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Guardai la donna o persona che continuava a perseguitarmi ma, ovviamente,
l' educazione datami mi portò a rispondere "Certo...Sir Guigard...Duca dei Taddei..non era un attore...ho soddisfatto la vostra curiosità?" e rimasi in silenzio, una nobildonna non parlava mai dei non presenti e io dovevo risolvere la mia situazione. |
Gwen seguì Ludwing e così dalla cabina si ritrovò su una scaletta di ferro che dava sul ponte.
Qui però vide qualcuno. Era una ragazza. Ma sembrava avere qualcosa di particolare. Era pallida, anzi più che pallida, quasi bianca, con lunghissimi capelli dello stesso colore, sottili e lisci. I suoi occhi erano strani, così come i lineamenti e la postura. Era alta poco più di un metro e tutto in lei sembra trasmettere un che di curioso. https://encrypted-tbn0.gstatic.com/i...nMbPA&usqp=CAU |
"Aspetta aspetta!" dissi osservandola, i suoi bizzarri abiti divennero improvvisamente secondari in relazione a quelle parole "Torna indietro, sorella. Hai parlato di Taddei?" domandai incredula per poi sollevare gli occhiali da sole "Sai qualcosa della Maledizione?" chiesi osservandola attentamente.
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Seguii Ludwig, recuperando le facoltà motorie e arrivammo a scorgere una ragazza, o almeno, lo sembrava.
La pelle era così pallida da sembrare bianca e non caucasica, proprio bianca, come il colore in sé. I lineamenti erano strani, come orientali, ma più particolari, come gli occhi e la statura. All'improvviso, notai che le volto somigliava moto a quello che avevo intravisto nel mio delirio, quando mi avevano portata a bordo ed era una sensazione molto strana, come di déjà-vu. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Sorella? No..era solo il modo di parlare del posto.
"La Gioia, intendete? Non si osa nemmeno pronunciarla, per ora il nostro neo Duca Guisgard non è stato colpito, pure lui pensa sia superstizione..almeno lo penso ma molti suoi antenati si dice ne sono rimasti vittime...la brughiera di Capomazda...forse là si cela il segreto...a solo pensarci mi vengono i brividi" ma pensai ancora a quel "figlio" riguardo Guisgard..non era quel buontempone si fosse finto un altro per sfuggire pure lui. |
Non ci stavo capendo nulla. Riuscii unicamente capire che stesse parlando di una certa 'Gioia' ma, a mio modesto parere, era un nome fin troppo assurdo da assegnare ad una maledizione.
Il resto di quel delirante discorso, mi sfuggì totalmente. Rimasi però sbigottita, nonché perplessa, sentendo che la donna, avvenente e dotata di una buona proprietà di linguaggio, parlasse di Guisgard come se fosse ancora vivo. "Non sapevo fosse stato nominato Duca." esposi dubbiosa "Pensavo fosse solo un attore... gli hanno assegnato il titolo dopo la sua morte, che tu sappia?" domandai perplessa. Prima le domande semplici, dopo le avrei chiesto più informazioni su questa 'Gioia dei Taddei'. |
"Morte?" risposi stranita "Non comprendo le vostre parole, forse perchè sono forestiera del luogo...Sir Guisgard è morto...ma io l' ho visto giorni fa poi più nulla..se mi dite cosi mi strugge il cuore" ma poi pensai che Guisgard non poteva avere un figlio e forse stava mettendo su una messa in scena...già da perfetto attore.."Scusate milady, ora devo cercare il mio posto nel film, mi hanno chiamato per questo" era meglio non esporsi e mi voltai verso l' uomo che sedava le persone "Scusate...forse vi è un ruolo per me?Mi hanno chiamato per questo" sorridendo...ora volevo comprendere io.
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"Guisgard è morto, sì. Penso sia passato qualche anno." i miei occhi si spalancarono di stupore. Come era possibile che quella donna avesse visto Guisgard qualche giorno prima?!
"Cara, scusa se te lo chiedo ma per caso hai bevuto?" domandai osservandola attentamente. Parlava in modo strano, come se fossimo in un film storico. Non ricevetti risposta e la donna, dirigendosi verso Louis, si congedò. "Io devo cercare il mio posto nel mondo, invece." dissi tra me e me per poi ricordarmi del mio appuntamento con Milo. Andai quindi dal camerino dell'attore e, per la seconda volta in quella lunga giornata, bussai alla porta. |
Gwen guardava quella curiosa ragazza.
