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“Ehi, piccola...” disse Zoren stringendo Gwen “... cosa sono queste sciocche paure? Perchè mai dovrei lasciarti?” Prese il suo viso nella mano, facendole alzare lo sguardo su di lui. “Noi resteremo insieme per sempre... per sempre...” baciandola dolcemente.
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“Si...” disse il vescovo a Dacey “... questa leggenda la conoscono tutti a Capomazda... ma noi dobbiamo andare oltre le superstizioni ed il folclore... c'è qualcosa che da secoli perseguita i Taddei e nessuno riesce a capire cosa sia... ma di qualunque cosa si tratti noi dobbiamo scoprirlo... per questo siamo venuti qui da sir Ehiss... in pratica vogliamo che ci aiuti a scoprire la verità...”
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Lasciai che mi stringesse, che sollevasse il mio viso e mi baciasse.
"...È che sono successe così tante cose in questi giorni..." con tono quasi esausto "Volevo sentirtelo dire..." baciandolo. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Oh, affatto, madama.” Disse la donna ad Altea. “Monte del Dragone è un paese solare ad accogliente e sorto su un bellissimo mare.” Guardò poi il castello. “Il barone è vecchio e stanco ed ormai non ama più farsi vedere. Così preferisce vivere rinchiuso nel suo castello.”
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Clio seguì la musica dell'ocarina e raggiunse il ponticello.
Scese sotto e trovò Icarius seduto sul margine del canale, mentre suonava la sua ocarina. Il Sole era ormai sorto. |
“Questa è la nostra forza...” disse Zoren staccando appena le sue labbra da quelle di Gwen “... che nonostante tutto ciò che accade, noi restiamo sempre uniti... insieme...” le sorrise, come se il mondo non potesse mai smettere di girare “... ora sorridimi e andiamo a visitare quel castello...”
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Accarezzai dolcemente il suo viso mentre parlava e mi sorrideva, ed era bellissimo e rassicurante.
Sorrisi quando me lo chiese, facendo toccare i nostri nasi e le nostre fronti. Speravo andasse tutto bene. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
I due innamorati, mano nella mano, imboccarono una stradina che conduceva verso la parte periferica della città, dove colline e monti mutavano la morfologia di Nolhia.
Proprio cioè dove sorgeva il castello. E proprio in questo punto Gwen e Zorden videro un monastero Francescano. “Vieni, chiediamo come giungere al castello...” disse lui. Avvicinatisi al portone del Sacro Edificio, trovarono un frate. “Perdonate...” Zoren al religioso “... potete indicarci la strada per raggiungere il castello?” “Il castello?” Ripetè il frate. “E' disabitato ormai. Inoltre è fatiscente e pericolante.” |
Mano nella mano ci incamminammo verso lla periferia della città.
Ci imbattemmo poi in un monastero e Zoren chiese informazioni ad un monaco. E le sue parole non mi sorpresero. "In realtà siamo degli studiosi e vorremmo visitare il castello per scopi lavorativi, potreste indicarci la strada?'' chiesi io, con un sorriso ammiccante, cercando di sembrare convincente. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Non mi sembrate studiosi, in verità...” disse il frate fissando Gwen e Zoren “... ma come si dice?” Ridendo. “L'abito non fa il monaco.” Divertito. “Il castello però non è un bel posto... è pericolante e desolato... comunque per raggiungerlo bisogna risalire per quel sentiero...” indicò il religioso...”
“Il castello ha un nome?” Chiese Zoren. “Si...” annuì il frate “... Castello della Cicala...” Il mago ringraziò e con Gwen presero a risalire il sentiero indicato loro dal religioso. http://www.saperincampania.it/script...anit%C3%A0.jpg |
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