Seguii Gwen dal suo bel giardiniere, chissà mai che il fascino della mia cuginetta non potesse esserci utile in quel momento.
Senza fare tanti preamboli come suo solito, Gwen parlò con Elv, così aveva detto che si chiamava il ragazzo, e gli chiese di Bafion.
Io gli sorrisi cordialmente e restai in silenzio.
Avevo la netta sensazione di essere di troppo in quel momento.

Elv gettò uno sguardo verso la casa, per vedere se Bafion fosse nei paraggi.
"Mi metterà nei casini..." disse poi a Gwen "... sinceramente non sono a conoscenza di fatti strani... so che il padrone aveva nei suoi piani questo viaggio, quindi non mi meraviglio che sia partito..."
C'era anche Destresya.

Lo osservai, per capire se le sue parole fossero dettate dal timore indottogli da Bafion oppure fosse realmente la verità.
Ma alla fine decisi di credergli, perché non volevo creargli problemi.
"Bene, grazie" annuendo "Beh, ti lasciamo lavorare... Non voglio crearti problemi..." con un vago sorriso.
Feci segno a Destresya di andare, volevo evitare un altro exploit di Bafion e dare noie ad Elv.

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Tutto accadde in fretta, poggiai sul tavolo il giornale che riportava notizie poco importanti.
Ma vidi Bafion uscire infervorito.. Andava verso la piscina e mi alzai seguendolo e vedendo mie due cugine e il giardiniere. Non capii le dinamiche del fatto ma poi qualcuno suonò al portone e aprendolo udii delle parole.. "mitomani".
Pure Ucrain aveva parlato di mitomani con Bafion.
Non comprendevo ma sicuramente vi era qualcosa sotto.
Presi la stradina verso il giardinetto poco più avanti.. Pensai era pure strano Bafion avesse un tono autoritario da padrone per dirci cosa dovevamo fare.. Questa non era certo casa sua.. Almeno.

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“Aspettate...” disse ad un tratto Elv “... aspettate un attimo...” rivolto a Gwen ed a Destresya “... ho sentito qualcosa... non volendo naturalmente... beh, posso dirvi che vi sconsiglio di andare troppo in giro da sole... meglio restare in questa villa...”

Altea cominciò a passeggiare nel giardino ed avvicinandosi alle due cugine ed al giardiniere riuscì ad ascoltare le sul ultime parole, vaghe e misteriose.

Sbarrai gli occhi e mi misi vicino alle due cugine, ascoltai il ragazzo.
In che senso si doveva rimanere in questa villa e non si doveva uscire, era una gabbia di cristallo ma il motivo, continua ad osservare il ragazzo perplessa.

Mi voltai quando ci fermò.
Ah, interessante.
Molto interessante.
Avrei voluto dire che avrebbe potuto sempre accompagnarmi lui.
Accompagnarci.
Ma tempo al tempo.
"Bene, grazie. Lo faremo" sorridendogli.
Ora era davvero meglio andare, o rischiavo di fare danno davvero.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...457808eb7a.jpg

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Quelle parole del ragazzo.
Che cosa voleva dire?
Non eravamo al sicuro fuori dalla villa?
La cosa cominciava ad essere sospetta, guardai Gwen Con aria interrogativa e sorrisi all’altra cugina che si era avvicinata e immaginai avesse sentito.
“Gran brutta storia..” mormorai tra me e me.

Annuii a Destresya, forse aveva i miei stessi dubbi e osai dire, visto avevo visto la reazione di Bafion prima "Non siamo al sicuro fuori dalla villa? Vi è qualcuno di pericoloso?" con fare sospetto dando uno sguardo eloquente alla cugina.

Elv annuì e tornò al suo lavoro, mentre Gwen e Destresya si allontanarono.
Altea era lì vicino e non potè più ascoltare altro.
Ad un tratto le tre cugine videro Bafion che andava verso i garage della villa.
Erano cinque, ma solo quattro erano aperti.
Il maggiordomo con fare guardingo raggiunse il box chiuso, si guardò intorno, lo aprì a metà ed entrò, per poi richiuderlo dietro di sè.

