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Il vento iniziò a gonfiare il mare, che divenne agitato.
La barca era come una banderuola, in balia delle raffiche e dei flutti sempre più insistenti. Avevo un po' paure, dovevo ammetterlo, specie se pensavo che Elv avrebbe dovuto gestire la cosa da solo, senza nessuno di esperto a dargli una mano. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
La tempesta nel giro di pochi minuti arrivò nel pieno della sua forza.
Chiusa nella sua cabina Gwen a fatica riuscì a non finire più volte a terra, col rischio di sbattere forte contro i mobili intorno a lei. Iniziò ad un tratto ad avere problemi anche l'impianto elettrico della barca, con la luce che cominciò a funzionare ad intermittenza ed in breve tutte le strumentazioni di bordo andaro a spegnersi. Fra onde sempre più alte e forti, la barca sembrava ad ogni istante sul punto di rovesciarsi. E Gwen non sapeva come se la stesse cavando Elv sul ponte. Ma uscire ora dalla cabina ora era una pazzia. https://images2.corriereobjects.it/m...rriere-Web.jpg |
Fu un sogno lungo,
l' Elsa brillava e scorreva con borbottii misteriosi. Poi una dama...forse era quella vista prima "Chi siete Voi?Una dea, una principessa?Ma non parlava, era ferma ed irremovibile nella sua bellezza tra quei castelli e le mura di cinta alte Un attimo dopo aprii gli occhi, sobbalzai. Mi guardai attorno...ero impazzita, di fronte a me vi era un mare sconosciuto e la sabbia cocente sotto alla veste. Mi alzai di scatto e corsi verso la sponda del mare cercando la Santa Caterina. |
Divenne una vera e propria tempesta, totalmente fuori controllo, tanto che io dovetti tenere con me un cuscino, per evitare di andare a sbattere contro mobili e spigoli nella piccola cabina.
Non sentivo più le strumentazioni di bordo e non avevo idea di come se la stesse cavando Elv. Avrei voluto raggiungerlo, ma sarebbe stata una pazzia e gli sarei stata anche d'intralcio. Rimasi dunque dov'ero e sperai che stesse bene. Non me lo sarei perdonato se per accompagnare me avesse rischiato la vita. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Altea si svegliò e si guardò intorno.
Sembrava una spiaggia, rese calda dal Sole, racchiusa in una conca di palme e basse scogliere. I suoi vestiti erano completamente zuppi ed in parte strappati, i capelli pieni di sabbia dorata ed il corpo dolorante. Cercò la Santa Caterina, ma non vide nulla. Nessuna traccia. Ad un tratto però sentì dei rumori e delle voci giungere da dietro le palme. https://i.dailymail.co.uk/i/pix/2016...3887400726.jpg |
Le onde e poi uno scroscio violento.
Gwen sentì qualcosa cedere, spezzarsi e tutto cominciò a tremare. Ad un tratto la porta si aprì di colpo ed apparve Elv. "Lo scafo ha ceduto..." disse lui "... dobbiamo lasciare la barca..." porgendole la mano "... forza, Gwen!" |
"Addirittura le sfogliatelle?" Con un sorriso radioso.
"Oh ma io non riesco a dire di no a dolci così buoni, lo sa?" Ridacchiai, divertita, per poi ascoltare quello che mi stava dicendo. "Un tipo singolare dunque!" Pensierosa "E ha un nome questo strano personaggio?". |
In che condizioni ero mai ridotta...i vestiti bagnati e trasparenti, i lunghi capelli biondi zeppi di acqua, sabbia e salsedine.
Era tutto inquietante, ancora di più non trovare la Santa Caterina...ero naufragata e gli altri dove erano finiti...altro che nuovo viaggio, questa volta aveva portato disgrazia ed ebbi un fremito...Guisgard...e ora se fosse morto che ne sarebbe stato di Capomazda e di me. Udii delle voci da dietro le palme ma mi nascosi pure io tra la vegetazione. https://movieplayer.net-cdn.it/image...asma-26378.jpg |
Sbarrai gli occhi sentendo qualcosa tremare e spezzarsi.
Cosa succedeva ora? Elv entrò spalancando la porta e mi disse che dovevamo abbandonare l'imbarcazione, tendendomi la mano. La presi, un po' tremante e incerta. "Ma... Come?" confusa. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Si è presentato come Mirandola..." disse Roan a Destresya "... Pico della Mirandola... curioso, vero?" Rise piano. "Beh, magari geniale anche lui come quello originale." Divertito.
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Altea si nascose tra la vegetazione.
Dopo qualche istante vide arrivare 2 ragazzini sulla spiaggia. "Io dico che troverò più conchiglie di te." Disse il primo al secondo. "E sentirò le onde del mare!" "Io invece cerco una conchiglia speciale!" Il secondo. "Una in cui non si sente il mare..." "E cosa?" L'altro. "Il canto di Slhanna... la regina dei mari!" Rispose il secondo. |
Scoppiai a ridere a quelle parole.
"Ci mettiamo nelle mani di un uomo che nasconde il suo nome dietro uno pseudonimo così famoso?" divertita. "Beh, se crede nella nostra spedizione non ho niente da obiettare!" alzando le mani. "E quando partirebbe questa spedizione?" chiesi , impaziente. |
Elv non perse tempo e nonostante Gwen fosse totalmente scossa, afferrò la mano della nipote e la trascinò su sul ponte.
Qui le onde si abbattevano violente contro la barca, con scrosci e boati, mentre il vento sembrava voler fare a pezzi le lamiere dell'imbarcazione. "Dobbiamo buttare questo canotto in mare..." disse Elv azionando la bmbola istantanea per gonfiare la scialuppa di salvataggio "... prima che la barca affondi..." Infatti l'imbarcazione stava prendendo acua da un paio di falle nello scafo. Un attimo dopo Elv trascinò Gwen sul canotto e poi vi salì anche lui. Tirò la cima e la scialuppa scese in mezzo a quelle onde devastanti. |
Erano solo due ragazzini, li ascoltai ma stavano dicendo cose interessanti.
Uscii dalle palme..."Ehi voi, cari ragazzi...non so come mi sono trovata qua, penso la mia nave sia naufragata...dove mi trovo?E chi è questa Regina dei Mari?Slhanna...per caso ha lunghi capelli e una corona quasi divina?" fosse mai la donna sognata. |
"Non è detto che non sia il suo nome vero, professoressa." Disse Roan a Destresya. "Anche perchè non vedo il motivo per cui dovrebbe nasconderlo. Dopotutto non siamo certo contrannandieri di reperti antichi." Facendole l'occhiolino. "Comunque, pare che oggi verso le 14.00 sia al porto di Baias, in un albergo sul mare... il Cicas si chiama... lo raggiunga lì, professoressa."
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I 2 ragazzini restarno stupiti, meravigliati nel vedee sbucare davanti Altea con gli abiti zuppi.
Uno dei 2 scappò via, ma l'altro invece restò. "E'... è la regina dei mari..." disse perplesso, fissandola "... so... somiglia... somiglia a lei, signora..." indicandola tutto incerto. |
Elv mi trascinò sul ponte senza rispondermi.
Lì, era la catastrofe. Il finimondo. La barca era dimezzata, era il caso di dirlo. Elv buttò in mare un canotto e vi trascinò entrambi sopra. Speravo che fosse una valida soluzione, considerando che le onde erano alte e l'aveva era ormai fuori uso. Era una situazione terrificante, non avrei mai voluto trovarmi in una simile circostanza, dove potevamo entrambi rimetterci la vita. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Risi di nuovo, davvero credeva in quello che diceva?
"Beh se si chiama davvero Pico della Mirandola ha dei genitori con il senso dell'umorismo" divertita. "Ma non sono affari nostri!" alzando le spalle. "All'albergo o a bordo della nave?" confusa "Un attimo fa mi ha detto che lo avrei conosciuto direttamente a bordo della nave! Ho capito male?". Perdeva già colpi così giovane? "Ad ogni modo, albergo o barca, sono a disposizione!" con noncuranza. "Piuttosto, ha trovato un assistente per il mio viaggio?" incuriosita. |
Il canotto fu in un attimo alla mercè delle onde.
Elv legò il suo polso e quello di Gwen alla cima che correva lungo il bordo della scialuppa, in modo che gli sbalzi non li lanciassero via, in acqua. Lo zio poi prese con il braccio libro la nipote, stringendola sè, forte. Cominciò così una lunga notte, in balia di quelle onde, del vento e della pioggia battente. |
"Pare abbia cambiato idea." Disse Roan a Destresya. "Ora l'incontro sarà in abergo." Fissandola. "Certo che avrà il suo assistente." Sorrise. "O meglio, un socio o collega. Verrò io con lei, professoressa." Divertito.
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Le informazioni trovate su internet, sfortunatamente, non risultarono utili come speravo.
Setacciare un'intera foresta era impensabile e, essendo la rete un luogo di dubbia informazione, preferii concentrarmi, piuttosto, su come potermi mettere in contatto con il figlio di Guisgard. In casa dell'uomo, a mio parere, avrei potuto trovare qualche informazione più utile. Cercai quindi su internet numeri di telefono, indirizzi mail, o i contatti dell'agente dell'attore. |
Assicurò i nostri polsi al canotto, così che le onde non ci sbalzassero via, poi mi strinse forte e così rimanemmo.
Subito, mi irrigidii, anche se poteva sembrare stupido, vista la situazione catastrofica in cui ci trovavamo. Poi, man mano che andavamo avanti, cercai di non pensarci, di non pensare a nulla, se non la speranza che potessimo tornare a casa intatti e vivi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Queennie si mise all'opera.
Trovò dei nomi e dei numeri telefonici per contattare l'entourage di Milo, il figlio di Guisgard, ma le fu impossibile trovare disponibilità. L'unica informazione utile riguardava la notizia che l'attore stava per cominciare le riprese di un nuovo film e la location sarebbe stata il litorale Flegeeo. |
Lo guardai piacevolmente stupita.
"Lei, addirittura?" cercando di reprimere un sorrisetto divertito perchè non sarebbe stato poi così professionale. Il rettore in persona che veniva con me in missione? Dovevo fare qualche ricerca su di lui. Dopotutto, oltre che una brava ricercatrice, ero un'ottima stalker, anzi, forse migliore. Da tempo scherzavo con una cara amica sul fatto che dovessero prenderci nei servizi segreti. Avrei scoperto anche il nome della sua zia preferita. "Non osavo sperare un assistente così qualificato.." sorrisi. Ma era qualificato? Oh dovevo iniziare a indagare, che curiosità! "Dunque mi accompagnerà a questo incontro delle 14?". |
Con il telefono poggiato tra la testa e la spalla, andai al secondo piano della villa e mi diressi nella mia stanza.
Com'era prevedibile, nessuno rispose alle mie chiamate ma poco importava poiché riuscii a scoprire che Milo, il figlio di Guisgard, si stava recando al litorale Flegeeo per girare il prossimo film. Quella sarebbe stata la mia meta. Preparai uno zaino con dentro qualche ricambio di vestisti, presi l'iPhone e, dopo essermi assicurata di avere tutto, andai nel parcheggio sotterraneo della magione. Montai sopra la Harley di mio padre e, assicuratami di aver inserito il sistema di allarme, partii per recarmi a Flegeeo. |
"Certo, professoressa." Disse Roan a Destresya. "Ma non sono il suo assistente." Divertito, agitando l'indice. "Si, verrò con lei a Baias oggi."
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Per tutta la notte Elv tenne stretta a sè Gwen, mentre il loro canotto venia sbattuto su e giù da onde che non davano tregua.
Ad ogni raffica di vento sembravano destinati ad essere trovolti ed inghiottiti dal mare. Solo verso l'alba la tempesta cessò. Verso Mezzogiorno il canotto navigava in un mare piatto, sotto un Sole ora inclemente. Non vevano nè acqua, nè cibo. |
Mi tenne stretta tutta la notte, mentre la tempesta imperversava.
A mattinate, tutto si fermò. Le raffiche tacquero ed il mare divenne piatto, specie a Mezzogiorno. Il Sole batteva forte, era ingestibile. Non avevamo né acqua né cibo ed ora davvero non sapevo se ce l'avremmo fatta. "Non dureremo a lungo..." mormorai, iniziando a sentire il caldo fiaccarmi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
La moto di Queennie sfrecciò veloce per la città, arrivando fino all'imbocco della strada provinciale.
Dopo poco meno di unìora aveva raggiunto la costa, arrivando sul litorale Flegeeo. Infine giunse a Baias, fino al porto. E qui sui muri vide un manifesto che pubblicizzava la zona in cui c'erano le riprese del film. Si trattava di una spiagetta isolata, non troppo lontana dal porto. |
"Oh giusto, siamo soci!" con un sorrisetto divertito.
Non sapeva che amavo essere sempre la regina del gioco, sotto sotto. Ma lo avrebbe imparato presto. Di solito non ero molto amata proprio perché ero una maniaca del controllo. Ma certo col rettore non potevo esagerare. Mi pagava lo stipendio, a ben guardare. "Allora ci vediamo lì alle 14?" alzandomi. "Ha bisogno di qualche documentazione prima del viaggio?". |
La moto di mio padre sfrecciò rapida per quelle strade che, ormai da tempo, conoscevo bene.
In un'ora riuscii ad arrivare fino alla spiaggia dove si sarebbero tenute le riprese. Posteggiai quindi la moto, levai il casco e lo posizionai sull'incavo del braccio destro, per poi dirigermi, a passo spedito, sul luogo delle riprese. Non avevo ancora pensato ad una scusa da utilizzare, ma sperai anche di non dovermi trattenere troppo in quella spiaggia. |
"Non pensare a questo..." disse Elv steso sul bordo del canotto "... abbiamo superato la tempesta... ora conserva le forza..." con gli occhi socchiusi per la troppa forza de Sole "... cerca di dormire, così non penserai, Gwen..."
Ma la situazione ora forse era anche peggiore. Il canotto andava alla deriva in un mare sconfinato, senza viveri, sotto un Sole impietoso. Sembrava l'epilogo verso una morte lenta. |
"No, la strada è lunga verso la costa..." disse Roan a Destresya "... me lo dirà in auto. Passo io a prenderla, verso le 13.00. ok? Mi dia il suo indirizzo, professoressa."
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Queennie raggiunse la spiaggetta.
Però, oltre un ponticello sospeso tra i 2 lembi della spiaggia, non le fu permesso andare, visto erano state montate delle transenne per impedire ai curiosi di avvicinare. Infatti molti curiosi ed ammiratori erano fermi lì, tutti desiderosi di vedere qualcuno di importante, soprattutto il celebre divo. |
Sospirai, mentre credevo poco a ciò che diceva.
Eravamo letteralmente nel mezzo del nulla, il canotto andava alla deriva e non c'erano segni di terraferma. Da nessuna parte. Solo una distesa blu immobile ed un Sole cocente che minacciava di bruciare ogni cosa. Perfino noi. Non avevo molto altro da fare, così seguii il suo consiglio e chiudi gli occhi per dormire. Avrei dimenticato per un po' questa tragedia e sarebbe andato tutto molto meglio. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Mi feci largo tra quella folla impazzita di persone accalcate unicamente per sperare di incontrare gli attori del cast, ma delle transenne bloccarono il mio passaggio.
Conoscendomi, sarei stata capace di buttarmi in mare e superare il ponte a nuoto ma sarebbe stata il metodo migliore per essere arrestati. Decisi, quindi, di verificare la presenza di una guardia e, in caso, tentare di attirare la sua attenzione. |
"Un vero galantuomo!" sorrisi, sctrutandolo con aria indagatrice.
Poi mi chinai sulla scrivania davanti a me, presi un foglietto e segnai l'indirizzo. Non era molto lontano dalla facoltà. "Ecco qui, la aspetto allora!" porgendoglielo. "Ci vediamo alle 13!" sentenziai, avviandomi verso la porta. |
Le ore erano lente e quel Sole piantato sulle loro teste sembrava immobile, come se quel giorno non dovesse finire mai.
Gwen cercò di addormentarsi, ma la sete era insopportabile. Arrivarono al pomeriggio ed il mare non mutava aspetto, simile ad un'immensa e lenta agonia. Elv cominciò a scrutare il cielo. I suoi occhi parevano voler sfidare la luce accecante del Sole, come se volesse impazzire davvero. "Vorrei vedere un gabbiano o qualche altro uccello..." disse con un filo di voce, stringendo in mano un coltello, unica cosa presa dalla barca. |
Queennie si defilò dalla folla e vide alcuni addetti alla sicurezza, tutti impegnati a controllare che nessuno oltrepassasse le transenne.
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Nemmeno il sonno decise di essere clemente con me.
Anche lui mi aveva abbandonata, favorendo la sete che continuava a tormentarmi. Rischiavamo prima di impazzire e poi di morire, non sapevo cosa delle due fosse peggio, al momento. Vidi #lv fissare il cielo, nonostante il Sole e cercai di comprendere cosa stesse dicendo. Notai che aveva portato un coltello dalla barca. "Niente resiste qui..." mormorai. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
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