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Sospirai profondamente, chiudendo gli occhi per poi massaggiarmi le tempie.
“No, non sono una giornalista.” risposi per poi avvicinarmi di qualche passo “Sono Queenie Williams, figlia dell’archeologo Richard Williams.” mi presentai “Ho scoperto, di recente, che mio padre aveva informazioni su una certa maledizione dei Taddei. Ho pensato che, essendo le cause della morte di tuo padre ancora sconosciute, potesse interessarti aiutarmi.” esposi pazientemente. |
Anuii prima che andasse via.
Dalla mia cabina, si sentiva tutta l'attività di bordo, risate, chiacchiere, urla, clangore metallico di attrezzi ed utensili, oltre al rombo dei motori. Dopo una mezz'ora, Ludwig arrivò con la mia cena. O almeno, credevo lo fosse, non avevo idea di che ore fossero. Aveva portato lo stufato, del pane ed una bottiglia. "Anche il vino rosso è un ricostituente?" Divertita, alzandomi dal letto. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Di nuovo Milo guardò Quennie negli occhi.
"La polizia e i medici hanno dissipato ogni dubbio, mi pare..." disse con tono freddo "... è stato un incidente di scena, una fatalità... quindi non capisco quale tipo di informazioni lei possa avere su mio padre..." avvicinandosi. Erano vicini, l'uno di fronte all'altra. "Non è così?" |
Ludwing poò il piatto sul letto ed appoggiò la bottiglia sulla sedia, dove prima era seduto lui.
"Le cose buone" disse passando forchetta e coltello a Gwen "aiutano a star bene. E' una cosa psicologica. Un bicchiere di vino fa miracoli." Abbozzando un sorriso. "Anche se questo non è certo frutto di un'annatadegna di nota." Vagamente sarcastico nell'indicare la bottiglia. |
Ridacchiai e presi le posate, iniziando a mangiare.
Mi sembrò la cosa più buona che fosse mai esistita sulla Terra, mi sembrava di non mangiare da una vita intera e la soddisfazione era impagabile. "Essere qui e poter mangiare è già di per sé degno di nota" commentai, sorridendo ed allungandogli il bicchiere, per chiedere del vino. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Non mi mossi dal posto ma palpai la tensione nello sguardo del ragazzo.
“Su tuo padre non ho nulla.” risposi rapida “Ma mi sembra che fosse stata vagliata la possibilità che fosse coinvolto in una maledizione. Attualmente sono alla ricerca di un certo Nakakata, il suo nome appare in un dossier di mio padre. Si dice viva in un punto imprecisato della foresta verde. Ne sai nulla?” continuai senza abbandonare la mia posizione. |
Rimasi un attimo perplessa.."Film?Cast?Che strana lingua parlate qui?".
Poi mi balenò una idea...non avevo posto dove andare, non sapevo nemmeno cosa fare..sicuramente mi avrebbero ripreso quelli della Santa Caterina ma non potevo vivere in questa spiaggia anche se non sapevo cosa fosse un cast e film "Si" con aria indifferente " ma camminando mi sono persa..non è che mi aiuti?Mi spiace non ho monete per ricompensarti. Mi racconti anche di questa regina del mare?". |
Ludwing accennò un sorriso.
Non sembrava un uomo troppo avezzo all'ilarità, ma piuttosto serio. Però appariva molto gentile, affabile e dai modi decisamente educati. Prese la bottiglia di vino, la stappò e riempì il bicchiere che Gwen gli porgeva. "Non sarà alta cucina, ma di sicuro il cuoco di bordo sa il fatto suo." Disse. "Ma mi parli un pò di cui sioccupa. Intendo dire, del perchè era in mare col suo amico, o fidanzato non so." Rimettendo la bottiglia sulla sedia. "Manco dalla terraferma da un bel pò, avendo passato gli ultimi 2 anni praticamente sempre in mare o comunque in qualche porto oltre le latitudini più esotiche." |
"Ah, ecco..." disse Milo "... quindi lei non ha certezze, non ha prove, nulla di chiaro e netto, ma solo idee, giusto? Ho capito bene?" Guardando Queennie. "Beh, posso però dirle che non conosco di persona questo Nakakata, ma so che era il maestro di mio padre. L'ho visto forse una volta, ma non siamo andati oltre un cordiale saluto. Posso chiederle perchè tiene tanto a dimostrare le sue tesi? Guardi che a quella maledizione, o presunta tale, non crede nessuno. Io per primo."
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"Ehi..." disse tutto contento il ragazzo "... che forza!" Annuendo ad Altea. "Un'attrice vera! L'avevo capito subito! Si, certo, venga, ci penserò io a riportarla dove stanno facendo le riprese."