Nemmeno il tempo di avvicinarmi alle due cugine e se ne erano andate, mah..mi sentivo un pesce fuor d' acqua in quel posto.
Ad un tratto vidi Bafion, vi erano 5 box, e quattro erano aperti tranne uno.
E lui entrò proprio lì dentro, tolsi le scarpe per non far rumore e mi nascosi tra gli alberi vicino al box chiuso per sentire voci o movimenti, era come girare uno dei film thriller o poliziesco ma quella era realtà.

Ad un certo punto, notai Bafion dirigersi verso i garage della villa.
Tuttavia, nonostante quattro fossero aperti, si diresse verso l'unico chiuso con fare furtivo.
"Chissà che sta combinando. Andiamo a vedere" dissi, e mi diressi verso il garage.
Quest'uomo non me la raccontava giusta, per niente.

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Annuii ad Altea.
“Non so voi, ma questa storia mi piace sempre meno!” Mormorai preoccupata.
Poi notammo, tutte e tre dato che eravamo vicine, Bafion che andava verso i Garage, e si chiudeva dentro.
Alle parole di Gwen annuii.
“Si, andiamo!” Mi voltai verso altea ma mi accorsi che era già andata via per i fatti suoi.
Noi non ci eravamo mosse.
Scambiai un’occhiata con Gwen e la seguii verso il garage.
“Se tocca la mia moto vede!” A denti stretti.

Le tre cugine si avvicinarono ai garage, cercando di scoprire cosa stesse facendo Bafion.
Il box era chiuso, ma dall'interno giungeva un curioso clangore, un rumore metallico indefinito.

Il portello era chiuso e ci impediva di vedere, ma si sentiva uno strano clangore.
Come di attrezzi, possibile?
"Cosa potrebbe provocare un rumore simile?" mi chiesi, poggiando l'orecchio e ascoltando.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...4b4e64e0ae.jpg

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Un rumore metallico strano..cosa poteva mai essere.
Ebbi un guizzo ed entrai nel box vicino e poggiai l' orecchio vicino al muro, cercai un pezzo di metallo aperto per ascoltare meglio con lo sguardo.

Era tutto sempre più strano.
Quell’atteggiamento di Bafion, quel clangore.
“Che diavolo starà combinando?” Chiesi alle altre due accanto a me.

Ad un tratto il box si aprì, a sorpresa davanti alle tre cugine.
Ma la loro curiosità ben presto fu sostituita dall'orrore.
Un uomo mascherato e con una sega eletricca in mano saltò fuori dal garage, gridando come un ossesso.
Rapido saltò addosso a Gwen, brandendo la sua sega.
Ma quando fu sul punto di tagliarla in due, davanti a Destresya e ad Altea, dalle siepi arrivò di corsa Elv che si lanciò letteralmente su quel folle.
La sua sega però squarciò il petto del giardiniere, lacerandogli i vestiti ed aprendogli le carne, con fiotti di sangue che schizzavano ovunque.
http://www.cineoutsider.com/reviews/...ainsaw2_07.jpg

Tutto accadde di fretta...ma questa era la villa degli orrori, stava per uccidere Gwen ma il giardiniere andò a salvarla ma fu colpito, forse a morte.
Presi dal box vicino una spranga di ferro e con violenza, usandola come una mazza da baseball gliela scaraventai all' uomo orribile senza pietà in testa..."Maledetto, muori" urlai con rabbia.

