Camelot, la patria della cavalleria

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Clio 17-03-2017 02.21.38

Il suo sguardo, quelle parole.
Poi il suo volermi far alzare, per guardarmi.
Mi illuminai, e non me lo feci ripetere due volte.
Scesi così dal letto, e volteggiai per la stanza, con il suo sguardo come unica cosa indosso.
Ma poi qualcosa mi ricordò che no, non era l'unica cosa.
Adagiato tra i miei seni se ne stava il medaglione di Solaria.
Mi bloccai di scatto.
"Che vuole adesso!" esclamai, infastidita.
Ero una regina terribile, che preferivo crogiolarmi nella passione piuttosto che salvare il mondo.
Sospirai.
"Sento solo cos'è.." tranquillizzai Icarius.
Allora lasciai che l'energia del medaglione fluisse in me.

Guisgard 17-03-2017 02.24.03

Nyoko si avvicinò a Pavel e si strinse a lui, poggiandosi sul suo petto muscoloso.
Lui allora le cinse la schiena con un braccio e restarono così sotto le coperte, l'una contro l'altro.
E pian piano la mano di lui cominciò ad accarezzarle la schiena.
Carezze dolci e lunghe.

Lady Gaynor 17-03-2017 02.28.14

Quelle parole... quelle parole e quelle dita sul mio seno... quelle parole e quegli occhi azzurri che d'un tratto mi sembrarono così familiari...
La paura lasciò improvvisamente il posto alla speranza, così allungai una mano per tirare via la maschera da quel volto.

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Nyoko 17-03-2017 02.29.25

Sentivo la sua presenza, il suo corpo, il suo calore, il suo respiro, tutto concentrato in quell'attimo così meraviglioso. Sentivo le sue braccia intorno a me e le sue mani sulla mia schiena che presero ad accarezzarmi. Era così bello, magico, incredibile. Non volevo dire nulla, il silenzio era una dolce musica che ci accompagna. Potevo solo inebriarmi del suo profumo e sentire il suo calore nelle ossa ed il mio cuore battere forte al punto di sentirsi.

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Guisgard 17-03-2017 02.32.31

Elv sorrise e prese la bottiglia di vino, riempiendo poi di nuovo i loro bicchieri.
“Brindiamo a noi...” disse lui “... al nostro futuro... che sia bello come te...”
Ad un tratto da fuori cominciarono a sentirsi strani versi.
“Ma che succede?” Elv. “Aspetta...” e corse alla finestra.
Allora vide due cani randagi che si aggredivano nel cortile del castello.
Abbaiavano e schiumavano per la rabbia.
“Come diavolo sono entrati quei due cani?” Stupito Elv.

Lady Gwen 17-03-2017 02.36.30

Sorrisi al suo bellissimo brindisi, sorseggiando il vino.
Ad un certo punto sentimmo strani versi provenire da fuori.
"Cani?" ripetei stupita.
Lo raggiunsi allora alla finestra e vidi due cani che si aggredivano l'un l'altro con ferocia.
"Stanno succedendo cose strane, stasera..." mormorai, guardandolo poi.

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Guisgard 17-03-2017 02.38.36

Clio si allontanò, sempre seguita dallo sguardo rapito ed eccitato di Icarius, per controllare il suo medaglione.
Entrò in simbiosi con quello e subito captò qualcosa.
Era una figura, vicina, vicinissima.
Che fissava entrambi.
Sia lei, che Icarius.

Guisgard 17-03-2017 02.45.51

Quella mano tra i seni di Gaynor.
Quelle dita che si muovevano e toccavano tutto, ovunque.
Fu un attimo e lei fu vinta da una strana sensazione.
E con un gesto improvviso sorprese persino quello spettro dagli occhi azzurri.
Gli tolse la maschera nel limitato istante di un sospiro, scoprendo il suo volto.
Un volto che il chiaroscuro di quel posto svelò subito.
Quegli occhi azzurri erano quelli di Guisgard.
https://mygeekblasphemy.files.wordpr...oto1.jpg?w=640

Clio 17-03-2017 02.49.22

Riaprii gli occhi di colpo.
Una figura vicina, vicinissima che ci guardava.
Ci guardava.
Guardava me, guardava Icarius.
Allora trasalii.
L'idea che qualcuno lo guardasse accendeva in me una rabbia sconosciuta, forte e nuova.
Tornai immediatamente sul letto, accanto a lui.
Senza dire una parole, gli feci segno di andare sotto le coperte, e sempre senza dire niente lo seguii.
Tirai il lenzuolo sopra le nostre teste.
Un piccolissimo angolo di mondo solo per noi.
"È come se quella donna ci guardasse.." sussurrai, stringendomi a lui "E io non voglio che nessuna donna ti guardi..." con lo sguardo intenso e vagamente spaventato nel suo.

Guisgard 17-03-2017 02.49.25

Quelle carezze lungo la sua schiena continuarono.
Lente, dolci, mentre Nyoko era stretta contro il petto di Pavel.
L'altro mano del giovane allora raggiunse un braccio di lei e prese a sfiorare la pelle nuda, sempre con carezze tenere, prolungate.
“Dimmi...” disse “... senti ancora freddo?”


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