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“Mi piace dipingere e raccontare il mondo a modo mio...” disse Icarius bevendo il suo tè “... sulla tela, col mio pennello posso davvero vedere la vita come la sogno io... anche le donne... scegliere una bella modella ed immaginare sia la donna speciale che ogni uomo rincorre da sempre...” guardando Clio.
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"A questo ci ero arrivata pure io Alvis" sospirando "Effettivamente tu hai un linguaggio non di questi tempi..quell' uomo mascherato..invece...
sembrava di altri tempi..o di questi tempi e romantico. Mi ha detto è un aristocratico, questa casa è la sua? Ti sta ospitando e aiutando? Te l' ho detto...io voglio perorare la tua causa..anzi mi sto appassionando...però..dimmi tutto...non ti metterò nei guai...è giusto io sappia e stavolta mi dirai tutto ciò che sai di lui e il vostro legame...tutto insomma" guardandolo irremovibile "Io non riesco a dimenticarlo". https://s-media-cache-ak0.pinimg.com...35ee230d17.jpg |
Lo ascoltavo, rapita, per poi arrossire appena a quelle parole sulla donna.
I suoi occhi incontrarono i miei, e non li lasciai. Erano occhi bellissimi e non avrei mai smesso di guardarli. "E tu, Icarius..." mormorai "L'hai già trovata?" Con un timido sorriso "La donna che ogni uomo rincorre da sempre?". |
“Per ora la cosa migliore è uscire da qui...” disse Marios a Nyoko. Così, attenti a non fare rumore, i due fecero il percorso a ritroso. Con difficoltà risalirono i cunicoli e uscirono da dove erano entrati, ossia dal pozzo, con gli abiti sporchi ed inumiditi. Ora erano di nuovo davanti la chiesetta. “Dobbiamo tornare in città ed avvertire la polizia...” lui alla ragazza.
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“Io invece sono un po' allarmata...” disse Lucy a Gwen “... e se andassimo a cercarli? Io non riesco a starmene con le mani in mano...”
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"Ma cercarli dove? Dove andiamo? Non abbiamo idea di dove stiano, se alloggiano da qualche parte, non possiamo andare alla cieca..." Sospirando.
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Icarius restò a guardare Clio.
“Io...” disse rendendo quasi tempo “... io in verità sono attratto dall'arte... cerco di non mischiare mai la realtà alla mia arte... mi sembrerebbe di vivere con la testa fra le nuvole...” fissandola mentre arrossiva e ciò lo stupì “... sei così diversa da com'eri alla locanda...” mormorò. |
“E se andassimo” disse Lucy “al locale? Quello dell'altra sera? I motociclisti in città si riuniscono tutti là... che ne dici, Gwen?”
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Lo guardai, da dietro la tazza, esitare.
Era adorabile. Poi quella domanda, scoppiai a ridere. "Non sono sempre così cattiva!" divertita "Posso sempre diventarlo, se vuoi..." con un sorriso divertito. Aveva ragione, ero diversa. Come se qualcosa di irrazionale fosse nato in me. Poi mi sporsi verso di lui, chinandomi sul tavolino a prendere un biscotto, senza mai lasciare i suoi occhi. "Chissà se mi trovi diversa in meglio o in peggio?" Con una voce più bassa e calda. |
Ci pensai.
Sì, in effetti aveva ragione. "Certo, perché no. Ci vediamo lì" dissi, prima di chiudere la chiamata. Dissi a mamma e Betty che avevamo avuto un imprevisto con una collega che non riuscivamo a rintracciare, il che era la verità, e poi mi feci accompagnare dal nostro autista al Cotton Club, sperando di trovare tutti lì riuniti. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Icarius vide Clio avvicinarsi per prendere un biscotto, senza però mai smettere di fissarlo.
“Beh...” disse lui guardandola negli occhi “... io ti trovo sempre bella...” |
Sorrisi, mentre portavo il biscotto alle labbra.
"Più della tua modella?" Guardandolo con aria spensierata. Mi piaceva il modo in cui mi guardava. Trasalii. "Hai uno strano modo di guardarmi..." mormorai, sorridendo "Un bel modo.." con la voce più bassa. "Mi domando come mi dipingeresti.. Potrei commissionarti un dipinto..." pensierosa "Mi piacerebbe posare per te...". |
Gwen, accompagnata dall'autista di famiglia, arrivò a Cotton Club, dove trovò ad attenderla Lucy seduta ad uno dei tavoli.
“Eccoti...” disse nel vederla arrivare. Si guardarono intorno, ma non videro Lizzie. Poi ad un tratto le due ragazze videro arrivare Elv con un paio di amici. |
Appena arrivai, trovai Lucy seduta ad un tavolino.
"Ehi, ciao. Allora, notizie della dispersa?" chiesi, guardandomi intorno "Immagino di no..." sospirando. Ma dove si era cacciata? Ad un tratto, arrivò Elv, con altra gente. Subito lo raggiunsi. "Ehi, eccoti!" lo salutai, sorridendo e prendendogli le mani "Ero passata in ospedale, ma mi avevano detto che non c'eri più e non sapevo come trovarti..." ridendo piano. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Icarius chinò il capo, fingendo di cercare con lo sguardo il tè nella tazza.
“Immagino tutti ti guardino così...” disse tornando a guardarla “... dipingerti?” Ancora più stupito. “Beh...” percorrendo per un istante con lo sguardo tutta la figura di lei “... sei una regina... ti dipingerei quindi così... come una regina... come io ti immagino regina...” |
“Ciao...” disse Elv vedendo Gwen “... si, sai che sono un tipo irrequieto.” Facendole l'occhiolino. “Ho firmato e mi hanno messo in uscita. Mi sentivo bene e l'idea di restare lì da solo mi immalinconiva.” Sorridendo. “Tu? Che ci fai qui? Sola soletta?”
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Quel gesto, così delicato e repentino, di abbassare la testa, mosse in me qualcosa di sconosciuto e nuovo.
Come un bisogno irrefrenabile ti raggiungerlo, di costringerlo dolcemente ad alzare lo sguardo, e impadronirsene per l'eternità. Erano pensieri strani, nuovi, pensieri di contatto, di unione, cose che non avevo mai provato prima. Ma mi trattenni, per quanto desiderassi colmare la distanza che c'era tra noi, non lo feci. Anche su Solaria le distanze tra corpi erano regolate da comportamenti sociali. E anche se quelli della Terra erno bizzarri, dovevo rispettarli. Poi finalmente alzò la testa, e potei specchiarmi nei suoi occhi. "Sì, mi sembra una nuova idea..." sorridendo "In effetti non ci sono molti pittori nel mio regno... ho una statua a mia immagine, ma nessun dipinto..." gli sorrisi "Quale migliore occasione, dunque?". |
Risi divertita, scuotendo la testa.
E, cosa buffa, un attimo dopo quel gesto spontaneo, mi chiesi cosa ci leggesse. Ormai mi aveva contagiata... pensai, ridendo fra me e me. "Oh no, c'è Lucy. In realtà, io ero a casa, ma lei mi ha chiamata, dicendo che tre ore fa aveva appuntamento con Lizzie a casa sua per studiare, ma non è andata. Ha detto che prima sarebbe passata a salutare il tuo amico, quello che ha conosciuto ieri sera. Sai dove potrebbero essere?" Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Bene, ne sono lieto...” disse sorridendo Icarius a Clio “... per me sarà un piacere ed un onore...” guardandola ed immaginandola davanti alla sua tela per essere ritratta “... mi piacerebbe ritrarti con abiti tipici del tuo regno... si, sarebbe l'ideale per rendere speciale il dipinto...”
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“No, non l'ho visto oggi...” disse Elv a Gwen un po' pensieroso “... forse saranno in giro a divertirsi... una cenetta fuori, poi magari un giro... e magari una sera romantica in riva al lagno...” facendole l'occhiolino.
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Accennai una risata e annuii.
"Sì, infatti... Magari avrà davvero fatto colpo su Lizzie..." ridacchiai divertita e contenta per la mia amica. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
"Mi sembra un'ottima idea!" Sorrisi, nel sentire che voleva farmi indossare un abito del mio paese!
