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Socchiusi gli occhi assaporando quel momento.
" E questo animo da poeta da dove arriva?" con un sorriso beato, sempre con gli occhi chiusi. " Ricordi la fattoria di mio padre? Quando ti fece provare a mungere? In fondo non saresti stato male in quell'ambiente. Pensaci, potremmo vivere in un posto tranquillo come questo, lontano dal caos, provvedendo alle nostre necessità senza dover neanche andare in città... " con un leggero sospiro, fin troppo conscia che il suo animo da poliziotto non si sarebbe mai quietato. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Era tutto così bello e incantato, come in un sogno.
La spesa così quotidiana ed intima, il giro per la città illuminata nella notte, e poi l'arrivo a casa. Sorrisi, la casa era già stata pulita dagli uomini di Iasevol e non vi era più traccia di nulla. "Hanno fatto un bel lavoro..." annuendo compiaciuta, mentre posavamo le borse sul tavolo della cucina. Lo guardai con un sorrisetto divertito. "Adesso tu vai di là e prepari il camino, il tavolo come si deve, e tuo il resto mentre io cucino.." cingendogli il fianchi con le braccia "Poi vieni di qua ad aiutarmi, intesi?" con un sorrisetto divertito. "Vai vai.." spingendolo dolcemente fuori dalla cucina "Sciò.." ridendo spensierata. Allora iniziai a tirare fuori le cose che avevamo comprato, il vino in frigo, le cose per la cena sul tavolo. Accesi il forno per la focaccia, e iniziai a pulire la carne, che avrei cotto dopo. Quando tutto fu pronto per iniziare a cucinare, lasciai sfilare delicatamente il vestito che appoggiai su una sedia in un angolo, restando solo con i tacchi e la leggera sottoveste aperta che avevo indossato sotto il vestito. Anche la situazione più quotidiana poteva nascondere risvolti inaspettati. Così finii di preparare gli antipasti, che non richiedevano poi chissà quanto tempo, se non nell'impiattamento, infornai la focaccia e poi mi dedicai al risotto, che non potevo perdere di vista perchè andava mescolato. Intanto avevo aperto la bottiglia di vino, un po' perchè serviva per sfumare il riso, un po' per versarne due bicchieri per noi. Dopotutto sarebbe arrivato presto. https://s-media-cache-ak0.pinimg.com...088cb313a8.jpg |
Andammo a cercare le sigarette ed in effetti sembrava proprio che il tabaccaio sapere cosa fare, andò infatti sul sicuro dandoci un pacchetto di Marlboro.
Una volta fuori, però, notammo che c'era una chiave. La chiave della moto di Elv. Risi appena scuotendo la testa. "Che situazione incredibile... E adesso?" guardandomi attorno. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Sai...” disse Tardes tenendo stretta a sé Dacey “... ho sempre amato la vita di campagna... so che mi vedi come il tipico poliziotto duro di città, ma ultimamente ho riflettuto molto...” guardando il lago ed il cielo stellato “... soprattutto dopo che quella macchina... beh, dopo l'incidente... voglio mettere da parte un po' di denaro ed acquistare una fattoria tutta nostra in cui rifugiarci... ho capito che a me servi solo tu, Dacey... mi basti tu per avere tutto... tu sei tutto il mondo...”
Qualcuno bussò alla porta. Tardes andò ad aprire e trovò il cameriere, l'unico di tutto il piccolo albergo. "Questa la offre la direzione." Dando al poliziotto una bottiglia di un vino tipico del posto e molto pregiato. "Dopotutto siete gli unici clienti di questi giorni." Sorridendo, per poi andare via. |
“Subito, signora.” Disse Lupesca ad Altea.
Poi la modella si dedicò al suo benessere, facendo un bagno caldo. E mentre era nella schiuma il suo cellulare bussò. Pochi squilli, per poi interrompersi. Come se la chiamata si fosse bloccata all'improvviso. Sul display c'era il numero di Guisgard. |
Faticai a crederci e mi voltai a guardarlo incredula.
" Sei serio? Non so che dire... non me lo aspettavo, io..." spalancando gli occhi e sorridendo. " Sembra che tu ci abbia davvero pensato tanto e... si, non vedo l'ora di farlo. Sono sicura che ci troveremo bene amore mio. Sarà la scelta giusta e... aspettiamo qualcuno?" sentendo bussare alla porta. " Oh grazie " quando vidi il cameriere con la bottiglia offerta. " Beh direi che abbiamo tanto da festeggiare " verso Tardes poi rimasti soli. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
"Una morte apparente..." dissi mentre sentivo le gambe cedermi. Mi lasciai cadere sul letto, con la testa che mi girava. "Spero vada tutto come deve andare... ti amo..." furono le ultime parole che pronunciai prima di perdere conoscenza.
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Mi stiracchiai...Altea mica ti addormenti qui.
Poi il cellulare suonò..accidenti, le mani bagnate di olio, trovai un asciugamano e rimasi sbalordita..Guisgard..ma strana chiamata..pochi squilli e poi..bloccata. Il cuore accellerò..non è che gli fosse successo qualcosa. Presi il cellulare e lo chiamai..era un segnale forse...speravo non fosse in pericolo. |
Guisgard aveva provato a telefonare ad Altea, ancora preoccupato e reso inquieto dalla misteriosa comparsa del presunto Joshua.
Ma stranamente la chiamata si era interrotta ed ora il numero di Altea appariva irraggiungibile. “Strano...” disse lui stupito “... forse mi avrà chiuso la chiamata... magari sarà ancora in collera con me... mah...” Andò allora in cucina. “Clio, ho acceso il fuoco...” entrando, per poi zittirsi subito. Restò infatti colpito, anzi abbagliato da quella visione. Clio con indosso quella vestaglia, tanto raffinata, quanto essenziale. “Eh, vedo stasera si comincia dal dolce...” guardandola tutta “... oppure hai solo messo in evidenza... il piatto forte della casa?” Con un sorriso compiaciuto. |
Non vi era campo...ecco perchè...mi alzai e l' olio scivolò sulla pelle e indossai un asciugamano.
Aprii una porta che dava alla mia camera.."La cosa peggiore è trovare un posto gironzolando trovando un luogo dove prende..accidenti è un problema se il cellulare non prende in questa zona" sbuffai nel caso pure Joshua voleva raggiungermi. Finalmente trovai una zona dove prendeva e riprovai a chiamare..magari era convinto io non volevo rispondergli pure..ohh..quell' uomo era strano..a capirlo. |
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