Indietreggiammo quando il box si aprimmo.
Era tardi per nascondersi, ormai!
Già pensavo alla scusa che avremmo potuto usare con Bafion, vedendoci lì, ma davanti a me apparve un uomo mascherato con una sega elettrica in mano.
Mi saltò addosso fra le mie urla terrorizzate e stavo cercando di liberarmi, di sfuggire a quella morte certa, ma Elv piombò e la sega elettrica gli aprì praticamente il petto, con mio enorme orrore.
"Elv!" urlai e subito mi fiondai, come lui aveva fatto con me.
Lui mi aveva salvata e io avrei salvato lui, anche se poteva sembrare troppo tardi.

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Restai impietrita davanti a quella vista.
Un uomo mascherato con la sega elettrica ci stava di fronte, lanciandosi contro di noi.
Io inorridii ma il giardiniere subito si lanciò di mia cugina e la salvò, prendendosi però la sega in pieno petto.
Altea si lanciò al suicidio sull’uomo armata solo di una mazza rudimentale, mentre Gwen si lanciò su Elv.
“Dobbiamo scappare, ragazze, scappare!” Considerando l’enorme sega elettrica non vedevo altri modi per salvarci.
O forse nemmeno quello sarebbe servito.

Altea colpì con forza, ma la sbarra di ferro sulla testa mascherata di quel folle si spezzò in due.
Gwen intanto si era lanciata in aiuto di Elv, ma il giardiniere era ormai morto.
Dalla casa arrivò allora Ucrain gridando forte per l'orrore.
Un attimo dopo i due cani di guardia alla villa arrivarono ringhiando e schiumando, per poi aggredire la povera cuoca.
Tra le urla laceranti della donna, i due cani la sbranarono davanti a Destresya, a Gwen e ad Altea.
"Uccidile." Disse Bafion uscendo dal garage all'uomo con la sega. "Uccidi queste tre sgualdrine." Indicando le tre cugine.

"Ma siamo impazziti qui" sgomenta vedendo la povera donna uccisa dal cane.
E per fortuna eravamo al sicuro dentro la villa e non fuori, corsi via cercando una via di fuga da qualche parte nel recinto.

Sembrava uno di quei sogni troppo assurdi da cui sai che ti devi svegliare da un momento all’altro.
Strabuzzai gli occhi, ero segmenta.
Non capivo niente.
Altea corse via da sola, ma io non potevo lasciare Gwen, che era ancora accanto al cadavere del giardiniere.
“Andiamo via, Gwen, scappiamo...” mentre il mostro con la sega elettrica incombeva su di noi.

Cercai di rianimare Elv, di capire se stesse bene.
Ma era morto.
No...
No...
No!
No!
"Elv... Elv..." cercai di chiamarlo, di scuoterlo, la voce strozzata, ma non rispondeva, non si svegliava.
Niente!
Niente!
Arrivò la cuoca, ad un certo punto, ma venne sbranata dai cani.
Ma che stava succedendo?!
Dovevamo arrivare qui per morire?!
Improvvisamente, spuntò Bafion, ordinandogli di ucciderci.
Altea scappò via, da grandissima vigliacca e codarda che non perdeva occasione di abbandonare la gente per salvarsi, il che confermò la mia pessima impressione avuta dall'inizio di lei e a quel punto mi lanciai su Bafion per colpirlo.
Se davvero quel coso obbediva a lui, allora dovevamo togliere di mezzo il caro maggiordomo.

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I cani lasciarono il corpo senza vita di Ucrain, per poi lanciarsi vsrso le tre cugine, mentre l'uomo mascherato brandiva la sega elettrica pronto a colpire Destresya, Altea e Gwen.
Il cancello era chiuso e non c'erano via di fuga.
"Uccidetele..." disse Bafion con tono cupo.
"Stop." Una voce all'improvviso. "Stop!, buona la prima!"
Allora i cani si fermarono, Ucrain ed Elv si alzarono con i vestiti sporchi di sangue e le viscere che pendevano dalle carni squartate.
"Ottima scena, perfetta." Apparendo Avocad. "Si, davvero perfetta." Divertito.

