuon non arrivava..perché? "Comunque non sarei scema da entrare nel carcere, la mia intenzione è di pagare il carceriere per avere una informazione..e me ne sarei stata fuori la prigione, non sarei nemmeno entrata avendo la certezza fosse lui..si vi ho detto vi porto e vi porterò perché la cosa interessa pure me, ma anche solo con la mia carrozza e non con voi sola..ora mi avvio a piedi, visto il mio amico si è perso o è fuggito" sbuffai.."Vi ho detto è nella brughiera..cercatelo".
Non mi sarei più fidata di nessuno..avrei agito sola perché ero sola..tutti erano gentili con me per un tornaconto. .come il Priore e poi pure Bensuon..faceva tutto questo per avermi anche una sola notte e Cassaluia solo per informazioni sue..ovvio ero una nobile e bella e quindi scema.
Iniziai a camminare, quella donna era una falsa e ipocrita..finché vidi la prigione e mi misi il velo nero e avvicinandomi a una guardia gli posi delle monete.."Vorrei parlare con un carceriere, non entrerò in prigione, devo far recapitare questo fiore a un uomo..potete controllare. .è solo un fiore" ..almeno il velo nero e il buio celavano le mie lacrime. .poi sarei andata in brughiera nel Cimitero. .sola..e avrei chiesto informazioni all' artista e soprattutto cosa volesse quella falsa donna da lui.

Lady Gwen 02-03-2015 08.02.27

Ci guardammo l'un l'altro, senza sapere che dire.
La figura disse di essere un cliente e, nonostante le proteste di Ozzillon, insistette per restare.
Disse di voler commissionare un'opera al capo, non importava se commedia o tragedia.
A quell'ultima affermazione, Ozzillon corresse la figura, dicendo che c'era una bella differenza tra i due generi. A quel punto, la figura disse che tutto dipendeva dagli eventi se la storia avrebbe avuto esiti comici o tragici, ma cosa voleva dire?
Solo quando alzo` la testa ci rendemmo conto che indossava una maschera.

elisabeth 02-03-2015 12.47.55

I mutamenti dell'anima......era quello che vedevo in De Gur...piccoli cambiamenti ,emozioni celate.......quella era vera Alchimia.....cambiamenti interiori impercettibili ad occhi inesperti......mi avvicinai a lui e lo baciai con passione......volli allontanare ogni pensiero...volli rimanere sospesa in quel posto che era tra la vita e la morte.....dove i sensi si scollegavano per ricollegarsi all'esigenza del corpo e dell'anima.........mi staccai da lui...con riluttanza, ma con la consapevolezza.......che stava tremando........" Leggo tantissimo e' vero.....molte cose che so le ho trovate scritte nel mio laboratorio...vecchi fogli che qualcuno altro avrebbe buttato via e che io invece.....ho custodito gelosamente....ma questo non mi ha resa stupida....o tendenzialmente propensa al sogno romantico......anche perchè potrei sognare il principe azzurro o mondi infiniti senza leggere nulla.........E' vero...questo Guisgard sta facendo piu' polvere da vivo che da morto......troverete il suo cadavere ...forse.....Il Priore ha già cambiato idea ?......bene allora.....perchè allontanarlo da me, e' uomo di Chiesa......Vedi De Gur..io ho giurato amore eterno a Nettuno......a quell'uomo che mi e' stato accanto sempre......e io ho sempre rispettato la mia promessa...anche quando non era stata fatta dinanzi ad un sacerdote..........Ci siamo aiutati.....io ho perso la mia casa...la mia vita e tu la tua memoria...pero' tu hai ritrovato tutto e io ho perso tutto......Oggi pero' mi ritrovo qui a discutere con te di qualcosa che non comprendo.....Ti stai proteggendo....ma da che cosa......Tu non ti fidi di me.....questo e' il punto........ecco cosa ci sta dividendo........"........mi sedetti su una poltrona....ero stanca.....cosa dovevo fare....a quanto pareva nulla...dovevo continuare la mia vita di sempre...la vita di corte....." Vuoi...che continui la mia vita a Castello come sempre........perfetto....ogni tanto una festa a Capomazda e' di dovere..La consorte accompagna sempre suo marito.........Ed ovviamente.......il silenzio.............e' questo che ho giurato dinanzi al prete ?.......Lo avrai..........."....rimasi seduta..........fu solo un attimo..mi sentii avvolgere da ali di ghiaccio...era la solitudine......

