Camelot, la patria della cavalleria

Camelot, la patria della cavalleria (http://www.camelot-irc.org/forum/index.php)
-   Il palazzo delle arti (http://www.camelot-irc.org/forum/forumdisplay.php?f=17)
-   -   Enigmi a Camelot (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=692)

Lady Gaynor 18-04-2016 18.00.27

Sogno...

Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk

Altea 18-04-2016 18.05.49

Mmmhh..potrei farvi aspettare per fare un pò di suspence .. ma dite "sogno"...vediamo.

E' materia di studio..si, in psicoanalisi, storia, filosofia, ecc
Per qualcuno accade a mezza estate...il mio libro preferito.."Sogno di una notte di mezza estate" ;)
Può essere legato ai numeri....la cabala, la smorfia
E per i sumeri era proprio fonte di profezie (rituale della incubazione)

Brava lady Gaynor...:smile_clap:

Lady Gaynor 18-04-2016 18.20.14

Grazie lady Altea, Sogno di una notte di mezza estate è una delle opere di Shakespeare che preferisco, ecco perché ho indovinato subito 😊

Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk

Altea 18-04-2016 18.22.13

Citazione:

Originalmente inviato da Lady Gaynor (Messaggio 86541)
Grazie lady Altea, Sogno di una notte di mezza estate è una delle opere di Shakespeare che preferisco, ecco perché ho indovinato subito ��

Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk

Allora ne sono lieta perchè ho preso spunto proprio da Shakespeare e quella opera :smile:

Guisgard 19-04-2016 19.34.04

La misteriosa setta dei cosiddetti “Uomini senza Dio” non è un parto della tradizione o della letteratura Afragolignonese.
Da secoli nel “Celeste Impero” essa costituisce un vero e proprio flagello, lasciando dietro di sé migliaia di vittime, soprattutto preti e suore.
A differenza di altre congreghe o società segrete, la Setta degli Uaar non agiva per motivi politici, né economici.
La stessa rapina o confisca dei beni delle vittime, perlopiù monasteri e chiese, era in realtà più una sorta di riscatto sociale agli occhi degli adepti di tale setta, volta a punire quelli che erano ritenuti gli “ingiusti guadagni di uomini senza giustizia”.
Infatti i membri di questa confraternita appartenevano tutti a rispettabilissimi ceti medio alti della società, quasi sempre della borghesia.
Le origini della setta si perdono nella notte dei tempi, mischiando le pochissime ed incerte nozioni storiche con il folclore e la leggenda.
Lord Taddeone, Arciduca di Capomazda che li combattè per anni, cercò con l'aiuto dei teologi, dei filosofi e degli storici della sua corte di ricostruire la storia di questa congrega, arrivando a delineare una cronologia, secondo la quale i membri dell'Uaar sarebbero i discendenti di un remoto popolo scomparso millenni fa che aveva maturato una visione totalmente atea della vita, ritenendo che tutti i mali sociali del mondo, disuguaglianze sociali, ingiustizie giuridiche, privilegi e negazione della libertà fondamentale di ogni individuo, fossero da attribuire alle regole ed alla morale imposte da ogni forma di religione.
I gerarchi dell'Uaar, così, hanno maturato nel corso dei secoli una consapevolezza volta a rivendicare la totale ed assoluta libertà di ogni essere umano, anche e soprattutto a discapito delle imposizioni religiose, viste non come Leggi Divine e Naturali, ma frutto della tirannia di un potere costituito che in età moderna e contemporanea ha di fatto sostituito i grandi ed oppressivi imperi e regni territoriali che sin dall'antichità avevano imposto privilegi e sottomissioni.
Si sa per certo che la Setta degli Uaar è costituita da forti gerarchie, rette da Maestri Onorari, quasi sempre uomini o donne appartenenti alle alte sfere intellettuali, che utilizzano le loro ricchezze ed il loro ingegno per annientare ogni forma di religiosità del pianeta.
Secondo ser Belven di Vetere, cavaliere che fu incaricato dal duca Taddeone di debellare la piaga dell'Uaar, soprattutto per strappare fanciulli e fanciulle dalla sua innaturale propaganda, benchè la setta si proclami nemica di ogni Credo Religioso esistente, il suo vero ed unico nemico è la Chiesa Cattolica, vista come assoluto baluardo della religiosità di questo mondo.
Ser Belven raccolse un gran numero di nozioni, arrivando a svelare molti dei segreti di questa setta grazie ad una scoperta fondamentale.
Un antico e dimenticato libro nel quale furono raccolti tutti i dogmi dell'Uaar.
Il remoto testo presentava una serratura in titanio, senza sbloccare la quale era impossibile aprire il libro e leggerne il contenuto.
La serratura recava un codice costituito da lettere che poteva sbloccarsi solo risolvendo l'arcano inciso sulla copertina del libro.
Arcano che così recitava:

“Ha un manico.
Si cuoce in forno.
Si trova in Africa.
Si usa perlopiù di notte.
Può avere la forma di un nodo.”

Belven risolse l'arcano e poté così consultare il libro in cui erano custoditi i terribili principi dell'Uaar.

(Brano tratto da Il Vangelo secondo i numeri reali)

E voi dame e cavalieri di Camelot sapete risolvere l'enigma di oggi?
http://best5.it/b5/wp-content/upload...00-800x400.jpg

Lady Gaynor 19-04-2016 19.40.14

Sono sicura che ser Belven riuscirà a debellare la piaga dell'Uaar...
Provo con "corno"...
Il corno che si suona ha un manico.
Un corno di terracotta si cuoce in forno.
Il Corno d'Africa è una penisola formata da Somalia Etiopia e non ricordo più (vergogna).
Alcuni corni, sempre di quelli che si suonano, vengono raffigurati con un nodo.
Se un corno poi si usa di notte sinceramente non lo so [emoji2]


Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk

Guisgard 19-04-2016 23.50.02

“Corno”, milady?
Devo dire che avete ben soddisfatto quasi tutti gli indizi con la vostra risposta.
Non tutti, però.
Dunque, ahimè, non è questa la soluzione all'arcano :sad_wall:

Altea 19-04-2016 23.54.30

Io azzarderei..."clessidra" :confused:

Lady Gwen 19-04-2016 23.57.39

Tento con "vaso"

Guisgard 20-04-2016 00.36.09

Purtroppo, care dame, né “Clessidra” e né “Vaso è la risposta giusta!
Ma tentate, mi raccomando :smile_lol:


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 18.08.01.

Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli
Creative Commons License