"Ho un fornito guardaroba al seguito..." sorrisi "Solo che si trova nella mia suite al Granduca di Capomazda... mi potresti accompagnare?" Candidamente "Ne ho più di uno in realtà... potresti aiutarmi a scegliere quello che ti sembra più adatto al quadro.." sorrisi "Ti va?". |
“Eh, fortunato il mio amico...” disse sospirando Elv “... di certo non vorranno essere disturbati...” sorridendo a Gwen “... ma tu sei poco più di una bambina, cosa vuoi saperne di queste cose?” Facendole l'occhiolino.
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Sorrisi divertita ed annuii.
Poi, alle sue parole, lo guardai con un sorriso indecifrabile e scivolai con un movimento fluido fra le sue braccia, come quando stavamo ballando. Iniziai a giocherellare con la cerniera del suo giubbotto, tenendo gli occhi su di essa. "Nulla, a meno che non ci fosse qualcuno disposto ad insegnarmi..." mormorai, sempre con quello strano sorriso e gli occhi sulla cerniera. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
La bellezza prorompente di Clio, il candore con cui modulava la voce, misto al tono più basso e caldo che in certi momenti sembravano voler turbare il giovane pittore, avevano un effetto particolare su di lui.
Lo intimoriva, ma anche inebriava. Inoltre quella ragazza lo ispirava. Sapeva in qualche modo accendere il suo estro, animare la sua passione, far vibrare il suo talento. “Certo...” disse sorridendo alla regina “... quando vuoi... anche adesso...” |
Gwen giocherellava con la cerniera del giubbotto di pelle di Elv.
“Interessante...” disse lui guardandola con un sorriso malizioso “... mi piacciono le bambine desiderose di imparare...” accarezzandole pianissimo una ciocca di quei capelli rossi, per poi giocarci con le dita. |
Alzai gli occhi su di lui e, senza che me ne accorgessi, il mio sorriso ricambiò la sua malizia, come se fosse un gesto automatico.
"Ah, dunque... Siamo d'accordo..." mormorai, maliziosamente divertita, mentre lui giocava pianissimo coi miei capelli, in una sensazione stupenda, provocata da quel tocco leggero, ma intenso. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“D'accordissimo...” disse Elv pianissimo, per poi sfiorare con un dito, in modo molto sensuale, le labbra di Gwen.
Le dita accarezzarono così il suo volto e scesero leggere sul collo della ragazza, donandole brividi ed un senso di piacevole calore. “Beviamo qualcosa, ti va?” Lui a lei. |
“L'uomo che hai conosciuto, è lui il vero scienziato, Altea...” disse Alvis “... io sono solo il suo assistente... entrambi siamo arrivati dal futuro... a parte lo scambio di persona dopo essere usciti dal locale, ti ho detto la verità su tutto...”
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Sospirai appena, non potevo crederci , mi sembrava troppo facile.
" C'è una cosa che non mi torna, a parte il necrologio non ho trovato altri riferimenti alla sua morte... sono stata anche in municipio e non c'è nessun atto di morte a suo nome. Insomma è strano no?" cercando un appoggio alle mie affermazioni. " Cosa? Oh no... cioè io non ho mai detto che tu sia antipatico o altro..." un filo in imbarazzo Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Ascoltai sospirando ma pure perplessa...."Almeno non mi avete mentito....sarebbe stato il colmo se fossi stata ingannata nuovamente....quindi scambio di persona..oddio ti ho pure baciato" sorridendo per poi farmi seria nuovamente.."Tipo particolare ed affascinante..misterioso....il tuo superiore..chiamiamolo così..scienziato di cosa? Ma soprattutto perché vi siete scambiati.....e dov'è ora?". Il sesto senso femminile stavolta non aveva fallito.
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Sul mio viso si formò un ombra. La mia prima missione in quella città si era svolta così. Segui Marios lungo i cuniculi che avevamo intrapreso per poi uscire dal pozzo. Guardammo la chiesetta e poi le parole di lui mi lasciarono titubante. "Pensi possa fare qualcosa la polizia? Cosa gli diremo?" dissi spolverando il vestito strappato.