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Guisgard 02-03-2015 18.36.13

Il cielo era di nuovo cupo ed impenetrabile sulla brughiera.
Alte e dense nuvole avevano avvolto ogni cosa, rendendo l'aria umida, avvilente e sinistra, come se flagelli e pene stessero per abbattersi sul mondo sottostante.
Giovanni non disse nulla a quelle parole di Clio, restando con un'espressione turbata e di impotenza.
“Abbiamo visto quel becchino” disse Ammone alla piratessa “e anche scambiato qualche parola con lui, almeno fino a quando il curato che lo ospita ci ha permesso di farlo. Comunque sembra un ebete. Farfuglia cose senza senso e crede che qualcuno voglia ucciderlo. Infatti gli altri becchini, racconta, sono stati trucidati perchè hanno visto la tomba vuota. La tomba di Guisgard.” Si guardò intorno. “Ma dov'è lui? Dov'è andato?”

Guisgard 02-03-2015 18.39.49

Altea raggiunse così la tetra ed isolata prigione.
Era un edificio avvilente, che sorgeva dove la brughiera dominava ormai sovrana, lontana da luoghi abitati e frequentati.
La guardia a cui parlò Altea era nella sua postazione di controllo, dietro una grata di ferro che si apriva come un fenditoio sulle murature consumate dal Tempo.
“Forse non sapete” disse il militare “che questo è un luogo di condanna e dimenticanza. I prigionieri qui rinchiusi sono la feccia della società e non usciranno più alla luce del Sole. Non hanno più diritti ed è negato loro anche il minimo contatto con i loro simili liberi. Potrei farvi arrestare anche solo per essere giunta qui. Terrò dunque le vostre monete come risarcimento al vostro operato, che va contro le leggi di questa prigione. I fiori non sbocciano in queste galere. Ed ora andate via.” E chiuse brutalmente la porta di ferro che copriva la grata.
Intanto, al palazzo nelle Cinque Vie tornò Bensuon.
“Ma dove sarà finita Altea?” Guardandosi intorno. “Mah... aspetterò un po' e se non la vedrò allora ritornerò da solo in città...” e si sedette su un basso masso ad aspettare la dama de Bastian.

Guisgard 02-03-2015 18.40.52

Quella misteriosa figura indossava una maschera sotto il suo austero cappuccio.
Una maschera che copriva tutto il suo volto, lasciando visibili solo gli occhi.
Erano occhi grandi e profondi, di un verde chiaro e luminoso.
Ed il suo accento non era Capomazdese.
“Ma...” disse incuriosito Ozzillon “... ma voi chi siete?”
“Ciò non deve interessarvi.” Rispose la figura mascherata, per poi prendere un sacchetto di monete e lasciarlo nella mano del capo della compagnia. “Preparate la vostra opera ed avrete altro denaro.”
Tutto ciò davanti a Gwen, Rida e gli altri membri della compagnia.

Guisgard 02-03-2015 18.43.26

Ad un tratto Elisabeth avvertì la sua presenza.
La vicinanza di De Gur dietro di lei.
Fu un attimo.
L'uomo avvicinò le sue mani sul vestito di lei, come a volerla accarezzare.
Ma poi cominciò a spogliarla piano.
Completamente.
E quando lei restò nuda di fronte a suo marito, anche lui fece lo stesso.
Si spogliò e poi prendendola per mano la condusse davanti al camino acceso.
Si stesero a terra, su un tappetto e si amarono.
Si amarono con impeto, trasporto e foga.
De Gur più volte prese sua moglie con furore, dettato dalla passione e dalle tensioni di quel momento.
“Sei mia moglie...” disse ansimando mentre la possedeva “... e resterai al mio fianco... facendo ciò che ti dirò...” baciandola con veemenza, mentre il caldo abbraccio del calore del fuoco riscaldava la stanza ed i loro corpi nudi.
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Clio 02-03-2015 18.47.03