Era una creatura bizzarra, dallo sguardo indefinito e tutto fisso verso Gwen. Un attimo dopo però apparve un marinaio che tirò un calcio alla ragazza, facendola cadere sulla scala di ferro. Gli altri marinai risero. La poveretta cercò di alzarsi, ma le sue movenze erano goffe, impacciate come soffrisse di qualche malformazione. Arrivò allora un altro calcio da quel marinaio, che sbattè la pallidissima creatura contro il parapetto in ferro. Altre risate di quegli uomini riempirono l'aria. Arrivò allora un omaccione grasso e sudato che sbito sputò del tabacco in mare. "Al diavolo..." disse guardando la povera ragazza bianca "... dipendesse da me ti darei in pasto agli squali, lurido sherzo della natura..." |
La ragazza ricambiava il mio sguardo incuriosito.
Un attimo dopo, però, dei marinai balordi cominciarono a prenderla a calci, con un altro bastardo che la insultò. "Ma siete impazziti?!" sbottai, andando verso la ragazza per aiutarla "E lei mi aiuti, a meno che stare in mare tutto questo tempo non l'abbia resa privo di emozioni ed empatia, dopotutto è il medico di bordo, no?" fissando Ludwig determinata e decisa, irremovibile. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Louis guardò Altea.
"Si, venga..." disse, scambiandola davvero per un'attrice visto il suo abito. La condusse così oltre le transenne, fino ai capanni, dal regista. "Dottore..." Louis al regista "... è giunta un'altra attrice." Il regista guardò Altea incuriosito. "Non aspettavo nessun'attrice..." mormorò "... forse... forse la manda direttamente la produzione? Avranno cambiato programma immagino... il suo nome, per favore?" Nel frattempo Queennie era andata verso il camerino di Milo, bussando. "E' aperto..." la voce di lui dall'interno. |
Entrai nel camerino, sollevai gli occhiali da sole e mi tolsi la giacca di pelle per poi posarla su una sedia.
“Allora... andata bene?” domandai in un disperato tentativo di tappare quell’imbarazzante silenzio. |
Rimasi in silenzio, come era difficile comprendere tutto quello strano modo di parlare e soprattutto non capivo certi termini ma dovevo adattarmi.."Si, mi manda la produzione. A dire il vero mio zio lavora lì e mi ha fatto trovare un posto qui..sono brava in film storici" sorridendo.."Il mio nome? Altea de Bastian" preferii togliere ogni regale nome che accompagnava il resto.."E vorrei.." pensai al ragazzino "Essere la protagonista con Milo..il figlio di Guisgard vero?".
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Gwen davanti a quella scena perse la calma e attaccò gli uomini della nave, non dando neanche il tempo a Ludwing di intervenire.
Questi infatti aveva osservato la scena con una rabbia crescente, stringendo i pugni e masticando amaramente. "Capitano..." disse avvicinandosi al comandante della nave "... lei è stato pagato per accogliere a bordo 2 passeggeri, oltre al carico che avevo con me. Pagato profumatamente aggiungerei. Questa ragazza quindi ha il diritto di essere trattata come una passeggera." "andate al diavolo!" Esclamò il capitano, per poi sputare altro tabacco in mare. "Che io sia maledetto quando ho accettato di far salire a bordo il vostro dannato carico e questo mostro!" Indicando la povera ragazza dalla pelle bianchissima. "E' uno scherzo della natura ed attirerà sventure sulla nave!" "Dovevate pensarci prima di accettare il mio denaro, capitano." Replicò Ludwing. |
Milo guardò Queennie e rise piano.
"Fa sempre bene, bellezza." Disse facendole l'occhiolino. "Sono il divo del momento, non lo sai? Sono il degno erede di mio padre. Eroe da Romanzo, idolo di grandi e piccini." Tutto sicuro di se, mentre finiva di vestirsi. |
Mi avvicinai alla ragazza, stringendola per confortarla, dopo il trattamento che aveva ricevuto.
Ludwig, sollecitato da me, si fece sentire, anche se il capitano era comunque un bastardo e una pessima persona. "Ma dove siamo, in un romanzo di pirati? Ridicoli" commentai, quando disse che avrebbe portato sventure a bordo. Davvero non mi interessava cosa pensassero, mi riguardava ben poco, se quella ragazza rischiava di andarci di mezzo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Ad un tratto Destresya sentì qualcuno dietro la porta.
