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Non appena Roan entrò dalla porta, il misterioso uomo si nascose e andò nel suo studio.
Io nascosi un sorrisetto con una mano. Quando restai sola con il rettore lo guardai ridendo. "Lo avevo detto che era strano!" divertita "Un po' di pizza, signor rettore?" ridacchiando. |
Mi svegliai poco prima dell'alba. Mi alzai e guardai dalla vetrata..il Cielo era così strano..quel rosato che mostra prima dell'aurora era turbato da strani nubi.
Mi lavai, mi vestii.. oh quanto volevo abiti nuovi e puliti, come volevo Petronilla in quel momento. Aprii la vetrata e uscii nel terrazzo, chiusi gli occhi ascoltando il rumore del mare, amavo sentire il suo rumore quando si infrangeva sugli scogli. Li riaprii, respirando l' aria salata del mattino, mi avrebbe rigenerato da quella notte e quel sogno. Inviato dal mio SM-A307FN utilizzando Tapatalk |
Altea uscì sul terrazzino, godendosi il meraviglioso scorcio di mare e spiaggia davanti all'albergo.
Il mare era calmo e le brevi onde spumose parevano accarezzare la sabbia di un giallo opaco, per via delle nuvole. Molte barche poi si potevano ammirare nel porto vicino. https://thumbs.dreamstime.com/b/picc...-115950863.jpg |
Mio padre, pace all'anima sua, sarebbe stato capace di insistere fintanto che Milo non avesse aperto gli occhi.
Io, invece, mi sarei limitata unicamente a dimostrare con prove tangibili e a sbugiardare l'ottusità dell'attore. "Beato te che ne sei convinto." risposi senza troppo entusiasmo per poi gustarmi il dessert. |
Gwen lasciò la sua cabina e salì la scaletta di ferro per raggiungere il ponte.
Qui trovò una confusione assurda. C'era il capitano che strillava ed inveiva, mentre diverse casse erano state sistemate lungo il parapetto, come se dovessero essere scaricate. C'era anche Ludwing, in piedi, con accanto un altro uomo appena salito a bordo e che Gwen non aveva mai visto. Infatti una lancia aveva raggiunto l'imbarcazione e su quella sarebbero state scaricate le casse. "Andate..." disse il capitano "...tutti al diavolo! Voi e le vostre casse!" Con aria da ebete. "Maledetto me quando ho accettato i vostri sporchi soldi! Tutto per avere a bordo quella nana maledetta! Storpia e stupida! Andatevene via! Tutti fuori, in mare!" Non vi voglio sul mio bastimento!" Urlò. Ma nè Ludwing, nè l'uomo che era con lui si curavano delle parole del capitano, impegnati a far calare le casse sulla lancia sottostante. Quell'uomo più vecchio di Ludwing, non troppo alto e con i capelli bianchi, lo sguardo risoluto e l'espressione austera. https://media.cineblog.it/1/108/e-mo...i-anelli-3.jpg |
"Potrei dire lo stesso di te..." disse sarcastico Milo a Queennie.
I 2 finirono il dessert e lui pagò il conto. Uscirono così dal ristorante, a pochi passi dal mare piatto e silenzioso della notte. "Ora cosa vuoi fare?" Lui a lei. "Parlare ancora di spettri e demoni?" Ironico. |
Il ponte era confusionario, c'era un trambusto incredibile.
Vidi infatti che il capitano continuava ad inveire contro Ludwig e Nova, mentre il medico non gli prestava attenzione e continuava piuttosto a far calare le casse su una imbarcazione vicina, su cui vi era un uomo che non conoscevo. Meglio non far caso ad un individuo come il capitano, si finiva solo per perdere il sonno. Mi avvicinai allora al dottore. "Dobbiamo salutarci davvero, allora, a questo punto" con un sorriso, il Sole mattutino che illuminava ogni cosa. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Finimmo la nostra cena gustandoci il dolce, poi Milo pagò il conto.
Senza farmi vedere, infilai la mia parte nella tasca della sua giacca. Non amavo dipendere dagli altri, specie perché, fortunatamente, avevo le possibilità per provvedere a me stessa. Uscimmo dal ristorante con la luna alta nel cielo, il mare a bagnare la spiaggia. "No, non sei la persona adatta con cui parlare di queste cose." dissi ironica per poi incominciare a camminare "Domani non hai le riprese, non dovresti andare a letto da bravo soldatino?" |
Ludwing annuì, sorrse e poi strinse la mano a Gwen.