Non c’era modo di scappare, nè di combattere.
Eravamo spacciate!
Spacciate!
Vidi Gwen lanciarsi su Bafion e questo continuare ad ordinare di uccidere.
Ma poi quella voce fuori campo e quel pensiero forse ancor più raccapricciante che fosse tutta una finzione.
“Che cosa?” Tuonai aggredendo quasi Avocad “Ma vi è dato di volta il cervello?”.


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Bafion continuava ad aizzare l'uomo su di noi per farci uccidere ed io ero sempre più stranita, perché voleva ucciderci?!
Poi però...
Tutto cessò.
Fu interrotto un po' come succede sui set cinematografici.
Guardai Des senza parole, gli occhi strabuzzati.
No... Sul serio?
Elv si rialzò senza problemi, i vestiti ancora imbrattati di sangue e le finte viscere penzolanti.
"Dimmi che è un sogno e non ci stanno davvero prendendo in giro..." a mia cugina, con voce atona.

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Non vi era via di fuga, volevo trovare un modo per uscire e chiamare le due cugine, ma nulla di nulla. Non ero certo una vigliacca che fuggiva sola, a differenza di loro che si erano sempre alleate per fare comunella assieme.
Poi udii la parola magica....buona la prima.
Sorrisi verso la telecamera del regista.."Si una ottima scena horror" soddisfatta ancora una volta del mio ruolo di attrice.

https://img.gqitalia.it/wp-content/u...292682-015.jpg

"Si, era tutto finto." Disse Avocad alle tre ragazze. "Una scena. Vostro zio è un perfezionista e ha così architettato tutto ciò. Voleamo una reazione spontanea e quindi vi abbiamo fatte venire qui, in unclima di mistero ed inquietudine, per avere persone che non fingessero o recitassero. Che dire? Buona la prima!" Sorridendo a Destresya, ad Altea ed a Gwen."


FINE


+++

"Ora" disse Sania sedendosi al centro, fra i suoi compagni "ne voglio raccontare una io. Una storia che sono certo vi appassionerà. Ed anche in tema con questo periodo dell'anno... ossia Halloween!" Sorridendo.
Tutti ne furono entustiasti, pronti ad ascoltare il racconto di Sania.

IL CAVALIERE DELL' IMPERION NOLHIAN



Afragolopolis.
Megalopoli di milioni di abitanti, un trionfo di cemento, vetro, insegne luminose e luci colorate.
Milioni di illusioni e tentazioni, provocazioni ed il desiderio di felicità, di ricchezza e di bellezza.
Milioni di veicoli che corrono lungo fulgide strade trafficate, simili a stelle cadenti già giunte sulla Terra.
Milioni di anime che pullulano, vivono e si rincorrono fra i bagliori e gli scintillii della mondanità e del capitalismo.
Milioni di vite, di storie, di racconti.
Ma oltre la visione edonistica che la città trasuda e pulsa, nel suo lato oscuro, ignoto e remoto, dove si finge di non vedere ed a cui non credere, si aggirano paure, misteri, ombre e fantasmi.
L'Imperion Nolhian è nosocomio criminale di Afragolopolis, l'ospedale in cui ci si illude di curare il peccato che alberga nell'uomo.
Ma per sconfiggere il peccato non si deve curare il corpo, ma l'anima.
Ma da quell'Inferno un uomo ce l'ha fatta.
Da quel sarcofago un'anima si è destata e liberata di ogni suo peccato.
Quel giorno le tv e le radio, come ogni sito e blog, parlavano di un ritorno.
Il ritorno del figlio prediletto di quella città.
Dopo i suoi anni di cura nel tetro manicomio, il famoso e talentuoso attore Whianco era tornato ad Afragolopolis.
https://vignette.wikia.nocookie.net/...20140305004219






