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Mi svegliai molto presto, troppo presto.
Non era ancora l'alba, così decisi di approfittarne. Sorrisi a Cellar e gli chiesi di portarmi la colazione sul terrazzino. Il terrazzino era il terrazzo al piano di sopra, ed era rivolto verso oriente, un punto privilegiato per vedere l'alba. Indossai la mia lunga vestaglia di seta coordinata alla camicia, e raggiunsi la fredda aria della notte morente. Uno spettacolo che solo raramente mi capitava di poter osservare. Ormai, pensai sospirando. C'era stato un tempo in cui l'alba sembrava sorgere solo per noi, e mi regalava i momenti più intensi che avessi mai vissuto. Strinsi forte i pugni per la rabbia a quel pensiero. Ma perchè diavolo continuava a tormentarmi? Basta, Eli, basta! Sospirai, e mi godetti quell'alba, mentre aspettavo la colazione dal mio fidato domestico robotico. Quello che stava per sorgere era un giorno importante, e io dovevo essere pronta, per me, per i Guerrieri, per Solaria. |
“Si, grazie, tesoro.” Disse Lance rispondendo al bacio di Jennifer.
Poco dopo i due coniugi erano a letto. La notte trascorse in fretta, senza sogni particolari. La metasveglia suonò verso le sei e subito lui si alzò per lavarsi e prepararsi. Lasciò un dolce bacio a sua moglie per farla restare ancora un po' a letto ed uscì. Sotto casa trovò ad attenderlo Tyssone. “Buongiorno...” disse questi “... fatta colazione?” “Non è il giorno dei carboidrati, né del dolce...” mormorò Lance “... piuttosto, sai cosa vuole il grande capo?” “Bah, non sai goderti la vita..." Tyssone "... non lo so riguardo il capo, ma qualcosa bolle in pentola...” L'auto partì e svanirono nel traffico mattutino di Imperios. |
Afferrai il bicchiere di grappa originale e ne sentì il profumo, sembrava buonissima.
"Grazie... Sappiamo che Black non è un irresponsabile, ma non risponde più al telefono e siamo tutti in pensiero. Non sta mai via così tanto" assaggiando la bevanda. "Oddio... È forte ed è... Buonissima" dissi leccandomi le labbra. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Cellar servì la colazione ad Elise sul terrazzino, portandole la radio al plasma per le ultime notizie.
Qui la presidentessa dei Guerrieri di Solaria apprese che i punti di share riguardo l'ultima puntata di Redemptio erano in calo. |
Lo ascoltavo, ma ancora non capivo.
Cosa c'entravo io con tutto questo? Lo guardai un po' spaesata. "In realtà no..." risposi, incerta. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Io e Lance andammo a letto, addormentandoci poco dopo. Quando la mattina mi svegliai, Lance non era a letto. Guardai l'orologio, erano le otto... La sveglia di Lance non l'avevo proprio sentita.
Normalmente, mi sarei rimessa a dormire un altro po', ma quella mattina avevo l'appuntamento con lo sconosciuto in pericolo. Mi alzai e andai in cucina, dove bevvi un succo di frutta e fumai la prima sigaretta della giornata. Mi lavai e mi vestii con calma, pensando all'assurdità di quella situazione. Il fatto che mi avesse dato appuntamento in un luogo affollato mi rincuorava, quantomeno non potevo essere in pericolo. Presi la borsa e le chiavi dell'auto, diretta al Cicas. Una volta arrivata, entrai e mi sedetti ad un tavolino, facendo attenzione che la borsa fosse ben in vista. Mi guardai intorno mentre ordinavo un caffè, soffermandomi sulle facce dei presenti e chiedendomi se lo sconosciuto fosse già lì. Inviato dal mio P00C utilizzando Tapatalk |
Cellar arrivò con la colazione, e mi portò anche la radio con le notizie del giorno.
Buone notizie? Macché, quando mai mi capitava di alzarmi e sentire buone notizie? Battei per un momento il pugno sul tavolino. In calo... lo share era in calo! Beh, se non altro quella specie di cosa di Uaarania avrebbe alzato il punteggio dello show. E il nostro aeroscafo, sì, anche quello probabilmente. Ormai l'alba sorgeva su Imperios, e io dovevo prepararmi per il lancio dell'aeroscafo, cercare il vestito adatto, sistemare i capelli, il trucco e tutte quelle cose che erano diventate fondamentali da quando avevo lasciato la cabina dell'aeroscafo per la tribuna d'onore. Così, portandomi dietro la radio, mi iniziai a preparare. "A che ora mi vengono a prendere, Cellar?" dissi, ad alta voce, in modo che sentisse. Lui sapeva sempre tutto, infondo. |
Castiel sorrise a Diahnne per quel suo gesto.
“Si, è molto forte e ti farà bene...” disse riempiendole ancora il bicchiere “... per questo siete qui allora... per vostro fratello... in effetti la sua voce al sensorphone era tutt'altro che serena... come se qualcosa lo preoccupasse...” |
“I televisori...” disse Elv “... i tanti monitor che affliggono questa città e che rendono tutti schiavi lobotomizzati... beh, qui non ne troverai... è il solo posto di Imperios in cui non ci sono televisori... hai il coraggio di scrivere ciò? Di farlo sapere al governo? Ovviamente senza rivelarne l'ubicazione...”
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Jennifer raggiunse il locale, si sedette ad uno dei tavolini ed attese.
Passò circa mezz'ora. Ad un tratto arrivò qualcuno che prese posto al tavolo dietro il suo. “Non si volti...” disse a Jennifer “... ho messo a terra la mia ventiquattrore e col piede la spingerò sotto il suo tavolo... cali la sua borsa e poi sollevi entrambe, come se nulla fosse... esattamente due minuti dopo che sarò andato via faccia anche lei lo stesso... raggiunga la sua auto e vada via...” Un attimo dopo lei lo sentì andare via. |
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