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“Sarà stata la voce della radio filtrata dai muri, Gwen...” disse Elv “... magari eri inquieta, turbata ed allora ti sei lasciata suggestionare...” sorridendole e tenendola stretta “... comunque il nostro ospite è un appassionato di fiori e piante, sai?”
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Lo guardai, poi abbassai lo sguardo, mentre mi stringeva.
No, ero certa che non fosse stata la radio. E poi, l'avrebbe sentito anche lui, no? "Buon per lui..." mormorai, giocherellando coi bottoni della sua camicia. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Era tutto così perfetto.
Il silenzio della notte, il suo respiro che si fondeva col mio, le nostre labbra che si rincorrevano in un crescendo appassionato, le nostre mani che leggere e delicate andavano alla scoperta dei nostri corpi ormai ardenti. Sentivo il cuore scoppiare d'Amore. Ero felice, una felicità dirompente, totalizzante, quasi un'esplosione irrefrenabile. Lo stringevo e lo baciavo, come se non esistesse null'altro al mondo. "Oh, Icarius..." sussurrai, con voce rotta dalla passione "Vorrei portarti con me.. nel mio regno.." stringendo e accarezzandolo dolcemente "E passare l'eternità intera ad amarti, a renderti felice..." continuando a baciarti "Metterei il mondo intero ai tuoi piedi, se me lo chiedessi.." sussurrai. Ero sopraffatta da quelle sensazioni così forti, così nuove e uniche. Davvero l'Amore era capace di tanto? Di sconvolgerti al punto che avresti cambiato il mondo solo per donarlo a lui? Aprii piano gli occhi, e lo vidi lì, vicinissimo a me, con gli occhi chiusi e un'espressione abbandonata e serena mentre mi baciava. E quella vista, bastò come risposta a tutte le domande che potevano sorgere nel mio cuore. Lui era la risposta. L'Amore stesso era la risposta. |
Immagini, suoni e poi sensazioni indefinite.
Tutte queste cose attraversarono il sonno di Gaynor. Poi, come spesso accade per un sogno enigmatico, lei si svegliò di colpo. La stanza era semibuia per una vaga penombra. Un attimo dopo comprese di non essere più nel suo letto e neanche nella sua stanza. Avvertiva freddo e quando finalmente i suoi occhi si abituarono al chiaroscuro, capì di essere in un luogo molto diverso. Sembrava una sorta di cantina, una segreta dalle mura antiche e fatte di pietra grezza. Poi avvertì la sensazione di non essere sola. Un istante dopo un'ombra si materializzò, formando una figura, quasi fosse davvero un fantasma. “Benvenuta...” disse guardandola. Era un uomo dal volto mascherato, la voce indefinita e lo sguardo magnetico, ipnotico. http://cfile4.uf.tistory.com/image/2...5351D8672D25F5 |
Elv guardò Gwen che giocherellava con i suoi bottoni.
“Domattina vuole incontrare il mio giardiniere...” disse sorridendo “... ti va di impersonarlo?” Ridendo. “Non temere, sembra un uomo pacato e rispettoso... insomma, un anziano e quindi un individuo d'altri tempi.” |
Mi svegliai di colpo, al buio, realizzando di non essere nel mio letto. Più che una stanza, mi sembrava una cantina, con le mura senza tonaca e l'aria fredda.
Rabbrividii dalla paura, sospettando di essere stata rapita, quando all'improvviso un uomo mascherato dallo sguardo azzurro mi si materializzò davanti, facendomi quasi svenire di nuovo. E allora urlai, urlai di puro terrore Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Sorrisi appena, continuando con quei bottoni.
Già. Ma non era quello il problema. Era l'ansia costante che potessero scoprirci a spaventarmi. Appoggiai poi l'orecchio sul suo petto per sentire i battiti del cuore di Elv e chiusi gli occhi, ascoltandolo. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
L'atmosfera era sempre più eccitante.
Icarius si godeva quegli attimi, quei tocchi simili a sensuali carezze e quei dolci baci di Clio. Sensazioni ed emozioni forti avvolgevano il corpo ed il cuore del pittore. Aveva quella regina giunta da chissà dove, stretta a lui, che lo toccava e lo baciava. Quella regina ormai quasi nuda, con la camicia da notte arrotolata sui fianchi, i seni scoperti, che lo venerava quasi come una schiava col suo padrone. Il suo corpo era contro quello di Icarius, ammaliandolo, accarezzandolo, eccitandolo. “E'...” disse lui guardandola “... è così eccitante avere una regina così devota...” accarezzandole i fianchi e la schiena dolcemente. |
"Perché?" dissi senza alcuna paura. "Io... Mi sento al sicuro con te..." dissi stringendoli le dita e stuzzicandole.
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“Qui sei al sicuro...” disse quella figura mascherata a Gaynor “... al sicuro più di qualsiasi altra persona di questa città... se ti avessi voluta morta ora lo saresti già, no?” Porgendole la mano per aiutarla ad alzarsi. “Non uccido nessuno qui... nel mio covo... nella tana dello scorpione...”
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