Sospirai a quelle parole di Ammone.
"Beh, io sono la prima a farfugliare cose senza senso..." scuotendo la testa "Se vogliono mettere a tacere il fatto, allora non mi stupisce che il becchino tema per la sua vita.. ma chi può essere? Voglio dire, non quelli del Patto delle Civette perché gli avrebbe fatto comodo una tale notizia... ma allora chi l'ha aperta? O meglio, chi l'ha richiusa?" ero confusa.
Ma ora pensavo solo che il suo corpo non era lì, a marcire in una cripta, e dunque, non avevo la prova tangibile che mettesse un freno alle mie speranze.
Per quanto ne sapevo, poteva essere vivo e vegeto.. e non così lontano.
Eppure mi sfuggeva il senso di tutto quello: chi avrebbe finto la mote di Guisgard per poi togliergli la memoria e proteggerlo? Non aveva il minimo senso...
No, ci doveva essere qualcosa che mi sfuggeva..
A meno che non fossi completamente fuori strada.
Ma sorrisi appena, rammentando lo sguardo del pastore quando gli avevo dato le marmellate.
Avrei mai riconquistato quello sguardo? Me lo meritavo, dopotutto?
"Lui.." presi un profondo respiro "È scappato nella brughiera... come al solito è colpa mia... pare che non ne faccia una giusta ultimamente..." sospirai "Stavo andando a cercarlo quando siete arrivati... ma non so se si farà trovare da me..." mestamente.
Aveva tutto il diritto di essere furioso con me, di non volermi vedere, eppure mi faceva terribilmente male che mi avesse cacciato via.

Altea 02-03-2015 18.48.42

Guardai la guardia in malo modo.."Potrei far venire Sua Grazia il vescovo in questo posto...e forse potreste perdere il vostro posto..lo so è proibito entrare..vi sembro pericolosa..e poi so che genere di persone si trovano qui, e non voglio entrarci...eppure qualcosa mi dice qui dentro potrebbe esserci un nobile..e qui un nobile è raro..siete incoruttibile?" e cercavo di guardarlo tra le grate.
Finsi di andarmene ma provai a guardare dentro se vi fosse un carceriere..dovevo dargli il fiore..sapevo come agire..mi bastava sapere solo era li e me ne sarei andata.

Guisgard 02-03-2015 18.58.35

“E' tipico suo...” disse Ammone a Clio, scuotendo il capo “... è istintivo, impulsivo e sempre pronto ai colpi di testa...” guardò la brughiera “... ormai è buio e questo posto non mi piace... dobbiamo cercarlo...”
“Lui sa cavarsela in queste lande.” Fece Giovanni, sciogliendo il cane. “Su, va a cercarlo, bello...” ed il cane corse nella direzione in cui era sparito Icarius.
“Anche l'Austero diceva di conoscere bene la brughiera...” mormorò l'omone, fissando l'oscurità ormai scesa ovunque “... ed una sera, da essa, non è più tornato...”

Guisgard 02-03-2015 18.59.59

La sera era ormai scesa, avvolgendo quel luogo.
E con l'oscurità la tetra prigione appariva ancora più spettrale ed inaccessibile.
Era come una roccaforte e nulla usciva da essa.
E nulla Altea vedeva fra quelle murature.
E con il buio, anche le ombre e le creature della brughiera parevano destarsi dal loro innaturale sonno.
Così, la dama de Bastian cominciò a sentire versi lontani, di animali conosciuti ed altri di belve forse del tutto ignote ai più.

Clio 02-03-2015 19.06.20

Sorrisi appena a quelle parole di Ammone, anche lui conosceva molto bene Guisgard.
E Icarius gli somigliava sempre più.
"Già.." mormorai alzando gli occhi su di lui "E certo non dev'essere stato facile per lui... gli abbiamo stravolto la vita senza averne il diritto.." con un leggero sospiro.
Se solo avessi avuto un motivo, un indizio per far sorgere ad Icarius il dubbio, o anche il contrario, per cancellare senza ombra di dubbio quella possibilità dalla mia mente.
"Speriamo non succeda anche a lui..." in un sussurro "Seguiamo il cane? Ci porterà da lui?".

Altea 02-03-2015 19.06.21

Nulla...tornai dal soldato e lo vedevo attraverso la grata.."Proprio non posso farvi cambiare idea...volete io torni sola a piedi dopo aver affrontato a piedi il cammino" ...e non avevo affatto paura..."Vi prego..ve lo chiedo per la ultima volta e pagherò bene voi e il carceriere..per il vostro silenzio e il mio silenzio..non voglio parlare con lui..darò questo fiore al carceriere e lui glielo porterà"...assieme al bracciale con la madreperla..e forse se il carceriere avesse ceduto avrei detto di porgli un quesito..e se era giusto..avrei saputo era li..col massimo segreto..era l'ultimo tentativo.