La serratura scattò e la porta si aprì. Entrò allora un uomo, dall'aspetto alquanto misterioso. Indossava infatti un lungo impermeabile, con il bavero alzato fino a coprirgli fran parte del viso. Un cappello di feltro ed un paio di occhiali scuri celavano il resto della sua testa. "Buongiorno, professoressa." Disse con tono freddo, cupo. https://josmarlopes.files.wordpress....pg?w=495&h=371 |
Il regista guardò Altea ben bene.
Non aveva avuto nessuna chiamata da parte dei manager o dei produttori, ma notò che era una bella donna, alta e slanciata, dailunghi capelli biondie gli occhi chiari. "Beh, vedo che lei mira in alto..." disse "... Milo è la star del film e per essere protagonista al suo fianco bisogna vantare grande talento... lei ha molta esperienza in fatto di recitazine?" |
L' eroe del momento..probabilmente in questo posto era un eroe.
A questo punto dovevo usare la civetteria...un pò come fingevo alle feste di Dominus e non sopportavo i commensali "Oh si...ho fatto film storici di avventura, in posti strani e misteriosi, e ho un carattere forte ed altero...ho un talento naturale...sapete a volte per essere bravi attrici ed attori non occorre studio, è un talento innato" sorridendo e con l' aria sicura con cui, ovviamente, ero cresciuta. https://i.pinimg.com/originals/76/9b...4694bf6aa9.gif |
Gwen si avvicinò alla ragazza, ma quella indietreggiò quasi spaventata, guardando con 2 occhi intimiditi la rossa biologa.
Indietreggiò di qualche passo, con le sue movenze incerte, arrivando al parapetto ed affrappandosi ad esso. Intanto Ludwing continuava a discutere con il capitano, che di contro inveiva e minacciava. Poi si allontanò borbottando e sputando altro tabacco in mare. |
"Bene." Disse il regista soddisfatto ad Altea. "Allora domattina, diciamo verso le 07.00, torni qui per le riprese. Se supererà il provino entrerà a far parte del nostro cast. Domande o dubbi?"
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La ragazza si allontanò impaurita, ma era comprensibile.
Cercai comunque di rassicurarla. "Non avere paura, puoi fidarti" dissi, con tono calmo e gentile, allungando lentamente una mano verso di lei, sperando si calmasse e si fidasse di me. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Mi fermai a osservare lo strano tizio appena entrato nella stanza.
La faccia coperta, l'aria misteriosa. Non riuscii a trattenere un sorrisino. "Pico della Mirandola presumo!" Porgendogli la mano. |
La ragazza guardò Gwen negli occhi.
Quello sguardo era strano, curioso, inquietante. Non c'era molto differenza da pupilla ed iride, inoltre i suoi lineamenti non sembravano ben definiti, quindi il tutto conferiva al suo volto piatto un che di inespressivo. "Vedrai non ti daranno più fastidio." Disse Ludwing arrivando e fissando la ragazza dalla pelle bianchissima. |
"Si, sono io." Disse lui a Destresya col suo tono freddo, indifferente, quasi apatico.
Fece un passo per raggiungere il centro della stanza e posare su una scrivania la sua borsa. La professoressa così potè vederlo più da vicino, notando che sotto il bavero e dietro gli occhiali scuri quell'uomo aveva delle bende, dalle quali spuntava fuori solo il naso, che sembrava essere di un colore stranissimo, simile ad un bianco ghiaccio. |
"Si...avrei bisogno del copione...devo studiare la parte" e poi ebbi un fremito "Non ho nemmeno un posto dove risiedere, sono arrivata qui talmente in fretta, dove posso dimorare?" in tono pacato.
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Aveva uno sguardo molto strano, però comunque animato dalla curiosità.
Non aveva un volto particolarmente espressivo, ma era certamente un'eccezione della natura. Non avevo nemmeno idea di dove fosse originaria. Poi, tornò Ludwig e sorrisi annuendo. "Ha ragione, puoi stare tranquilla" mi aggiunsi anch'io. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"C'è un albergo qui vicino." Disse il regista. "La farò accompagnare lì e prenoterà una camera. In cado di provino andato a buon fine, il costo della stanza sarà a carico della produzione." Chiamò allora un uomo.