Così si avviarono verso il luogo delle riprese. "La Regina dei Mari" lui a lei "è stata vista solo dai pescatori e dai marinai. Dicono che è la regina di un regno sul fondale marino e ha grandi poteri." |
Mi sentii un po' in imbarazzo, perchè non sembrava molto incline all'ironia, all'ilarità, ma era pur vero che sembrava una persona gentile ed educata e mi bastava, decisamente.
"Oh, non si preoccupi, è buonissimo ed io ho parecchia fame" annuii. Ridacchiai alle sue parole. "Per carità, sono ancora un po' indietro per il matrimonio. Elv è il marito di mia zia" affermai poi. "Oh, addirittura due anni? Interessante" ammirata, per poi bere un sorso di vino. Decisamente buonissimo anche quello, che contribuì a rianimarmi. "Io sono una biologa marina. Elv mi aveva accompagnata in mare per delle ricerche sui coralli" spiegai poi. "Quanto a lei, qual è il posto più esotico e affascinante dov'è stato?" chiesi curiosa. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Salii in macchina sistemando la borsa da viaggio sul sedile posteriore e sorrisi a quel complimento.
"Lei è troppo gentile, signor rettore, ma la preferisco lì dove sta, come rettore ha già fatto grandi cose per quanto mi riguarda!" guardandolo. "Allora, pronto per questa avventura? Non mi ha detto se per lei è una novità o meno, partire alla ricerca di una civiltà perduta, indendo!". Ero davvero incuriosita da quell'uomo, forse perchè gli ero grata di aver finalmente realizzato il mio sogno. |
"Una biologa marina..." disse Ludwing sorpreso "... affascinante. Si, davvero una professione intrigante. Io? Il porto più esotico? Credo si tratti di una striscia di terra sperduta in mezzo al mare. Fuori da ogni rotta battuta e assente da qualunque carta nautica. Per molti sarebbe una prigione desolata, ma a me affascina da sempre quell'isoletta." Guardando Gwen.
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Roan rise, fece l'occhiolino a Destresya e partirono.
"Si, è la prima volta." Disse guidando. "In verità, quando facevo il dottorato, ho partecipato a qualche scavo, ma perlopiù ho lavorato in biblioteca, fra testi e la catalogazione dei reperti." Sorrise. "Deludente, vero?" |
"Davvero?"d'altronde perchè non credere al ragazzino, nei passati viaggi ne avevo viste di storie strane, eppure quella visione...io non ero persona di mare "Ma è benevola oppure incanta come le sirene, e che poteri possiede?" mentro guardavo attorno.
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Osservai l’attore e, ascoltando le sue parole, mi sentii demoralizzata. Non tanto perché non credesse alla maledizione, di cui sinceramente non mi importava, quanto più perché non poteva essermi di aiuto.
“Sto cercando di portare avanti gli studi di mio padre, continuare il lavoro da lui condotto per anni.” spiegai “Immagino che non potrai essermi di ulteriore aiuto, perciò ti lascio al tuo lavoro e alle tue conquiste.” feci per voltarmi ed uscire ma, prima che le mie mani ruotassero il pomello della porta, mi venne in mente di scrivere il mio numero di telefono su un biglietto. Lo porsi a Milo e, con voce serena, aggiunsi “Se dovesse venirti in mente qualcosa, o scoprissi qualche informazione su Nakakata, ti sarei grata se mi chiamassi.” Con quelle parole, uscii dal camerino. Mi trovavo punto e a capo, senza sapere dove sbattere la testa. |
Ridacchiai silenziosamente al suo stupore genuino.
"Lo è molto, sì" annuii, entusiasta, sbocconcellando il pane. Mi feci poi interessata, quando rispose alla mia domanda. "Wow... Deve essere un posto intrigante. Mi affascina molto, specie come studiosa" dissi, sorridendo "Spero di poterlo visitare, un giorno."https://uploads.tapatalk-cdn.com/202...bc805cf62d.jpg Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"E' una regina guerriera, dai grandi poteri." Disse il ragazzino ad Altea. "Si dice nuoti velocissima e ha un tridente che può mutare forma." Guardandola. "Come mai è interessata alle storie sulla Regina dei Mari?"
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Gli sorrisi, incuriosita.
"Oh interessante..." guardandolo negli occhi "In cosa ha fatto il dottorato, se posso chiedere?". Provai a immaginare qualcosa, ma preferivo sentirlo raccontare. "Ad ogni modo vedrà che è un'esperienza bellissima, ne varrà la pena!" gli sorrisi. Era vero, non vedevo l'ora di partire. |
Milo guardò il biglietto e rise piano.