"Buona fortuna." Disse. "No, tutti via!" Gridò il capitano. "Tutti fuori!" E spintò Gwen verso il parapetto. "Anche la vostra amica dai capelli rossi! Non voglio nessuno di voi più sul mio bastimento!" |
"Si, dovrei rientrare in albergo..." disse Milo a Quennie "... ma solo perchè se mi scopre il regista poi è una seccatura..." divertito "... poi in camera nessuno può obbligarmi a dormire... vuoi venire? Beviamo qualcosa insieme?" Facendole l'occhiolino, come chi è sicuro del proprio fascino.
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Roan continuò a guardare la porta dello studio appena chiusa.
"Non mi aspettavo..." disse a Destresya "... voglio dire... quell'uomo... quel Pico della Mirandola... credo che abbia... non so... subito un incidente... temo il suo volto sia... sfigurato..." perplesso. |
Ascoltai la proposta di Milo, sorrisi appena mentre, con lo sguardo, cominciai a studiarlo.
Non era un brutto ragazzo e io, anche se fossi tornata a casa, non mi sarei messa al lavoro, quindi decretai che divertirsi un poco, non avrebbe portato a nulla di male. Era vero, lui era un ragazzo fin troppo sicuro di sé ma, dopotutto, non per forza doveva diventare un mio grande amico. L'indomani, per quanto mi sarebbe riguardato, avremmo anche potuto dimenticarci i rispettivi nomi. "Certo, perché no?" |
"Anche a lei!" ricambiando affettuosamente la stretta.
Un attimo dopo, mi sentii spinta verso il parapetto dallo stesso capitano e sbarrai gli occhi. "Hey! Ma come si permette! Non si azzardi a mettermi le mani addosso un'altra volta!" gli urlai, allontanandomi. Ma come osava? Cose da non credere. Non vedevo l'ora di andarmene da questa maledetta nave. Mi allontanai dal ponte, vista l'atmosfera e scesi giù nuovamente in coperta, sperando di trovare Elv sveglio. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Bene." Disse Milo a Queennie, con un risolino di chi sapeva già la risposta della ragazza.
Così tornarono in auto e si diressero verso l'albergo. Non mancava molto all'alba. Una volta in camera del divo, lui chiamò la reception e si fece portare dello Champagne. "Brindiamo..." fece Milo stappando la bottiglia "... hai segreti che nascondono i tuoi occhi chiari... chissà se scoprirò prima io quei segreti... o tu la misteriosa maledizione dei Taddei." Facendole l'occhiolino. |
Gwen cercò di tornare sottocoperta, ma 2 marinai le impedirono di scendere.
"In mare..." disse il capitano "... anche la rossa in mare! Insieme a quell'altro steso di sotto!" Guardò verso Ludwing e quell'altro uomo. "In mare tutti!" "No, la ragazza non può venire con noi." Mormorò l'uomo accanto a Ludwing. "Allora la rimetterò in mare con la sua lercia scialuppa!" Gridò il capitano, dando poi ordine ai suoi di rimettere in mare il canotto nel quale avevano ripescato Gwen ed Elv. Era però malandato e appena in mare cominciò a riempirsi piano d'acqua. |
"L'ho detto che non volevo rovinarle la sorpresa!" ridacchiai, divertita, iniziando a mangiare.
"Oh è molto misterioso!" divertita dalla sua reazione. "Beh allora, la nostra barca?" addentando la prima fetta di pizza. |
Con la macchina ci dirigemmo all'hotel dove Milo pernottava.
Una volta nella sua stanza, la reception ci fece portare una bottiglia di champagne. Afferrai il mio bicchiere, incuriosita dalle parole del giovane attore. "Potrei deluderti, non ho segreti oscuri da nascondere." risposi assottigliando lo sguardo "E' molto più probabile che, impegnandomi, riesca a capire qualcosa di questa maledizione. Ad ogni modo, ti aggiornerò." sorrisi. |
"Ma cosa fate! Lasciatemi!" divincolandomi nella presa di quei due pazzi.
