![]() |
Mi seguì dentro il carrozzone e mi diede un panno per asciugarmi i capelli, più ricci del solito con la pioggia.
"Come... Come fai a non capire?" voltandomi, per poi sospirare e dandogli di nuovo le spalle, continuando ad asciugare i capelli. "Mi era già successo, quando ero una ragazzina, e mia zia mi disse che probabilmente stavo manifestando tutti i caratteri della famiglia di mia madre, ma pensai che si sbagliasse, perchè non era più successo, fino ad oggi..." Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Scossi la testa..."Che guaio...mi rimetto alle vostre cure allora...non mi sono presentata..mi chiamo Altea..duchessa Altea Aleinor de Chermount..e posso alzarmi dal letto di grazia..sto meglio e vorrei guardare dalla finestra" sorrisi innervosita.
|
“Comunque domani mi recherò in città.” Disse Ehiss. “Voi potete restare qui se volete.” Al vescovo e ad Ammone. “Vi alloggerò al meglio che potrò.”
Mostrò allora una camera al chierico ed al suo servitore, per poi tornare da Dacey. “Tutto ciò è assurdo...” fissando la ragazza “... non so se credere o meno a quegli uomini...” |
Per ingannare l'attesa mentre gli uomini erano alle stanze sparecchiai nervosamente la tavola, tormentando di tanto in tanto ciocche di capelli con le dita.
<< Non lo so >> dissi infine a Ser Ehiss lasciandomi cadere su una sedia, << non capisco, se ciò che dicono fosse vero... Come abbiamo fatto a non accorgercene, a non avere ricordi di ben 10 anni di vita, a non essere invecchiati... Non... Voglio dire come si fa a credere a una cosa simile? Se loro hanno ragione perché è quasi deserta la città? Dieci anni passati in un lampo hanno cancellato delle persone? Persone che ricordiamo bene aver visto solo pochi giorni fa? Parlo di mio zio e Pepino, insomma solo l'altro giorno eravamo tutti insieme a tavola... Non può essere, devono sbagliare... Devono sbagliare >> Temevo gli occhi fissi a terra, guardando il vuoto, in preda a una sorta di smarrimento mentre la mia mente lavorava senza sosta per elaborare quelle strane informazioni contrastanti e mi chiedevo soprattutto dove fosse allora mio zio. Io ero sola al mondo senza di lui. |
“Bene...” disse Zoren a Gwen “... vuoi mettermi al corrente della storia allora? Comincia dall'inizio e forse riuscirò a capire ciò che stai cercando di dirmi... comincia dalla tua infanzia...”
|
Risi piano ma di gusto, girandomi a guardarlo.
"Che vuoi dire? Che c'entra la mia infanzia ora?" curiosa. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Oh, benvenuta.” Disse la donna ad Altea. “Addirittura una nobile.” Ridendo. “Prego, alzatevi pure. Io intanto vado a prendervi qualcosa da mangiare.” Uscendo.
Altea si alzò dal letto e raggiunse la finestra. Stava piovendo e le strade erano deserte naturalmente. Vide però che si trovava in una città. Insomma uno scenario molto diverso dalle campagne Flegeesi che aveva iniziato ad attraversare con Guren. Ed il suo sguardo scivolò sui monti dalle cime frastagliate, quasi simili alle scagli di un gigantesco drago, che circondavano la città. |
“Ora calmatevi...” disse Ehiss a Dacey “... calmatevi... anzi, lasciate perdere la tavola e tutto il resto... andate a dormire, avete bisogno si riposare... domattina, se Dio vorrà, andrò in città e vedrò se davvero sono passati dieci anni...”
|
Icarius si coricò accanto a Clio, per riposare.
Ma lui non riuscì subito a chiudere occhio, ancora piacevolmente turbato da ciò che aveva visto poco prima allo specchio. La ragazza invece si addormentò abbastanza presto. Stava terminando la sua ronda notturna. Vagava per il cortile del palazzo, fino a raggiungere il cancelletto laterale, che dava direttamente sulla brughiera. E qui cominciò a sentire qualcosa. Qualcosa che giungeva dall'oscurità circostante. Poi una voce, un lamento. Basso e rauco. E lo riconobbe. Era il duca, il duca Anione. Clio allora corse fuori, nella brughiera. E qui vide un corteo funebre. Una lunga processione alla fine della quale vi era una tomba vuota. Un attimo dopo Clio si sentì chiamare. Ed in lontananza vide arrivare Icarius. Si svegliò di colpo. Era stato un sogno. Solo un sogno. Era notte fonda ed Icarius non c'era nel letto. |
“Tu hai appena accennato a qualcosa che ti accadeva da ragazzina...” disse Zoren a Gwen “... vuoi parlarmene?”
|
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 11.39.11. |
Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli