Camelot, la patria della cavalleria

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Nyoko 10-12-2016 00.42.42

Temevo di non riuscire a farmi capire. Ma quando ebbe quella reazione, capì che aveva capito tutto. In quel momento qualcuno entrò in stanza.

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Altea 10-12-2016 00.46.10

Guardai il cellulare stupita..anzi furiosa, se lo avessi avuto davanti gli avrei fatto un bel discorsetto se si divertiva a giocare...Guisgard mi vedrai alle calende greche..pensai esclamando con fare solenne.
Poi arrivò Lupesca.."Mah Lupesca..i telefoni non prendono..è strano, prima qui ho chiamato la concessionaria, chiamate il servizio tecnico e vedete che succede..a proposito non fate entrare nessuno che non conoscete..si deve presentare, fate attenzione..io vado a riposare..approfitto della pausa cellulare".
Salii in camera...strano fatto ma almeno potevo riposare.
Accesi lo stereo mettendo una delle mie canzoni preferite, mi svestii e misi a posto i cuscini nel letto orientale a baldacchino, poggiai il cellulare sul comodino..finalmente si poteva stare tranquilli..e sprofondai nel nero della seta della lenzuola...dopo un pò mi addormentai.

http://www.youtube.com/watch?v=56hqrlQxMMI

http://static.nonmidire.it/nonmidire...ole-kidman.jpg

Guisgard 10-12-2016 00.47.47

Quel bacio, poi il buio.
L'ultimo contatto che Gaynor avvertì fu quello delle braccia di Guisgard.
Poi più nulla...

La stanza, sfarzosa, esotica, ma anche misteriosa, sinistra.
Gaynor era stesa su un lettino di cuscini, sonnecchiando, quando ad un tratto si ritrovò su un treno in partenza.
“Signori, in carrozza...” disse il capostazione “... in carrozza... ultima chiamata...”
“Afragolignone, Capomazda City, Cardizia, Caviania...” il controllore camminando nei vagoni.
“Questo paese deve progredire...” uno dei passeggeri al suo compagno di viaggio col giornale in mano “... servono altre leggi... quella sull'aborto, sull'eutanasia... e che la Chiesa si faccia da parte.”
“Essere anticlericali è un dovere.” Una donna seduta con loro.

Guisgard 10-12-2016 00.51.07

Tardes sorrise.
“Beh, potrei cominciare proprio dal tuo brindisi...” disse a Dacey “... una fattoria grande, con cavalli, mucche, galline, maiali... ed anche dei poni...” facendole l'occhiolino “... che sia un maschio o una femmina di certo sarà abilissimo a cavalcare.” Ridendo. “A proposito... come lo immagini? Beh, spero bello come te.” Bevendo.

Guisgard 10-12-2016 00.55.59

“Non chiedo di meglio...” disse Guisgard, finendo poi il suo bicchiere.
Lo posò sul tavolo e si avvicinò a Clio che continuava a dedicarsi al riso.
“Dunque...” arrivando alle sue spalle e poggiando il petto contro la sua schiena “... sono poco avvezzo all'arte culinaria... dimmi come posso aiutarti... dove mettere le mani...” e le sue dita scivolarono, leggere e delicate, ma anche lente e sensuali lungo le gambe nude di lei, in delicate e lunghe carezze.

Guisgard 10-12-2016 01.02.00

I loro corpi si avvicinarono ancor più, sfiorandosi, toccandosi, stringendosi, mentre le mani di Joshua tenevano quelle di Elisabeth.
E lui cercò ancora le labbra di lei, assaporandole, assaggiandole, per poi baciare tutto il suo volto, il collo e tornando infine su quella bocca ardente.
“La solitudine...” disse baciandola “... è fatta di lunghe notti... e le notti sono piene di infinite ore... ti ho cercata nei miei sogni... perchè non eri lì? Perchè?”

Clio 10-12-2016 01.04.07

Finalmente lo sentii, il contatto del suo corpo contro il mio.
Chiusi gli occhi, assaporandolo intensamente.
Sentivo il suo respiro sul mio collo, le sue mani su di me, il suo corpo contro il mio.
Portai la testa all'indietro per poterlo guardare.
"Ecco perchè cucino io.." sorridendo divertita, mentre il mio corpo faceva una leggera pressione sul suo, apparentemente per caso.

Guisgard 10-12-2016 01.07.16

Lupesca annuì ad Altea.
Poi la modella andò a riposare, aspettando che il disguido sulla linea fosse risolto.
Andò così a letto, avvertendo di tanto in tanto dei rumori e delle voci che provenivano dal cortile.
Forse i tecnici al lavoro.

Lady Gaynor 10-12-2016 01.08.19

Chiacchiere, parole da ogni dove ed io che cercavo di capire ciò che quelle voci stavano dicendo.
Anticlericali... io ero a favore dell'aborto e dell'eutanasia, eppure non ero anticlericale. Volevo parlare anch'io, dire la mia, ma la voce non voleva saperne di uscire. Provavo un forte senso di disagio misto a frustrazione, avrei voluto fermare quel treno appestato da gente fanatica e contro la Chiesa e scendere, fuggire via il più lontano possibile.


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Altea 10-12-2016 01.09.57

Udii dei rumori..e delle voci..non me ne curai più di tanto..forse erano i tecnici...magari un ripetitore non funzionava...ovvio..perchè io non potevo avere una vita facile.
Cercai di dormire...avevo pure l' appuntamento con quei tipi l' indomani...ormai era fatta..e se mi ammazzavano pazienza..lo avevo giurato..Guisgard mi avrebbe visto alle calende greche.


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