"Magari è un trucco..." disse a Queennie, per poi farle l'occhiolino "... aspetta..." dandole del tu ora "... facciamo così... aspetta che finisca le riprese e poi andremo a mangiare qualcosa, vuoi? Così mi farai capire un pò di queste tue idee su mio padre, ok?" |
Sorrisi "Avete detto mi assomiglia ed ero curiosa....poi ho sognato una donna dai lunghi capelli e aveva una corona meravigliosa"..."Bene e di questo ...film...che ne pensi' almeno avrei saputo cos'era un film.
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"Non credo sia possibile." Disse Ludwing a Gwen. "Quell'isola è una sorta di riserva naturale e solo gli autorizzati possono sbarcarci." Sempre col suo tono gentile.
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"Accidenti, è un gran peccato..." risposi, dispiaciuta.
"Ma immagino che abbiano avuto i loro motivi per farlo..." sorrisi poi, continuando a mangiare. "Lei non è tipo di molte parole, vero dottore?" guardandolo con sorriso sornione. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
“Sono sicura che tu speri lo sia.” risposi ironica.
La sua offerta, tuttavia, aveva un qualcosa di interessante. Se mi fossi giocata bene le mie carte, avrei potuto instillare in lui il seme del dubbio e farmi portare a casa di suo padre. Era un’idea folle, la mia, ma anche necessaria. “Va bene.” risposi “Attenderò pazientemente.” |
"Antichità Afragolignonesi." Disse Roan a Destresya. "Beh, ora sono parecchio curioso per la nostra spedizione." Sorridendo.
Dopo poco meno di un'ora l'auto imboccò lo svincolo, fino ad arrivare a Baias. Qui, davanti al porto, c'era l'albergo Cicas. "Eccoci arrivati, professoressa." Lui a lei. https://unapasseggeraintransito.file...0126.jpg?w=690 |
"Eh, il film sarà una forza." Disse il ragazzino ad Altea. "Un film di azione, con Milo, il mio attore preferito!" Tutto esaltato.
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Adoravo Baias, la sua atmosfera, il suo contatto col mare ma anche con l'antico e il moderno.
Quando vedemmo il mare arrivare e farsi sempre più vicino mi ritrovai a sorridere. E sorrisi di nuovo quando mi fece notare l'albergo, dicendomi che eravamo arrivati. "Oh sono curiosissima di incontrare il nostro investitore!" guardandolo. Non avevo ancora fatto caso a come fosse vestito. Era adatto all'occasione o meno? Diceva molto di una persona! "Vogliamo andare?" gli dissi, impaziente. |
"Milo"dissi in tono lieve, ovviamente dovevo fingere interesse. Ma non mi diceva di più ma nel pronunciare quel nome il ragazzino era euforico "Eh si..è un bravo attore, ma io ancora non l' ho visto...sai vengo da lontano". Non sapevo se mi stessi cacciando in un guaio o forse la mia era solo una...comparsata.
D' altronde io ero fuori luogo in questa Isola...sembrava come....fossi in un altro mondo o tempo. |
Ludwing sorrise a Gwen.
"Non ci avevo badato, ma perchè ormai non sono più abituato a parlare piacevolmente con una ragazza." Disse. "2 anni trascorsi perlopiù in mare, completamente dedito al proprio lavoro rendono la conversazione un pò pesante." Quasi con un tono di rammarico. |
Sorrisi in effetti un po' intenerita per ciò che disse.
A ben pensarci, non doveva essere facile, poverino. "Non deve crucciarsi, è comprensibile. Anzi, mi perdoni, tendo spesso ad avere un carattere piuttosto "effervescente" e magari può infastidire chi non vi è abituato..." con un sorriso, guardandolo e accomodandomi i capelli, che dopo tutto quel tempo in mare avevano visto giorni migliori. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Bene." Disse Milo a Queennie.
Così lei lasciò il camerino del divo e lui tornò poi sul set per riprendere le riprese. Trascorse un paio d'ore, durante le quali Queennie passeggiò per quella spiaggetta e notando che sempre più gente arrivava con la speranza di vedere il divo. In quello stesso istante, dalla parte opposta della spiaggia, arrivarono il ragazzino insieme ad Altea. Naturalmente la donna attirava subito l'attenzione per il suo abito d'altri tempi ed in parte ancora zuppo. Alcuni allora le si avvicinarono, scambiandola per un'attrice del cast. |
"Certo." Disse Roan a Destresya.