Guisgard 02-03-2015 19.17.14

Ammone annuì a Clio e i due, insieme ad Afel, seguirono il cane attraverso la brughiera.
Camminarono per un bel tratto, nell'oscurità e nei misteri di quelle lande, fino a quando videro un chiarore poco distante ed udirono delle voci.
Il cane si fermò a pochi metri e dietro di lui fecero lo stesso i tre.
Videro allora alcuni uomini attorno ad un fuoco acceso che parlavano fra loro.
E Clio riconobbe la voce di uno di quelli.
Era Rodolfo, il capo del Patto delle Civette.

Guisgard 02-03-2015 19.18.09

Nessun segno.
Nulla di nulla.
Quella prigione era impetrabile, come un confine tra il mondo dei liberi e quello dei non liberi.
Era un luogo remoto che per la legge degli uomini rendeva impossibile ogni contatto con i condannati.
E più passava il tempo, più Altea era sempre più sola nella brughiera.
Intanto Bensuon, non vedendola tornare, cominciò a spazientirsi.
“Ma dove sarà finita...” disse fra se e se.

Altea 02-03-2015 19.24.04

Cosa dovevo rischiare.. nulla..Cassaluia disse ero un vulcano..ma tanto io cosa valevo? Nulla..meno di questi uomini rinchiusi...ogni cosa facessi andava storta e male.
E iniziai davanti alla prigione a parlare quasi urlando...magari lui mi avrebbe sentito..o come mi potevano portare in prigione.."Bene, arrestatemi...voi che siete qui dentro, sappiate ho portato un fiore...a un nobile uomo che forse si trova qui dentro..ho solo chiesto se era qua dentro e mi ha detto questa guardia potrei essere arrestata...allora sono pronta..carcerieri portatemi dentro se portare un fiore al proprio amato è un reato...e ve lo dice Altea" dissi tutto d'un fiato urlando quasi...tanto non avevo nulla da temere..tutto ciò che facevo era storto..era meglio rimanere reclusi ma lasciai il fiore davanti alla entrata della prigione col bracciale legato.
E corsi via...fuggivo piangendo...e iniziai a incamminarmi..ora dovevo andare nella brughiera, e tornai nella strada di prima..sentivo rumori di animali notturni ma non temevo..ormai non temevo neppure più la morte, avrebbe posto fine alle mie sciocchezze ed eresie..forse ero veramente pazza...forse era meglio rinchiudermi a Las Baias sola e avrei finito la mia vita in solitudine. .il destino se avesse voluto mi avrebbe unita a Guisgard se era vivo..ma era vero io non meritavo quell'uomo.

Clio 02-03-2015 19.27.32

Sbiancai nel vederli.
Maledizione, Icarius... perché non mi hai ascoltato?
E se l'avessero preso? Se fossero andati a prendere Giovanni?
Dannazione, ce ne dovevamo andare di lì.
Lanciai un'occhiata ad Ammone, sperando che anche lui l'avesse riconosciuto.
Erano più di noi, ma forse potevamo cavarcela. Ammone valeva minimo per due, dopotutto.
Certo, ma Afel?
Ci fermammo, in silenzio, sperando di sentire qualcosa.
Il cuore batteva sempre più forte. E se l'avevano già preso?

elisabeth 02-03-2015 20.10.47

Quelle ali di ghiaccio sembravano non avermi non lasciarmi.....De Gur era dietro di me.....mi accarezzo' i capelli......un lieve gesto........in certi momenti non ci sono parole......ci sono gesti che prendono il posto di mille domande......gia' le mie mille domande e le sue non risposte.........mi prese per mano come si fa con una bambina .....a cui in fondo si vuol bene.......mi fece alzare dalla sedia e mi porto' dinanzi al caminetto.......osservavo la fiamma......mentre le sue mani sapienti scioglievano i lacci del corpetto........le fiamme.....sembravano riflettersi sulla pietra del camino...come i miei pensieri.....come le sue mani su di me...docili......tenui come i colori di un pittore saggio.........ci ritrovammo nudi..distesi...sul tappeto dai mille toni del blu e del rosso.........il calore della fiamma sembrava non aver sciolto il gelo che ancora mi possedeva....ma le labbra di De Gur erano avide.......impazienti.....sembravano voler far volare via ogni nube dalla mia mente.......diventammo un unica cosa.....ci unimmo in unico spasmo...realizzando che il respiro diventava affanno.....che la voce diveniva gemito.......realizzando che la sua foga si era unita al mio essere......Amata.....Ero sua moglie........chiusi gli occhi.......e compresi che la mia era una prigione da cui pochi potevano fuggire.........il suo capo si poggio' sul mio seno...esausti....guardavo il soffitto......gli accarezzai i capelli......" Non ci sarà piu' bisogno di ricordarmi di essere tua moglie..........ti prometto che sarà l'ultima volta........"..........Il suo corpo era diventato pesante ...sul mio ......." Dovrai spostarti....o non respirero' piu'.....vuoi diventare vedovo ?...."risi spensierata.........fare l'amore con lui era per me una cosa importante...fondamentale...ma quella volta....sembrava cosi' strana......." Di pigrone........mi e' venuta una fame ?......dovremo andare a rubare qualcosa in cucina...che ne dici ti va ?......"...........Mentre gli porgevo le mani per aiutarmi ad alzare.......