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La musica suonava lenta e poi impetuosa, l' orchestra era sotto il palco coi violini, le arpe, i tamburi, i violoncelli e ogni sorta di strumento.
La mia voce in falsetto si udiva in tutto il teatro, mentre osservavo il direttore che mi guidava assieme ai musicisti.
I grandi maestri erano davanti a me, quelle prove erano estenuanti, dovevo interpretare una opera lirica molto particolare, non era certo un musical e la lirica era diversa. Era come asserire il ballo moderno o latino, ecc. erano al pari della danza classica.
Avevo studiato per anni, mio padre era uno dei migliori tenori e ora era in pensione.
Quella opera doveva essere un successo, ad un tratto mi fermai.."Si potrebbe avere un bicchiere di acqua, non ce la faccio a proseguire".

http://es.web.img3.acsta.net/r_1280_...0/18978977.jpg

Qui, all'Imperion Nolhian, il disordine e le urla erano all'ordine del giorno.
C'era sempre qualcuno che dava di matto, qualcuno che decideva di prendersela con un paziente o un infermiere a caso, facendo scoppiare il pandemonio e scatenando una reazione a catena che faceva scatenare anche tutti gli altri.
Ero sempre stata contraria a metodi che fossero troppo duri, troppo incisivi, ma ero solo una fra tanti medici qui dentro.
Era difficile far accettare la mia deontologia professionale a chi questa parola non sapeva neanche concepirla.
Ma io insistevo, giorno per giorno.
Speravo sempre, ogni istante, che questo posto potesse migliorare, potesse cercare di aiutare davvero le persone, invece di distruggerle.
E sarei riuscita nel mio intento.
Anche ora, seduta alla scrivania a controllare le cartelle di alcuni pazienti considerati più "problematici" per alcuni, ma semplicemente inascoltati e abbandonati per me, ero convinta che ci fosse una possibilità per tutti.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...a3bcbcec6a.jpg

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Il piccolo teatro era avvolta da una lieve penombra mentre le prove proseguivano.
Altea ad un certo punto si fermò e chiese dell'acqua.
“Si, approfittiamone per una breve pausa...” disse il direttore Sever, maestro d'orchestra “... poi magari cercheremo di raggiungere un livello accettabile.” Guardando alcuni dei musicisti con occhi critici.
Una delle costumiste portò dell'acqua ad Altea.

Gwen era alla sua scrivania, quando qualcuno bussò e poi entrò nel suo studio.
“Ecco la cartella del nuovo paziente, dottoressa.” Disse l'infermiere Griez. “Appena è pronto glielo porto per il colloquio.”

Ad un certo punto entrò Griez che mi portò la cartella del nuovo paziente.
"Grazie, Griez. La leggo subito" annuendo e aprendo la cartellina, scandagliando con gli occhi le informazioni sul nuovo paziente.

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Sospirai, era da ore che provavo e vidi lo sguardo severo del maestro Sever su alcuni musicisti, lui era un perfezionista assoluto, per fortuna non ero ancora finita nelle sue grinfie.
Arrivò una costumista e mi portò dell' acqua "Oh grazie, siete la mia salvezza, date da bere agli assetati" dissi in tono ironico.
Nel frattempo scesi le scale e andai verso i direttori artistici "Scusate, mi avete chiamato qui per il mio talento ma ancora non mi avete spiegato bene di che tratta questa opera, sto solo provando se la parte può essere congeniale alla mia voce ma vorrei saperne di più..non accetto opere a scatola chiusa".

Gwen aprì la cartella e lesse del nuovo paziente.
Si chiamava Maday ed era affetto da una sindrome schizofrenica che lo portava ad avere allucinazioni violente.
Era finito all'Imperion Nolhia per aver massacrato un bambino che non la pensava come lui su un film visto in tv.

Sever si voltò verso Altea.
“Oh, abbiamo una grande star qui...” disse ironico “... sua grazia vuol sapere di cosa si tratta, giusto? Ma è sicura poi di capirlo?” Fissandola. “Beh, se proprio ci tiene, si tratta della dannazione di Don Giovanni.”