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Non eravamo più in quel locale, attorno a noi aleggiava una sorta di bolla di intimità, di complicità, solo nostre.
Seguii con lo sguardo il suo dito che accarezzava le mie labbra con sensuale lentezza. Poi, le sue dita accarezzarono la pelle sottile e lattea del mio viso, dopo scesero sul collo. Quel tocco mi provocò degli intensi brividi lungo la schiena e un forte calore; temetti di essere arrossita, ma mi resi conto che quel calore mi pervadeva completamente, dandomi una piacevole sensazione. Annuii sorridendo in risposta alla sua domanda, anche perché non vedevo l'ora di riferirgli ciò che avevo scoperto. Così lo presi per mano e andammo a sederci ad un tavolo, circondato per metà da un morbido divanetto in pelle color champagne. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...94c04d8789.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
A quelle parole di Icarius sorrisi.
"Ottimo!" entusiasta. Mi piaceva l'idea che mi avrebbe ritratto, mi piaceva l'idea che me ne sarei potuta restare lì a farmi guardare. Sapevo che a livello logico era una perdita di tempo. Avevo una missione da portare a termine e io mi stavo distraendo. Eppure ero come rapita e mossa da qualcosa che non conoscevo. Dopo millenni di vita sempre uguale, quelle sensazioni per me erano come rinascere, come scoprire un mondo nuovo e unico. Allora mi alzai, e iniziai già nella mia mente a pensare a quale vestito sarebbe potuto andare bene, quale poteva essere migliore. Mi chiesi poi quanto gli sarebbero sembrati strani i miei abiti, visto che lì le donne si vestivano in modo diverso, ero incuriosita e anche emozionata. Poi avrei pensato alla missione, mi dissi. Ma dopotutto capire cosa c'era dietro il cambiamento di Icarius era parte della missione. Era tutto così ben costruito.. che poteva mai essere? La casa, il talento, lo zio. Una vita intera costruita artificialmente? Doveva essere gente molto potente. Sì, quello era il primo mistero da risolvere, e per farlo.. eh, mi sarei sacrificata a passare del tempo con Icarius. Che dispiacere! |
Uno di quegli uomini armati mi prese per mano, intimandomi di alzarmi o per me si sarebbe messa male.
Feci quanto mi fu ordinato, senza tuttavia perdere la convinzione che fosse tutto combinato. "Eccomi alzata..." dissi allora in modo composto e tranquillo. Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Teos rise.
“Non importa, va tutto bene...” disse lui a Dacey “... e poi siamo soci, quindi non occorre che io ti stia anche simpatico.” Divertito. “Beh, abbiamo un solo modo per far luce su tutta questa storia... andare nel paesino d'origine di Hiss, dove c'è la gente che lo conosceva... lì troveremo tutte le informazioni che ci occorrono.” |
“Ora è nascosto in questa stessa dimora, al lavoro sulla sua invenzione...” disse Alvis ad Altea “... la Macchina del Tempo... il mezzo su cui siamo giunti qui... quanto al bacio...” un po' imbarazzato “... era lavoro dai...” sorridendo.
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“Beh, il satanismo è contro la legge...” disse Marios a Nyoko “... e quelli che abbiamo visto con tanto di cappucci e ceri sembravano esserlo in tutto e per tutto... dobbiamo denunciarli... subito.”
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Annuì alle sue parole e lo seguì. Aveva ragione anche se a parer mio, non potevamo essere sicuri che si trattasse di satanismo.
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Quella situazione era sempre più strana.."Si trova in questa dimora? E non gli interessa nulla che io possa aver pensato tu fossi lui? Oh certo un bacio per lavoro...ti sei messo pure nudo davanti a me..ma io ho subito pensato non eri lui" sospirai tichettando le unghie sul tavolo.."Portami da lui, Alvis...così vedrò questa Macchina del Tempo" e mi alzai mostrando di fare strada.."Dai per quel bacio rubato ti perdono ma tu devi dirmi chi sia e il suo nome...è vero è di Afragolignone?" speravo di rivederlo finalmente.
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