Ma erano tutti impazziti?! Il tipo con Ludwig insistette a dire che non potevo e non era comunque mia intenzione seguirli, ma non ci fu verso. Addirittura rimisero in mare il nostro canotto, che però imbarcò subito acqua. Non avevo idea dello stato in cui si trovava Elv, se stava bene, se era svegliò, non potevo essere trascinata chissà dove senza di lui. "Si può sapere qual è il suo problema con me?" sbraitai con rabbia, fissando il capitano "Pensa di poter disporre di me come diavolo le pare?" Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Beh, non ci scherzi su..." disse Roan a Destresya "... magari quell'uomo è davvero sfigurato, o forse malato..." con tono basso "... su, meglio mangiare un pochino... posso prendere una fetta di pizza?" Chiese.
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Milo rise piano.
"Allora devo farti gli auguri." Disse sarcastico a Queennie. "Mi spieghi perchè sei così decisa? Perchè vuoi scoprire se la maledizione esiste o meno? Per la fama? I soldi? Sindrome da crocerossina?" Divertito. |
"Vi voglio tutti in mare..." disse il capitano con la sua espressione ottusa a Gwen "... tutti fuori dalla mia nave!" Urlò.
Allora salirono sul ponte 2 marinai con Elv tenuto sottobraccio. Era quasi sveglio, confuso ed intontito, mentre i 2 uomini lo trattavano come fosse un sacco da trasportare. "Sulla scialuppa!" Ordinò il capitano, condannando Gwen e suo zio ad una morte certa nel mare. |
Quello psicopatico bastardo insisteva ancora e ancora, cose da non credere.
Era una situazione davvero surreale che non riuscivo a capire, specie perchè era spuntato dal nulla cosmico e aveva dato di matto contro di me. Arrivarono allora due marinai trascinando Elv ancora intontito praticamente a peso morto. Guardavo lui, poi il canotto distrutto in mare, sconfortata. Cosa avremmo fatto e cosa ne sarebbe stato di noi, ora? Avevo una tale rabbia dentro, mi veniva da piangere per il nervoso. Riluttante, scesi dalla nave arrivando su ciò che rimaneva della nostra scialuppa, nella speranza che Elv potesse fare lo stesso con le sue gambe. In tutto ciò, mia zia non aveva minimamente notizie da parte nostra e non immaginavo in che stato potesse trovarsi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ma certo, una fetta di pizza ci vuole!" gliela porsi, sorridendo.
"Oh ma come, non capisce il mio senso dell'umorismo?" lo rimproverai. "Naturalmente mi dispiace molto se è sfigurato per una malattia o un incidente!" seriamente. "Piuttosto, la barca?". |
Bevvi un sorso di champagne, lasciando che il suo aroma mi riempisse la bocca fino a percorrere la gola.
“Nulla di tutto ciò.” risposi per poi posare il bicchiere e levarmi la giacca “Mio padre non è mai riuscito a completare i suoi studi e le sue ricerche, quindi voglio farlo io.” spiegai sincera, gli occhi ancorati a quelli di Milo “E poi, se salverò qualcuno, tanto meglio.” |
Gwen scese nel canotto, il cui fondo imbarcava acqua.
A forza i 2 marinai poi calarono il povero Elv che cominciava a svegliarsi piano. Quel canotto non sarebbe andato lontano. Ludwing intanto era sceso sulla lancia e fissava Gwen, mentre il capitano, sul ponte della sua nave, rideva per essersi liberato di tutti loro. A quel punto un marinaio tagliò la cima ed il canotte prese lentamente il largo. |
"A me non capiterà nulla, tranquilla." Disse Milo col suo solito modo di fare da Guascone, tipico di suo padre. "Quindi puoi stare tranquilla." A Queennie.
Si voltò allora verso la finestra, dove cominciava ad albeggiare. "Mi verrai a vedere sul set oggi?" Chiese. "Poi cambieremo location." |
"La nave è già al molo." Disse Roan a Destresya. "Ci sta aspettando. Dobbiamo solo capire quando lui vorrà partire..." indicando lo studio.
In quel momento la porta si aprì e lui tornò da loro. Di nuovo col suo impermeabile ed il cappello. "Io sono pronto, signori." Con tono cupo. |
Più le persone mi dicevano di stare tranquilla, e più continuavo ad agitarmi. Cercai, ad ogni modo, di evitare di darlo troppo a vedere e tentai di sembrare più rilassata possibile.
Nel frattempo, il sole cominciò a sorgere. “Oggi avrei un appuntamento con un vecchio collega di mio padre, non so a che ore finiremo.” risposi “La prossima location quale sarà?” domandai curiosa. |
Vedevo Elv ancora intontito mentre veniva calato giù nel canotto, che già era in parte pieno di acqua.
Provavo nuovamente la medesima disperazione di due giorni prima, quando eravamo in mezzo al mare e non avevo idea di cosa ne sarebbe stato di noi. Eravamo stati fortunati la prima volta, ma ora? Lo saremmo stati di nuovo? Ne dubitavo. Intanto, il canotto iniziò ad andare alla deriva e lì mi sentii definitivamente persa. "Hey... Elv... Svegliati" gli dissi, dandogli un paio di buffetti sul volto, nel tentativo di ridestarlo e di mantenere la mia voce ferma e lucida. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Mi stiracchiai ancora assonnata poi il mio sguardo si pose sul porticciolo e le navi..che strani navi...che strani tipi di velieri. Sembravano provenire chissà da quale mondo.
La mia pancia iniziò a brontolare in modo vergognoso, era non so da quanto tempo non toccavo cibo. Inviato dal mio SM-A307FN utilizzando Tapatalk |
"Non lo so ancora di preciso, ma dovrebbe essere l'isola di Proxia, a poche miglia dalla costa." Disse Milo a Queennie. "Ci trasferiremo lì con l'intero cast, immagino per le riprese esterne." Mentre il rosto splendore del mattino invadeva lentamente la camera.
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Gwen cercò di gar svegliare del tutto Elv, mentre iloro piedi erano ormai tutti sommersi nell'acqua che imbarcava il canotto.
L'imbarcazione del capitano era ormai lontana e solo le sue vele si intravedevano lungo l'orizzonte. Dall'altra parte c'era invece la lancia sulla quale erano saliti Ludwing e l'altro uomo, piena delle casse imbarcate dal bastimento. Ludwing gettò uno sguardo verso il canotto di Gwen, mentre si allontanava inesorabile in balia delle correnti, imbarcando acqua dalle basse fiancate. |
Altea guardava il porto, le barche e quel mondo così strano per lei, visto che proveniva dal futuro.
Ad un tratto i suoi pensieri furono interrotti da qualcuno che bussava alla porta della camera. |
Qualcuno bussò alla porta, forse era Louis..."Si chi è?" Chiesi da dietro la porta.
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"Sono Louis, signora." Disse l'uomo da fuori. "Sono venuto a prenderla per portarla agli studio." Rivolto ad Altea.
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Aprii la porta sorridente "Siete stato di parola, buona giornata a Voi, Louis". Presi il copione in mano "Bella storia" esclamai anche se turbata dal sogno.
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Le vele della nave erano lontane, ormai irraggiungibili, mentre all'altezza dei nostri piedi il canotto era totalmente pieno d'acqua.
Non sapevo se il mio orgoglio fosse sciocco nel non voler chiedere aiuto a Ludwig, ma l'uomo che lo accompagnava era stato categorico, dunque perchè rischiare un rifiuto secco? Tanto valeva illudersi di trovare una soluzione, anche se non se ne vedevano all'orizzonte, nel vero senso della parola. Non capivo cosa si potesse aver fatto di male per capitare in una situazione simile, ma di certo noi non lo meritavamo, affatto. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Luois sorrise ed annuì ad Altea.
"Si, il copione è favoloso e il film sembra destinato al successo." Disse. Poco dopo i 2 erano già in auto, diretti allo studio. Dallo specchietto retrovisore pendeva un ciondolo raffigurante una civetta, simbolo del casato Taddeide. https://i.pinimg.com/originals/81/79...dfdc0fa6f1.png |
Il canotto era ormai quasi alla deriva, in balia delle sconosciute correnti del mare aperto, mentre l'acqua lentamente penetrava sul fondo.
Elv cominciava a riprendersi, ma palesemente appariva ancora confuso ed intontito. La lancia di Ludwing si allontanava, anche se non in modo veloce, visto il pesante carico che aveva imbarcato. Lo scienziato però continuava a guardare il canotto di Gwen allontanarsi. Ad un tratto si chinò sull'uomo che era con lui, dicendogli qualcosa. Un attimo dopo la lancia iniziò a virare, per poi avvicinarsi al canotto. |
Salimmo in macchina e mi accorsi di un pendente..era una civetta e mi voltai incuriosita verso Louis "Come mai avete questo pendente?Da dove vengo io si dice è simbolo del casato dei Taddei".Ricordai disse di essere stato autista e amico di Guisgard.
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