Lady Gwen 02-03-2015 20.47.19

La figura restava li`, immobile, mostrando la sua maschera e i suoi grandi occhi verdi.
Ozzillon gli chiese incuriosito chi fosse. Del resto, chi di noi non era curioso di sapere chi si celasse sotto la maschera e il mantello? La figura pero`, con una certa arroganza e impertinenza nella voce calma, fredda e lineare, non volle rivelare la sua identita`.
Subito dopo, prese un sacchetto di monete, lo porse ad Ozzillon e gli disse che avrebbe dovuto mettere in scena la sua opera se avesse voluto altri soldi. Tutto cio` sotto i nostri sguardi allibiti.

Galgan 02-03-2015 23.55.32

Alle parole del sacerdote, mi segnai, poi, dopo aver sguainato la spada, usandola a guisa di croce, mi inginocchiai e ringraziai l'Onnipotente......Almeno per il momento, il Nemico era stato sconfitto.....Sicuramente, fino al Giorno del Giudizio, ci sarebbero state altre battaglie, ma fu confortante il vedere che essere un amico di Dio, oltre che un suo servo, poteva portare alla beatitudine, e alla contemplazione della Sua luce, anche in quella che poteva sembrare solo l'umile casa di povera gente.

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Lentamente mi rialzai, ed osservai la povera donna svenuta sul letto, poi Don Nicola, e a lui mi avvicinai;

-Domine Magister, la vostra Fede è grande, e Dio vi ha scelto come artefice della sua potenza-

Guisgard 03-03-2015 00.49.53

Il rumore del fuoco e della legna che si consumava faceva da sottofondo alle parole di quegli uomini.
Vi era un mormorio soffuso e confuso che si confondeva con le borracce che si passavano fra loro, il tintinnio degli speroni e i nitriti dei cavalli legati poco lontano.
“Dobbiamo decidere ed agire...” disse Rodolfo ai suoi.
“Si potrebbe rapirlo.” Propose uni di quelli.
“Si e magari drogarlo per fargli fare ciò che deve, almeno in pubblico.” Aggiunse un altro.
“Prima dobbiamo trovarlo.” Fece Rodolfo. “Così mi renderò conto se davvero somiglia così tanto al duca.”
“Parlano di lui.” Ammone a Clio, che ben nascosti, insieme ad Afel e al cane di Giovanni, ascoltavano le parole di quegli uomini.

Clio 03-03-2015 00.54.48

Sospirai di sollievo, non l'avevano ancora trovato.
Annuii ad Ammone.
"Dobbiamo trovarlo prima di loro..." Sussurrai, pianissimo "Anche perché credo siano in troppi per poterli attaccare.. È non sappiamo se ne arriveranno altri..." Sempre pianissimo, attenta a non farmi sentire "Stiamo all'erta, comunque...".
Icarius, maledizione dove sei?

Guisgard 03-03-2015 00.56.33

“Ditemi almeno qualcosa di più riguardo quest'opera che chiedete...” disse Ozzillon alla misteriosa figura.
“E' facile scrivere un'opera teatrale.” Rispose questa. “Basta dare al pubblico ciò che chiede. Infondo ogni uditorio domanda le medesime cose ed è affascinato da ciò che rende speciale la vita di un uomo. Dunque scrivete una storia d'Amore e d'avventura.” Guardò con i suoi occhi verdi tutti i membri della compagnia che assistevano a quella curiosa scena. “Quella ragazza, ad esempio...” indicando Gwen “... potrebbe fare la protagonista... si, una storia in cui un innamorato, per amor suo, viva grandi avventure e compia immortali imprese.” Tornò a guardare Ozzillon. “Scrivete dunque una storia così... ma purché in essa vi sia il Fiore Azzurro...”


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