Era robusto, dal volto bonario e i modi pacati. "Louis, accompagna la signora de Bastian all'albergo Venere." Il regista a Louis. "Alloggerà lì." E poi consegnò un copione ad Altea. |
La strana ragazza guardò Ludwing e si allontanò, col suo passo claudicante.
Sembrava aver difficoltà anche a muoversi quella curiosa creatura. "Mi spiace per l'indegno spettacolo a cui ha assistito." Disse con tono cupo Ludwing a Gwen. "Sarà meglio che torni in cabina, dove potrà riposare. Mi scusi, io devo sistemare alcune cose." Sorrise in modo freddo e poi raggiunse la prua, dove erano ammassate diverse casse. Ludwing prese dei secchi con del ghiaccio e li riversò sul legno di quelle casse. |
Sembrava quasi un alieno o uno strano essere venuto da chissà dove.
Ma mi incuriosiva moltissimo. "Il Rettore tornerà a breve, è uscito solo un attimo, nel frattempo ci tengo a ringraziarla personalmente per aver finanziato questa impresa, è il lavoro di tutta la mia vita!" Ammisi. Era vero, dopotutto. |
Presi il copione in mano e guardai il regista e gli dissi "Non si scomodi per me, attualmente non ho soldi per pagare una camera, dormirò qui fuori, mi basta una coperta. Ho già dormito in posti non comodi, non si preoccupi" irremovibile, era vero durante il lungo viaggio pure in prigione avevo dormito...e quel luogo con quelle donne infime...se solo ci penso. Annuii al regista in modo non si preoccupasse più di tanto
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Non sembrava fidarsi molto nemmeno di Ludwig ed aveva qualche difficoltà a muoversi, a camminare.
Come se non vi fosse abituata, ma non capivo perchè. Il dottore poi mi disse di andare in cabina a riposare, mentre lo vedevo buttare dell'acqua e ghiaccio su delle casse. C'era qualcosa che non mi quadrava in tutto questo, visto il sorriso freddo che mi aveva indirizzato. Comunque fosse, decisi che era meglio rientrare, così tornai dentro come mi disse di fare, dopotutto era l'ordine del medico. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Bene." Disse lui spiccio a Destresya, come chi non ha interesse a fare conversazione. "Io mi sistemerò lì." Indicando uno studio laterale. "Il divano mi andrà benissimo." Entrò e si chiuse dentro.
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"Non tema." Disse il regista ad Altea insistendo. "Se è brava come dice il suo alloggio sarà offerto dalla produzione." E fece cenno a Louis di accompagnarla.
"Quando vuole, signora." Luois ad Altea. |
"Vi ringrazio" in un flebile borbottio...e se non fosse andata bene?
"Andiamo, sono molto stanca a dire il vero" guardando il copione per leggere il titolo. |
Gwen tornò in camera, mentre la nave proseguiva il suo viaggio lungo il pomeriggio morente.
al tramonto il cielo si infiammò fra lontani banchi nuvolosi, che andando alla deriva verso l'orizzonte sembrava svelare la sagoma di misteriose città che sorgevano dal prossimo crepuscolo. Poi qualcuno bussò. |
Sollevai gli occhi al cielo, per poi attendere che Milo finisse di prepararsi.
“Certo, attento però a non soffocarti con il tuo stesso ego.” commentai per poi controllare il mio telefono. |
Tornata in camera, rimasi un po' seduta sul mio letto, osservando il cielo infuocarsi al tramonto in uno spettacolo che toglieva il fiato.
Dopo un po', sentii bussare alla porta metallica, così mi alzai riscuotendomi dalle mie riflessioni ed andai ad aprire. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Louise condusse Altea in uno spiazzo, dove c'era un'auto di grossa cilindrata.
Con questa raggiunsero il porto di Baias, dove sorgevano gli scavi della città greco-romana. Qui, non lontano dai resti del Tempio di Venere c'era un albergo. Entrarono e lui prese una camera per la de Bastian. Era ampia, ben arredata e con un terrazzino che dava sul vicino porto. https://media-cdn.tripadvisor.com/me...colori-del.jpg |
Milo rise.
"Ammettilo, mi trovi irresistibile." Disse lui divertito a Queennie, per poi farle l'occhiolino. "Beh, sono pronto." Indossando un giubbotto di pelle. "Andiamo?" Ed uscirono. Raggiunsero uno spiazzo, dove c'era un'auto sportiva. Salirono a bordo e partirono. "Fame?" Chiese lui guidando. "Cosa ti va di mangiare?" |
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