I 2 scesero e raggiunsero l'albergo, nel quale era stata prenotata una stanza a loro nome. Saliti in camera scoprirono che era ampia e con 2 stanze da letto separate. "Non male." Roan guardandosi intorno. "Ah, che sciocco... non ho preso le sigarette... vado a comprarle. a dopo, dottoressa." Ed uscì. |
"Invece i suoi modi solari sono l'ideale per rompere la monotonia del mare." Disse lui sorridendo a Gwen.
Un attimo dopo delle urla arrivarono dal ponte e nell'udirle Ludwing scattò verso la porta. La bevanda, lo stufato ed il vino avevano rivitalizzato Gwen ed ora sentiva che poteva alzarsi dal letto. |
Due orette di attesa non erano nulla, secondo quanto diceva mio padre. Era infatti convinto che, nonostante il tempo che vedevamo scivolarci dalle mani, un buon lavoro doveva essere svolto con pazienza e senza troppa fretta.
Andai quindi in spiaggia, chiusi il mio giacchino di pelle nera, e passeggiai. Il sole in lontananza baciava il mare, illuminava quelle piccole onde lontane facendole brillare di ardenti luci. Mi accorsi successivamente della piccola folla formatasi attorno ad una donna, il vestito fin troppo appariscente, e un ragazzino. Decisi quindi di avvicinarmi, occhiali da sole scuri sul viso, e passo sicuro. "Cosa succede qui?" domandai a voce sufficientemente alta affinché venissi sentita. |
Attorno a me vi erano strani macchinari, tanta gente...era quello un film? Gli attori si esibivano a Palazzo ma con canti e copioni recitati a memoria.
Mi colpiva di più come la gente mi guardasse, ero riuscita ad acconciarmi velocemente i capelli ma l' abito prezioso era bagnato, sentivo il corpetto quasi slacciarsi e aprire di pìù la scollatura. Non sopporto essere guardata, che impudenti..pure io potrei dire come sono conciati, ed è pure maleducazione fissare le persone. Feci buon viso a cattivo gioco e dissi "Salve a voi". Quando udii una voce chiedere cosa stesse accadendo...e..a saperlo. https://encrypted-tbn0.gstatic.com/i...hhta8&usqp=CAU |
"Ne sono lieta" dissi, con un ampio sorriso.
Poi, improvvisamente, udimmo delle urla. Ludwig subito si alzò ed io sentii di poter fare lo stesso, dopo le cure ed il cibo, infatti mi alzai e provai a capire cosa stesse accadendo a bordo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
C'era addirittura una stanza a nostro nome ma fatta di due camere separate.
Quando Roan mi lasciò sola per andare a prendere le sigarette mi lasciò interdetta, perchè non avevo immaginato che fumasse. Mi dedicai a rispondere alle mail in sua assenza. |
Altea aveva attirato l'attenzione di tutti col suo abito, anche di Queennie.
Ma poi si udì il suono di una sirena. Era il segnale che le riprese erano finite. Molti dei fans attendevano di poter vedere gli attori, ma gli addetti alla sicurezza li tenevano indietro. "Vogliamo vederlo..." disse uno dei fan "... vogliamo vedere il figlio di Guisgard!" Un attimo dopo arrivò Louis, il capo della sicurezza. |
Quanta folla vi era, come a un ballo a corte.
Ma quando udii una persona chiedere del figlio di Guisgard rimasi un pezzo di ghiaccio....il figlio di Guisgard. Vidi un uomo sedare la folla e avvicinandomi dissi "Io conosco Sir Guisgard, ma in che senso il figlio di Guisgard" poi mi accorsi della gaffe, dovevo rimanere lì finchè non tornassero a prendermi, forse era un errore "Io....sono una attrice...appena arrivata...mi hanno chiamato da molto lontano milord" sorridendo. |
Nessuno rispose e, dopo che scoccai un'occhiata dubbiosa alla 'dama', suonò una sirena.
In un primo momento, pensai che stesse arrivando la polizia e che quel furbo di Milo mi avesse fregata, invece poi compresi che si trattava unicamente dell'avviso di fine riprese. "In televisione potrete vederlo quanto desiderate!" scherzai forse un po' troppo malignamente "Ok, questa era cattiva. Scusate." aggiunsi sincera. Qualche attimo dopo giunse Louis. "Non è colpa mia, non ho idea di chi siano queste persone." mi giustificai anticipatamente sollevando le braccia ad altezza del petto. "Non penso potesse essere definito un Ser, sai?" domandai alla giovane 'dama' "Era semplicemente un bravo attore." |
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